Il piccolo generale si è addormentato: La versione italiana del Trio Lescano e Aldo Masseglia [1938]
"Non so quanto la cosa sia volontaria, ma in questa canzone si respira una simpatica aria di disfattismo, per cui ho pensato di inviarvela. Manca però la strofetta di chiusura, di cui ho capito solo la metà delle parole. Se qualcuno riesce a decifrarla, l'aggiunga." (Alberto Scotti)
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).
Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:
“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (Continues)
il brano fu lanciato pochi mesi dopo la morte di Costanzo Ciano, in onore del quale si stava erigendo un monumento a Livorno. Sul basamento che doveva ospitare la statua, alcuni studenti affissero nottetempo le prime parole della canzone, ormai famosa. Panzeri fu convocato d'urgenza dal capo della censura che gli contestò l'accaduto L'autore se la cavò asserendo di aver scritto le parole incriminate prima della dipartita del potente fascista. hitparadeitalia.it
Era stato progettato in onore e come tomba del "ras di Livorno" Costanzo Ciano, morto il 26 giugno 1939 e padre di Galeazzo Ciano. Costanzo Ciano era detto dai livornesi "Ganascina" per i suoi formidabili appetiti (gastronomico, sessuale, pecuniario).
Nel progetto, il gigantesco "mausoleo" sarebbe dovuto essere così, sito in una posizione che domina tutta Livorno:
"La costruzione del mausoleo ebbe inizio dopo la morte di Costanzo Ciano, avvenuta nel 1939. Secondo il progetto il monumento avrebbe dovuto essere costituito da un grande basamento sormontato da una statua marmorea, alta 12 metri, dello stesso gerarca alla guida del suo "mas" ("motoscafo armato silurante") e da un colossale faro a forma di fascio littorio alto più di 50 metri. Il mausoleo fu finanziato da una sottoscrizione pubblica aperta dal Podestà di Livorno; i lavori furono affidati... (Continues)
Blog Je pleure sans raison que je pourrais vous dire
"Chaque matin au petit déjeuner, au moment de verser la poudre de Germacao dans le bol, cette chanson se déclenche dans ma tête. Avant même de verser la poudre à vrai dire. Dès que je vois le nom sur la boîte ça se met en route : « Maramao perché sei morto… Maramao, mao… »
C’est une chanson italienne de 1939, sur un rythme de foxtrot. Elle n’a l’air de rien, elle n’est pas méchante : c’est une histoire de chats. Pourtant elle a valu à son parolier, Mario Panzeri (1911-1991), quelques démêlés avec la censure fasciste qui soupçonnait un persiflage sur la mort à peine advenue de Costanzo Ciano (1876-1939), président de la Chambre des faisceaux et des corporations et père de Galeazzo Ciano (1903-1944), gendre de Mussolini et dignitaire du régime. Et sans doute y avait-il réellement de la malice de la part de Panzeri, car le refrain de la... (Continues)
La canzone veniva portata in scena nello spettacolo Oblivion Show 2.0 - Il sussidiario ed è un pezzo satirico sui luoghi comuni sul fascismo e sugli atteggiamenti nostalgigici ma omaggia allo stesso tempo la musica del Trio Lescano.
Davide e Lorenzo interpretano due nostalgici che, di fronte ai problemi del mondo moderno, inizialmente rimpiangono i tempi "quando i treni arrivavano in orario". Francesca, Graziana e Davide invece, omaggiano il Trio Lescano, rispondendo in coro ai luoghi comuni sul ventennio.
Il testo inizialmente sembra dar credito ai luoghi comuni, accennando gradualmente alle atrocità del ventennio fino ai versi finali dove gli Oblivion escono dai loro personaggi e si chiedono: "Matteotti perché sei morto", "Sei milioni perché sei morto?" (sulle note di Maramao perché sei morto?).
Sullo schermo, durante il brano, viene lentamente tracciata la silhouette del volto... (Continues)
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore, e Nino Rastelli (1913-1962), anche lui paroliere.
Musica di Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.
Interpretata dal Trio Lescano con Silvana Fioresi
Ancora una “canzone della fronda”, anche questa popolarissima.
Se Maramao, perché sei morto? pareva dileggiare il gerarca Costanzo Ciano appena schiattato, e Crapa pelada pareva prendersi gioco niente popò di meno che del DVCE, con “Pippo non lo sa” la canzonatura prendeva di mira l’impettito gerarcone Achille Starace, che aveva l’abitudine di fare grande uso di divise gallonate ed orpellate con cui si pavoneggiava.
Ma Pippo, Pippo non lo sa (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/18 - 09:18
anche se il suo autore rivelò nel 62 che la canzone in realtà era dedicata a Pippo Barzizza, quando uscì, il regime, ancor prima che il popolo, la interpretò come una parodia degli atteggiamenti tronfi e ridicoli di Starace. Tipico di ogni regime, ma anche dei politici attuali, avere l'orticaria per l'ironia vera o immaginaria.
Con l'ironia invece non ha nulla a che fare la pubblicazione della foto del cadavere trucidato di Starace, con le didascalie 'prima' e 'dopo'. Ha a che vedere semmai col pessimo gusto. La canzonetta fu utilizzata per sbeffeggiare il gerarca all'apice del potere, non certo per maramaldeggiare sul suo cadavere. Pubblicarla non rende onore a un sito interessante che si autodefinisce 'contro la guerra'
Caro xavier, nessuno ha dileggiato nessuno o maramaldeggiato su alcuno.
Le foto sono senza commento.
La vita e la Storia hanno sempre un prima e un dopo.
Quanto al gusto, non tutti sono alla menta.
Quanto alle CCG/AWS, ti sarai accorto che non è soltanto un sito "contro la guerra", che è a libera contribuzione ed amministrato. Se gli anninistratori avessero riscontrato qualcosa così di "pessimo gusto" da risultare impubblicabile, l'avrebbero rimossa subito.
"Non so quanto la cosa sia volontaria, ma in questa canzone si respira una simpatica aria di disfattismo, per cui ho pensato di inviarvela. Manca però la strofetta di chiusura, di cui ho capito solo la metà delle parole. Se qualcuno riesce a decifrarla, l'aggiunga." (Alberto Scotti)