[1804]
Versi di Friedrich Hölderlin (1770-1843), pubblicati per la prima volta nella raccolta “Taschenbuch für das Jahr 1805” dall’editore Friedrich Wilmans
Una poesia messa in musica da tantissimi compositori, da Britten a Ligeti a Wolpe, solo per citarne alcuni in un modo o nell’altro già presenti sulla CCG…
“Metà della vita”, una delle poesie più celebri di Hölderlin, che nel 1804 paradossalmente giungeva più o meno alla metà della sua vita e cominciava ad affacciarsi alla seconda parte, quella dominata dalla malattia mentale che però non lo piombò nell’oscurità mentale bensì in una diversa dimensione creativa, certamente più sofferente. E forse questo passaggio è qui già evidente nella differenza tra la prima strofa, solare, e la seconda, dove è l’inverno, l’ombra, il silenzio, il freddo, il vento.
Ho osato proporre questa poesia – e nemmeno come Extra – perché tra coloro che la misero... (continuer)
Ballata per voci bianche, due pianoforti, organo e percussioni
A Ballad for White Voice, Two Pianos, Organ and Drums
Dalla poesia di Bertolt Brecht Der Kinderkreuzzug [1942]
From Bertolt Brecht's Der Kinderkreuzzug [1942]
(Versione inglese di Hans Keller)
Musica di Benjamin Britten
English Translation by Hans Keller
Music by Benjamin Britten
Brecht e la Kinderkreuzzug
Del 1942 è la sua [di Brecht] personale Crociata dei bambini, un piccolo poema, breve e asciutto, in trentacinque strofe senza rima, spogliate di qualunque sentimentalismo ma in grado di trasmettere, grazie alla loro essenzialità, una bellezza sconvolgente. Ancora ignaro della colossale portata delle atrocità che stanno colpendo l’Europa, il canto di Brecht assume valore autobiografi co e profetico.
Ma la fuga dei bambini dalla guerra ci obbliga a una riflessione più ampia e universale. A distanza di anni... (continuer)
La poesia originale di Bertolt Brecht (1942) Bertolt Brecht's Original Poem (1942)
Originalgedichte von Bertolt Brecht (1942)
Da/From/Aus: Kalendergeschichten [1949]
Recitata da Lutz Görner con accompagnamento musicale
La poesia musicata da Ralf Y. Gawlick
Coro dei ragazzi della Chorakademie Dortmund
(Knabenchor der Chorakademie Dortmund)
Direzione/Leitung: Jost Salm
Chanson allemande - Der Kinderkreuzzug – Bertolt Brecht – 1942
Brecht et la Kinderkreuzzug
La Croisade des Enfants de Bertolt Brecht est une œuvre qui date de 1942. Un poème assez « sec » de trente-cinq strophes, dépouillées de tout sentimentalisme mais qui transmettent, grâce à leur densité, une beauté bouleversante. Encore ignorant de la portée colossale des atrocités qui frappaient l'Europe, le chant de Brecht a une valeur autobiographique et prophétique.
Mais la fuite des enfants de la guerre nous oblige à une réflexion plus ample et universelle. À distance des années, des faits racontés, rien n'a changé ; il y a encore des villes en ruines d'où il faut fuir, encore des guerres où les victimes sont d'abord les plus petits; il y a toujours des enfants en fuite de leurs pays dévastés, en quête de paix et avec l'espoir de trouver ou retrouver leur propre vie.
Da: Bertolt Brecht, Storie da Calendario. Einaudi, I Coralli 128, Torino 1972. Traduzioni di Ruth Leiser, Franco Fortini, Cesare Cases e Roberto Corazza.
[8 settembre 2015]
Una sostituzione della Crociata dei Ragazzi di Bertolt Brecht
adattata a questi luminosi tempi nuovi, anzi nuovissimi
Basata sulla traduzione di Ruth Leiser e Franco Fortini
e magari anche sulla musica di Benjamin Britten o di altri
dove si parla di gente in marcia, muri, soldati, stazioni,
primi ministri, quote profughi e anche cani.
