Tieniamente
Tienanmen
(Continues)
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/12 - 21:46
Song Itineraries:
Tien An Men Square, 1989
Questa, che differisce dalla precedente (reperibile su Internet), è la versione indicata come ufficiale nel libro-canzoniere di Claudio Baglioni intitolato "Cantastorie", edito da Einaudi per la collana Stile Libero - Parole e Canzoni, 2005, curato da Vincenzo Mollica con la collaborazione dello stesso Baglioni:
Tienanmen
(Continues)
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/12 - 23:38
Esiste, che io sappia, una sola altra versione video di questo brano, ma non è reperibile, per il momento, online. Riguarda l'esecuzione dal vivo (solo voce e piano) che Baglioni offrì nel corso di una puntata monografica del Maurizio Costanzo Show a lui dedicata a metà novembre del 1990, uno o due giorni prima dell'uscita dell'album Oltre.
Alberta Beccaro 2007/12/31 - 13:43
Ricordavo male ... ERA infatti online anche quest'ulteriore versione.
Solo strumentale, senza cantato, allungata e rielaborata da Walter Savelli (per oltre vent'anni tastierista di Claudio Baglioni) in un arrangiamento comprensivo anche di "samples" dei brani Tutto il calcio minuto per minuto (1985) e Mille giorni di te e di me (1990); qui è eseguita - a quattro mani e due pianoforti - dallo stesso Savelli e da Claudio Baglioni nel dicembre 2005, in occasione dell'annuale raduno nazionale dei fans del cantautore romano.
Solo strumentale, senza cantato, allungata e rielaborata da Walter Savelli (per oltre vent'anni tastierista di Claudio Baglioni) in un arrangiamento comprensivo anche di "samples" dei brani Tutto il calcio minuto per minuto (1985) e Mille giorni di te e di me (1990); qui è eseguita - a quattro mani e due pianoforti - dallo stesso Savelli e da Claudio Baglioni nel dicembre 2005, in occasione dell'annuale raduno nazionale dei fans del cantautore romano.
Alberta Beccaro 2008/1/5 - 00:38
Un'altra versione dal vivo di Tieniamente fa parte del singolare concerto tenuto da Baglioni nell'emiciclo del Parlamento Europeo in data 13.9.2006.
La si trova - preceduta da un'introduzione parlata di Baglioni circa la genesi ed il significato del brano - a partire dal minuto 29'50''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’... (Continues)
La si trova - preceduta da un'introduzione parlata di Baglioni circa la genesi ed il significato del brano - a partire dal minuto 29'50''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/13 - 17:09
Ecco ora - a partire dal minuto 4'00'' di questo video - anche la più antica versione dal vivo di Tieniamente (fra le pochissime che Baglioni, in più di 17 anni, abbia mai ritenuto di eseguire in pubblico, ormai pressochè tutte disponibli su CCG); qui siamo al Maurizio Costanzo Show, nel novembre 1990:
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/24 - 21:18
tien an men tieni a mente, un gioco di parole veramente originale, quasi un colpo di genio :-)))
parte lesa 2008/2/7 - 18:48
Tieniamente.
Qui non ci sono parole, ma una musica che si fa senso del tempo e legame indissolubile tra passato, presente e futuro.
Qui c'è il dolore individuale e collettivo, che diventa cicatrice per non essere mai dimenticato.
Il ricordo di ciò che è stato è la via che apre al cambiamento : non c'è un domani ...se non "tieniamente".
Qui non ci sono parole, ma una musica che si fa senso del tempo e legame indissolubile tra passato, presente e futuro.
Qui c'è il dolore individuale e collettivo, che diventa cicatrice per non essere mai dimenticato.
Il ricordo di ciò che è stato è la via che apre al cambiamento : non c'è un domani ...se non "tieniamente".
Marinella P. 2024/4/27 - 16:43
Di là dal ponte
[2003]
Album / Albumi: Sono io (l'uomo della storia accanto)
Album / Albumi: Sono io (l'uomo della storia accanto)
Questa è un'altra storia di chi aspetta sulla riva
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Contributed by Annamaria Gnisci 2023/10/14 - 08:45
Fratello sole sorella luna
Su questo sito si trovano ormai moltissimi testi di canzoni contro la guerra, tra l'altro molte sono anche riprodotte in altre lingue non soltanto europee, ma di tutto il mondo.
Contro la guerra, anche se non in modo esplicitamente dichiarato,sono anche molti testi provenienti da diverse religioni che pur non avendo al loro interno il "no" alla guerra al quale siamo abituati, posseggono indubbiamente capacità di educazione alla pace non indifferenti.
Ed educare alla pace vuol dire essenzialmente essere comunque contro la guerra.
Vuol dire fare prevenzione contro la guerra.
Un lavoro mica da poco, anche nel nostro tempo.
Spesso la maggior parte delle persone non conoscono questo universo parallelo, ma sarebbe forse il caso di riscoprire tutti quei legami spirituali che provengono da religioni diverse tra loro, ma che possono comunque aiutare gli esseri umani e, facendoli sentire tutti... (Continues)
Contro la guerra, anche se non in modo esplicitamente dichiarato,sono anche molti testi provenienti da diverse religioni che pur non avendo al loro interno il "no" alla guerra al quale siamo abituati, posseggono indubbiamente capacità di educazione alla pace non indifferenti.
Ed educare alla pace vuol dire essenzialmente essere comunque contro la guerra.
Vuol dire fare prevenzione contro la guerra.
Un lavoro mica da poco, anche nel nostro tempo.
Spesso la maggior parte delle persone non conoscono questo universo parallelo, ma sarebbe forse il caso di riscoprire tutti quei legami spirituali che provengono da religioni diverse tra loro, ma che possono comunque aiutare gli esseri umani e, facendoli sentire tutti... (Continues)
Dolce sentire
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Contributed by i.fermentivivi 2008/4/2 - 11:29
L'anno di pubblicazione è il 1972, gli autori sono Benjamin (testo) e Riz Ortolani (musica).
Il brano - il cui titolo ufficiale è "Fratello sole sorella luna" - fa parte della colonna sonora originale dell'omonimo film di Franco Zeffirelli, nella quale fu, per l'appunto, interpretato da un allora ventenne Claudio Baglioni, al pari degli altri due brani - composti dallo stesso tandem di autori - intitolati "Preghiera semplice" (altra CCG) e "Canzone di San Damiano".
Il testo di Benjamin si pone, a sua volta, come un libero adattamento del Cantico delle Creature.
Questa è la copertina del 45 giri:
Questa è invece la copertina - apribile - del 33 giri, completa di credits, tratta dal sito ufficiale di Claudio Baglioni:
http://www.baglioni.it/otmain.htm
La versione originale da studio si può ascoltare su YouTube al seguente link:
http://it.youtube.com/watch?v=caXDwPLi-ls
Eccone invece... (Continues)
Il brano - il cui titolo ufficiale è "Fratello sole sorella luna" - fa parte della colonna sonora originale dell'omonimo film di Franco Zeffirelli, nella quale fu, per l'appunto, interpretato da un allora ventenne Claudio Baglioni, al pari degli altri due brani - composti dallo stesso tandem di autori - intitolati "Preghiera semplice" (altra CCG) e "Canzone di San Damiano".
Il testo di Benjamin si pone, a sua volta, come un libero adattamento del Cantico delle Creature.
Questa è la copertina del 45 giri:
Questa è invece la copertina - apribile - del 33 giri, completa di credits, tratta dal sito ufficiale di Claudio Baglioni:
http://www.baglioni.it/otmain.htm
La versione originale da studio si può ascoltare su YouTube al seguente link:
http://it.youtube.com/watch?v=caXDwPLi-ls
Eccone invece... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/4/14 - 02:49
Questa canzone è bellissima una suora l'ha mandata nella nostra chiesa di Laurino.
Fiorella 2009/3/2 - 14:05
Fratello Sole Sorella Luna si richiama al Cantico delle Creature scritto da San Francesco: Laudato si' mi Signore...
E' uno dei primi testi della lingua italiana.
Praticamente San Francesco ringrazia Dio di aver creato "madre terra con suoi fiori e frutti, fratello Sole, sorella Luna ecc. Loda Dio anche per la "Beata Morte corporale.
Lo scrivete voi stessi nel sito.
E' uno dei primi testi della lingua italiana.
