La canzone è generalmente conosciuta nell'interpretazione di Mercedes Sosa
Album:
Julio Numhauser – Todo Cambia (1983)
Mercedes Sosa - ¿Sera Posible El Sur? (1984)
La canzone sebbene conosciutissima nella versione di Mercedes Sosa (argentina) è stata scritta da un cantante cileno (Julio Numhauser) nel 1982, ovvero in piena dittatura cilena ad opera di Pinochet (che aveva preso il potere nell'altro famoso 11 settembre, quello del 1973). Durante la dittatura molti cileni dissidenti si sono dovuti trasferire all'estero per non rischiare la propria incolumità fisica.
Va detto che anche in Argentina in quegli anni era in atto una dittatura militare, per questo la canzone fu fortemente sentita e fatta propria anche da Mercedes Sosa (che iniziò a cantarla durante il suo esilio europeo).
A chi non conoscesse questo contesto storico adesso forse apparirà più chiara la canzone intera... (Continues)
Cambia lo superficial (Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2006/10/16 - 18:24
Cambia...todo cambia, negrita, se nace y se muere...Pero no cambia mi amor por más lejos que me encuentre, ni el recuerdo ni el dolor de mi pueblo y de mi gente :(((
Ho scoperto da poco Mercedes Sosa. Le sue canzoni ti conquistano al primo ascolto come questa amara riflesione che todo cambia.
Ascolto ripetutamente,con commozione, "Alfonsina y el mar". Grazie per le traduzioni
Un regista è grande soprattutto quando trasforma piccole sfumature in colori vividi. La canzone è stupenda, commovente, trascinante ed il ballo cardinalizio un'intuizione che sembra fare il paio con la celebre scena del Dittatore in cui Chaplin balla col mappamondo. Grazie Moretti.
Una canzone bellissima e potente!
Il film la colloca, come si merita, in una fase importante dove si compenetra benissimo con le scene che scorrono...
Moretti non è il mio preferito, ma veramente qui... grande Nanni!
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
Noto che non è stato esplicitato in nessun commento il senso di questa canzone, e anche se ad alcuni può apparire ovvio credo che lo scopo di questo bellissimo sito sia anche quello di spiegare ciò che per noi è ovvio ma non lo è per chi non conosce il contesto.
La canzone sebbene conosciutissima nella versione di Mercedes Sosa (Argentina) è stata scritta da un cantante cileno (Julio Numhauser) nel 1982, ovvero in piena dittatura cilena ad opera di Pinochet (che aveva preso il potere nell'altro famoso 11 settembre, quello del 1973). Durante la dittatura molti cileni dissidenti si sono dovuti trasferire all'estero per non rischiare la propria incolumità fisica.
Va detto che anche in Argentina in quegli anni era in atto una dittatura militare, per questo la canzone fu fortemente sentita e fatta propria anche da Mercedes Sosa (che iniziò a cantarla durante il suo esilio europeo).
Se da una parte è vero che il senso e il contesto di questa canzone sono stati dato per scontati, va detto che è stata debitamente inserita nei persorsi sull'esilio, sulla dittatura cilena e su quella argentina: già da questo non dovrebbero esserci dubbi sulla sua origine.
In effetti, però, la grande notorietà conferita a "Todo cambia" dal film di Nanni Moretti ha fatto sì che diventasse una specie di inno gioioso al cambiamento politico italiano, all'auspicato passaggio dall'egemonia della destra a quella della cosiddetta "sinistra" (?!!!??), niente di più lontano dal senso originario. E se è vero che l'opera appartiene a chi l'ascolta/legge/contempla, io sono per la filologia e tutti gli sproloqui fioriti in rete attorno a questa canzone mi infastidivano non poco.
Insomma, tutto questo discorso per ringraziarti della tua opportuna puntualizzazione.
Il senso di questa canzone è il dolore... (Continues)
In realtà abbiamo aggiunto la canzone nei percorsi sulla dittatura cilena e argentina proprio in seguito al prezioso commento di Guido, che aveva dunque ragione a dire che il senso non era stato esplicitato. Ringraziamo quindi Guido e Maria Cristina per i loro preziosi commenti.
Se non ricordo male (perché non ricordo se l'ho letto o sentito), Numhauser la scrisse anche in risposta alle "solite" polemiche di chi lo accusava di essere divenatto un bel borghesone in esilio, lontano dal suo popolo sofferente.
Il senso del "tutto cambia" era anche quello di esprimere il sentimento degli esuli che erano andati avanti, pur avendo il cuore nella patria da cui erano esiliati.
Ho corretto nell'ultima strofa (e di conseguenza nella traduzione) : ni el recuerdo ni el dolor / de mi pueblo y de mi gente e non de mi tierra y de mi gente
(1973)
Parole e musica di Julio Numhauser
dall'album Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto
Secondo il sito Cantos Cautivos era una delle canzoni più importanti cantante nei campi di detenzione della dittatura di Pinochet. Quando qualcuno veniva liberato o c'erano infornazioni credibili che qualche prigioniero veniva mandato in esilio, un coro enorme cantava questa canzone in un potente unisono.
One of the most important songs of the detention centres. Impossible to count how many times we sang it. Every time someone was released from a detention camp or there was credible information that a person would be sent to exile, a gigantic chorus would sing this song, in a powerful unison. Cantos Cautivos
[1973]
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”
Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
La canzone è generalmente conosciuta nell'interpretazione di Mercedes Sosa
Album:
Julio Numhauser – Todo Cambia (1983)
Mercedes Sosa - ¿Sera Posible El Sur? (1984)
La canzone sebbene conosciutissima nella versione di Mercedes Sosa (argentina) è stata scritta da un cantante cileno (Julio Numhauser) nel 1982, ovvero in piena dittatura cilena ad opera di Pinochet (che aveva preso il potere nell'altro famoso 11 settembre, quello del 1973). Durante la dittatura molti cileni dissidenti si sono dovuti trasferire all'estero per non rischiare la propria incolumità fisica.
Va detto che anche in Argentina in quegli anni era in atto una dittatura militare, per questo la canzone fu fortemente sentita e fatta propria anche da Mercedes Sosa (che iniziò a cantarla durante il suo esilio europeo).
A chi non conoscesse questo contesto storico adesso forse apparirà più chiara la canzone intera... (Continues)