Fear A Bhata
Riccardo Gullotta, perchè, tu sei in Sicilia?
Strano che tu non sapessi del mio interesse per la Bretagna se bazzichi il sito Antiwar, in mezzo alle tante traduzioni e storielle varie che ogni tanto contribuisco ce ne sono parecchie che la riguardano....anzi direi che siamo soltanto (ahimé) io e Venturi ad essercene occupati
A riguardo l'etnomusicologia, a cui accennavi nel precedente intervento, non mi ha ovviamente portato solo in Bretagna, ci sono ad esempio parti dell'Ungheria e dell'est in generale, colme di tesori, spesso poco conosciuti. A me, che poi ho anche altre passioni (scrittura in differenti forme, traduzione, critica, direzione artistica) servirebbero molte vite e molto tempo, di cui purtroppo non si dispone.
Comunque, anche senza allontanarsi troppo dai propri luoghi (l'Italia è una miniera inesauribile e talvolta poco frequentata), dalle mie parti, nel veronese, per... (continuer)
Strano che tu non sapessi del mio interesse per la Bretagna se bazzichi il sito Antiwar, in mezzo alle tante traduzioni e storielle varie che ogni tanto contribuisco ce ne sono parecchie che la riguardano....anzi direi che siamo soltanto (ahimé) io e Venturi ad essercene occupati
A riguardo l'etnomusicologia, a cui accennavi nel precedente intervento, non mi ha ovviamente portato solo in Bretagna, ci sono ad esempio parti dell'Ungheria e dell'est in generale, colme di tesori, spesso poco conosciuti. A me, che poi ho anche altre passioni (scrittura in differenti forme, traduzione, critica, direzione artistica) servirebbero molte vite e molto tempo, di cui purtroppo non si dispone.
Comunque, anche senza allontanarsi troppo dai propri luoghi (l'Italia è una miniera inesauribile e talvolta poco frequentata), dalle mie parti, nel veronese, per... (continuer)
Flavio Poltronieri 2/7/2020 - 18:01
Ramblin’ Boy
[196?]
Parole e musica di Tom Paxton
Title track del suo disco del 1964.
Ma l’anno precedente la canzone era già stata interpretata da The Weavers nel corso di un loro storico concerto alla Carnegie Hall.
In seguito il brano - con il titolo “My Ramblin’ Boy” - fu ripreso da Judy Collins e da Sandy Denny
Due hobo, amici per la pelle, inseparabili. Capitati in quel di Tulsa, Oklahoma, non trovano una sistemazione per entrambi, sicchè decidono di passare la notte all’aperto, in un accampamento di vagabondi. Ma il freddo uccide uno dei due e l’altro rimane solo, immaginando l’amico a vagabondare nei cieli, finalmente senza più sofferenze...
Un racconto che sembra di altri tempi e che invece si ripropone ogni anno nei freddi inverni delle nostre opulente ed indifferenti città...
Parole e musica di Tom Paxton
Title track del suo disco del 1964.
Ma l’anno precedente la canzone era già stata interpretata da The Weavers nel corso di un loro storico concerto alla Carnegie Hall.
In seguito il brano - con il titolo “My Ramblin’ Boy” - fu ripreso da Judy Collins e da Sandy Denny
Due hobo, amici per la pelle, inseparabili. Capitati in quel di Tulsa, Oklahoma, non trovano una sistemazione per entrambi, sicchè decidono di passare la notte all’aperto, in un accampamento di vagabondi. Ma il freddo uccide uno dei due e l’altro rimane solo, immaginando l’amico a vagabondare nei cieli, finalmente senza più sofferenze...
Un racconto che sembra di altri tempi e che invece si ripropone ogni anno nei freddi inverni delle nostre opulente ed indifferenti città...
He was a man and a friend always
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2016 - 21:44
Bruton Town
Un’antica murder ballad inglese, raccolta da Cecil Sharp tra le su “100 English Songs”, volume pubblicato nel 1904.
Nota anche con i titoli “The Bramble Briar” e “The Murdered Servantman”.