Praticamente San Francesco ringrazia Dio di aver creato "madre terra con suoi fiori e frutti, fratello Sole, sorella Luna ecc. Loda Dio anche per la "Beata Morte corporale.
Lo scrivete voi stessi nel sito.
Walter 2016/9/10 - 11:39
Chissà quando, da qualche parte avevo letto che la passione musicale di frate Francesco era tanta da arrivare talvolta a costruirsi una rozza imitazione di una viella, raccogliendo da terra un pezzo di legno che poi teneva con il braccio sinistro e sfregava con un altro legnetto tenuto curvo da un filo a mo’ di archetto, accompagnando il proprio canto usando la lingua “gallica” (romanza o galloromanza). Che frate Francesco amasse la musica risulta da pressoché tutti i testi bioagiografici, duecenteschi e trecenteschi, che lo riguardano. Fin da giovane gli piaceva cantare. Il suo era un canto liturgico: durante la celebrazione del Natale a Greccio cantava con “voce robusta, dolce, limpida e sonora" come annotava frate Tommaso da Celano. Francesco componeva anche la musica e anche alcuni dei suoi suoi fratelli-frati, prima della conversione, erano stati musicisti di professione come Pacifico che nel secolo era assurto a grande fama con la qualifica di re dei versi, autore di canzoni mondane.
Flavio Poltronieri 2018/3/24 - 17:23
La melodia di 'Fratello solo, sorella luna' nota anche come 'Dolce sentire' proviene dalla Lauda n. 37 del Laudario di Cortona, un codice musicale manoscritto risalente alla seconda metà del XIII secolo. Contiene una delle più antiche raccolte di Laudi spirituali monodiche (canti sacri) in lingua volgare italiana.
Carlo 2023/2/12 - 16:21
Gesù caro fratello
dall'album "Solo" del 1977
Dalle Crociate (ed ancor prima) fino all'attuale vergognoso pasticcio iracheno, è sempre stato un vizio ricorrente di papi, imperatori, re, presidenti e statisti assortiti quello di far leva sul sentimento religioso delle masse per far digerire loro l'ennesima guerra, colorandola di significati e valori che la guerra non ha mai avuto nè potrà mai avere.
Questo Gesù Cristo "cor vestito de jeans/cor fucile/o cor nome tuo pe' ammazza' la gente", cantato in dialetto romanesco da Claudio Baglioni, ne è una vivida esemplificazione.
Il brano è contenuto nell'album "Solo", del 1977, settimo album del cantautore romano (ma primo suo disco totalmente alieno dalle facili sirene del pop commerciale, veramente maturo e compiuto dal primo all'ultimo brano), ove si parla pochissimo d'amore e molto di solitudini umane, le più varie, espresse da una galleria di ritratti che comprendono... (Continues)
Dalle Crociate (ed ancor prima) fino all'attuale vergognoso pasticcio iracheno, è sempre stato un vizio ricorrente di papi, imperatori, re, presidenti e statisti assortiti quello di far leva sul sentimento religioso delle masse per far digerire loro l'ennesima guerra, colorandola di significati e valori che la guerra non ha mai avuto nè potrà mai avere.
Questo Gesù Cristo "cor vestito de jeans/cor fucile/o cor nome tuo pe' ammazza' la gente", cantato in dialetto romanesco da Claudio Baglioni, ne è una vivida esemplificazione.
Il brano è contenuto nell'album "Solo", del 1977, settimo album del cantautore romano (ma primo suo disco totalmente alieno dalle facili sirene del pop commerciale, veramente maturo e compiuto dal primo all'ultimo brano), ove si parla pochissimo d'amore e molto di solitudini umane, le più varie, espresse da una galleria di ritratti che comprendono... (Continues)
Gesù caro fratello
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 14:00
Questa è la versione "originaria", incisa nel 1971 da Mia Martini, nella quale, peraltro, la valenza antibellica è ben più stemperata che non nella versione romanesca incisa sei anni dopo da Claudio Baglioni.
GESU' E' MIO FRATELLO (1971)
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 14:17
La canzone "Gesù caro fratello" è stata incisa - così come l'intero album "Solo" - anche in lingua spagnola da Claudio Baglioni, sempre nel 1977:
http://www.soloclaudio.com/solo-lpspai...
Il testo della traduzione ufficiale in castigliano è stato curato da Carlos Ramón-Amart, e lo si può rinvenire nel sito spagnolo non ufficiale SoloClaudio
http://www.soloclaudio.com/solo77-letr...
http://www.soloclaudio.com/solo-lpspai...
Il testo della traduzione ufficiale in castigliano è stato curato da Carlos Ramón-Amart, e lo si può rinvenire nel sito spagnolo non ufficiale SoloClaudio
http://www.soloclaudio.com/solo77-letr...
JESÚS, QUERIDO HERMANO (1977)
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 14:34
Ecco un'intensa interpretazione di "Jesùs querido hermano" offerta dall'artista argentina Marilina Ross, che nella sua carriera ha inciso su disco - e cantato dal vivo - diverse cover di pezzi di Claudio Baglioni in lingua spagnola risalenti agli anni '70:
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (Continues)
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/21 - 23:12
Oremus è il dottor franco tosi, giornalista e critico cinematografico. Abitava a Roma.
Nadia 2022/10/11 - 20:48
Gagarin
L'unica pecca - peraltro non lieve - di questo brano estremamente emozionante di Claudio Baglioni consiste nella totale assenza, dai credits dell'album che lo contiene, di un qualsivoglia riferimento all'opera letteraria dalla quale il cantautore romano ha letteralmente "mutuato", per così dire, il brano stesso.
Questa "Gagarin" baglioniana contiene ad ogni modo un riferimento antibellico circoscritto, sì, ma di grande forza, con quel cosmonauta russo dagli occhi limpidi e dal sorriso coraggioso che se ne sta sospeso in orbita - primo uomo nella storia - a rimirare dall'alto dei cieli la nostra piccola Terra e tutto il suo carico di "bugie, volgarità, calunnie, guerre, maschere antigas".
Il brano è contenuto nell'album "Solo", del 1977 , settimo album del cantautore romano (ma primo suo disco totalmente alieno dalle facili sirene del pop commerciale, veramente maturo e compiuto dal primo... (Continues)
Questa "Gagarin" baglioniana contiene ad ogni modo un riferimento antibellico circoscritto, sì, ma di grande forza, con quel cosmonauta russo dagli occhi limpidi e dal sorriso coraggioso che se ne sta sospeso in orbita - primo uomo nella storia - a rimirare dall'alto dei cieli la nostra piccola Terra e tutto il suo carico di "bugie, volgarità, calunnie, guerre, maschere antigas".
Il brano è contenuto nell'album "Solo", del 1977 , settimo album del cantautore romano (ma primo suo disco totalmente alieno dalle facili sirene del pop commerciale, veramente maturo e compiuto dal primo... (Continues)
Quell'aprile s'incendiò
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 15:02
Song Itineraries:
Stories from Deep Space
Ecco il testo del poema dal quale la canzone "Gagarin" di Claudio Baglioni ha chiaramente attinto a piene mani la propria ispirazione:
SONO GAGARIN, IL FIGLIO DELLA TERRA
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 15:06
La canzone "Gagarin" è stata incisa - così come l'intero album "Solo" - anche in lingua spagnola da Claudio Baglioni, sempre nel 1977:
Link Pagina "SoloClaudio"
Il testo della traduzione ufficiale in castigliano è stato curato da Carlos Ramón-Amart, e lo si può rinvenire nel sito spagnolo non ufficiale SoloClaudio
Link Pagina
Link Pagina "SoloClaudio"
Il testo della traduzione ufficiale in castigliano è stato curato da Carlos Ramón-Amart, e lo si può rinvenire nel sito spagnolo non ufficiale SoloClaudio
Link Pagina
GAGARIN
(Continues)
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 15:09
English Version by Alberta Beccaro
GAGARIN
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 15:12
MI dispiace contraddirvi, ma leggendo il poema dell'autore russo non vi è una parola plagiata o in comune con il testo di Baglioni.Ci vuole fantasia ma anche un pò di malizia e di cattiva fede per parlare di plagio. Al limite, ma anche in questo caso con beneficio di dubbio, si potrebbe parlare di libera ispirazione allo scritto.In molti casi si è "mutuato" come dite voi uno scritto per trovare ispirazione.Si vede che non siete musicisti e che di costruzione di un testo non ne sapete giustamente molto.
