Author Bob Marley
Slave Driver
Rhiannon Giddens, Amythyst Kiah, Leyla McCalla, Allison Russell
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Rhiannon Giddens, vocals and minstrel banjo;
Amythyst Kiah, vocals;
Allison Russell, vocals;
Leyla McCalla, vocals;
Dirk Powell, guitar and electric guitar;
Jason Sypher, bass
L’unica cover presente nel disco è “Slave Driver” di Bob Marley, l’artista resistente per eccellenza, proposta in un bell’adattamento.
blogfoolk.com
Here we honor a man who used music as his weapon in the battle for human rights. Bob Marley sang about spirituality and sensuality, but also about militant resistance to oppression. His message, in total, was uni- fied—he was, in the words of his wife Rita, “a revolutionary.” Like Martin Luther King, his militancy has been whitewashed in the years since his death. But this song is more relevant than ever, not only for stating the... (Continues)
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Rhiannon Giddens, vocals and minstrel banjo;
Amythyst Kiah, vocals;
Allison Russell, vocals;
Leyla McCalla, vocals;
Dirk Powell, guitar and electric guitar;
Jason Sypher, bass
L’unica cover presente nel disco è “Slave Driver” di Bob Marley, l’artista resistente per eccellenza, proposta in un bell’adattamento.
blogfoolk.com
Here we honor a man who used music as his weapon in the battle for human rights. Bob Marley sang about spirituality and sensuality, but also about militant resistance to oppression. His message, in total, was uni- fied—he was, in the words of his wife Rita, “a revolutionary.” Like Martin Luther King, his militancy has been whitewashed in the years since his death. But this song is more relevant than ever, not only for stating the... (Continues)
Dq82 2019/4/13 - 17:48
Love Generation
[2005]
Scritta da Alain Wisniak, Jean-Guy Schreiner e Christophe Le Friant, in arte Bob Sinclar, DJ francese.
Featuring Gary Pine, cantante jamaicano, per anni frontman de The Wailers post Bob Marley.
Un "tormentone" di alcuni anni fa, con tanto di "ba-ba-boum" e ritornello fischiettato un po' furbetti... Maperò adoro questa canzone e qui mi pare che ci stia bene.
Scritta da Alain Wisniak, Jean-Guy Schreiner e Christophe Le Friant, in arte Bob Sinclar, DJ francese.
Featuring Gary Pine, cantante jamaicano, per anni frontman de The Wailers post Bob Marley.
Un "tormentone" di alcuni anni fa, con tanto di "ba-ba-boum" e ritornello fischiettato un po' furbetti... Maperò adoro questa canzone e qui mi pare che ci stia bene.
From Jamaica to the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/12/25 - 21:26
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Get Up, Stand Up
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
ÉIRIGH, SEAS SUAS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gabriel Rosenstock 2018/7/27 - 16:46
So Much Trouble in the World
Irish Transcreation by Gabriel Rosenstock
TÁ AN DOMHAN SEO LÁN DE BHUAIRT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gabriel Rosenstock 2018/7/27 - 16:39
Ambush in the Night
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
LUÍOCHÁN ISTOÍCHE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gabriel Rosenstock 2018/7/27 - 16:37
No Woman, No Cry
1981
No woman No cry/Jesus
1983
Weine Nicht, Aber Schrei
Cover della celebre canzone di Bob Marley, diventa un inno contro la violenza di genere: No donna non piangere, urla
No woman No cry/Jesus
1983
Weine Nicht, Aber Schrei
Cover della celebre canzone di Bob Marley, diventa un inno contro la violenza di genere: No donna non piangere, urla
Alle deine schönen großen Brüder
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/9/11 - 14:37
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
No Woman, No Cry
A dedication to all the refugees worldwide
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/7/14 - 22:11
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Toi mourir
[1981]
Parole e musica di Serge Gainsbourg, con l’apporto di mostri sacri del reggae giamaicano come il batterista Sly Dunbar ed il bassista Robbie Shakespeare (Sly & Robbie) e il trio vocale femminile The I Threes che ha spesso accompagnato Bob Marley & The Wailers (una del trio è la vedova di Marley, Rita).
Nel disco “Mauvaises nouvelles des étoiles”, titolo preso in prestito da quello di un disegno del pittore espressionista tedesco Paul Klee (1879-1940), che Gainsbourg aveva acquistato in quel periodo (mica scemo!)
Nell’album non c’è solo La nostalgie camarade di significativo... Il trait d’union di diversi brani presenti è l’anticolonialismo, come pure in questa “Buana, tu dato me mucchio di cianfrusaglie, ma tu dato me anche armi e ora tu morire, tu andare a vedere tuo paradiso!”...
Parole e musica di Serge Gainsbourg, con l’apporto di mostri sacri del reggae giamaicano come il batterista Sly Dunbar ed il bassista Robbie Shakespeare (Sly & Robbie) e il trio vocale femminile The I Threes che ha spesso accompagnato Bob Marley & The Wailers (una del trio è la vedova di Marley, Rita).
