(1975)
Parole e musica di Brian May
dall'album dei Queen A Night at the Opera
La canzone parla di un gruppo di astronauti che, imbarcati in una navicella per un viaggio ad una velocità prossima a quella della luce, ritornano sulla Terra, e scoprono che mentre per loro è trascorso un solo anno, per i terrestri sono passati cento anni a causa dell'effetto della dilatazione temporale previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Tutte le persone che conoscevano sono ormai morte.
La canzone è stata scritta e cantata da Brian May con una melodia e un arrangiamento da classica folk song ed è una delle poche canzoni dei Queen in cui la voce di Freddie Mercury non è protagonista ma si limita ai cori nel ritornello.
Per il chitarrista dei Queen le stelle non sono solamente una passione. Si è infatti laureato in fisica con lode, e ha conseguito nel 2007 il dottorato in astrofisica che... (continuer)
2021
Omaggio a We will rock you dei Queen
Alla chitarra Finaz
Tra gli artisti italiani del cast del Concerto del Primo Maggio di Roma 2021, Piero Pelù è salito sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma - che a causa delle misure anti-Covid quest’anno ospita la manifestazione al posto della tradizionale piazza San Giovanni - sulle note di “We will rock you” dei Queen.
Dopo aver cantato la prima strofa del brano della band un tempo guidata da Freddie Mercury, sulla musica della canzone originariamente pubblicata nell’album “News of the world” del 1977, il rocker toscano ha recitato la celebre terzina del canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri (“Fatti non foste per viver come bruti ma per seguire virtù e conoscenza”), che in un secondo momento ha trasformato in: “Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguire il rock and roll e la bellezza”.
(1991)
Title-track dell'ultimo lavoro del gruppo registrato quando Freddie Mercury era ancora vivo.
Alla chitarra flamenca Steve Howe degli Yes
Un'epica sinfonia rock che apre l'ultimo album dei Queen. L'album, registrato nel 1990 a Montreux, mentre si moltiplicavano le illazioni sullo stato di salute del frontman dei Queen, è stato considerato - non a torto dato che Mercury sapeva di essere prossimo alla morte - il testamento del gruppo.
Il bellissimo videoclip della canzone rielaborava immagini di repertorio (per evitare di mostrare le reali condizioni fisiche di Mercury) dei quattro componenti dei Queen secondo stili differenti: Freddie in quello di Leonardo Da Vinci, Brian May in quello vittoriano, Roger Taylor in quello di Jackson Pollock e John Deacon in quello di Pablo Picasso. Il tutto in un set che riproduce un cinema in miniatura e sullo sfondo di immagini di guerra (soprattutto... (continuer)
Bella assai.
Grazie Lorenzo, finalmente so di che cosa parla questa bellissima canzone, che ricordo benissimo, è come!
...Finché l'erba crescera... : )
come si diceva mezza le praterie 'na vorta !
Testo assai contraddittorio... peccato.. se ti auspichi un mondo senza guerra, se inviti la gente a cambiare, a provare a migliorare le cose, a prodigarsi per la pace.. non puoi, di punto in bianco dire ''sottomettetevi al proprio ego, siate liberi'' l'ego è la causa di tutti i mali, l'egocentrismo e la rovina dell'uomo... sottomettersi all'ego significa divenire schiavo, non libero.. sei libero se tu lo sottometti al tuo volere, allora si, sei libero e comandi tu! freddie freddie ma che combini.. certo a te ti piaceva darti alla pazza gioia e c'hai piazzato sta frase ma non c'entrava niente freddie..
E di nuovo si equivoca sul concetto di individualismo. L’individualismo non è egoismo, ma la giusta valorizzazione del proprio io. L’io non e’ contrapposto alla società. La società è composta da individui e siamo tutti diversi.
[1975]
Parole e musica di Brian May
Nell’album intitolato “A Night At The Opera”
The Prophet's Song venne composta da Brian May (il titolo provvisorio del pezzo era People of the Earth) come una mini-suite. Nel mezzo del brano è presente una complessa parte vocale cantata da Freddie Mercury, in cui la sua voce viene sovraincisa quattro volte in modo non sincronico. Nel programma In the Studio with Redbeard, May raccontò che l'idea per la canzone gli era venuta da un sogno apocalittico sul diluvio universale che aveva fatto mentre era ricoverato in ospedale durante le sessioni di registrazione dell'album Sheer Heart Attack, e che proprio il sogno fu la fonte di parte del testo.
