Mayn shtetele Belz
[1928]
Testo di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh)
Musica di Alexander Olshanetsky
Testo ripreso da Yiddish Wikisource
La canzone fu dedicata alla cantante Isa Kremer nata a Bălți (Бэлць), una città che oggi si trova in Moldavia, ma allora stava nei confini dell'Impero Russo. In seguito la città nominata nel titolo veniva spesso identificata in modo sbagliato con un paese ucraino che si chiama Belz (Белз). Dopo la premiera dell'operetta "Dos lid fun getto" nel 1932 a New York, di cui la canzone faceva parte, il brano divenne molto popolare in tutto il mondo e già nel 1935 ne uscì in Polonia la versione polacca interpretata dal cantante Adam_Aston. La melodia di Olshanetsky alla fine della seconda guerra mondiale ispirò Ludwik Starski a scrivere le parole della Warszawo ma (Varsavia mia) per un film musicale, il primo lungometraggio polacco del dopoguerra "Zakazane piosenki",... (Continues)
La trascrizione originaria era "tedeschizzante" (Beltz, tzu, fentzter...) ed è stata riportata ai criteri YIVO in uso in questo sito. In alcuni punti era scorretta. [RV]
Interessante, così di prim'acchito, che il nome dello "shtetl" moldavo di Isa Kremer fosse comunque rumeno: "Bălți" (plurale di baltă) significa "paludi", "acquitrini" ed è una radice pan-esteuropea (*blato) che si ritrova anche nel "mar Baltico" (assimilato a una palude). "Baltas" in lituano significa "bianco". Il nome yiddish, Belz, è una semplice trasposizione.
Forse è una radice portata dai Celti o gli Sciti:
celtico "belz" – acqua o "pelz" – torrente?
Sicuramente ha che fare con acqua, vedi polacco
"błoto" – melma, che al plurale "błota" poteva anche significare paludi, acquitrini, detti propriamente "bagno", "bagna", cioè, per citare il grande Federico:
...bagno, bagno, bagno...
Ma c'è anche "biały" – bianco.
Vicino a Breslavia si trova per esempio un piccolo paese che si chiama Białe Błoto, dal terriccio biancastro e sabbioso come presumo.
Sembra una cosa abbastanza divertente che la wiki polacca fa risalire il nome di Mar Baltico dalla parola latina "balteus" – cinta :), che poi in Finlandia lo conoscono come "il mare orientale", a forza di stare sotto gli svedesi... lasciamo perde :)
E non pensare che era facile sbrogliare tutta sta mattassa che negli anni si è accumulata intorno a quel yiddish song... guarda per esempio le scritte... (Continues)
E chi lo sa se la radice è celtica, scitica o di chissà dove (anche se l'origine latina proposta dalla Wikipedia polacca è la più tipica delle paretimologie...). Mi chiedevo invece, a proposito di questa canzone, che aspetto debbano avere le casette degli shtetl palestinesi, i villaggi rasi al suolo, i verdi alberelli di Gaza (compresi gli oliveti sterminati dagli israeliani) eccetera. Forse questa "canzoncina" può aiutarci a capirlo, con un elementare procedimento di trasposizione. Salud, querido.
[1928]
Testo di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh)
Musica di Alexander Olshanetsky
Testo ripreso da Yiddish Wikisource
La canzone fu dedicata alla cantante Isa Kremer nata a Bălți (Бэлць), una città che oggi si trova in Moldavia, ma allora stava nei confini dell'Impero Russo. In seguito la città nominata nel titolo veniva spesso identificata in modo sbagliato con un paese ucraino che si chiama Belz (Белз). Dopo la premiera dell'operetta "Dos lid fun getto" nel 1932 a New York, di cui la canzone faceva parte, il brano divenne molto popolare in tutto il mondo e già nel 1935 ne uscì in Polonia la versione polacca interpretata dal cantante Adam_Aston. La melodia di Olshanetsky alla fine della seconda guerra mondiale ispirò Ludwik Starski a scrivere le parole della Warszawo ma (Varsavia mia) per un film musicale, il primo lungometraggio polacco del dopoguerra "Zakazane piosenki",... (Continues)