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Interpretata da Martin Carthy (in “Second Album”) e da Ewan MacColl (in “The Manchester Angel”, con il titolo “The Bramble Briar”) nel 1966. In seguito anche dai Pentangle (nel loro disco d’esordio) e da Maddy Prior (in “Folk Songs of Old England Vol. 1”) nel 1968, e poi da Sandy Denny in alcune esibizioni del 1972 raccolte innanzitutto nell’antologia “Who Knows Where the Time Goes?” pubblicata nel 1986.
Comunque è impossibile citare tutti gli artisti che hanno interpretato “Bruton Town”…
La fonte originaria della canzone parrebbe addirittura essere il “Decamerone” del Boccaccio e,... (continuer)
Nota anche con i titoli “The Bramble Briar” e “The Murdered Servantman”.
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Interpretata da Martin Carthy (in “Second Album”) e da Ewan MacColl (in “The Manchester Angel”, con il titolo “The Bramble Briar”) nel 1966. In seguito anche dai Pentangle (nel loro disco d’esordio) e da Maddy Prior (in “Folk Songs of Old England Vol. 1”) nel 1968, e poi da Sandy Denny in alcune esibizioni del 1972 raccolte innanzitutto nell’antologia “Who Knows Where the Time Goes?” pubblicata nel 1986.
Comunque è impossibile citare tutti gli artisti che hanno interpretato “Bruton Town”…
La fonte originaria della canzone parrebbe addirittura essere il “Decamerone” del Boccaccio e,... (continuer)
In Bruton Town there lived a noble,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2016 - 16:10
Let No Man Steal Your Thyme
Una canzone tradizionale inglese antica assai, conosciuta in molte lezioni e con titoli diversi: “Sprig o' Thyme”, “The Bunch of Thyme”, “Let No Man Steal Your Thyme”, “Come All You Garners Gay”, “(I Sowed) The Seeds of Love”…
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
La versione che qui propongo per prima è quella condensata interpretata nel 1968 dai Pentangle di Jacqui McShee, John Renbourn, Bert Jansch, Danny Thompson e Terry Cox (nel lor album d’esordio, “Pentangle”).
In realtà il gruppo fece propria una versione precedente, quella offerta da Anne Briggs al Festival di Edimburgo nel 1963 (in “Edinburgh Folk Festival Vol. 2”, 1964) e poi già riproposta nel 1966 da Sandy Denny (in “The Attic Tracks Vol. 4: Together Again”, con Trevor Lucas).
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
La versione che qui propongo per prima è quella condensata interpretata nel 1968 dai Pentangle di Jacqui McShee, John Renbourn, Bert Jansch, Danny Thompson e Terry Cox (nel lor album d’esordio, “Pentangle”).
In realtà il gruppo fece propria una versione precedente, quella offerta da Anne Briggs al Festival di Edimburgo nel 1963 (in “Edinburgh Folk Festival Vol. 2”, 1964) e poi già riproposta nel 1966 da Sandy Denny (in “The Attic Tracks Vol. 4: Together Again”, con Trevor Lucas).
Come all you fair and tender girls
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2016 - 13:52
Been on the Road so Long
[1964]
Parole e musica di Alex Campbell (1925-1987), importante ed influente folk singer scozzese.
L’ultima strofa, riportata tra parentesi, è opera di Alan Francis (lo scrittore scozzese?), versione alternativa, attualizzata, della terza strofa originale di Campbell.
Testo trovato sull’insostituibile Mudcat Café
L’autore incise il brano nel 1967 nel disco “Alex Campbell and His Friends”, con Sandy Denny, The Johnny Silvo Folk Group, Cliff Aungier e Paul McNeill, ma prima di lui lo incise Bert Jansch nel 1965 nel suo disco intitolato“It Don't Bother Me”.
In seguito il brano fu riproposto da Sandy Denny (a partire da “Sandy and Johnny” del 1967, con Johnny Silvo), da Dick Gaughan (solo dal vivo) e da Hannes Wader, che ne fece una sua versione in tedesco, “Schon so Lang”, presente nell’album “7 Lieder” del 1972.
