The Colonial Wing
[1985]
Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”
Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...
Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”
Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...
Here is the storehouse of Her Majesty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/9 - 21:57
Owensboro
Versi di autore anonimo, nati probabilmente nell’800 in qualche “cotton mill” di quella cittadina del Kentucky
Musica tradizionale arrangiata da Natalie Merchant
Nel suo album intitolato “The House Carpenter's Daughter” pubblicato nel 2003
Musica tradizionale arrangiata da Natalie Merchant
Nel suo album intitolato “The House Carpenter's Daughter” pubblicato nel 2003
Well, I lived in a town
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 15:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Indian Names
[1834]
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Ye say they all have passed away,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 14:53
Song Itineraries:
Native American Genocide
It’s a-Coming
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
It’s a-coming.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 14:01
The End
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
That’ll be the end of the road,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/8 - 13:55
This House Is on Fire
[2001]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
This house is on fire!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/6 - 15:03
The price of silence
2008
I cantanti che hanno aderito all’iniziativa sono tutti attivisti per i diritti umani e molti di loro sono rifugiati: Stephen Marley (Giamaica), Natalie Merchant (USA), Julieta Venegas (Messico), Aterciopelados (Colombia), Chali 2na fro m Jurassic 5 (USA), Angelique Kidjo (Benin), Chiwoniso (Zimbabwe), Emmanuel Jal (Sudan), Yungchen Lhamo (Tibet/USA), Hugh Masekela (Sud Africa), Natacha Atlas (UK/Egitto), Rachid Taha (Algeria/Francia), Kiran Ahluwahlia (Canada/India), Cucu Diamantes and Pedro Martinez of Yerba Buena (USA/Cuba), Tamer Pinarbasi (Turchia/USA).
La canzone è stata realizzata in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il video legato alla canzone è stato girato nella stanza dell’Assemblea Generale dell’Onu e vede la partecipazione di 16 artisti di fama internazionale, scelti fra coloro che provengono da Paesi dove i diritti umani non sono ancora pienamente garantiti. Tra di loro, colpisce, ad esempio, la presenza di Emmanuel Jal, oggi cantante ma ex bambino soldato.
I cantanti che hanno aderito all’iniziativa sono tutti attivisti per i diritti umani e molti di loro sono rifugiati: Stephen Marley (Giamaica), Natalie Merchant (USA), Julieta Venegas (Messico), Aterciopelados (Colombia), Chali 2na fro m Jurassic 5 (USA), Angelique Kidjo (Benin), Chiwoniso (Zimbabwe), Emmanuel Jal (Sudan), Yungchen Lhamo (Tibet/USA), Hugh Masekela (Sud Africa), Natacha Atlas (UK/Egitto), Rachid Taha (Algeria/Francia), Kiran Ahluwahlia (Canada/India), Cucu Diamantes and Pedro Martinez of Yerba Buena (USA/Cuba), Tamer Pinarbasi (Turchia/USA).
La canzone è stata realizzata in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il video legato alla canzone è stato girato nella stanza dell’Assemblea Generale dell’Onu e vede la partecipazione di 16 artisti di fama internazionale, scelti fra coloro che provengono da Paesi dove i diritti umani non sono ancora pienamente garantiti. Tra di loro, colpisce, ad esempio, la presenza di Emmanuel Jal, oggi cantante ma ex bambino soldato.
Listen...
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/19 - 09:14
Gulf of Araby
[1992]
Lyrics and Music by Katell Keineg
Album: Ô Seasons Ô Castles [1994]
This great song, originally written and performed by Katell Keineg, became far more popular in 1999 sung by Natalie Merchant for her "Live in Concert NYC" album..
Lyrics and Music by Katell Keineg
Album: Ô Seasons Ô Castles [1994]
This great song, originally written and performed by Katell Keineg, became far more popular in 1999 sung by Natalie Merchant for her "Live in Concert NYC" album..
If you could fill a veil with shells from Killiney's shore
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/27 - 13:14
Order 1081
[2010]
Album “Here Lies Love”
Scritta da David Byrne e Fat Boy Slim.
Interpretata da Natalie Merchant.