Glauco Giacchello 2013/9/6 - 01:28
Ci vuole fantasia per leggere la parola plagio dove mai è stata pronunciata. Si è parlato di ispirazione estremamente accentuata. Che non si può negare. Il brano resta bellissimo ed emozionante. Ispirarsi a una fonte letteraria? Magari tanti autori di canzoni odierne lo facessero, migliorerebbe la qualità! Bastava solo scrivere nel disco un "liberamente ispirato a ..." e ci sarebbe stata maggior correttezza, ecco tutto.
Erano altri tempi e la discografia italiana tendeva a limare tutto dalle grafiche degli album.
Per anni di alcuni dischi non abbiamo mai saputo chi ci suonasse o altre informazioni importanti.
Per anni di alcuni dischi non abbiamo mai saputo chi ci suonasse o altre informazioni importanti.
Antonio Russo 2015/4/12 - 18:53
La canzone è evidentemente "ispirata" dalla poesia di Evtushenko. Non è la sola canzone dell'album: Il Pivot è la copia in musica di The Jump Shooter di Dennis Trudell ( Giovani Poeti Americani, Einaudi 1973, Collezione di Poesia 102 ) e anche qualche anno dopo Baglioni ruberà altra ispirazione ( Giorni di Neve ), sempre ad Evtushenko e alla sua "Così cominciò"
PIERO CAVAGNA 2016/4/22 - 19:34
Oddio, Pietro Cavagna ... delle fonti di ispirazione - ehm - de Il Pivot e Giorni di neve nulla sapevo! E vabbé, restano (specie la prima; la seconda mi ha sempre lasciata fredda) belle canzoni ma certo che, come dice Jannacci, "se me lo dicevi prima"... : D
Alberta Beccaro - Venezia 2018/7/14 - 14:44
Gent.mo Piero,
Potrei avere un dialogo con lei su questo aspetto di estrazioni letterarie non dichiarate? Trovo ci sia un sottobosco non piccolo di cui parlare e su cui confrontarsi.
Conosce altre canzoni sulle quale e'ststo fatto il prelievo cosi manifesto?
A me riaultano fotografie con resti di garcia lorca e uomini persi con prelievi da pasolini..
Grazie
Potrei avere un dialogo con lei su questo aspetto di estrazioni letterarie non dichiarate? Trovo ci sia un sottobosco non piccolo di cui parlare e su cui confrontarsi.
Conosce altre canzoni sulle quale e'ststo fatto il prelievo cosi manifesto?
A me riaultano fotografie con resti di garcia lorca e uomini persi con prelievi da pasolini..
Grazie
Valentino Montanari 2019/9/25 - 17:04
Senza togliere nulla a Claudio Baglioni, grandissimo cantautore italiano, il quale ringrazio per questa meravigliosa canzone dedicata a Jurij Gagarin, solo un grande poeta come Evgenij Aleksandrovič Evtušenko poteva associare le "stelle" alle "lentiggini". L'ispirazione alla sua poesia è palese. In ogni caso, splendido pezzo che mi fa venire sempre la pelle d'oca.
Chanson italienne – Gagarin – Claudio Baglioni – 1977
Voir le dialogue maïeutique de JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE.
Voir le dialogue maïeutique de JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE.
GAGARINE
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2021/5/17 - 18:42
À partir d’une version italienne, dont je ne trouve pas trace de la personne qui l’avait établie, d’un poème en russe d’Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko version italienne intitulée SONO GAGARIN, IL FIGLIO DELLA TERRA (1969)
Dialogue maïeutique
Quand son pied a été posé dessus dans la botte d’un autre, la Lune lui demanda, qui es-tu ? Voilà, Lucien l’âne mon ami, la quintessence et la conclusion de la chanson.
De quoi me parles-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ?
De la chanson dont on parle, Lucien l’âne mon ami. Elle s’intitule du moins la version française que je viens de terminer : JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE. J’insiste sur sa dénomination de version française, car elle doit quand même forcément s’éloigner quelque peu du poème qu’écrivit Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko ; bref, ce n’est pas une traduction et d’ailleurs, comme tu le sais, je n’ai aucune intention de faire de la... (Continues)
Dialogue maïeutique
Quand son pied a été posé dessus dans la botte d’un autre, la Lune lui demanda, qui es-tu ? Voilà, Lucien l’âne mon ami, la quintessence et la conclusion de la chanson.
De quoi me parles-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ?
De la chanson dont on parle, Lucien l’âne mon ami. Elle s’intitule du moins la version française que je viens de terminer : JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE. J’insiste sur sa dénomination de version française, car elle doit quand même forcément s’éloigner quelque peu du poème qu’écrivit Evgueni Alexandrovitch Evtouchenko ; bref, ce n’est pas une traduction et d’ailleurs, comme tu le sais, je n’ai aucune intention de faire de la... (Continues)
JE SUIS GAGARINE, FILS DE LA TERRE
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2021/5/17 - 18:54
Claudio Baglioni: Carillon
Testo squisitamente «gozzaniano», esemplare di certo Baglioni «minore». Una invecchiata amica di nonna Speranza e un'adunata di «buone cose di pessimo gusto»: il cofanetto, il romanzo con le frasi «un poco osé» – di D'Annunzio o di Guido da Verona, probabilmente –, l'orologio a cucù, la fotografia...
Dall'album Sabato pomeriggio (RCA, 1975). Testo di Claudio Baglioni, musica di Claudio Baglioni e Antonio Coggio.
Dall'album Sabato pomeriggio (RCA, 1975). Testo di Claudio Baglioni, musica di Claudio Baglioni e Antonio Coggio.
Un cofanetto tutto impolverato
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Contributed by L.L. 2020/9/12 - 23:50
Pur non avendo mai amato particolarmente Baglioni, devo ammettere - ascoltandola per la prima volta - che è una bella e malinconica canzone. Cosa c'entra però con la guerra, a parte il tenente di cavalleria?
Lorenzo 2020/9/13 - 00:28
Ninna nanna nanna ninna
(1974)
Ispirata alla poesia di Trilussa La ninna nanna de la guerra musicata anche dai Cantacronache.
Ispirata alla poesia di Trilussa La ninna nanna de la guerra musicata anche dai Cantacronache.
Ninna nanna, nanna ninna
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Contributed by sara gherardini
ninna nanna è la guerra che viviamo tutti, quella di tutti i giorni con le invidie, l'arrivismo, la guerra dei poveri, che forse è la peggiore, quando poi i potenti si spartiscono la torta.
corinna - mialiberta@supereva.it
Quale attualità ancora conservano, questi versi di Trilussa (musicati da Claudio Baglioni con estremo rispetto per il testo poetico originario)!
Una stretta attualità che è vieppiù messa in rilievo dall'uso del dialetto romanesco, atto a conferire una sorta di pragmatico fervore a questa saggia e lungimirante - benché ovviamente assai amara - denuncia delle convenzioni, degli accordi sottobanco, dei minuetti di potere, degli opportunismi e delle falsità che ogni guerra porta con sé assieme al suo carico di distruzione, miseria e lutti.
Può essere interessante leggere le parole dell'autore su "Ninna nanna nanna ninna", da lui incisa nel 1974, a 23 anni d'età, e contenuta nell'album da studio "E tu ..."(una scelta fra l'altro assai peculiare, trattandosi di un disco per il resto assai lieve nelle sue tematiche romantiche, giovanilistiche ed amorose, come emerge immediatamente anche dalla... (Continues)
Una stretta attualità che è vieppiù messa in rilievo dall'uso del dialetto romanesco, atto a conferire una sorta di pragmatico fervore a questa saggia e lungimirante - benché ovviamente assai amara - denuncia delle convenzioni, degli accordi sottobanco, dei minuetti di potere, degli opportunismi e delle falsità che ogni guerra porta con sé assieme al suo carico di distruzione, miseria e lutti.
Può essere interessante leggere le parole dell'autore su "Ninna nanna nanna ninna", da lui incisa nel 1974, a 23 anni d'età, e contenuta nell'album da studio "E tu ..."(una scelta fra l'altro assai peculiare, trattandosi di un disco per il resto assai lieve nelle sue tematiche romantiche, giovanilistiche ed amorose, come emerge immediatamente anche dalla... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/18 - 01:24
Una versione dal vivo - stavolta quasi completa: manca giusto il finale - di Ninna nanna nanna ninna fa parte del singolare concerto tenuto da Baglioni nell'emiciclo del Parlamento Europeo in data 13.9.2006.