Con i suoi oltre otto minuti di durata, è la più lunga canzone in studio dei Queen
One Vision è una canzone cantata e scritta dai Queen. Il brano fu prima rilasciato come singolo nel novembre 1985, inserito nell'album speciale Complete Vision del dicembre dello stesso anno (sempre in versione singolo) ed infine inserito in edizione originale nel disco A Kind of Magic del 1986. Nata poco dopo l'esibizione della band al Live Aid e originariamente scritta da Roger Taylor, è ispirata al celeberrimo discorso di Martin Luther King Jr. sui gradini del Lincoln Memorial, tant'è che nel testo è citata più volte la frase "I have a dream", con cui viene identificato l'intero intervento del politico statunitense. La canzone è stata sempre eseguita dai Queen nei concerti del Magic Tour come prima esibizione; a loro detta, infatti, l'introduzione della canzone era «perfetta» per l'apertura di un tale evento.
Voci distorte
La canzone contiene misteriose e distorte voci iniziali... (continuer)
One Vision, nel tempo, è stata oggetto di alcune cover. La più famosa è quella del complesso sloveno Laibach, intitolata in lingua tedesca Geburt einer Nation (it. La nascita di una nazione) e rilasciata nel 1987 sull'album Opus Dei.
[1975]
Queen
Album: "A Night At The Opera"
Parole e musica di Freddie Mercury
Bohemian Rhapsody è stata scritta interamente da Freddie Mercury ed è considerata, in un certo senso, la sintesi della musica dei Queen: essa dimostra infatti un valore compositivo ed artistico che occupa un posto di primo piano nella storia della musica. Staccato da qualsiasi schema musicale, curato nel minimo dettaglio (l'album che lo contiene è stato tra i più costosi della storia del rock), il brano è diviso in quattro parti distinte: dopo un'introduzione coristica surreale compare il tema iniziale, lento ed espressivo, di sola voce e pianoforte, concluso da un assolo diventato celeberrimo che conduce ad una parte puramente corale, costituita dalle voci dei Queen sovraregistrate centinaia di volte (circa 800 parti vocali), che cantano un testo vagamente operistico segue una parte hard rock molto spinta che... (continuer)
Is this the real life, is this just fantasy? (continuer)
Io avrei qualche dubbio che Bohemian Rhapsody possa essere considerata una canzone contro la pena di morte, comunque vorrei farvi conoscere questa bella interpretazione di Imany:
anch'io penso che sostenere "La più accreditata interpretazione del testo è di una elaborata critica alla pena di morte" sia una forzatura, soprattutto se non si citano le fonti che determinerebbero quell'interpretazione che si sostiene come prevalente (e a me non pare proprio che lo sia).
Io credo che "Bohemian Rhapsody" andrebbe spostata negli Extra, a meno che Giacomo non ci spieghi un po' meglio.
Beh forse non è l'interpretazione "più accreditata" però è vero che una possibile interpretazione è che si riferisca a un condannato a morte (che vende l'anima al diavolo?). Come riporta anche wikipedia:
Despite this, critics, both journalistic and academic, have speculated over the meaning behind the song's lyrics. Some believe the lyrics describe a suicidal murderer haunted by demons or depict events just preceding an execution. The latter explanation points to Albert Camus's novel The Stranger, in which a young man confesses to an impulsive murder and has an epiphany before he is executed, as probable inspiration.
Solo quello che non vedo è dove sia la parte CONTRO la pena di morte, se non nel fatto che siamo istintivamente portati a solidarizzare con il protagonista della canzone...
Appunto. Il fatto che il protagonista sia un condannato a morte non fa della canzone "una elaborata critica alla pena di morte", nè tanto meno questa è l'interpretazione prevalente.
[1985]
Lyrics & Music by Farrokh Bulsara (Freddie Mercury)
Album: Mr Bad Guy
After 15 years at the helm of British rock legends Queen, singer Freddie Mercury finally released his first solo album, Mr. Bad Guy, while the band was on hiatus in 1985. As Queen's vocal signature and creative leader, it was only natural that many aspects of the group's sound would carry over into Mercury's solo work; however, the frontman still does a commendable job of stretching into uncharted territory. Personnel: Freddie Mercury (vocals, keyboards, synthesizer); Fred Mandel (guitar, keyboards, synthesizer); Paul Vincent (guitar); Curt Cress (drums).
There must be more to life than this, (continuer)
envoyé par giorgio 16/10/2012 - 08:28
Questa canzone è stata ripubblicata nel "nuovo" ripescaggio di canzoni inedite dei Queen, questa volta in una versione in duetto con Michael Jackson. La traccia era stata registrata durante le sessioni dell'album "The Works" nel 1984 ma non era mai stata pubblicata dai Queen ed era finita (in una versione Jackson-free) nell'album solista di Mercury.