[1961]
Parole e musica tradizionali, con aggiunte di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Si tratta di una versione di una canzone tradizionale inglese nota con i titoli di “The Soldier’s Prayer” o “The Soldier and The Sailor”, esistente in innumerevoli versioni – e anche parodie “da caserma” o “da trincea” – riscontrabili sul solito, ottimo Mudcat Café. Penso soprattutto a quelle di Hamish Imlach e di Mike Seeger, ma anche a quella musicata da Benjamin Britten.
Ho scelto però la versione di Kelly intanto per introdurre l’autore nelle CCG/AWS e poi perché è parecchio interpolata, attualizzata e personale, con riferimenti non solo al nazionalismo irlandese (nelle citate figure di John Dillon e Charles Stewart Parnell, il riformatore agrario) ma addirittura con una strofa, sicuramente aggiunta negli anni 90, in cui l’autore... (continuer)
Well, a soldier and a sailor was a-walking one day. (continuer)
Il 14 novembre del 1940 la città inglese di Coventry fu attaccata dalla Luftwaffe nazista. In una notte di plenilunio (con una tipica Bomber’s Moon) le incursioni aeree tedesche seminarono morte (1236 vittime civili) e distruzione. La cattedrale del XIV secolo simbolo della città fu colpita da 12 bombe incendarie. Restarono in piedi solo alcune […]
The War Requiem was written for the reconsecration of Coventry Cathedral (the old cathedral is pictured at left), and was first performed there 30 May 1962. Coventry Cathedral had been destroyed during the Battle of Britain in World War II. Britten was commissioned to write a piece for the ceremony marking the completion of a new cathedral, designed by Basil Spence, built along side the the ruins of the original millenium-old structure. Since the work was to be performed inside the new cathedral, it was a good acoustic challenge for Britten. The ceremony was comprised of several works, including Tippett's opera King Priam.
The War Requiem was not meant to be a pro-British piece or a glorification of British soldiers, but a public statement of Britten's anti-war convictions. It was a denunciation of the wickedness of war, not of other men. The fact that Britten wrote the piece for... (continuer)
Ho trovato un sito che credo - verificate però - possa interessare e che non mi pare compaia tra i link segnalati sulla pagina di Cyrus Behroozi e Thomas Niday: http://www.darn-tootin.com/031903.html
Contiene un'analisi del "War Requiem" di Britten, il testo integrale e alcuni estratti in formato mp3
Carissimo Alessandro, prima di tutto, e come di consueto, grazie per il tuo puntuale e preciso contributo. Come avrai già visto, ho inserito il testo integrale del War Requiem con una particolare disposizione; adesso inizierà l'opera di traduzione sia del latino che dell'inglese, la qual cosa non sarà per nulla semplice anche perché si ha a che fare, qui, con i testi poetici di Wilfred Owen, assai oscuri e complessi. Credo che in questo caso avrò bisogno di molti auguri! :-)
Versi di Friedrich Hölderlin (1770-1843), pubblicati per la prima volta nella raccolta “Taschenbuch für das Jahr 1805” dall’editore Friedrich Wilmans
Una poesia messa in musica da tantissimi compositori, da Britten a Ligeti a Wolpe, solo per citarne alcuni in un modo o nell’altro già presenti sulla CCG…
“Metà della vita”, una delle poesie più celebri di Hölderlin, che nel 1804 paradossalmente giungeva più o meno alla metà della sua vita e cominciava ad affacciarsi alla seconda parte, quella dominata dalla malattia mentale che però non lo piombò nell’oscurità mentale bensì in una diversa dimensione creativa, certamente più sofferente. E forse questo passaggio è qui già evidente nella differenza tra la prima strofa, solare, e la seconda, dove è l’inverno, l’ombra, il silenzio, il freddo, il vento.
Ho osato proporre questa poesia – e nemmeno come Extra – perché tra coloro che la misero... (continuer)