La si trova a partire dal minuto 40'47''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo... (Continues)
La si trova a partire dal minuto 40'47''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/13 - 17:05
Il primo, lunghissimo brano fra quelli contenuti in questa "video-raccolta" fatta di vari provini e rarità baglioniani è molto diverso dalla "Ninna nanna nanna ninna" poi uscita su disco nel 1974 e riproposta spesso dal vivo nei decenni a venire.
Si tratta infatti dell'intera poesia originale di Trilussa "Ninna nanna de la guerra", musicata e cantata (fra l'altro con una linea melodica diversissima, a sua volta parzialmente ripresa in seguito da Baglioni nel 1985 per il suo brano "Un nuovo giorno o un giorno nuovo", contenuto nell'album "La vita è adesso").
Si tratta infatti dell'intera poesia originale di Trilussa "Ninna nanna de la guerra", musicata e cantata (fra l'altro con una linea melodica diversissima, a sua volta parzialmente ripresa in seguito da Baglioni nel 1985 per il suo brano "Un nuovo giorno o un giorno nuovo", contenuto nell'album "La vita è adesso").
Claudio Baglioni - Provini & RaritÃ
Claudio Baglioni - Provini & Rarità Brani : NINNA NANNA DELLA GUERRA [TESTO DI TRILUSSA] IN VIAGGIO [SPECIALE 3 MILIONI] QUALCUNO SETTEMBRE COME STAI LA MIA ...
Alberta Beccaro - Venezia 2020/4/12 - 14:10
L'Eliogabalo
[1977]
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (Continues)
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (Continues)
Monologo di apertura: Tutto quel che mi è stato tolto lo rivoglio
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/4 - 07:25
Uomini persi
"Uomini persi", contenuta nell'album da studio "La vita é adesso" (1985), è sicuramente una delle canzoni di Claudio Baglioni più dense di impegno sociale, e dunque più lontane dalla stereotipata immagine che vorrebbe il cantautore romano sempre e solo ancorato ai temi - per lo più romantici - dei suoi inizi di carriera.
Trattasi di una riflessione - originale, accorata e più che mai attuale - su come tutti, persino i terroristi "disperati che seminano bombe tra poveri corpi", persino i trafficanti di armi "strangolati da cravatte che dentro la ventiquattrore portano la guerra", siano stati bambini - e dunque innocenti - un tempo, e di come, quindi, il mondo li abbia "persi".
Trattasi di una riflessione - originale, accorata e più che mai attuale - su come tutti, persino i terroristi "disperati che seminano bombe tra poveri corpi", persino i trafficanti di armi "strangolati da cravatte che dentro la ventiquattrore portano la guerra", siano stati bambini - e dunque innocenti - un tempo, e di come, quindi, il mondo li abbia "persi".
Anche chi dorme in un angolo pulcioso
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/13 - 00:52
La genesi del brano "Uomini persi" è illustrata dal suo autore in questo passo della seguente intervista tratta dal libro "Notti di note", di Claudio Baglioni e Guido Harari, Rusconi editore, 1985 (pagine 43-44)
"BAGLIONI: (...) Ho paura che il mondo si fermi, senza più nessuno che sogni dei cambiamenti, senza più nessuno che parta alla ricerca di qualcosa.
HARARI: E' questo uno dei motivi che ti hanno spinto a scrivere "Uomini persi"?
BAGLIONI: Sì, perchè esiste un tipo di disperazione a volte più drammatica e 'totale' di quella, già così evidente, che nasce dai contrasti stridenti della società. Credo che, assieme a questi cosiddetti "uomini persi", in qualche maniera ci siamo persi anche noi, magari guardando dall'altra parte, per disattenzione, per eccesso di fiducia in noi stessi. Dunque esiste a mio avviso un tipo di disperazione molto più 'normale', meno appariscente e violenta,... (Continues)
"BAGLIONI: (...) Ho paura che il mondo si fermi, senza più nessuno che sogni dei cambiamenti, senza più nessuno che parta alla ricerca di qualcosa.
HARARI: E' questo uno dei motivi che ti hanno spinto a scrivere "Uomini persi"?
BAGLIONI: Sì, perchè esiste un tipo di disperazione a volte più drammatica e 'totale' di quella, già così evidente, che nasce dai contrasti stridenti della società. Credo che, assieme a questi cosiddetti "uomini persi", in qualche maniera ci siamo persi anche noi, magari guardando dall'altra parte, per disattenzione, per eccesso di fiducia in noi stessi. Dunque esiste a mio avviso un tipo di disperazione molto più 'normale', meno appariscente e violenta,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/8/17 - 20:01
cara Alberta ottima la traduzione ma....non sta nella metrica della musica del brano.
Appena ho un po'di tempo ti mando la mia versione così mi dici cosa ne pensi,grazie.
MAX TRENTINI-cantautore laureato in lingue
Appena ho un po'di tempo ti mando la mia versione così mi dici cosa ne pensi,grazie.
MAX TRENTINI-cantautore laureato in lingue
max trentini 2015/10/8 - 03:56
Eh, lo so bene che non sta nella metrica! Volevo solo - ormai ben 10 anni fa! - renderla comprensibile ad eventuali lettori stranieri :-)
Alberta Beccaro 2015/11/4 - 00:50
Due anni fa, mi sono procurato quel libro di Claudio. E mi sono domandato se fosse possibile risalire quel fatto di cronaca che lo spinse a dar seguito al suo proposito di scrivere questa canzone.
Francesco Ferrandino 2015/11/16 - 09:56
Il fatto di cronaca avvenne nel marzo 1984 presso la scuola Ignazio Silone di Roma.
archivio L'Unità
archivio L'Unità
andrea 2019/2/19 - 00:07
E tu come stai 2.0
[10 gennaio 2019]
Sull'aria e sui motivi ispiratori di E tu come stai? del compagno Claudio Baglioni -che nel sito reca come autore il n° 1848, e non sarà un caso!
(Testo)
In attesa di risolvere definitivamente il mistero se gli irresistibili détournements li abbia scritti Luca Bottura o Claudio Baglioni stesso, mi permetto di fornire il mio piccolo contributo baglioniano con questa sentita versione di una bella canzone del Claudio nazionale, ispirata dalle tristi vicende sentimentali che hanno visto protagonista Matteo Salvini, abbandonato dalla fidanzata, la bella & cuciniera Elisa Isoardi (“donna cuciniera, pìgliala pe' mogliera!”, recita un vecchio detto popolare). E perdìo, un po' di umana solidarietà nei confronti del povero Matteo, che per superare la cocente delusione d'amore si è visto costretto ad ingozzarsi di troiai mentre prima poteva senz'altro contare sui manicaretti... (Continues)
Sull'aria e sui motivi ispiratori di E tu come stai? del compagno Claudio Baglioni -che nel sito reca come autore il n° 1848, e non sarà un caso!
(Testo)
In attesa di risolvere definitivamente il mistero se gli irresistibili détournements li abbia scritti Luca Bottura o Claudio Baglioni stesso, mi permetto di fornire il mio piccolo contributo baglioniano con questa sentita versione di una bella canzone del Claudio nazionale, ispirata dalle tristi vicende sentimentali che hanno visto protagonista Matteo Salvini, abbandonato dalla fidanzata, la bella & cuciniera Elisa Isoardi (“donna cuciniera, pìgliala pe' mogliera!”, recita un vecchio detto popolare). E perdìo, un po' di umana solidarietà nei confronti del povero Matteo, che per superare la cocente delusione d'amore si è visto costretto ad ingozzarsi di troiai mentre prima poteva senz'altro contare sui manicaretti... (Continues)
Ho girato e rigirato
(Continues)
(Continues)
2019/1/10 - 20:23
Piccolo grande amore- Poster - Strada facendo
[2019]
Claudio Baglioni, dopo lo scontro sulla Sea Watch, dedica a Matteo Salvini la rivisitazione di alcuni suoi successi.
Claudio Baglioni, dopo lo scontro sulla Sea Watch, dedica a Matteo Salvini la rivisitazione di alcuni suoi successi.
