Hanno ammazzato il Mario
Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
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envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 14:39
Forse da qualche parte...
Testo reperito in questa pagina di Marco, compagno livornese.
dopo la lettura di un articolo di Francesco Senia e il commento del fratello di Giancarlo. (Adriana)
Un abbraccio forte a tutti. [RV]
24/02/1974
Firenze, carcere delle Murate
Giancarlo Del Padrone
Detenuto di 20 anni, ucciso da una raffica di mitra delle guardie durante una rivolta pacifica mentre si trovava sui tetti del carcere.
Nel corso di una rivolta carceraria alla Murate un agente di custodia esplode una raffica di mitra contro un gruppo di detenuti che si è arrampicato su un tetto. Giancarlo Del Padrone, venti anni, rimane ucciso sul colpo. Altri quattro detenuti restano feriti, uno in modo grave. La manifestazione era stata inscenata come protesta contro le lungaggini della riforma carceraria.
Di Giancarlo Del Padrone, Francesco Senia parla anche in in post su it.fam.musica.de-andre del 7 agosto 1999, con... (continuer)
dopo la lettura di un articolo di Francesco Senia e il commento del fratello di Giancarlo. (Adriana)
Un abbraccio forte a tutti. [RV]
24/02/1974
Firenze, carcere delle Murate
Giancarlo Del Padrone
Detenuto di 20 anni, ucciso da una raffica di mitra delle guardie durante una rivolta pacifica mentre si trovava sui tetti del carcere.
Nel corso di una rivolta carceraria alla Murate un agente di custodia esplode una raffica di mitra contro un gruppo di detenuti che si è arrampicato su un tetto. Giancarlo Del Padrone, venti anni, rimane ucciso sul colpo. Altri quattro detenuti restano feriti, uno in modo grave. La manifestazione era stata inscenata come protesta contro le lungaggini della riforma carceraria.
Di Giancarlo Del Padrone, Francesco Senia parla anche in in post su it.fam.musica.de-andre del 7 agosto 1999, con... (continuer)
Ragazzo,
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envoyé par adriana 10/4/2007 - 20:36
Ciao Marco, e grazie per avere scritto.
In effetti hai ragione, presi dall'aver trovato la poesia (che vorremmo divenisse una canzone, e credo che ci adopereremo perché possa diventarlo), non ce ne eravamo accorti. Abbiamo rimediato costruendo questa pagina che spero dia ancora più spazio alla memoria sia di Giancarlo che di Horst.
Per approfondire l'argomento ti consigliamo di andare sul blog di Francesco Senia, sul cui post dedicato anche a Giancarlo Del Padrone è stata da me riportata tutta la cosa. Ti segnaliamo che sul post in questione è intervenuto anche il fratello di Giancarlo Del Padrone stesso.
Saluti, abbracci e un saluto particolare alla mia Livorno...e grazie per il tuo sito. Se vuoi anche contattarmi di persona puoi telefonarmi al numero 339.4723095 [Riccardo]
In effetti hai ragione, presi dall'aver trovato la poesia (che vorremmo divenisse una canzone, e credo che ci adopereremo perché possa diventarlo), non ce ne eravamo accorti. Abbiamo rimediato costruendo questa pagina che spero dia ancora più spazio alla memoria sia di Giancarlo che di Horst.
Per approfondire l'argomento ti consigliamo di andare sul blog di Francesco Senia, sul cui post dedicato anche a Giancarlo Del Padrone è stata da me riportata tutta la cosa. Ti segnaliamo che sul post in questione è intervenuto anche il fratello di Giancarlo Del Padrone stesso.
Saluti, abbracci e un saluto particolare alla mia Livorno...e grazie per il tuo sito. Se vuoi anche contattarmi di persona puoi telefonarmi al numero 339.4723095 [Riccardo]
Ho già manifestato personalmente a Francesco Senia e a Marco di Livorno, la mia più profonda gratitudine nel ricordare mio fratello Giancarlo Del Padrone e lo farei anche con Horst Fantazzini, che ha avuto peggiore sorte, gia che la sua, non gli ha lasciato la Libertà che lui tanto desiderava per gli altri oltre che per se stesso. L'invito e che chiunque abbia conosciuto Giancarlo lasci un ricordo di lui, e se non vuole farlo pubblicamente, puo inviare e-mail a c.genovesi@alice.it dove risponderò in attesa di fare un blog.Ringraziandovi ancora rivolgo un saluto a tutti voi certi di leggervi come ogni giorno sul web. Gianfranco.
