Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru,
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envoyé par Riccardo Venturi 7/9/2007 - 00:17
Traduction française rythmique de Christian Souchon (2006)
LES SOLDAS VONT DE ROUGE VÊTUS
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envoyé par DonQuijote82 + AWS/CCG Staff 24/11/2011 - 16:12
Versão portuguesa de Lyricstranslate
OS SOLDADOS VÃO VESTIDOS DE VERMELHO
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envoyé par DonQuijote82 + AWS/CCG Staff 24/11/2011 - 16:20
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
5 gennaio 2016
5 gennaio 2016
I SOLDATI VAN VESTITI DI ROSSO
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Il testo in bretone unificato standard
Ar pozioù e Brezhoneg-Peurunvan
Di Riccardo Venturi, 5 gennaio 2015
gant Richard Gwenndour, 5 a viz Genver 2015
Ar pozioù e Brezhoneg-Peurunvan
Di Riccardo Venturi, 5 gennaio 2015
gant Richard Gwenndour, 5 a viz Genver 2015
Non avevo quasi neppure finito di rifare il testo in bretone standard, quando mi sono accorto che c'era chi aveva già provveduto: il gruppo Gwalarn di Véronique Autret, che ha interpretato la canzone in bretone normalizzato. Potevo evitarmi la fatica, ma mi fa piacere constatare che gli Gwalarn ("Nord-ovest") la cantano esattamente come l'ho scritta io... [RV]
AR SOUDARDED ZO GWISKET E RUZ
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Si veda anche l'introduzione
Riportiamo la versione di Soazig nella grafia tradizionale del Vannetais, sebbene adesso sia rarissimamente usata (oppure viene unificata a quella standard). Come si può vedere, due strofe sono invertite di posto.
ER SOUDARDED ZO GÙISKET É RU
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envoyé par Richard Gwenndour/Gwenedour 5/1/2016 - 23:34
La versione di Zoltán Arany
Stumm Zoltán Arany, soner hungarian a gan e brezhoneg gant distagadur mat!
Zoltán Arany (o meglio, Arany Zoltán all'ungherese) è un polistrumentista e "world musician" magiaro. Suona e canta molto bene in molte lingue, e pronuncia il bretone standard in modo ottimo. Però, nel suo video YouTube, qualifica la canzone di "canto ribelle giacobita del XVIII secolo". I giacobiti in Bretagna?!?
Zoltán Arany (Arány Zoltán hervez an doare hungarek) a zo ur «soner -bed» hungarian. Mat-mat e son ha gan e kalz a yezhoù, hag eus ar c'hentañ e zistag ar brezhoneg-peurunvan. Koulskoude, en e video YouTube e lavarer eo ar c'hananouenn ur «c'han dispac'hel yakobour eus ar 18vet kantved». Yakobourien e Breizh?!?
Stumm Zoltán Arany, soner hungarian a gan e brezhoneg gant distagadur mat!
Zoltán Arany (o meglio, Arany Zoltán all'ungherese) è un polistrumentista e "world musician" magiaro. Suona e canta molto bene in molte lingue, e pronuncia il bretone standard in modo ottimo. Però, nel suo video YouTube, qualifica la canzone di "canto ribelle giacobita del XVIII secolo". I giacobiti in Bretagna?!?
Zoltán Arany (Arány Zoltán hervez an doare hungarek) a zo ur «soner -bed» hungarian. Mat-mat e son ha gan e kalz a yezhoù, hag eus ar c'hentañ e zistag ar brezhoneg-peurunvan. Koulskoude, en e video YouTube e lavarer eo ar c'hananouenn ur «c'han dispac'hel yakobour eus ar 18vet kantved». Yakobourien e Breizh?!?
Richard Gwenndour 6/1/2016 - 01:14
Il brano interpretato dal gruppo russo (moscovita) Meldis.