PICCOLO GRANDE AMORE
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d. 2019/1/10 - 13:44
Preghiera semplice
(1972)
Testo di Benjamin
Musica di Riz Ortolani
Colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella Luna" di Zeffirelli.
Testo di Benjamin
Musica di Riz Ortolani
Colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella Luna" di Zeffirelli.
Dio, fammi strumento della Tua pace,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco M. - Como 2005/11/14 - 21:23
La "Preghiera semplice" originale
Questa preghiera, spesso attribuita erroneamente a San Francesco, anche se richiama la sua spiritualità non è stata scritta da lui. È stata trovata in Normandia nel 1915, scritta sul rovescio di un santino di San Francesco e se ne ignora l'autore.
http://san-francesco.org/semplice.html
Penso che esista un'altra canzone che mette in musica la "Preghiera semplice", chiederò alla mia francescana di fiducia.
(Lorenzo Masetti)
Questa preghiera, spesso attribuita erroneamente a San Francesco, anche se richiama la sua spiritualità non è stata scritta da lui. È stata trovata in Normandia nel 1915, scritta sul rovescio di un santino di San Francesco e se ne ignora l'autore.
http://san-francesco.org/semplice.html
Penso che esista un'altra canzone che mette in musica la "Preghiera semplice", chiederò alla mia francescana di fiducia.
(Lorenzo Masetti)
PREGHIERA SEMPLICE
(Continues)
(Continues)
Una curiosità d'epoca circa il "grado effettivo" - pressochè nullo, ipse dixit! - di coinvolgimento dell'allora ventenne Claudio Baglioni nella realizzazione della colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli ... anche se, ad ascoltare i tre brani in oggetto (Preghiera Semplice; Fratello Sole Sorella Luna; Canzone di San Damiano), in fondo in fondo non si direbbe ... :-)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (Continues)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/29 - 01:33
Mio fratello che guardi il mondo
Questa canzone è stata interpretata a Sanremo 2018 da Fiorella Mannoia con Claudio Baglioni, introdotta da una magistrale interpretazione di Pierfrancesco Favino di "La notte poco prima delle foreste" (La nuit juste avant les forêts) atto unico del 1977 del drammaturgo e regista francese Bernard-Marie Koltès.
Favino aveva esordito con il monologo a gennaio al teatro Ambra Jovinelli a Roma.
Bisognerebbe stare dall’altra parte senza nessuno intorno, amico mio
quando mi viene di dirti quello che ti devo dire, stare bene tipo sdraiati sull’erba, una cosa così
che uno non si deve più muovere con l’ombra degli alberi.
Allora ti direi: ‘qua ci sto bene, qua è casa mia, mi sdraio e ti saluto’.
Ma qua, amico mio, è impossibile, mai visto un posto dove ti lasciano in pace e ti salutano.
Ti dobbiamo mandare via, ti dicono, vai là, tu vai là
vai laggiù, leva il culo da là
e tu ti fai la... (Continues)
Favino aveva esordito con il monologo a gennaio al teatro Ambra Jovinelli a Roma.
Bisognerebbe stare dall’altra parte senza nessuno intorno, amico mio
quando mi viene di dirti quello che ti devo dire, stare bene tipo sdraiati sull’erba, una cosa così
che uno non si deve più muovere con l’ombra degli alberi.
Allora ti direi: ‘qua ci sto bene, qua è casa mia, mi sdraio e ti saluto’.
Ma qua, amico mio, è impossibile, mai visto un posto dove ti lasciano in pace e ti salutano.
Ti dobbiamo mandare via, ti dicono, vai là, tu vai là
vai laggiù, leva il culo da là
e tu ti fai la... (Continues)
Dq82 2018/2/11 - 11:06
Duecento lire di castagne
[1977]
Testo e musica di Claudio Baglioni
Lyrics and music by Claudio Baglioni
Album: Solo
"È il 1976, e l’universo-fabbrica sta per dire addio alla canzone italiana. Quello che veniva definito generalmente come “impegno” non tira più. Dalla e De Gregori stanno per salpare, come fanno i marinai, verso Banana Republic; all’orizzonte si intravedono le farse di Rino Geatano e di Renato Zero… L’ultima canzone sulla fabbrica è del 1977. Ne è autore un insospettabile: Claudio Baglioni. Duecento lire di castagne, malgrado (o forse proprio in virtù del) tanto rinfacciato gozzanismo baglioniano, rischia di essere la più bella canzone sul tema." - Da Canzoni di fabbrica, articolo di Leonardo Colombati su Carmilla On Line (2004)
Testo e musica di Claudio Baglioni
Lyrics and music by Claudio Baglioni
Album: Solo
"È il 1976, e l’universo-fabbrica sta per dire addio alla canzone italiana. Quello che veniva definito generalmente come “impegno” non tira più. Dalla e De Gregori stanno per salpare, come fanno i marinai, verso Banana Republic; all’orizzonte si intravedono le farse di Rino Geatano e di Renato Zero… L’ultima canzone sulla fabbrica è del 1977. Ne è autore un insospettabile: Claudio Baglioni. Duecento lire di castagne, malgrado (o forse proprio in virtù del) tanto rinfacciato gozzanismo baglioniano, rischia di essere la più bella canzone sul tema." - Da Canzoni di fabbrica, articolo di Leonardo Colombati su Carmilla On Line (2004)
Duecento lire di castagne sopra il cavalcavia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/3/1 - 12:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Avrai
[1982]
Testo e musica di Claudio Baglioni
"Avrai", una delle canzoni più popolari ed amate di Claudio Baglioni, uscita come 45 giri nel 1982 e dedicata alla nascita del suo unico figlio Giovanni, è una canzone politematica di ampio respiro, sicché il tema della guerra è solamente uno dei molti che ivi si fondono e si intrecciano tra loro.
Nondimeno, il singolo verso dedicato in "Avrai" all'argomento bellico è capace di insinuarsi nell'ascoltatore e di rimanergli dentro a lungo ... forse proprio perché incastonato in un contesto che potrebbe sembrare ben differente (e che invece lo è, a ben guardare, solo in apparenza).
Quell'augurio, formulato al proprio figlio neonato, di poter sempre avere a disposizione nel suo futuro "una radio per sentire che la guerra è finita" costituisce un potente moto di speranza e di affermazione della vita, al pari di ogni altro augurio espresso dal cantautore... (Continues)
Testo e musica di Claudio Baglioni
"Avrai", una delle canzoni più popolari ed amate di Claudio Baglioni, uscita come 45 giri nel 1982 e dedicata alla nascita del suo unico figlio Giovanni, è una canzone politematica di ampio respiro, sicché il tema della guerra è solamente uno dei molti che ivi si fondono e si intrecciano tra loro.
Nondimeno, il singolo verso dedicato in "Avrai" all'argomento bellico è capace di insinuarsi nell'ascoltatore e di rimanergli dentro a lungo ... forse proprio perché incastonato in un contesto che potrebbe sembrare ben differente (e che invece lo è, a ben guardare, solo in apparenza).
Quell'augurio, formulato al proprio figlio neonato, di poter sempre avere a disposizione nel suo futuro "una radio per sentire che la guerra è finita" costituisce un potente moto di speranza e di affermazione della vita, al pari di ogni altro augurio espresso dal cantautore... (Continues)
Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/13 - 00:40
Questa invece è la versione ufficiale spagnola - abbastanza aderente all'originale italiano come senso globale del brano, ma non certo fedelissima su tutte le strofe - contenuta in un CD antologico di vari brani famosi di Baglioni in castigliano, intitolato "Siempre Aquì" (2006, Sony BMG)
Link Pagina
L'autrice della traduzione è Mila Ortiz.
Può sembrare curioso che nella traduzione ufficiale il titolo sia stato cambiato da "Avrai" (che si dice "tendràs") a "Vedrai" (che si dice appunto "veràs") ...
Se però solo si prova a sostituire l'uno all'altro vocabolo, ed a cantare la versione spagnola con il "tendràs", ci si renderà conto che così il ritornello, effettivamente, diventa un vero e proprio scioglilingua!:-)
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L'autrice della traduzione è Mila Ortiz.
Può sembrare curioso che nella traduzione ufficiale il titolo sia stato cambiato da "Avrai" (che si dice "tendràs") a "Vedrai" (che si dice appunto "veràs") ...