Parole e musica di Alex Campbell (1925-1987), importante ed influente folk singer scozzese.
L’ultima strofa, riportata tra parentesi, è opera di Alan Francis (lo scrittore scozzese?), versione alternativa, attualizzata, della terza strofa originale di Campbell.
Testo trovato sull’insostituibile Mudcat Café
L’autore incise il brano nel 1967 nel disco “Alex Campbell and His Friends”, con Sandy Denny, The Johnny Silvo Folk Group, Cliff Aungier e Paul McNeill, ma prima di lui lo incise Bert Jansch nel 1965 nel suo disco intitolato“It Don't Bother Me”.
In seguito il brano fu riproposto da Sandy Denny (a partire da “Sandy and Johnny” del 1967, con Johnny Silvo), da Dick Gaughan (solo dal vivo) e da Hannes Wader, che ne fece una sua versione in tedesco, “Schon so Lang”, presente nell’album “7 Lieder” del 1972.
I've been on the road
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/3/2016 - 13:35
The Flowers O' the Forest
Quello di "The Flowers of the Forest" fu il motivo che un suonatore di cornamusa intonò il 27 aprile 1978 al Putney Vale Cemetery di Londra durante la cerimonia di inumazione della folk rock singer Sandy Denny, morta a soli 31 anni. (en.wikipedia)
Bernart Bartleby 29/4/2015 - 15:31
Bring ‘Em Down
[1973]
Scritta da Trevor Lucas (1943-1989), membro dei Fairport Convention tra il 1972 ed il 1975, fondatore dei Fotheringay e compagno di Sandy Denny fino alla prematura e tragica morte di lei nel 1978.
Nell’album “Nine” del 1973. In seguito nelle raccolte “Meet on the Ledge: The Classic Years (1967-1975)” e “What We Did on Our Holidays - An Introduction to Fairport Convention” e nel disco dal vivo “Fairport - Live Convention”.
“Maledetti siate voi, guerrafondai, che abbiate il fucile o la penna in mano. La brama di potere o di vittoria o di guadagno, castelli costruiti sulla sabbia. Voi avete sempre una buona ragione per prendervi più di quello che vi occorre. I vostri cuori sono pieni di odio e i vostri pensieri colmi di avidità... L’eredità che lasciate sicuramente distruggerà la vostra progenie... Chi sopravviverà sono coloro che seminano nella terra fertile, coloro che nè oggi nè mai soccomberanno...”
Bellissima! E più CCG/AWS di così....!
Scritta da Trevor Lucas (1943-1989), membro dei Fairport Convention tra il 1972 ed il 1975, fondatore dei Fotheringay e compagno di Sandy Denny fino alla prematura e tragica morte di lei nel 1978.
Nell’album “Nine” del 1973. In seguito nelle raccolte “Meet on the Ledge: The Classic Years (1967-1975)” e “What We Did on Our Holidays - An Introduction to Fairport Convention” e nel disco dal vivo “Fairport - Live Convention”.
“Maledetti siate voi, guerrafondai, che abbiate il fucile o la penna in mano. La brama di potere o di vittoria o di guadagno, castelli costruiti sulla sabbia. Voi avete sempre una buona ragione per prendervi più di quello che vi occorre. I vostri cuori sono pieni di odio e i vostri pensieri colmi di avidità... L’eredità che lasciate sicuramente distruggerà la vostra progenie... Chi sopravviverà sono coloro che seminano nella terra fertile, coloro che nè oggi nè mai soccomberanno...”
Bellissima! E più CCG/AWS di così....!