Gianfranco 15/4/2007 - 12:04
Sono la compagna di Horst, grazie per questa bella pagina! Per qualsiasi chiarimento, informazione e collaborazione, potete mettervi in contatto con il nostro sito horstfantazzini.net oppure con la mia e.mail
Un forte abbraccio,
Pralina (Patrizia Diamante)
Un forte abbraccio,
Pralina (Patrizia Diamante)
Pralina 10/12/2007 - 01:13
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi, 10. Dezember 2007
Horst era nato in Germania, a Altenkessel, da madre tedesca. Altenkessel vuol dire, alla lettera, "vecchia caldaia" in tedesco; e volendo continuare coi significati, ce n'è uno più importante. Su horstfantazzini.net c'è scritto che significa "rifugio", ma propriamente è un tipo particolare di rifugio: significa, infatti, "nido di un uccello rapace, nido dell'aquila". Curiosamente, vuol dire anche "base aerea". Sempre il volo c'è, in questo nome; e Horst ha tenuto fede al suo nome. I signori delle polizie e delle galere ci hanno provato a non farlo volare; quella che segue è stata la risposta costante di Horst:
La prima traduzione di questa cosa non poteva quindi essere che in lingua tedesca. E' dedicata a Pralina, Pralina mit Gemeinsinn gewidmet. Ma senza mai scordare Giancarlo. [RV]
Horst era nato in Germania, a Altenkessel, da madre tedesca. Altenkessel vuol dire, alla lettera, "vecchia caldaia" in tedesco; e volendo continuare coi significati, ce n'è uno più importante. Su horstfantazzini.net c'è scritto che significa "rifugio", ma propriamente è un tipo particolare di rifugio: significa, infatti, "nido di un uccello rapace, nido dell'aquila". Curiosamente, vuol dire anche "base aerea". Sempre il volo c'è, in questo nome; e Horst ha tenuto fede al suo nome. I signori delle polizie e delle galere ci hanno provato a non farlo volare; quella che segue è stata la risposta costante di Horst:
La prima traduzione di questa cosa non poteva quindi essere che in lingua tedesca. E' dedicata a Pralina, Pralina mit Gemeinsinn gewidmet. Ma senza mai scordare Giancarlo. [RV]
VIELLEICHT, IRGENDWO…
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Mi ricordo perfettamente di quella sera. Davanti al carcere delle Murate c'ero anch'io a protestare insieme a molti compagni. La polizia era in assetto di guerra davanti alle mura del carcere e i manifestanti la fronteggiavano.E' partito qualche insulto ai poliziotti. Quando iniziò la carica io e le mie amiche ci siamo date prontamente alla fuga riparandoci in un portone con una fifa terribile. Il giorno dopo in piazza Santa Croce e dintorni c'erano le barricate e in effetti alcuni manifestanti avevano un po' spaccato tutto.... era all'ordine del giorno. Ora penso che se non ci fossero stati questi eccessi e non ci fossero state Brigate rosse etc. forse sarebbe nata un'Italia migliore, perché gli ideali di allora erano molto sentiti dalla gente e non c'era ancora questa indifferenza diffusa e questa chiusura nel privato... forse no, forse parlo così solo perché allora ero giovane.
Silva 10/12/2007 - 09:50
Carissima Silva, non credo, sai, che "se non ci fossero stati eccessi" o "Brigate Rosse" sarebbe nata un'Italia migliore o peggiore. "Eccessi" e Brigate Rosse io non li vedo come qualcosa di slegato da alcunché sia accaduto in quel periodo. Sono state delle scelte, e, se non lo hai già fatto, forse dovresti leggerti quel bellissimo libro di Tassinari che si chiama "L'amore degli insorti". Quel che rimane adesso è soltanto l'assoluta incapacità e l'altrettanto assoluta mancanza di volontà di farci i conti, con quel periodo, e in tutte le sue componenti. Si preferisce una "giustizia infinita", come la chiama Oreste Scalzone, si consegna tutto quanto ad un meccanismo di "giustizia" che è soltanto vendetta, soltanto cecità strumentale. Si vedano i casi, ad esempio, di Cesare Battisti, di Paolo Persichetti, di Marina Petrella. L' "Italia migliore" di cui parli sarebbe potuta nascere soltanto da... (continuer)
Riccardo Venturi 10/12/2007 - 12:02
non intendevo dare giudizi storici di quel periodo, anche perché non mi sento sufficientemente documentata per farlo; volevo solo ricordare un frammento della mia vita che mi è tornato davanti agli occhi leggendo questa pagina. se ripenso a quei tempi devo dire che avevo, insieme a tanti altri, una visione un po' ingenua delle cose. all'inizio non nego che le Brigate rosse esercitarono su tutti un certo fascino, (parlo dell'epoca del rapimento Sossi)...ma ai primi fatti di sangue (parlo ovviamente di quelli che io frequentavo) quasi tutti presero le distanze, chi li chiamava "compagni che sbagliano", chi pensava all'ennesimo complotto per gettare in cattiva luce tutto il movimento. Personalmente la cosa che al tempo mi dava più fastidio erano le divisioni interne al movimento. Ricordo l'amarezza nel vedere ad una manifestazione (mi pare dopo piazza della Loggia) gli attacchi ad un gruppo... (continuer)
Silva 10/12/2007 - 14:06
PEUT-ÊTRE QUELQUE PART…
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envoyé par Ahmed il Lavavetri, detto l'Eliminafave 10/12/2007 - 22:14
Avviso
A tutti i buontemponi che mandano strofette idiote, comunicano indirizzi e numeri di telefono eccetera eccetera: Non ho e non abbiamo nulla da dirvi e qui dentro per voi non c'è nessuno spazio. I vostri indirizzi, i vostri nomi, i vostri numeri di telefono, le vostre facce, la vostra storia e tutto il resto non ci interessano minimamente. Avete i vostri posti: andateci e restateci. Quindi, come dire, mandate tutto quel che vi pare: non sarete considerati nemmeno di striscio. Per quel che mi riguarda, ci sono più che abituato e quel che blaterate non mi fa né caldo e né freddo; quindi su, da bravi, tornatevene a cuccia e risparmiatevi la fatica.