Se però solo si prova a sostituire l'uno all'altro vocabolo, ed a cantare la versione spagnola con il "tendràs", ci si renderà conto che così il ritornello, effettivamente, diventa un vero e proprio scioglilingua!:-)
VERÁS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/12 - 22:33
Un'ennesima versione dal vivo di Avrai fa parte del singolare concerto tenuto da Baglioni nell'emiciclo del Parlamento Europeo in data 13.9.2006.
La si trova a partire dal minuto 09'05'', preceduta da un accenno di Inno alla Gioia.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
Link Pagina
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo piano
52’50’’ Comment tu vas?/E tu come stai... (Continues)
La si trova a partire dal minuto 09'05'', preceduta da un accenno di Inno alla Gioia.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
Link Pagina
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo piano
52’50’’ Comment tu vas?/E tu come stai... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/13 - 17:03
PRÉSAGES
Claudio Baglioni ha inciso "Avrai" anche in lingua francese, con il titolo di "Présages", nel 45 giri omonimo, uscito in Francia nel 1983 (il lato B era "Les Vieux", adattamento in francese della sua "I Vecchi" del 1981).
Il suddetto 45 giri sarà destinato ad essere l'ultima esperienza discografica nella lingua d'Oltralpe per Baglioni; anche in questo caso, come già era accaduto nel 1980 per l'album "Un peu de toi" (versione francese del 33 giri "E tu come stai?") l'adattamento è stato curato da Pierre Grosz.
- Link al testo ed ai dati discografici del 45 giri
- La copertina del 45 giri:
Claudio Baglioni ha inciso "Avrai" anche in lingua francese, con il titolo di "Présages", nel 45 giri omonimo, uscito in Francia nel 1983 (il lato B era "Les Vieux", adattamento in francese della sua "I Vecchi" del 1981).
Il suddetto 45 giri sarà destinato ad essere l'ultima esperienza discografica nella lingua d'Oltralpe per Baglioni; anche in questo caso, come già era accaduto nel 1980 per l'album "Un peu de toi" (versione francese del 33 giri "E tu come stai?") l'adattamento è stato curato da Pierre Grosz.
- Link al testo ed ai dati discografici del 45 giri
- La copertina del 45 giri:
Je vois déjà des nuits d'été
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/13 - 09:49
Una simpatica curiosità: il destinatario di questa canzone, Giovanni Baglioni (nel frattempo divenuto, a soli 25 anni, uno dei nomi più interessanti - e talentuosi - nel panorama del chitarrismo acustico solista italiano) scherza con un'intervistatrice televisiva della RAI sul "tasso di "esattezza" delle previsioni fatte a suo tempo dal padre nel brano "Avrai", parlando specificamente anche del verso " ... ed una radio per sentire che la guerra è finita" :
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/23 - 15:22
Qui si può scaricare un'apparizione video di Claudio Baglioni alla televisione francese Antenne 2, risalente al 1983, in cui canta "Présages":
http://www.reginella.net/download/Mist...
http://www.reginella.net/download/Mist...
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/24 - 02:53
E' tornato disponibile online il video dell'esecuzione live di "Avrai" allo stadio Flaminio nel luglio 1991, che è una delle versioni "storiche" di questo pezzo:
http://video.libero.it/app/play?id=578...
http://video.libero.it/app/play?id=578...
Alberta Beccaro - Venezia 2008/8/18 - 23:26
Baglioni è poeta «letterato» più di quanto sembri; forse uno degli ultimi crepuscolari, ormai: quant'è «morettiano» (Marino, non Nanni) quel «pescatori di telline»... (v. M. Moretti, Le poverazze, Mondadori, 1973 [le telline, appunto])
L.L. 2017/3/18 - 14:50
Ragazze dell'Est
Dall'album Strada facendo (CBS, 1981)
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
(Continues)
(Continues)
Contributed by L.L. 2017/3/15 - 20:28
Grazie
Una bella canzone.
Però non credo che esiste al mondo una ragazza a cui piacerebbe sentirsi dire: "Povera ragazza".
Ma canzone bella.
Una bella canzone.
Però non credo che esiste al mondo una ragazza a cui piacerebbe sentirsi dire: "Povera ragazza".
Ma canzone bella.
Krzysiek 2017/3/16 - 21:28
Grazie a Te. Tra l'altro, se non ricordo male, l'idea di questo testo venne a Baglioni dopo un tour in Polonia...
L.L. 2017/3/17 - 13:50
Qui Dio non c’è
Qui Dio non c’è
Claudio Baglioni
(da Oltre, 1990)
Claudio Baglioni
(da Oltre, 1990)
Nebbiosi formicai di case
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/9 - 22:11
Chanson italienne - Qui Dio non c’è - Claudio Baglioni – 1990
ICI, IL N'Y A PAS DE DIEU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/9 - 22:13
Isole del Sud
(2013)
Il brano è dedicato al tema dell’eterno migrare dell’uomo, costretto a lasciare radici ed affetti nella speranza di un futuro migliore.
Il brano è dedicato al tema dell’eterno migrare dell’uomo, costretto a lasciare radici ed affetti nella speranza di un futuro migliore.
C'è uno che guarda avanti
(Continues)
(Continues)
2013/8/14 - 09:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A Soldier's Dream
[1972/2004]
Parole e musica di Donovan P. Leitch
Dall’album intitolato “Brother Sun Sister Moon”, pubblicato solo in Internet nel 2005.
Si tratta niente popò di meno della nuova registrazione di alcune canzoni che Donovan scrisse nel 1972 per la colonna sonora del film di Franco Zeffirelli “Fratello sole sorella luna”. Ma l’inclusione effettiva di quei brani – tra cui questo “A Soldier's Dream”, noto anche con i titoli alternativi di “Lazy Day” e “Suffering” – nelle musiche del film fu osteggiata da Riz Ortolani il quale pare che ne abbia addirittura orchestrati alcuni senza poi riconoscere i crediti all’autore.
La stessa bellissima “Canzone di San Damiano” cantata da Claudio Baglioni (“Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno…/ Una pietra dopo l’altra in alto arriverai…”) altro non è che una versione di “The Little Church” di Donovan, il cui ritornello recita: “Day... (Continues)
Parole e musica di Donovan P. Leitch
Dall’album intitolato “Brother Sun Sister Moon”, pubblicato solo in Internet nel 2005.
Si tratta niente popò di meno della nuova registrazione di alcune canzoni che Donovan scrisse nel 1972 per la colonna sonora del film di Franco Zeffirelli “Fratello sole sorella luna”. Ma l’inclusione effettiva di quei brani – tra cui questo “A Soldier's Dream”, noto anche con i titoli alternativi di “Lazy Day” e “Suffering” – nelle musiche del film fu osteggiata da Riz Ortolani il quale pare che ne abbia addirittura orchestrati alcuni senza poi riconoscere i crediti all’autore.
La stessa bellissima “Canzone di San Damiano” cantata da Claudio Baglioni (“Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno…/ Una pietra dopo l’altra in alto arriverai…”) altro non è che una versione di “The Little Church” di Donovan, il cui ritornello recita: “Day... (Continues)
Oh, the drums are so mournful
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/7/24 - 09:58
Per incanto e per amore
[2003]
Album “Sono io, l'uomo della storia accanto”
Album “Sono io, l'uomo della storia accanto”
Fa' che il tempo di un uomo non sia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/4/1 - 09:17
Un mondo a forma di te
"Un mondo a forma di te", contenuta nel concept-album da studio "Viaggiatore sulla coda del tempo" (1999), parla di un amore che l'io narrante, ossia il "Viaggiatore" del titolo, avverte l'urgenza di mettere alla prova e di rinvigorire, andandosene alla ricerca di "un grano di utopia".
Nella parte finale della canzone risulta particolarmente affascinante il contrasto tra il quasi lugubre "parlato" (sono i versi riportati fra virgolette nel testo riportato qui sotto), ove il cantautore romano sintetizza con tratti sobri e rapidi il dramma della guerra e della fame nel mondo) e lo speranzoso "cantato" che gli fa da contraltare e che è ancora pervaso dalla speranza di trovare, da qualche parte, almeno un po' di quel "grano di utopia".
Nella parte finale della canzone risulta particolarmente affascinante il contrasto tra il quasi lugubre "parlato" (sono i versi riportati fra virgolette nel testo riportato qui sotto), ove il cantautore romano sintetizza con tratti sobri e rapidi il dramma della guerra e della fame nel mondo) e lo speranzoso "cantato" che gli fa da contraltare e che è ancora pervaso dalla speranza di trovare, da qualche parte, almeno un po' di quel "grano di utopia".
