Author Kate Tempest
Don't Fall In
[2016]
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos è un ritratto di sette persone che alle 4.18 di mattina sono sveglie nei loro appartamenti nel sud di Londra. Non sono poveri né ricchi, ma sono immersi nel caos delle loro esistenze. Il che non può essere che dovuto a un caos più generale che è là fuori, nel mondo della politica e della società. […] Le storie private sono escamotage per parlare di una società malata, persa. […]
Ancora un brano da “Che mangino il caos”, parafrasi del “S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche”, espressione attribuita a Maria Antonietta ma certamente precedente. Anche questa “Don't Fall In” è scurissima e priva della speranza che invece comincia a trasparire, sotto forma di esortazione, solo alla fine dell’album, con “Tunnel Vision”
Ancora un brano da “Che mangino il caos”, parafrasi del “S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche”, espressione attribuita a Maria Antonietta ma certamente precedente. Anche questa “Don't Fall In” è scurissima e priva della speranza che invece comincia a trasparire, sotto forma di esortazione, solo alla fine dell’album, con “Tunnel Vision”
We came from the four corners, we are the raw waters
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/5/30 - 14:23
Song Itineraries:
War on Earth
Tunnel Vision
[2016]
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos è un ritratto di sette persone che alle 4.18 di mattina sono sveglie nei loro appartamenti nel sud di Londra. Non sono poveri né ricchi, ma sono immersi nel caos delle loro esistenze. Il che non può essere che dovuto a un caos più generale che è là fuori, nel mondo della politica e della società. […] Le storie private sono escamotage per parlare di una società malata, persa. […]
L’ultima traccia, ‘Tunnel Vision’, ha il compito di lasciare l’ascoltatore con un sentimento meno amaro. È una vera chiamata alle armi, a vivere le nostre vite da svegli, a prenderci le responsabilità per quelle azioni che rendono il mondo malato («Sono state le nostre bombe a iniziare questa guerra che ora infuria molto lontano… Sono state le nostre imbarcazioni... (Continues)
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos è un ritratto di sette persone che alle 4.18 di mattina sono sveglie nei loro appartamenti nel sud di Londra. Non sono poveri né ricchi, ma sono immersi nel caos delle loro esistenze. Il che non può essere che dovuto a un caos più generale che è là fuori, nel mondo della politica e della società. […] Le storie private sono escamotage per parlare di una società malata, persa. […]
L’ultima traccia, ‘Tunnel Vision’, ha il compito di lasciare l’ascoltatore con un sentimento meno amaro. È una vera chiamata alle armi, a vivere le nostre vite da svegli, a prenderci le responsabilità per quelle azioni che rendono il mondo malato («Sono state le nostre bombe a iniziare questa guerra che ora infuria molto lontano… Sono state le nostre imbarcazioni... (Continues)
Indigenous apocalypse, decimated forest, the Winter of our discontent’s upon us
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/5/30 - 09:47
Song Itineraries:
War on Earth
Europe Is Lost
[2016]
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos” is both a powerful sermon and a musical statement of intent.
Seven neighbours inhabit the same London street, but all are unknown to each other. The clock freezes in the small hours, and, one by one, we see directly into their lives: lives that are damaged, disenfranchised, lonely, broken, addicted, and all, apparently, without hope. Then a great storm breaks over London, and brings them out into the night to face each other - and their last chance to connect.
Tempest argues that our alienation from one another has bred a terrible indifference to our own fate, but she counters this with a plea to challenge the forces of greed which have conspired to divide us, and mend the broken home of our own planet while we still have time.
The... (Continues)
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos” is both a powerful sermon and a musical statement of intent.
Seven neighbours inhabit the same London street, but all are unknown to each other. The clock freezes in the small hours, and, one by one, we see directly into their lives: lives that are damaged, disenfranchised, lonely, broken, addicted, and all, apparently, without hope. Then a great storm breaks over London, and brings them out into the night to face each other - and their last chance to connect.
Tempest argues that our alienation from one another has bred a terrible indifference to our own fate, but she counters this with a plea to challenge the forces of greed which have conspired to divide us, and mend the broken home of our own planet while we still have time.
The... (Continues)
In the basement flat, by the garages
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/4/16 - 15:16
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, War on Earth
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Versi di Kate Tempest, nella sua raccolta poetica intitolata "Hold Your Own"
Testo trovato du The Poetry Archive
Credo che questa poesia sia inedita nella forma di canzone. Ma con il titolo "War Music (After Logue)" è stata interpretata dalla Tempest dal vivo nel corso di alcuni concerti, a volte semplicemente declamata, altre invece recitata e cantata su base musicale improvvisata.