Ironica e allegra canzoncina sui sacri diritti dinastici, scritta nel 1994 (in tempi non sospetti) dalla band catalana “Els Pets”, letteralmente: “Le scoregge”. All'epoca, era ancora re di Spagna Giancarlo Primo di Borbone (non ho mai capito perché la regina o il re d'Inghilterra debbano essere “Elisabetta” o “Carlo” in italiano, e quello di Spagna non possa essere Giancarlo, tanto più che è nato a Roma, in viale dei Parioli 122 -pure un "pariolino" è!). Giancarlo Primo era stato messo sul trono da Francisco Franco; poi si dice che abbia “facilitato il trapasso alla democrazia”. Però, si chiedono Els Pets, come mai, perbacco, io non potrò mai essere re? Mai votato o eletto? C'è da chiederselo magari anche in questo frangente, con il successore di Giancarlo, tale Filippo, bel fiœu e amorevole papà di reucci che un giorno gli succederanno quando darà le dimissioni... (Continues)
Jo vull ser rei (Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/10/5 - 11:38
d’après la version italienne VOGLIO ESSERE RE de l’ Anonimo Toscano del XXI Secolo
d’une Chanson catalane – Jo vull ser rei – Els Pets – 1994
Les élèves d'un lycée de Barcelone jouent "Jo vull ser rei" dans le jardin de leur école & environs.
Une chansonnette amusante et ironique sur les droits sacrés des dynasties, écrite en 1994 (in tempore non suspecto) par le groupe catalan « Els Pets », littéralement : « Les Pets » (ou les prouts). À l’époque, Juan Carlos 1er (Juan Carlos Alfonso Víctor María de Borbón y Borbón-Dos Sicilias) était encore roi d’Espagne (je n’ai jamais compris pourquoi la reine ou le roi d’Angleterre doivent s’appeler « Elisabetta » ou « Carlo » en italien, et celui d’Espagne ne pourrait pas être Giancarlo – en français : Jean-Charles, d’autant plus qu’il est né à Rome, viale dei Parioli 122 – c’est même un « pariolino » (nom donné aux habitants de ce quartier... (Continues)
Canción muy republicana, en la que el cantante se pregunta por qué él no puede ser rey, con todas las facilidades que eso conllevaría. Predomina la ironía, y la letra está bien trabajada.
Aquest noi, en Pau, podeu haver-lo vist en una manifestació en contra de la guerra, o potser és un més dels milers de joves que col·laboren amb alguna ONG. No és cap sant irreprotxable ni un heroi, sinó una persona normal que al matí s’aixeca amb són i se’n va a la feina o a la universitat, però que no en té prou amb això, i sap que pot aportar el seu gra de sorra, sap que és entre tots que hem de lluitar per aconseguir un món millor, més just i més humà.
Questo ragazzo, di nome Pau, potreste averlo visto ad una manifestazione contro la guerra, o forse è uno delle migliaia di giovani che collaborano con qualche ONG. Non è né un santo senza macchia né un eroe, ma una persona normale che la mattina si sveglia assonnato e va al lavoro o all'università, però questo non gli basta e sa che può portare il suo granello di sabbia, sa che tutti dobbiamo lottare per ottenere un mondo migliore, più giusto e più umano.
Non a caso il nome del protagonista della canzone, Pau cioè Paolo, vuol dire anche "pace" in catalano.
Album: Brut Natural
Ironica e allegra canzoncina sui sacri diritti dinastici, scritta nel 1994 (in tempi non sospetti) dalla band catalana “Els Pets”, letteralmente: “Le scoregge”. All'epoca, era ancora re di Spagna Giancarlo Primo di Borbone (non ho mai capito perché la regina o il re d'Inghilterra debbano essere “Elisabetta” o “Carlo” in italiano, e quello di Spagna non possa essere Giancarlo, tanto più che è nato a Roma, in viale dei Parioli 122 -pure un "pariolino" è!). Giancarlo Primo era stato messo sul trono da Francisco Franco; poi si dice che abbia “facilitato il trapasso alla democrazia”. Però, si chiedono Els Pets, come mai, perbacco, io non potrò mai essere re? Mai votato o eletto? C'è da chiederselo magari anche in questo frangente, con il successore di Giancarlo, tale Filippo, bel fiœu e amorevole papà di reucci che un giorno gli succederanno quando darà le dimissioni... (Continues)