(2022)
Scritta da Noah Goldstein, Sir Dylan, Cory Henry, David Rodríguez & ROSALÍA
dall'album MOTOMAMI
G3 N15, da leggersi GENÍS è una commovente ballata che Rosalía dedica al nipote Genís di quasi undici anni, che per quasi due anni non ha potuto vedere perché bloccata a Los Angeles per la pandemia di Covid 19 e per i suoi impegni di pop star.
In questa lettera a un bambino Rosalía parla della città di Los Angeles sottolineandone i contrasti: da una parte il lusso ostentato delle stelle di Hollywood, dall'altra una città con un altissimo numero di senzatetto, di povertà e di droga.
La canzone si chiude con un messaggio vocale che la nonna della cantante le ha inviato quando erano lontane durante la pandemia. In catalano, l'anziana signora manda un messaggio strappalacrime e abbastanza banale, un po' come tutte le nonne del mondo ("la famiglia è importante", "sono felice se anche tu lo sei" eccetera) che però contribuisce in maniera efficace al tono malinconico della canzone.
Testo e musica
I. La Catalina, Manuel Vallejo (1926)
II. El Testamento Gitano, Miguel de Molina (1940)
dall'album "Los Ángeles" (2017) di Rosalía con arrangiamenti del chitarrista Raül Refree (Raül Fernández Miró)
Nel 2017, per gli ottanta anni del Guernica di Picasso, il museo Reina Sofía di Madrid che custodisce l'opera dal 1992, ha organizzato la manifestazione "Suena Guernica" in cui diversi cantanti e artisti si sono esibiti davanti al quadro. In questa occasione Jorge Drexler che ha composto e cantato le Décimas para el Guernica.
Tra gli invitati troviamo la allora ventiquatrenne Rosalía Vila Tobella accompagnata dal chitarrista Raül Refree. Rosalía non era ancora la star mondiale del pop lanciata dal suo secondo album El mal querer, ma aveva appena pubblicato il primo album Los Ángeles in cui reinterpreta in chiave moderna brani della tradizione del flamenco. Grazie a questo... (continuer)
Quítate de mi presencia, que me estás martirizando (continuer)
(2018)
Scritta da Rosalía Vila Tobella con Antón Álvarez Alfaro conosciuto artisticamente come C. Tangana
dall'album El mal querer
El mal querer è l'album che ha consacrato internazionalmente Rosalía. Dopo Los Ángeles, rilettura originale di temi della tradizione del flamenco, la cantante catalana si spinge più in là fondendo il linguaggio della musica gitana con ritmi moderni, pop e hip-hop ottenendo un mix originale che ha fatto storcere la bocca ai puristi del flamenco ma che ha dimostrato la versatilità e la capacità di scrittura di Rosalía che, appena venticinquenne, è diventata una star internazionale.
Il disco è un concept liberamente ispirato al Roman de Flamenca, uno dei più famosi romanzi della letteratura medievale in lingua occitana. Il romanzo narra di una giovane che sposa un uomo che, per gelosia, arriva a rinchiuderla in una torre. Nella rielaborazione di Rosalía ,... (continuer)
(1969)
Testo di Félix Luna
Musica di Ariel Ramírez
Prima interpretazione: Mercedes Sosa
La canzone è divenuta uno standard interpretato interpreto tra gli altri da Chava Alberstein, Cristina Branco, Soledad Bravo, Inti Illimani, Dulce Pontes Silvia Pérez Cruz, Rosalía, Natalia Lafourcade
Alfonsina Storni Martignoni (1892-1938) è stata una poetessa argentina. Nata in Canton Ticino, all'età di quattro anni si trasferì con la famiglia in Argentina. Fin da giovanissima lavorò come lavapiatti, cameriera, operaia, poi fu attrice e giornalista.
A Rosario s'impegnò in numerose attività culturali, iniziando a frequentare i nascenti circoli intellettuali della città, in cui s'incontravano scrittori e politici. Alfonsina aveva già cominciato a scrivere e collaborava con due riviste letterarie, Mundo Rosarino e Monos y Monadas.
In quel periodo Alfonsina incontrò il padre di suo figlio, di cui... (continuer)
Scritta da Noah Goldstein, Sir Dylan, Cory Henry, David Rodríguez & ROSALÍA
dall'album MOTOMAMI
G3 N15, da leggersi GENÍS è una commovente ballata che Rosalía dedica al nipote Genís di quasi undici anni, che per quasi due anni non ha potuto vedere perché bloccata a Los Angeles per la pandemia di Covid 19 e per i suoi impegni di pop star.
In questa lettera a un bambino Rosalía parla della città di Los Angeles sottolineandone i contrasti: da una parte il lusso ostentato delle stelle di Hollywood, dall'altra una città con un altissimo numero di senzatetto, di povertà e di droga.
La canzone si chiude con un messaggio vocale che la nonna della cantante le ha inviato quando erano lontane durante la pandemia. In catalano, l'anziana signora manda un messaggio strappalacrime e abbastanza banale, un po' come tutte le nonne del mondo ("la famiglia è importante", "sono felice se anche tu lo sei" eccetera) che però contribuisce in maniera efficace al tono malinconico della canzone.