Meglio di no, non voltarsi mai quando si va via
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/13 - 01:17
La versione live di "Un mondo a forma di te" - canzone invero quasi mai eseguita live - di cui al concerto tenuto da Baglioni nell'emiciclo del Parlamento Europeo in data 13.9.2006 è disponibile anche in video, sia pure largamente amputata in sede di montaggio (mentre nel MP3 audio, liberamente scaricabile dal sito spagnolo SoloClaudio, è tutta intera).
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo... (Continues)
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/13 - 17:01
E' ora possibile ascoltare online anche la versione originale da studio del brano "Un mondo a forma di te", così come fu inciso da Baglioni nel 1999 nel concept album "Viaggiatore sulla coda del tempo" ...la parte finale di questa canzone ne fa a pieno titolo una CCG. Eccola:
http://video.libero.it/app/play?id=47b...
http://video.libero.it/app/play?id=47b...
Alberta Beccaro - Venezia 2008/8/18 - 23:21
Naso di falco
Si tratta di una canzone veramente densa di significati, forse anche di alcune metafore contro la guerra. Comunque ho scelto di indicarla perché ci invita a non scordare una guerra che fu, quella per la libertà del popolo di Romania dall'oppressione comunista.
(Marco M. - Como)
Nasodifalco, tratta da quello scrigno di capolavori che è il doppio album da studio "Oltre" (1990), è - come del resto l'intero album, una canzone strettamente autobiografica, nella quale un Baglioni poco meno che quarantenne ripercorre in vividi quadretti, secondo il suo tipico stile fortemente evocativo e quasi pittorico, la propria infanza di ragazzino nasuto (di qui il titolo), timido, sognatore, malinconico ma soprattutto pieno di dubbi e di domande da rivolgere a se stesso, ai "grandi", al mondo ...
L'autore rievoca dunque questa sua infanzia, per riscoprirsi infine adulto ma - ancora una volta - pieno di... (Continues)
(Marco M. - Como)
Nasodifalco, tratta da quello scrigno di capolavori che è il doppio album da studio "Oltre" (1990), è - come del resto l'intero album, una canzone strettamente autobiografica, nella quale un Baglioni poco meno che quarantenne ripercorre in vividi quadretti, secondo il suo tipico stile fortemente evocativo e quasi pittorico, la propria infanza di ragazzino nasuto (di qui il titolo), timido, sognatore, malinconico ma soprattutto pieno di dubbi e di domande da rivolgere a se stesso, ai "grandi", al mondo ...
L'autore rievoca dunque questa sua infanzia, per riscoprirsi infine adulto ma - ancora una volta - pieno di... (Continues)
Fu il sogno di volare solitario
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco M. - Como 2005/11/14 - 01:46
Ciao a tutti! Mi presento, mi chiamo Emanuele di 19 anni, sono un grandissimo fan di Baglioni! Naso di falco è semplicemente spettacolare, magistrale, secondo me non può neanche definirsi una canzone. Le melodie colpiscono nel cuore e stringono la gola, e ciò che si dice nel testo fa tremendamente arrabbiare, riempie di domande. Non mi vergogno a dirlo: al primo ascolto di Naso di falco piansi, e certe volte piango ancora. Chissà mai se l'uomo riuscirà un giorno a gardare il cielo davvero come un falco, e se saprà volare là dove solo c'è verità. Per ora, a quanto pare, è utopìa.
Emanuele 2006/11/5 - 14:37
La versione di "Naso di falco" ascoltabile qui su CCG non è quella originale contenuta nel doppio album da studio "Oltre" (1990), bensì una recente reincisione inserita da Baglioni un album antologico del 2007 intitolato "Buon viaggio della vita", recante alcune modifiche - peraltro complessivamente lievi - nell'arrangiamento (ora con qualche vago sentore di world music) e nel testo (in particolare il verso "chi ha negato già Timisoara" è divenuto "chi ha fermato il treno Italicus").
Alberta Beccaro - Venezia 2008/8/7 - 14:30
Loro sono là
Canzone del 1978, assolutamente sconosciuta a chiunque non sia un affezionato ammiratore di Claudio Baglioni (o non abbia la ventura, magari pur senza esserlo, di possedere l'album "E tu come stai?"), "Loro sono là" è un bozzetto romantico eppure vivido, con la quale il cantautore romano - diversamente che con la sua "Ninna nanna nanna ninna", ispirata a Trilussa, di quattro anni prima, o con la sua maestosa ed angosciata "Requiem" di venticinque anni dopo - non affronta il tema bellico di petto, in maniera diretta, bensì lo tratta di sbieco, quasi da un angolo, assai delicatamente, sbirciando con pudore quel soldatino innamorato e la sua ragazza, quel loro amore falciato giovanissimo, e descrivendoli con tenerezza estrema. Anche questo è cantare contro la guerra.
Il gelo galoppava sui campi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/12 - 21:27
Ecco copertina e scaletta del 33 giri argentino:
Le traduzioni ufficiali dei brani dell'intero album - in alcuni casi troppo libere, anche se "Loro sono là" è sufficientemente fedele - sono opera di Luis Gómez Escolar.
Il testo ufficiale in spagnolo del pezzo in questione, frutto dell'adattamento di Gómez Escolar, è reperibile sul sito SoloClaudio:
http://www.soloclaudio.com/etcs78-letr...
Le traduzioni ufficiali dei brani dell'intero album - in alcuni casi troppo libere, anche se "Loro sono là" è sufficientemente fedele - sono opera di Luis Gómez Escolar.
Il testo ufficiale in spagnolo del pezzo in questione, frutto dell'adattamento di Gómez Escolar, è reperibile sul sito SoloClaudio:
http://www.soloclaudio.com/etcs78-letr...
ELLOS ESTÁN ALLÍ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/10 - 03:20
Questa, invece, è la copertina dell'album italiano del 1978 (fronte; retro; interno apribile):
http://www.baglioni.it/70_7.htm
http://www.baglioni.it/70_7.htm
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/10 - 12:24
Nel 1980 Claudio Baglioni incise l'intero album "E tu come stai?" anche in lingua francese, con il titolo "Un peu de toi".
In questa pagina del sito non ufficiale spagnolo SoloClaudio possiamo vedere tanto la copertina fronte-retro del LP francese (diversissima da quella "canina" delle sue edizioni italiana, spagnola e sudamericana), quanto le copertine - del pari assai diverse dall'originale - dei relativi 45 giri usciti su quel mercato estero; ivi si possono altresì consultare tutti i testi ufficiali in francese del disco:
http://www.soloclaudio.com/unpeudetoi.htm
Ecco la versione ufficiale in francese di "Loro sono là", intitolata "Et le temps les oublie ...".
L'autore di questo adattamento, come pure di tutti gli altri dell'album "Un peu de toi", è Pierre Grosz.
http://www.soloclaudio.com/etcs78-letr...
In questa pagina del sito non ufficiale spagnolo SoloClaudio possiamo vedere tanto la copertina fronte-retro del LP francese (diversissima da quella "canina" delle sue edizioni italiana, spagnola e sudamericana), quanto le copertine - del pari assai diverse dall'originale - dei relativi 45 giri usciti su quel mercato estero; ivi si possono altresì consultare tutti i testi ufficiali in francese del disco:
http://www.soloclaudio.com/unpeudetoi.htm
Ecco la versione ufficiale in francese di "Loro sono là", intitolata "Et le temps les oublie ...".
L'autore di questo adattamento, come pure di tutti gli altri dell'album "Un peu de toi", è Pierre Grosz.
http://www.soloclaudio.com/etcs78-letr...
ET LE TEMPS LES OUBLIE ...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/13 - 00:13
Pace
"Pace" è il brano conclusivo del doppio album "Oltre" (1990), e non è solo un'invocazione di armonia che l'autore fa per sè stesso (nell'intento di vivere con maggiore semplicità di cuore; in linea con l'autobiografismo dell'album), ma forse è anche una testimonianza di rispetto per chi è diverso da noi("io ti chiedo perdono se/ fratello a volte tu mi hai fatto male/ io non potevo essere come te"), ed è sicuramente una preghiera di serenità per un'umanità (quella del triennio 89-91), tormentata da eventi convulsi e comunque drammatici (crollo del muro a Berlino, Prima Guerra del Golfo, disgregazione della Jugoslavia).