Mah... una bella melodia e una bella voce (almeno una delle due) ma un testo veramente melenso che è un perfetto esempio delle CCG che ci piacciono poco...
[1981]
Un brano bellissimo interpretato insieme da Freddie Mercury e David Bowie
Nell’album dei Queen intitolato “Hot Space” del 1982, vent’anni dopo nella compilation “Best of Bowie”.
La “pressione” che causa disordini e devastazioni, che spacca le famiglie, che condanna la gente sulla strada, senza lavoro è quella che opprime l’umanità nell’era oscura del reaganismo e del thatcherismo… L’unica salvezza per l’essere umano ed il suo mondo viene, ancora una volta, da Peace, Love and Understanding…
"Put Out the Fire" is an anti-firearm song written by Brian May, with lead vocals by Freddie Mercury. May recorded its guitar solo under the influence of alcohol (after many unsuccessful attempts). Though never released as a single, "Put Out the Fire", the album's most 'traditional' Queen song, later appeared on the Queen Rocks compilation in 1997. A new video was also produced for the accompanying video compilation, featuring a live performance of the song intercut with footage of fire and explosions.
Incredibilmente mai pubblicata in un album, è sicuramente un pezzo memorabile. I Clash riescono magnificamente a incorporare influenze dub, hip hop, e addirittura disco senza snaturare il loro sound.
La linea di basso è - per stessa ammissione di Strummer - "ispirata" da Another One Bites the Dust - il grande successo dei Queen pubblicato l'anno precedente.
Per quanto riguarda il testo siamo però completamente in territorio Clash - l'appello di una Radio Pirata per la lotta e per la libertà.
Tra i vari miracoli citati nella canzone il Golden Gate, il Taj Mahal , i giardini di Babilonia, la chitarra di Jimi Hendrix. Ma il vero miracolo che tutti aspettiamo è la fine della guerra e la pace sulla Terra.
Il video musicale della canzone presenta quattro ragazzini - tra cui Ross McCall, allora sconosciuto, nei panni di Mercury - esibirsi come Queen. Durante il video, McCall appare vestito in quattro diversi "periodi" di Freddie: gli anni '70 (capelli lunghi e tutina a scacchi), primissimi anni '80 (baffi, giacca e pantaloni di pelle neri), 1985 (jeans azzurri e canottiera, la tenuta del Live Aid) e il Magic Tour del 1986 (la giacca di pelle gialla, pantaloni bianchi con strisce rosse su entrambi i lati e scarpe sportive, ad esempio utilizzati nel famoso concerto a Wembley). Gli stessi Queen appaiono solo verso la fine del video. Come narrato da Brian May nel... (continuer)
Every drop of rain that falls in Sahara Desert says it all (continuer)
[1984]
Written by Brian May
Scritta da Brian May
Album: The Works
"Hammer to fall" potrebbe essere interpretata come una bomba atomica che cade. Una tragica "ironia interna" a questo sito: il numero della canzone è esattamente il 911.
"This is an anti-nuke song, written by Queen's guitarist Brian May. Hammer to fall should be interpreted as 'nuclear bomb coming down'. It's was a moderate rock hit in Europe (although I think the overdone 80s production makes the song sound 'over-compressed'). It featured on Queen's The Works album (da questa pagina).
"Hammer to Fall" is a 1984 hard rock song written by Brian May and performed by the British rock group Queen with Freddie Mercury on lead vocal. It appeared in their 1984 album The Works.
It was the fourth and final single to be released from that album, although the single version was edited down by thirty seconds in contrast to the version... (continuer)
in parte tratta da Carmelo Fruciano - Traduzioni Queen e in parte dalla traduzione di Alessandro Massara dal volume secondo di Queen - tutti i testi - Arcana editrice - 1992
Parole e musica di Brian May
dall'album dei Queen A Night at the Opera
La canzone parla di un gruppo di astronauti che, imbarcati in una navicella per un viaggio ad una velocità prossima a quella della luce, ritornano sulla Terra, e scoprono che mentre per loro è trascorso un solo anno, per i terrestri sono passati cento anni a causa dell'effetto della dilatazione temporale previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Tutte le persone che conoscevano sono ormai morte.
La canzone è stata scritta e cantata da Brian May con una melodia e un arrangiamento da classica folk song ed è una delle poche canzoni dei Queen in cui la voce di Freddie Mercury non è protagonista ma si limita ai cori nel ritornello.
Per il chitarrista dei Queen le stelle non sono solamente una passione. Si è infatti laureato in fisica con lode, e ha conseguito nel 2007 il dottorato in astrofisica che... (continuer)