El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.
Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.
“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continuer)
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.
Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.
“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continuer)
El kolo go balà
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envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 11:45
Al comando portà
[2009]
Poesia di Carolus Luigi Cergoly
Musica di Alessio Lega
Vedi anche Il suo nome: bandito
"...Volevo farvi una poesia di un poeta resistente e triestino, che si chiamava Cergoly. È la storia di un partigiano garibaldino. Non l'ho sostanzialmente mai eseguita sostanzialmente per due buoni motivi: l'ho fatta recentemente per un amico triestino che mi aveva fatto conoscere questo poeta, e per il fatto che il poeta scrivesse in lingua triestina...d'altronde voi siete friulani e mi perdonerete se un leccese si permette... - Alessio Lega, Udine, 18 settembre 2009
Poesia di Carolus Luigi Cergoly
Musica di Alessio Lega
Vedi anche Il suo nome: bandito
"...Volevo farvi una poesia di un poeta resistente e triestino, che si chiamava Cergoly. È la storia di un partigiano garibaldino. Non l'ho sostanzialmente mai eseguita sostanzialmente per due buoni motivi: l'ho fatta recentemente per un amico triestino che mi aveva fatto conoscere questo poeta, e per il fatto che il poeta scrivesse in lingua triestina...d'altronde voi siete friulani e mi perdonerete se un leccese si permette... - Alessio Lega, Udine, 18 settembre 2009
Al comando portà
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envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2010 - 18:28
Il suo nome: bandito
[2004]
Testo di Carolus L. Cergoly, Canti clandestini
Album: Partigiani! (2004)
Musica di Mauro Punteri
Arrangiamenti di Valter Sivilotti
Testo tratto dai “Canti clandestini” di Carolus L. Cergoly, poeta e scrittore triestino (vedi anche Fuma el camin) e musicato da Mauro Punteri degli Zuf de Žur, autore di tutte le musiche originali dell’album "Partigiani!" nel quale reinterpretano anche Se il cielo fosse bianco di carta di Ivan Della Mea e il canto dei partigiani sloveni Na juriš! (nelle pagine relative alle due canzoni c'è anche il link al sito da dove si possono scaricare gli mp3).
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del... (continuer)
Testo di Carolus L. Cergoly, Canti clandestini
Album: Partigiani! (2004)
Musica di Mauro Punteri
Arrangiamenti di Valter Sivilotti
Testo tratto dai “Canti clandestini” di Carolus L. Cergoly, poeta e scrittore triestino (vedi anche Fuma el camin) e musicato da Mauro Punteri degli Zuf de Žur, autore di tutte le musiche originali dell’album "Partigiani!" nel quale reinterpretano anche Se il cielo fosse bianco di carta di Ivan Della Mea e il canto dei partigiani sloveni Na juriš! (nelle pagine relative alle due canzoni c'è anche il link al sito da dove si possono scaricare gli mp3).
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del... (continuer)
Al comando portà
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envoyé par Virginia Niri 3/6/2005 - 15:29
Fuma el camin
(1976)
Il testo è una poesia di Carolus L. Cergoly, poeta triestino (vedi anche Il suo nome: bandito). Musica di Alfredo Lacosegliaz
Album / Albumi: L'orco feroce
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del suo libro "Canti clandestini": "Oggi i cieli sono quasi sereni, ma non bisogna dimenticare, come certi vorrebbero, le lacrime e il sangue versato per renderli puliti."
Il testo è una poesia di Carolus L. Cergoly, poeta triestino (vedi anche Il suo nome: bandito). Musica di Alfredo Lacosegliaz
Album / Albumi: L'orco feroce
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del suo libro "Canti clandestini": "Oggi i cieli sono quasi sereni, ma non bisogna dimenticare, come certi vorrebbero, le lacrime e il sangue versato per renderli puliti."
Fuma el camin
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Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Testo trovato sul blog Buchi nella sabbia.
A differenza di Arone Pakitz, questa altrettanto bella e dolorosa poesia di Cergoly non credo sia stata messa in musica, ma la propongo lo stesso - a pieno titolo, e non come Extra - perchè l’autore la concepì fra i suoi “canti clandestini” e perchè gli Zuf de Žur l’hanno inclusa, insieme a tanti altri materiali poetici e musicali, nel loro spettacolo “Oświęcim Z 10803 - Shoah e Porrajmos”. Il titolo allude a Antoine Siegmeyer, detta Tonia, zingara rom tedesca, nata il 12 giugno 1932, che nel giorno del suo 12° compleanno,... (continuer)