Nel disco “Mauvaises nouvelles des étoiles”, titolo preso in prestito da quello di un disegno del pittore espressionista tedesco Paul Klee (1879-1940), che Gainsbourg aveva acquistato in quel periodo (mica scemo!)
Nell’album non c’è solo La nostalgie camarade di significativo... Il trait d’union di diversi brani presenti è l’anticolonialismo, come pure in questa “Buana, tu dato me mucchio di cianfrusaglie, ma tu dato me anche armi e ora tu morire, tu andare a vedere tuo paradiso!”...
Toi mourir, toi mourir!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/5/25 - 20:46
Forgive Them Father
(1998)
feat. Shelly Thunder
dall'album "The Miseducation of Lauryn Hill", il primo e sinora unico album solista della cantante dei Fugees
ispirata a "Concrete Jungle" di Bob Marley
Una canzone zeppa di citazioni bibliche, sul perdonare i traditori pronti a calpestarti per raggiungere i loro sporchi fini, con riferimenti diretti alle battaglie per i diritti civili e contro l'Apartheid in Sudafrica.
feat. Shelly Thunder
dall'album "The Miseducation of Lauryn Hill", il primo e sinora unico album solista della cantante dei Fugees
ispirata a "Concrete Jungle" di Bob Marley
Una canzone zeppa di citazioni bibliche, sul perdonare i traditori pronti a calpestarti per raggiungere i loro sporchi fini, con riferimenti diretti alle battaglie per i diritti civili e contro l'Apartheid in Sudafrica.
Forgive us our trespasses as we forgive those that trespass against us
(Continues)
(Continues)
2016/2/7 - 19:58
Rise and Shine
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album “Liberation” del 1989.
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album “Liberation” del 1989.
This is the cry of a people;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/23 - 10:28
Liberation
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Title track dell’album del 1989.
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Title track dell’album del 1989.
If you are living in a market place,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/23 - 10:18
Botha the Mosquito
[1987-88]
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (Continues)
Parole e musica di Bunny Wailer (1947-), membro fondatore de The Wailers con Bob Marley e Peter Tosh
Nell’album intitolato “Liberation”
Canzone dedicata a Pieter Willem Botha (1916-2006), detto “Die Groote Krokodill”, protagonista della vita politica sudafricana dagli anni 50 fino al 1989, promotore delle guerre in Angola e Namibia, strenuo fautore dell’Apartheid e dei Bantustan (le “riserve” per i neri, molte delle quali furono formalizzate come “indipendenti” proprio tra gli anni 70 e 80, privando contemporaneamente i loro abitanti della cittadinanza sudafricana), responsabile principale della sanguinosa repressione poliziesca contro i movimenti di protesta neri, soprattutto ANC ed Inkata.
Personaggio che mi pare - quanto a storia, determinazione, ferocia ed ottusità - molto affine ad Ariel Sharon, come all’ex premier israeliano (finito all’inferno l’anno scorso dopo 8 anni... (Continues)
Ever since the abolition of slavery,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/23 - 10:06
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Crazy Baldheads
La canzone per "crazy boldheads" intende i coloni bianchi occidentali ed i bianchi di oggi che continuano a colonizzare attraverso il sistema scolastico, impregnato di una visione propria della supremazia bianca ed eurocentrico. Attraverso il mercato, la cultura, il turismo ecc. Identificare di chi si parla precisamente è fondamentale. E' un lamento post coloniale contro la cultura ed il sistema civile occidentale dei bianchi, imposto prima con la schiavitù e la colonizzazione ed adesso con il neocolonialismo culturale, economico e religioso. Sempre attualissimo...in tutto il mondo non occidentale che ha subito colonizzazione da parte dell'uomo occidentale (il riferimento all'uomo occidentale cristiano è chiaro direi nel testo quando dice "Parlandoci del vostro Dio lassù") e continua a farlo.
PAZZE TESTE PELATE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Raffaele 2014/3/15 - 12:14
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Gianni Sartori
Se ne era già parlato, se pur ancora come progetto, non ancora operativo.Adesso viene anche la conferma ufficiale.
Lo Zimbabwe non intende più esportare il litio allo stato grezzo, ma possibilmente lavorarselo in proprio.
Riepiloghiamo.
L’ex Rhodesia, oggi Zimbabwe, è tra i paesi africani uno di quelli maggiormente dotati di vaste riserve di Lithium (il terzo pare). Nel senso di “litio”, il minerale (simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico 6,94; nessun riferimento ai Nirvana quindi) essenziale per le batterie dei veicoli elettrici.E se questo “oro bianco” (il cui prezzo in soli dieci anni è cresciuto del 1.100%) ha da tempo scatenato le comprensibili brame delle grandi compagnie minerarie, finora in Zimbabwe aveva mobilitato soprattutto schiere di minatori individuali (“artigianali”). Sui quali vanno calando le... (Continues)