L'immenso soffio dell'oceano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luigi 2007/11/18 - 14:34
Rispetto alla versione da studio contenuta nell'album Oltre(il cui testo originario è per l'appunto quello postato nel sito), da molti anni ormai Claudio Baglioni - nelle rarissime occasioni in cui esegue dal vivo questo brano, invero uno dei più intimistici ed introspettivi dell'intera sua produzione, al pari peraltro di diverse altre canzoni di Oltre - cambia regolarmente alcune parole del testo, sì da renderlo più "slegato" dal contesto di quel concept album catartico-autobiografico uscito nel 1990, del quale "Pace è la chiusa.
"Virgilio" è ormai stabimente diventato il più neutro "l'amico".
"Cucaio" è ormai stabilmente diventato il più neutro "fratello".
Chi è (od era) Virgilio?
Neppure gli ermeneuti più accurati del Baglioni spesso super-criptico degli anni Novanta ne sono certi fino in fondo, ma molti sostengono che si tratti di un suo amico che portava tale nome - persona in effetti... (Continues)
"Virgilio" è ormai stabimente diventato il più neutro "l'amico".
"Cucaio" è ormai stabilmente diventato il più neutro "fratello".
Chi è (od era) Virgilio?
Neppure gli ermeneuti più accurati del Baglioni spesso super-criptico degli anni Novanta ne sono certi fino in fondo, ma molti sostengono che si tratti di un suo amico che portava tale nome - persona in effetti... (Continues)
Alberta Beccaro 2008/1/9 - 01:11
Un'altra versione dal vivo di Pace fa parte del singolare concerto tenuto da Baglioni nell'emiciclo del Parlamento Europeo in data 13.9.2006.
La si trova a partire dal minuto 43'30''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo piano
52’50’’ Comment tu vas?/E tu come stai ? - solo piano
55’55’’... (Continues)
La si trova a partire dal minuto 43'30''.
Ecco il link per scaricare il video del concerto in questione, che fu trasmesso televisivamente agli inizi del 2007:
http://www.reginella.net/download/euro...
Scaletta del concerto:
00’ 01’ Introduzioni parlate dei relatori
07’40’’ Intervista
09’05’’ Inno europeo (incipit)/Avrai – solo piano
15’20’’ Poster – solo piano
21’15’’ Un mondo a forma di te – solo chitarra
23’45’’ Io dal mare – solo chitarra
29’50’’ Tieniamente - solo piano
33’18’’ Nel sole nel sale nel sud – solo piano
38’50’’ Le mani e l’anima (ritornello) – solo chitarra
40’47’’ Ninna nanna nanna ninna - solo chitarra
43’30’’ Pace - solo piano
49’35’’ Go/Va’ - solo piano
52’50’’ Comment tu vas?/E tu come stai ? - solo piano
55’55’’... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/13 - 17:07
Requiem
(2003)
Dall'album "Sono io"
Non è che ci si aspettava da un cantante come Baglioni qualcosa contro la guerra, cosi esplicitamente contro la guerra, ma così è stato. ma come dire "l'urgenza delle cose lo esige". ognuno di noi viene trafitto, non resta insensibile, ma solo gli artisti riescono a esplodere, per dire no, noi restiamo spettatori, facciamo nostri questi inni e leviamo le braccia al cielo per dire no.
Per chi la conosce sa, per chi non la conosce una sventaglia di mitra finale ti riporta a questa tragica realtà.
Buona lettura
Dall'album "Sono io"
Non è che ci si aspettava da un cantante come Baglioni qualcosa contro la guerra, cosi esplicitamente contro la guerra, ma così è stato. ma come dire "l'urgenza delle cose lo esige". ognuno di noi viene trafitto, non resta insensibile, ma solo gli artisti riescono a esplodere, per dire no, noi restiamo spettatori, facciamo nostri questi inni e leviamo le braccia al cielo per dire no.
Per chi la conosce sa, per chi non la conosce una sventaglia di mitra finale ti riporta a questa tragica realtà.
Buona lettura
Lassù cantano le colombe
(Continues)
(Continues)
Contributed by corinna - mialiberta@supereva.it
Non c'è un filo di retorica in questa umanissima e scabra descrizione di desolati panorami bellici, contro i quali si staglia - impotente eppure maestosa - la forza della musica.
In particolare quella "pioggia scura come caffé" sembra richiamare alla mente le immagini - apocalittiche - dei pozzi petroliferi dati alle fiamme a conclusione della prima guerra del Golfo nel 1991 ... e del resto lo stesso Claudio Baglioni, nel commentarne l'inserimento all'interno dell'album da studio "Sono Io" (2003), ha escluso trattarsi di una canzone ancorata a fatti di stretta attualità, dichiarando di averla scritta prima che il secondo intervento bellico in Iraq, ossia quello tuttora in corso, avesse inizio.
È, in ogni caso, una descrizione che riesce ad essere più evocativa e sconquassante - per la coscienza di chi l'ascolti - rispetto ai mille telegiornali che ci vengono ammanniti stancamente a pranzo e cena ... e quelle percussioni finali, come raffiche di mitraglia, prendono veramente al cuore, ogni volta.
In particolare quella "pioggia scura come caffé" sembra richiamare alla mente le immagini - apocalittiche - dei pozzi petroliferi dati alle fiamme a conclusione della prima guerra del Golfo nel 1991 ... e del resto lo stesso Claudio Baglioni, nel commentarne l'inserimento all'interno dell'album da studio "Sono Io" (2003), ha escluso trattarsi di una canzone ancorata a fatti di stretta attualità, dichiarando di averla scritta prima che il secondo intervento bellico in Iraq, ossia quello tuttora in corso, avesse inizio.
È, in ogni caso, una descrizione che riesce ad essere più evocativa e sconquassante - per la coscienza di chi l'ascolti - rispetto ai mille telegiornali che ci vengono ammanniti stancamente a pranzo e cena ... e quelle percussioni finali, come raffiche di mitraglia, prendono veramente al cuore, ogni volta.
Alberta Beccaro - Venezia 2005/11/13 - 00:03
Dio è morto
[marzo 1965/March 1965]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Primi interpreti: I Nomadi nel 1967
Altri interpreti: Caterina Caselli (1967), I Profeti, Luciano Ligabue (Tributo ad Augusto, 1995), Ornella Vanoni (2001), Fiorella Mannoia (2007), Luf (2012), Gianna Nannini (2015), Claudio Baglioni e Ligabue (Sanremo 2019), Zucchero (2020 - Note di Viaggio – capitolo 2: non vi succederà niente).
Sebbene sia del '65, questa canzone non fu inclusa in "Folk beat n. 1" ma venne portata al successo dai Nomadi. E Guccini la canterà in pubblico soltanto dieci anni dopo, proprio insieme al celebre gruppo modenese.
Dio è morto "parla apertamente di corruzione e meschinità, di falsi miti e di falsi dei. È una canzone importante, [...] che apre la canzone di protesta italiana a temi ulteriori rispetto a quello del pacifismo, e più precisamente veicola un'opposizione... (Continues)
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Primi interpreti: I Nomadi nel 1967
Altri interpreti: Caterina Caselli (1967), I Profeti, Luciano Ligabue (Tributo ad Augusto, 1995), Ornella Vanoni (2001), Fiorella Mannoia (2007), Luf (2012), Gianna Nannini (2015), Claudio Baglioni e Ligabue (Sanremo 2019), Zucchero (2020 - Note di Viaggio – capitolo 2: non vi succederà niente).
Sebbene sia del '65, questa canzone non fu inclusa in "Folk beat n. 1" ma venne portata al successo dai Nomadi. E Guccini la canterà in pubblico soltanto dieci anni dopo, proprio insieme al celebre gruppo modenese.
Dio è morto "parla apertamente di corruzione e meschinità, di falsi miti e di falsi dei. È una canzone importante, [...] che apre la canzone di protesta italiana a temi ulteriori rispetto a quello del pacifismo, e più precisamente veicola un'opposizione... (Continues)
Ho visto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti e Riccardo Venturi 2005/6/2 - 08:14
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Eppure la potenza dell'invocazione che la calda e commossa voce di Baglioni vuole rivolgerci risulta, per tale via, addirittura amplificata.