[1985?]
Poi nell’album “Walk the Dog and Light the Light” del 1993, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
E’ la canzone che dà il titolo ad un documentario, vincitore dell’Oscar nel 1985, girato da Maria Florio e Victoria Mudd in Arizona tra i nativi Navajo. Il film racconta come fin dal secondo dopoguerra, in un processo che dura tutt’ora, le imprese minerarie ed il governo USA hanno costretto la gente Navajo – che già nell’800 era stata deportata dal New Mexico all’Arizona – a una vita di merda, segnata da un’alta mortalità, da un’incidenza di tumori ben più alta della media e da continue riallocazioni forzate, tutto a causa della scoperta di giacimenti di uranio nel sottosuolo delle riserve a loro assegnate.
The old people of the earth tell stories (Continues)
[1993]
Album “Walk the Dog and Light the Light”, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
Una canzone sul trattamento che l’uomo riserva agli animali, così come alle donne e ai suoi simili di pelle diversa, anch’essi trattati spesso come bestie…
[1964]
Una delle prime canzoni scritte dalla grande songwriter newyorkese, quando aveva solo 17 anni.
Il brano divenne famoso prima nell’interpretazione di Peter, Paul and Mary (1966) e soprattutto dei Blood, Sweat & Tears (1968)
Laura Nyro la incise nel suo album di debutto, “More Than A New Discovery” del 1967, in seguito rieditato con il titolo “The First Songs” (1973).
“Non ho paura della morte, non me ne importa nulla… sono sicura che non esista il paradiso ma prego che non ci sia nemmeno l’inferno… Tutto ciò che chiedo in vita è libertà, chiedo di non dover vivere coperta di catene…”
And when I die, and when I'm dead, dead and gone, (Continues)
Si tratta di una poesia [spoken word] che Laura Nyro cominciò a proporre nei suoi concerti di Natale a partire da quello memorabile del 22 dicembre 1970 al Fillmore East di New York
Dall'introduzione di Philip Cheah su BigO Magazine (dove è scaricabile l'intero concerto: http://www.bigo.com.sg/):
"In 1970, she performed her latest song, Christmas in My Soul, her peaceful soul anguished by the Vietnam War and the brutal toll on civil liberties and lives."
Un tentativo di spiegazione di alcuni passi del brano:
"Black panther brothers bound in jail"
A partire dal 1967, l’FBI diretta da Hoover aveva istituito il COINTELPRO (Counter Intelligence Program) un programma volto a indagare, infiltrare e distruggere i movimenti politici dissidenti e rivoluzionari negli USA. Hoover aveva descritto le Black Panthers come "la più seria minaccia alla sicurezza interna del paese". Il 4 dicembre del 1969, furono gli uomini di Hoover ad assassinare a Chicago Fred Hampton, uno dei leader più carismatici delle BP. Fu una vera e propria esecuzione sommaria. I militanti che si trovavano con Hampton furono feriti, picchiati e trascinati in strada, quindi arrestati.
Black Panther Party - Wikipedia
"Chicago seven and the justice scale"
Nell’agosto del 1968 a Chicago, la Convention del Partito Democratico fu contestata da decine di migliaia di persone chiamate... (Continues)
Poi nell’album “Walk the Dog and Light the Light” del 1993, l’ultimo ad essere realizzato prima della prematura scomparsa dell’artista newyorchese.
E’ la canzone che dà il titolo ad un documentario, vincitore dell’Oscar nel 1985, girato da Maria Florio e Victoria Mudd in Arizona tra i nativi Navajo. Il film racconta come fin dal secondo dopoguerra, in un processo che dura tutt’ora, le imprese minerarie ed il governo USA hanno costretto la gente Navajo – che già nell’800 era stata deportata dal New Mexico all’Arizona – a una vita di merda, segnata da un’alta mortalità, da un’incidenza di tumori ben più alta della media e da continue riallocazioni forzate, tutto a causa della scoperta di giacimenti di uranio nel sottosuolo delle riserve a loro assegnate.