“Per me Imelda Marcos è un simbolo. Nella sua vita è diventata molto potente, ha fatto cose terribili. Rappresenta la politica guidata da bisogni psicologici, il potere che può portare alla follia”. (David Byrne)
“Here Lies Love” è un concept album dedicato interamente alla figura di Imelda Marcos, consorte di quel Ferdinand Marcos che fu dittatore delle Filippine dal 1972 al 1986, anno della loro cacciata a furor di popolo. E infatti Imelda è la first lady che passò alla storia per la sua migliaia di paia di scarpe di lusso collezionate mentre i filippini crepavano di fame e di repressione.
Il “proclama n. 1081” è quello con cui Marcos il 21 settembre 1972 dichiarò la legge marziale generalizzata, mantenuta poi ininterrottamente in vigore fino al 1981. Quel settembre Marcos fece arrestare... (Continues)
Album “Here Lies Love”
Scritta da David Byrne e Fat Boy Slim.
Interpretata da Natalie Merchant.
“Per me Imelda Marcos è un simbolo. Nella sua vita è diventata molto potente, ha fatto cose terribili. Rappresenta la politica guidata da bisogni psicologici, il potere che può portare alla follia”. (David Byrne)
“Here Lies Love” è un concept album dedicato interamente alla figura di Imelda Marcos, consorte di quel Ferdinand Marcos che fu dittatore delle Filippine dal 1972 al 1986, anno della loro cacciata a furor di popolo. E infatti Imelda è la first lady che passò alla storia per la sua migliaia di paia di scarpe di lusso collezionate mentre i filippini crepavano di fame e di repressione.
Il “proclama n. 1081” è quello con cui Marcos il 21 settembre 1972 dichiarò la legge marziale generalizzata, mantenuta poi ininterrottamente in vigore fino al 1981. Quel settembre Marcos fece arrestare... (Continues)
A bomb went off this morning - raining bodies on TV
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/9 - 13:34
What's The Matter Here?
[1987]
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
Album "In My Tribe"
Parole e musica di Natalie Merchant
Una canzone sulla violenza sulle donne e sui bambini.
That young boy without a name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/8/13 - 15:26
Song Itineraries:
Child Abuse
Which Side Are You On?
Ho pensato di proporre questo brano, visto che in questi giorni ricorre il 25° anniversario del grande sciopero dei minatori inglesi del 1984/1985.
Il testo originale fu scritto nel 1931 da una statunitense, Florence Reece, moglie di Sam Reece, uno dei leader del sindacato dei minatori di Harlan County, Kentucky, che aveva organizzato uno sciopero ferocemente represso dalla polizia e dagli sgherri della compagnia mineraria. La Reece scrisse la canzone proprio durante l’assedio della sua casa da parte dello sceriffo J. H. Blair e dei suoi uomini, che cercavano il marito Sam per farlo fuori o imprigionarlo.
Nel suo testo originale la canzone è stata interpretata da molti: The Almanac Singers, Pete Seeger, Dick Gaughan, Dropkick Murphys, Natalie Merchant… Nel 1984/1985, Billy Bragg la ripropose con parole diverse, per adattarla e dedicarla ad uno degli scioperi più lunghi e più duri della... (Continues)
Il testo originale fu scritto nel 1931 da una statunitense, Florence Reece, moglie di Sam Reece, uno dei leader del sindacato dei minatori di Harlan County, Kentucky, che aveva organizzato uno sciopero ferocemente represso dalla polizia e dagli sgherri della compagnia mineraria. La Reece scrisse la canzone proprio durante l’assedio della sua casa da parte dello sceriffo J. H. Blair e dei suoi uomini, che cercavano il marito Sam per farlo fuori o imprigionarlo.
Nel suo testo originale la canzone è stata interpretata da molti: The Almanac Singers, Pete Seeger, Dick Gaughan, Dropkick Murphys, Natalie Merchant… Nel 1984/1985, Billy Bragg la ripropose con parole diverse, per adattarla e dedicarla ad uno degli scioperi più lunghi e più duri della... (Continues)
Come all you good workers,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/3/9 - 11:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Grey Victory
There was light and atomic fission
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/12/28 - 12:25
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Gun Shy
[1987]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
I always knew that you would
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/3/22 - 17:31
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dall'album "Hope For The Hopeless"
Interpretata anche con Natalie Merchant