La Baguala è un genere musicale folklorico originario del nord-est argentino, delle Valles Calchaquíes tra le province di Salta, Tucumán e Catamarca, una musica non ballabile, lenta e triste come le storie che racconta … Memorabile la splendida Baguala del pobrecito, sempre del grande Atahualpa Yupanqui.
[1947]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Parole e musica: Atahualpa Yupanqui
Queste vecchie "domandine" di don Ata le avevo, qualche tempo fa, messe e tradotte sul mio vecchio blog "Da Galenzana". Allora, nelle CCG, non c'erano ancora né il percorso sulla guerra del lavoro, né le "Antiwar Anticlericali"; per questo non avevo voluto mettere questa canzone, assolutamente terrificante. Una canzone per la quale, oltre a vedersela letteralmente cancellare dalla faccia della terra, in Argentina e negli altri paesi latinoamericani, Atahualpa Yupanqui venne, nel 1948, arrestato e gettato in carcere. Come dire: Sì, d'accordo, saranno tutti pieni di amore per il prossimo e di carità, ma quando qualcuno mette seriamente in discussione l'esistenza del loro Dio, si incazzano sodo. Che sia la soluzione che, in fondo, preferiscono per il loro famoso "relativismo"? Tante belle galere...beh, ora è il momento di metterla. Anche perché, e dico poco, è stata intepretata anche da Víctor Jara e da Violeta Parra. E dico poco! [RV]
Ascoltata da Atahualpa Yupanqui durante i suoi viaggi ai confini tra la Colombia e il Venezuela. Viene da lui reinterpretata in modo maggiore e in forma quaternaria, diversamente dalle ninnananne classiche.
Si tratta di una brano sociale che descrive la condizione degli schiavi e, soprattutto quella delle donne e dei bambini: (Trabajando duramente, trabajando e va de luto, trabajando e no le pagan, trabajando e va tosiendo) Devi lavorare anche se non sei pagata, anche se ti è morto qualcuno, anche se sei malata. E per i tuoi bambini, in cambio del loro sonno, non c'è la promessa di giocattoli, ma di cibo e la minaccia non è quella del lupo o dell'orco, ma dell'uomo bianco, il più feroce dei persecutori.
Atahualpa_Yupanqui
Mercedes Sosa
et son site et sa radio (Radio Negra)
J'avais évoqué cette chanson en commentant la chanson Malatesta de notre ami Alessio Lega Malatesta...
Je m'en souviens bien, dit Lucien l'âne et j'attendais cette chanson-ci...
Et bien, la voici et tout d'abord, deux, trois mots à propos de cette chanson... qu'on a entendue des dizaines de fois sans trop savoir qui l'avait écrite, quand et où, ni trop qui la chantait, ni d'où elle venait... Je vais essayer d'y répondre dans l'ordre, en commençant par le début, à savoir le « quand »... Sans doute au début du siècle dernier ou bien avant encore... Et où ?, sans doute dans les Caraïbes, dans les populations noires, qui ensuite vont émigrer ou être déportées sur le continent sud-amérindien. D'où le « Negrito »... qui pose d'ailleurs un... (Continues)
Mi sono posta il problema se potesse essere considerata o meno una canzone contro la guerra, e credo che il suo messaggio di fratellanza e libertà oltre ogni frontiera possa rientrare nei criteri di ammissione del nostro sito.
(Maria Cristina)
La canzone, che compare nel disco del 1969 intitolato "Preguntan de donde soy", fu scritta da Yupanqui durante il suo lungo soggiorno in Europa (Spagna e Francia) cominciato nel 1967.
Era suo preciso intento cantare della necessaria unità dei popoli del Latinoamerica nella lotta contro i regimi autoritari e le sanguinarie dittature che proprio a partire dalla decade dei 60 infestarono il continente.
La grande cantante brasiliana Elis Regina interpretò "Los hermanos" in uno dei suoi dischi più famosi, "Falso Brilhante", pubblicato nel 1976, in piena dittatura militare...
Album “Amore e Rivolta” (1995). Nel ciclo “La banda del Matese”.
Testo trovato su Il Deposito.
Peccato non essere riuscito a trovare altri testi di canzoni di questo Benito Merlino, siculo-francese eclettico che lavorò anche con Atahualpa Yupanqui e con il filosofo pacifista Lanza del Vasto e che traduce in francese tutti i libri di Pino Cacucci…
Sulla “Banda del Matese” - quella degli anarchici Cafiero e Malatesta che nella primavera del 1877 tentarono, senza riuscirvi, la rivoluzione libertaria nella campagne tra Benevento e Caserta – rimando all’introduzione di Riccardo Venturi a Pontelandolfo degli Stormy Six. Invito anche alla lettura di questa ricostruzione di quei fatti, a cura di tal R. Brosio, dalla quale se è vero che traspare tutta l’ingenuità del maldestro tentativo degli anarchici pure risulta la simpatia (anche se non il seguito) che ebbero tra la gente. Persino il loro processo... (Continues)
[1975]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Parole e musica: Atahualpa Yupanqui
Scritta nel 1975, questa canzone è del tutto particolare nella produzione del grande “don Ata”. Prima di tutto perché una canzone di lotta diretta, cosa non usuale per Yupanqui; poi perché ha un ritmo allegro e indiavolato, altra cosa del tutto inusuale; e infine perché è riuscita a creare uno slogan, semplicissimo e conosciutissimo in tutto il mondo. Fu scritta in un momento particolare per tutto il mondo, all’indomani della vittoria totale dei Vietcông e della fuga ignominiosa dell’invasore americano (30 aprile 1975), fatto che sicuramente avrà contribuito a far sì che il lento e grave Atahualpa Yupanqui si desse a un momento di autentica gioia e incazzatura, confrontando le condizion di povertà dell’America Latina con quelle dei “signori di sopra”. Una canzone divenuta ovviamente famosissima, e con l’irresistibile... (Continues)
[1972]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Testo e musica: Atahualpa Yupanqui
Nel 1971 Atahualpa Yupanqui fu aggredito da alcuni militari di estrema destra che, col calcio dei fucili, gli ferirono gravemente le mani. Le mani con cui suonava la sua chitarra, con un gesto che sarà ripetuto dai militari golpisti cileni, due anni dopo, nei confronti di Víctor Jara poco prima che fosse ucciso. In risposta a questo episodio, Atahualpa Yupanqui scrisse le sue famosissime, e lunghissime, Coplas del payador perseguido, alternando la recitazione al canto e accompagnandosi con la chitarra. Non molto dopo partì per il suo esilio parigino (e a Parigi morrà il 23 maggio 1992).
Le Coplas raccontano tutta la vita di Atahualpa Yupanqui, uno che “era venuto da lontano per raccontare qualcosa” (questo significa il suo pseudonimo in lingua quechua, atawallpa yupanki; in realtà si chiamava Héctor Roberto... (Continues)
La Baguala è un genere musicale folklorico originario del nord-est argentino, delle Valles Calchaquíes tra le province di Salta, Tucumán e Catamarca, una musica non ballabile, lenta e triste come le storie che racconta … Memorabile la splendida Baguala del pobrecito, sempre del grande Atahualpa Yupanqui.