Il brano interpretato dal gruppo russo (moscovita) Meldis. Il brano è stato registrato il 2 marzo 2013 durante un concerto nella città di Vladimir. La cantante e arpista si chiama Anastasija Ivanovna Papisova; interpreta la versione abbreviata di Soazig. Però canta in bretone standard; forse per una russa il Vannetais sarebbe stato un po' troppo. A questo punto manchiamo soltanto io che canto e Krzysiek Wrona all'arpa...dlen dlen...da non perderci...gulp...il soldato Le Fur torna dal regno de' morti e ci spara secchi...vabbè, meglio la Papisova col telenn...
Il brano interpretato dal gruppo russo (moscovita) Meldis. Il brano è stato registrato il 2 marzo 2013 durante un concerto nella città di Vladimir. La cantante e arpista si chiama Anastasija Ivanovna Papisova; interpreta la versione abbreviata di Soazig. Però canta in bretone standard; forse per una russa il Vannetais sarebbe stato un po' troppo. A questo punto manchiamo soltanto io che canto e Krzysiek Wrona all'arpa...dlen dlen...da non perderci...gulp...il soldato Le Fur torna dal regno de' morti e ci spara secchi...vabbè, meglio la Papisova col telenn...
Ришард Гуенндур 6/1/2016 - 02:35
Da noi, nei tempi remoti, che per me sarebbero gli anni 70, i fagioli nella salsa di pomodoro con le patate lesse (calde) si chiamavano "i fagiolini alla bretona". Una pietanza mai, e poi mai, fino ai giorni nostri conosciuta in Bretagna : DDD
Credo, che basta sapere sta cosa, per passare "ad al di là migliore" in pochi istanti, altro che nirvana.
Mondo, ti saluto :)
Credo, che basta sapere sta cosa, per passare "ad al di là migliore" in pochi istanti, altro che nirvana.
Mondo, ti saluto :)
Христофор 6/1/2016 - 02:45
Come no....il famoso pomodoro bretone, che fa il paio coi meravigliosi pomodori scozzesi delle patatine Highlander, da innaffiare magari con ottimo vino norvegese e peperoncino estone... :-P
Comunque a me, nei miei tempi remoti (per me gli anni '60) a scuola hanno dato da mangiare per 5 anni di fila i fagiolini, e ne ho derivato un odio cosmico !!!
Comunque a me, nei miei tempi remoti (per me gli anni '60) a scuola hanno dato da mangiare per 5 anni di fila i fagiolini, e ne ho derivato un odio cosmico !!!
Richard Gwenndour a-enep ar fav-glas! 6/1/2016 - 03:07
Caro Riccardo, l'interpretazione di Soazig che tu citi proveniente da Horizons Celtiques (che è una compilation di autori vari) del 1997, in realtà è presa dal suo primo LP Chant et Harpe Celtique del 1980. Questa canzone lei l'ha imparata da sua nonna Marie-Jeanne LE PEUTREC originaria di Hennebont.
Per ciò che riguarda Gweltaz Ar Fur, personaggio molto impegnato ed attivo in Bretagna in tutte le grandi lotte dei lavoratori negli anni della Rinascita e anch'egli nativo di Hennebont, dopo un paio di 45 giri e un paio di LP da metà degli anni 70 non ha più inciso canzoni e nell'aprile del 1980 ha aperto a Quimper, al numero 2 du rue du Roi Gradlon (bel nome, vero?!) la libreria Ar Bed Keltiek. Naturalmente libri e dischi dalla Bretagna. Questo fino a metà febbraio 2011 (attualmente la libreria esiste ancora ma ha totalmente cambiato genere ed è gestita da altri). Ultima nota: nel 2010 ha inaspettatamente inciso dopo questo lunghissimo silenzio un terzo disco dal titolo MEBAY 'VO GLAW: undici pezzi di cui dieci inediti.