A tutti i buontemponi che mandano strofette idiote, comunicano indirizzi e numeri di telefono eccetera eccetera: Non ho e non abbiamo nulla da dirvi e qui dentro per voi non c'è nessuno spazio. I vostri indirizzi, i vostri nomi, i vostri numeri di telefono, le vostre facce, la vostra storia e tutto il resto non ci interessano minimamente. Avete i vostri posti: andateci e restateci. Quindi, come dire, mandate tutto quel che vi pare: non sarete considerati nemmeno di striscio. Per quel che mi riguarda, ci sono più che abituato e quel che blaterate non mi fa né caldo e né freddo; quindi su, da bravi, tornatevene a cuccia e risparmiatevi la fatica.
Riccardo Venturi 11/12/2007 - 01:59
Guarda, Silva, avevo deciso di risponderti in privato ma poi non mi è parso giusto visto che la discussione si tiene in pubblico; e in pubblico deve rimanere.
Non ho ovviamente nulla da dire sui tuoi ricordi e sui frammenti della tua vita. Così come non ho, e non posso avere niente da dire sul modo in cui, ingenuamente o meno, affrontasti e affrontaste le problematiche legate alla lotta armata. Per questo preferisco sempre parlare di conseguenze di atti e di fatti; ognuno ha tratto le proprie.
Non so chi tu frequentassi esattamente, però una cosa te la devo dire in tutta franchezza e fuori dai denti. Va bene la reazione, più che comprensibile, al rogo di Primavalle; perdiana, l'immagine di quei due fratelli carbonizzati alla finestra ce l'ho anch'io negli occhi, e uno era un bambino di otto o nove anni. Vanno bene i fastidi per le divisioni interne. Ma mi dovresti davvero spiegare da che... (continuer)
Non ho ovviamente nulla da dire sui tuoi ricordi e sui frammenti della tua vita. Così come non ho, e non posso avere niente da dire sul modo in cui, ingenuamente o meno, affrontasti e affrontaste le problematiche legate alla lotta armata. Per questo preferisco sempre parlare di conseguenze di atti e di fatti; ognuno ha tratto le proprie.
Non so chi tu frequentassi esattamente, però una cosa te la devo dire in tutta franchezza e fuori dai denti. Va bene la reazione, più che comprensibile, al rogo di Primavalle; perdiana, l'immagine di quei due fratelli carbonizzati alla finestra ce l'ho anch'io negli occhi, e uno era un bambino di otto o nove anni. Vanno bene i fastidi per le divisioni interne. Ma mi dovresti davvero spiegare da che... (continuer)
Riccardo Venturi 11/12/2007 - 02:27
adriana 2/8/2010 - 14:46
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Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne “Le canzoni della malavita, vol.2”
Una canzone enigmatica perchè il protagonista è solo apparentemente un abile ladro di biciclette. Perchè se no a dargli la caccia sarebbe addirittura il questore, che gliel’ha giurata per via di tutte le volte che gli è sfuggito? Perchè il Mario per sfuggire alla cattura fa eplodere una granata che uccide il poliziotto? Per il furto dell’ennesima bicicletta? No di certo! Perchè fuggendo, sempre il bicicletta, non viene inseguito ed ucciso dagli altri poliziotti sicuramente presenti sulla scena ma da un cecchino che gli spara in testa appostato sul tram che va all’Ortica?
Domande che si era posto anche Carlo Oliva (1943-2012), scrittore, saggista, conduttore radiofonico e giornalista milanese in questo suo scritto... (continuer)