Time stood dark and silent and the stars they gave no light
(continuer)
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envoyé par Bernart 30/7/2013 - 22:23
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonyme
Child #209K
[XVIII secolo / 18th Century / 18ème siècle / 1700-luku]
First Recording in print:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Prima attestazione a stampa:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Première attestation imprimée:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Ensimmäinen painettu todistus:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Recordings
One of the earliest recorded versions is by Joan Baez, who included a live performance of the song on her first live album in 1962. The Baez version makes it clear that Geordie's crime was poaching the King's deer, for which the penalty was hanging with a silken rope. It has also been recorded by Ewan MacColl, John Jacob Niles, Doc... (continuer)
[XVIII secolo / 18th Century / 18ème siècle / 1700-luku]
First Recording in print:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Prima attestazione a stampa:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Première attestation imprimée:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Ensimmäinen painettu todistus:
Thomas D'Urfey, Wit & Mirth, or Pills To Purge Melancholy, 1719-1720, Vol. II, p. 49
Recordings
One of the earliest recorded versions is by Joan Baez, who included a live performance of the song on her first live album in 1962. The Baez version makes it clear that Geordie's crime was poaching the King's deer, for which the penalty was hanging with a silken rope. It has also been recorded by Ewan MacColl, John Jacob Niles, Doc... (continuer)
As I walked out over London Bridge
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 27/11/2007 - 22:49
The Battle Of Evermore
[1971]
Jimmy Page - Robert Plant - John Bonham - Paul Jones
Album: Led Zeppelin IV
Su Gallows Pole hai perfettamente ragione; non mi ero mai accorto (o l'avevo completamente dimenticato - dato che ho ormai una certa età) che è un traditional. Sono andato persino a recuperare il vinile (un'impresa!) per verificare di persona (il cd è vergognosamente masterizzato e senza informazioni), perchè io penso che è sempre bene ragionare con la propria testa e controllare con i propri occhi. Comunque grazie per la spiegazione. L'eccitazione mi spinge a mandarti quest'altro brano. Ricordo che è da Led Zeppelin IV (del 1971) ed è cantato assieme alla grandissima Sandy Denny, nel cui repertorio qualcuno dovrà dare un'occhiata approfondita: quanti traditional britannico-scozzesi contro la guerra ci saranno?
Di traditional britannico-scozzesi ce ne sono diversi, e tutti presenti in raccolta; talmente... (continuer)
Jimmy Page - Robert Plant - John Bonham - Paul Jones
Album: Led Zeppelin IV
Su Gallows Pole hai perfettamente ragione; non mi ero mai accorto (o l'avevo completamente dimenticato - dato che ho ormai una certa età) che è un traditional. Sono andato persino a recuperare il vinile (un'impresa!) per verificare di persona (il cd è vergognosamente masterizzato e senza informazioni), perchè io penso che è sempre bene ragionare con la propria testa e controllare con i propri occhi. Comunque grazie per la spiegazione. L'eccitazione mi spinge a mandarti quest'altro brano. Ricordo che è da Led Zeppelin IV (del 1971) ed è cantato assieme alla grandissima Sandy Denny, nel cui repertorio qualcuno dovrà dare un'occhiata approfondita: quanti traditional britannico-scozzesi contro la guerra ci saranno?
Di traditional britannico-scozzesi ce ne sono diversi, e tutti presenti in raccolta; talmente... (continuer)
The Queen of Light took her bow and she turned to go,
(continuer)
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envoyé par Renato Stecca 14/3/2007 - 22:57
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Parole e musica di Sandy Denny
Uno dei primi singoli dei Fairport Convention, poi nel loro secondo disco intitolata “What We Did on Our Holidays”. Fotheringay fu poi anche il nome scelto da Sandy Denny e Trevor Lucas per il loro progetto musicale, di brevissima durata, alternativo e parallelo ai F. C.
“Fotheringay”, ovvero, talora anche i potenti piangono, condannati a vite di merda concluse con decenni di prigione e la morte.
Fu il caso di Mary, Queen of Scots (da noi, “Maria Stuarda”), regina a soli nove mesi di vita, scampata alle guerre anglo-scozzesi trovando riparo presso la corte francese di Caterina De’ Medici, tornata in Scozia per essere travolta dal contrasto cruento tra cattolicesimo – di cui divenne, molto suo malgrado, simbolo – e protestantesimo, donna passionale e dalla vita privata complessa, sovrana tollerante e un po’ ingenua che si fece mettere... (continuer)