Kenavo
Per ciò che riguarda Gweltaz Ar Fur, personaggio molto impegnato ed attivo in Bretagna in tutte le grandi lotte dei lavoratori negli anni della Rinascita e anch'egli nativo di Hennebont, dopo un paio di 45 giri e un paio di LP da metà degli anni 70 non ha più inciso canzoni e nell'aprile del 1980 ha aperto a Quimper, al numero 2 du rue du Roi Gradlon (bel nome, vero?!) la libreria Ar Bed Keltiek. Naturalmente libri e dischi dalla Bretagna. Questo fino a metà febbraio 2011 (attualmente la libreria esiste ancora ma ha totalmente cambiato genere ed è gestita da altri). Ultima nota: nel 2010 ha inaspettatamente inciso dopo questo lunghissimo silenzio un terzo disco dal titolo MEBAY 'VO GLAW: undici pezzi di cui dieci inediti.
Kenavo
Flavio Poltronieri 6/1/2016 - 12:09
Flav c'her, lammet em eus da zifaziañ digoradur ar bajenn-mañ hervez an disklêriadurioù az peus roet din. Evit gwir ez anaven ar c'hanaouenn-mañ e stumm Soazig hepken hervez ar bladenn “Horizons Celtiques” ha n'ouien ket e oa bet enrollet abaoe 1980 dija en ur bladenn all. Trugarez evit da geleier prizius. Kenavo ha salud!
Richard Gwenndour 6/1/2016 - 19:43
English translation by Richard Gwenndour
Piacenza (Plesañs), 13.2.2016
Piacenza (Plesañs), 13.2.2016
THE SOLDIERS ARE DRESSED IN RED
(continuer)
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envoyé par Richar Gwenndour 13/2/2016 - 09:56
Ricollegandomi a quanto ho scritto il 6 gennaio scorso, l'unico brano non inedito del disco è appunto "Ar soudarded a zo gwisket e ruz" che Gweltaz reinterpreta con il nuovo arrangiamento molto evocativo e minimale (che mi ricorda le cose migliori di Dan Ar Braz)ad opera del chitarrista Patrice Marzin. Viene affermato che si tratta di un omaggio familiare, che la canzone gli è stata insegnata dal padre e che racconta di un suo prozio che ha trovato la morte lontano da casa durante la guerra del 1870. La divisa militare francese era a quel tempo di colore robbia.
Flavio Poltronieri 27/2/2016 - 10:08
Gweltaz Ar Fur interpreta la canzone al Cornouaille Festival Quimper (2010)
Gweltaz Ar Fur performing the Song at Cornouaille Festival Quimper (2010)
Gweltaz Ar Fur performing the Song at Cornouaille Festival Quimper (2010)
Richard Gwenndour 13/4/2016 - 16:41
L'interpretazione di Lucie Mandrages - Askolenn
The song performed by Lucie Mandrages - Askolenn
The song performed by Lucie Mandrages - Askolenn
Richard Gwenndour is back 30/12/2016 - 10:30
Non mi mettete nel Lamponeto, ma in un Rovo ci starei....
Salute e buona frutta a tutti i partécipanti!
Da
Krzyś
Salute e buona frutta a tutti i partécipanti!
Da
Krzyś
krzyś 31/12/2016 - 05:01
Svensk översätting av XXI. Århundrades Toskanska Anonym
20. Februari 2017 08:00
20. Februari 2017 08:00
SOLDATERNA ÄRO KLÄDDA I RÖTT
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 20/2/2017 - 08:01
In alto a questa pagina campeggia la foto del 45 giri, la canzone la si può ascoltare anche nel relativo LP "Chants Celtiques" uscito nel 1973 per la major Atlantic (fatto piuttosto insolito per questo tipo di musica).
