[2012]
Parole e musica di Tadeusz Polkowski
Nell’album intitolato “Niewygodna prawda”
Dopo essermi casualmente imbattuto nella recensione de “Il volontario di Auschwitz” (Piemme, 2014) ed aver scoperto la storia del capitano dell’esercito polacco Witold Pilecki – che fu incaricato di farsi internare ad Auschwitz per organizzarvi la resistenza e raccontare cosa accadeva nell’ inferno concentrazionario nazista, che da Auschwitz fuggì dopo tre anni per organizzare l’insurrezione di Varsavia del 1944, che dopo la fine della guerra e l’occupazione sovietica fu infiltrato in un campo di lavoro per organizzare la resistenza contro i comunisti, che fu individuato, arrestato e giustiziato da questi ultimi nel 1948 – ho cercato se esistesse in Rete una canzone che parlasse di quest’uomo coraggioso, in lotta permanente contro gli occupanti della sua terra e contro ogni totalitarismo… Ho trovato questo... (continuer)
Nikt nie zrobił tego co ten Polski Żołnierz (continuer)
Sicuramente ne sai più tu e di certo una tua traduzione di questo brano ne aiuterebbe la comprensione ben più della mi introduzione...
Per esempio mi piacerebbe sapere da quale prospettiva Tadek racconta della storia della Polonia nel suo album "Niewygodna prawda" e se davvero sia un songwriter in quota all'estrema destra o se invece l'estrema destra se ne sia appropriata...
Comunque, la cosa che conta è aver incontrato una storia come questa di Witold Pilecki, un combattente davvero coraggioso.
La cosa strana è che pensavo di trovare il suo nome - lui che ha raccontato le prime verità su Auschwitz - nell'elenco dei "Giusti fra le Nazioni" allo Yad Vashem, e invece non mi pare che ci sia... Tu ne sai qualcosa?
Ho chiesto. Non c'è. Forse perchè lui direttamente non salvò nessun ebreo, requisito per il riconoscimento.
Però i più numerosi tra i "Giusti fra le Nazioni" sono proprio i polacchi (6.454), seguiti dai neerlandesi (5.351), dai francesi (3.760), dagli ucraini (2.472) e dai belgi (1.665), tra i paesi che ne hanno almeno un migliaio... Certo, il numero dipende anche dalla diversa concentrazione di popolazione di fede ebraica all'epoca dell'Olocausto, però è comunque significativo.
Caro Bart, sarebbe bello fare anche quella traduzione, ma adesso non c'è l'ho proprio la testa per questo. Non mi piace studiare le cose di Oświęcim-Brzezinka, perché quando ero ragazzo a scuola mi hanno fatto du' palle così sull'argomento (i sovietici usavano queste testimonianze per la loro propaganda) e sono comunque cose orrende. Le so e mi basta, non sento il bisogno di apprifondirle ultriormente. Di fatto c'erano tre campi diversi ad OŚWIĘCIM e dintorni. Per parecchio tempo i prigionieri venivano sistemati e divisi per nazione, luogo di provenienza, sesso e l'altro. Prima di organizzare i trasporti di ebrei da tutta Europa, al primo campo venivano portati polacchi e poi russi, si prevedeva dopo l'estate del 1941 un grande afflusso di prigionieri dall'ost front. E Pilecki svolgeva la missione per conto della resistenza polacca, fra i prigionieri polacchi. Fu Karski, che ha portato fuori... (continuer)
Parole e musica di Tadeusz Polkowski
Nell’album intitolato “Niewygodna prawda”
Dopo essermi casualmente imbattuto nella recensione de “Il volontario di Auschwitz” (Piemme, 2014) ed aver scoperto la storia del capitano dell’esercito polacco Witold Pilecki – che fu incaricato di farsi internare ad Auschwitz per organizzarvi la resistenza e raccontare cosa accadeva nell’ inferno concentrazionario nazista, che da Auschwitz fuggì dopo tre anni per organizzare l’insurrezione di Varsavia del 1944, che dopo la fine della guerra e l’occupazione sovietica fu infiltrato in un campo di lavoro per organizzare la resistenza contro i comunisti, che fu individuato, arrestato e giustiziato da questi ultimi nel 1948 – ho cercato se esistesse in Rete una canzone che parlasse di quest’uomo coraggioso, in lotta permanente contro gli occupanti della sua terra e contro ogni totalitarismo… Ho trovato questo... (continuer)