רבקהלע די שבתדיקע
רבקהלע די שבתדיקע אַרבעט אין פֿאַבריק,
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4/2/2006 - 14:51
Parcours:
Camps d'extermination
English version, from Zemerl, the interactive database of Jewish song. Yiddish. Hebrew. Judeo-Spanish.
Note: The correct English spelling has been restored as it wasn't correct in several points. [RV]
La "traduzione" inglese tratta da Zemerl non era solo scorretta ortograficamente; è anche, in diversi punti, arbitraria. Nelle traduzioni anglofone, il nome proprio viene usualmente reso come "Rivkale", e la cosa è stata mantenuta. [RV]
RIVKALE "DE SHABBATDIKE"
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dal disco I canti dei Lager distribuito con L'Unità il 27 gennaio 2006 in occasione della giornata della Memoria.
La versione italiana fatta a suo tempo da Leoncarlo Settimelli è, più che altro, una riscrittura sulla base dell'originale; ma è possibile che Settimelli si sia servito di qualche traduzione malfatta. Non si spiegherebbe altrimenti come mai dal suo testo sia assente un passaggio chiave della canzone, quello del bambino e delle promesse della madre. Rimane comunque una traduzione d'arte molto bella. [RV]
RIVKELE DEL SABATO
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La trascrizione in caratteri latini del testo Yiddish
Yiddish Romanized version
Yiddish Romanized version
RIVKELE DI SHABESDIKE
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Ristrutturando questa (importante) pagina, è stata aggiunta anche una biografia completa dell'autore, Pesakh Kaplan. Forse le difficoltà incontrate a suo tempo da Lorenzo Masetti derivavano dalla difformità di trascrizione del nome: è stato sufficiente digitare "Pesach" Kaplan per reperire parecchie notizie sull'autore. Un'ulteriore dimostrazione di quanto siano necessari i codici di trascrizione uniformi...
Riccardo Venturi 3/5/2013 - 12:41
3 maggio 2013
Anche e soprattutto perché le traduzioni che seguono sono o traduzioni d'arte (come quella italiana di Leoncarlo Settimelli), o traduzioni veramente tirate via e incomplete (come quella inglese tratta da Zemerl), si imponeva una traduzione letterale, parola per parola, del testo originale yiddish di Pesakh Kaplan. Il quale è scritto in un linguaggio semplicissimo e, proprio per questo, ancor più duro e toccante. Un linguaggio semplice per una storia semplice: l'operaia ebrea costretta a vivere chiusa nel ghetto e a andare al lavoro forzato in una fabbrica tedesca di filati e spago, l'unico bambino che aspetta il padre, e il padre che è già morto in qualche campo di concentramento. La stessa fine che attende Rivkele e suo figlio. Nel mezzo, le pietose bugie per calmare il bambino; bugie fatte di ritorni "prestissimo" e di roba da mangiare, di "un sacco di pane". Rivkele del... (continuer)
Anche e soprattutto perché le traduzioni che seguono sono o traduzioni d'arte (come quella italiana di Leoncarlo Settimelli), o traduzioni veramente tirate via e incomplete (come quella inglese tratta da Zemerl), si imponeva una traduzione letterale, parola per parola, del testo originale yiddish di Pesakh Kaplan. Il quale è scritto in un linguaggio semplicissimo e, proprio per questo, ancor più duro e toccante. Un linguaggio semplice per una storia semplice: l'operaia ebrea costretta a vivere chiusa nel ghetto e a andare al lavoro forzato in una fabbrica tedesca di filati e spago, l'unico bambino che aspetta il padre, e il padre che è già morto in qualche campo di concentramento. La stessa fine che attende Rivkele e suo figlio. Nel mezzo, le pietose bugie per calmare il bambino; bugie fatte di ritorni "prestissimo" e di roba da mangiare, di "un sacco di pane". Rivkele del... (continuer)
RIVKELE DEL SABATO
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May 3, 2013
RIVKALE THE SHABBATH ONE
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English version from Days of Remembrance (1984)
Si tratta di una versione d'arte tratta dal libretto dell'annuale commemorazione della Shoah tenuta dalla Comunità Ebraica degli Stati Uniti. L'autore della traduzione (come di tutte le altre) non è indicato direttamente; ma alla fine del documento, i traduttori sono indicati come Professor David Hirsch (Brown University), Roslyn Hirsch, Roslyn Bresnick-Perry. [RV]
RIVKELE, THE SABBATH ONE
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envoyé par Riccardo Venturi 3/6/2013 - 00:44
Dall'album Voci dal profondo inferno
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Dona Dona - Canzone del ghetto di Varsavia - - Rivkele di Sabato - Il nostro Shtetl brucia - Minuti di certezza - I soldati della palude - Canto di Dachau - Corale dal profondo dell’inferno - Se il cielo fosse bianco di carta Chaim - Ninna nanna del figlio nel crematorio - Dieci fratelli - Dieci milioni - Qui in questa terra
RIVKELE DI SABATO
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envoyé par Dq82 24/8/2024 - 20:56
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[1942]
Testo di Paysakh Kaplan
Musica di Paysakh Kaplan (ripresa da un'aria tradizionale)
Lyrics by Paysakh Kaplan
Music by Paysakh Kaplan (inspired by a folk tune)
Canto del ghetto di Białystok (Polonia, che era stata anche la città natale di Ludwik Lejzer Zamenhof, l'inventore dell'Esperanto), nato dopo l'irruzione delle SS che nel 1942 trasferirono centinaia di giovani nei lager. Le loro mogli e fidanzate vennero chiamate "shabesdike", cioè "del sabato" ("shabes" è la pronuncia yiddish dell'ebraico "shabbat"), giorno sacro agli ebrei e in cui avvenne l'irruzione.
(Note tratte dal disco "I Canti del Lager" di Leoncarlo Settimelli, integrati con alcune note personali. "Rivkele" è, in yiddish, il diminutivo di "Rivke", ovvero "Rebecca". Il testo originale in caratteri yiddish non si è rivelato reperibile e abbiamo quindi provveduto alla sua ricostruzione sulla... (continuer)