Una curiosità può essere che il pezzo di apertura del 33, "An drop hep penn na lost" ovvero "Andro senza capo nè coda" altro non è che la "Suite sudarmoricaine" che di quei tempi Alan Stivell suonava all'Olympia di Parigi. Che altro non è che il tradizionale bretone "E pardon Spezed". Per completezza d'informazione, ne riporto il testo ma reputo meglio non tradurla in italiano perchè di Antiwar non c'è proprio niente e non vorrei espormi a eventuali strali...kenavo
E pardon Spezed e oan bet
Ur plac'h yaouank am eus kavet
la la la la le lo
'Barzh ar park vras hon eus kousket
Ur verol bras am eus paket
la la la la le lo
D'an ospital on bet kaset
War an daol vras on... (continuer)
Una curiosità può essere che il pezzo di apertura del 33, "An drop hep penn na lost" ovvero "Andro senza capo nè coda" altro non è che la "Suite sudarmoricaine" che di quei tempi Alan Stivell suonava all'Olympia di Parigi. Che altro non è che il tradizionale bretone "E pardon Spezed". Per completezza d'informazione, ne riporto il testo ma reputo meglio non tradurla in italiano perchè di Antiwar non c'è proprio niente e non vorrei espormi a eventuali strali...kenavo
E pardon Spezed e oan bet
Ur plac'h yaouank am eus kavet
la la la la le lo
'Barzh ar park vras hon eus kousket
Ur verol bras am eus paket
la la la la le lo
D'an ospital on bet kaset
War an daol vras on... (continuer)
Flavio Poltronieri 6/3/2017 - 18:15
IL SOLDATO LE FUR (1)
(continuer)
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Scriveva il Buon Venturi un po' più in su che non esisteva la possibilità di ascoltare la canzone da Gilles...me ne rendo conto: è un po' impietoso e personalmente fonte di tristezza, questo video, però anche se con un groppo alla gola, io lo considero comunque un dono:
Gilles Servat: Ar soudarded zo gwisket e ruz (Brezhoweb, Maggio 2009)
Non tralascerei di menzionare di "Ar soudarded zo gwisket e ruz" anche la versione per arpa e basso di Yann Bertrand e quella molto più recente di Rozenn Talec au un'aria di valzer à l'accordéon (ancora con Gilles Servat) in "Breizh eo ma bro! La bretagne est mon pays!":
Kenavo a tutti.
Gilles Servat: Ar soudarded zo gwisket e ruz (Brezhoweb, Maggio 2009)
Non tralascerei di menzionare di "Ar soudarded zo gwisket e ruz" anche la versione per arpa e basso di Yann Bertrand e quella molto più recente di Rozenn Talec au un'aria di valzer à l'accordéon (ancora con Gilles Servat) in "Breizh eo ma bro! La bretagne est mon pays!":
Kenavo a tutti.
Flavio Poltronieri 9/4/2018 - 18:55
Wolfgang (L. Trans.)
DIE SOLDATEN SIND GEKLEIDET IN ROT
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 23/11/2018 - 11:22
Ρικάρντος Βεντούρης, 08-02-2020 12:40
ΟΙ ΣΤΡΑΤΙΩΤΕΣ ΕΙΝΑΙ ΝΤΥΜΕΝΟΙ ΜΕ ΚΟΚΚΙΝΟ
(continuer)
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Cambierei le parole... ma la melodia e' fuori di ogni tempo, inimitabile...
un giorno forse lo faro... e la cantero' in polacco... nella mia camera da letto, eh...
troppa bellezza...
un giorno forse lo faro... e la cantero' in polacco... nella mia camera da letto, eh...
troppa bellezza...
Kris Bran 15/10/2021 - 22:51
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Scritta da Max Ar Fur
Skrevet gant Max Ar Fur
Written by Max Ar Fur
Musica / Sonerezh / Music: Tradizionale / Hengounel / Traditional
Poi divenuta canzone popolare bretone
Goude deuet da vezañ ur c'hanaouenn poblel
Then turned into a Breton folksong
Interpreti moderni / Jubennourien modern / Modern performers :
1. Gweltaz Ar Fur (Gildas Le Fur)
2. Soazig Kermabon ("Chant et Harpe Celtique", 1980; "Horizons Celtiques", 1997)
3. Gilles Servat (Album: Comme je voudrai!, 2000)
Si è visto finora, nel rifacimento della Sezione Bretone del sito, come le canzoni di coscritti occupino la place d'honneur tra quelle tradizionali. Questa, invece, è la canzone di un soldato, il soldato Ar Fur. «Ar Fur» significa «Il saggio» in bretone, ma non è una qualche sorta di soprannome: è un cognome assai diffuso (francesizzato in «Le Fur»). Non è un caso che il primo ad averla cantata... (continuer)