[1912]
Un’altra allegra poesiola cantabile di Joachim Ringelnatz, cabarettista e pittore tedesco, un birbante anarchico e antiautoritario che in questi versi si prende gioco di una delle icone del nazionalismo teutonico, Federico II di Hohenzollern, “Friedrich der Große”, ossia Federico il Glande - pardon - il Grande...
Joachim Ringelnatz morì - probabilmente ridendosela - poco dopo l’avvento del nazismo, ma in tempo per vedersi bollato come artista “degenerato”. Molta della sua produzione fu distrutta negli anni successivi alla sua scomparsa.
Cercando una canzone in judezmo, mentre facevo la guardia ad un’altra in yiddish, che non la sorprendessero i crucchi, ecco che mi pare proprio di vederne arrivare uno che canticchia nella sua lingua… “Chi va là?”, urlo. Mi risponde: “Sono Joachim Ringelnatz, sono tedesco ma antifascista! Non sparare!”… Lo faccio passare. Ci abbracciamo. Meno male che anche tra di loro non tutti sono “nazi schmazi”…
Joachim Ringelnatz è stato uno scrittore, un cabarettista, un poeta, e dipingeva pure. Inventò un personaggio letterario, il marinaio Kuddel Daddeldu, che era un po’ il suo alter ego, anarchico e antiautoritario. Morì poco dopo l’avvento del nazismo, ma in tempo per vedersi bollato come artista “degenerato”. Molta della sua produzione fu distrutta negli anni successivi alla sua scomparsa.
Questa poesia-canzone sull’Italia fascista è datata 1926 ed... (continuer)
Chanson allemande – Italien-Chanson – Joachim Ringelnatz (Hans Gustav Bötticher) – 1926
« Qui va là ? », je hurle. Il me répond : « Je suis Joachim Ringelnatz, je suis Allemand, mais antifasciste ! Ne tirez pas ! »… Je le fais passer. Nous nous embrassons. C’est pas plus mal que chez eux tous ne sont pas des « nazis schmazi »…
Joachim Ringelnatz était un écrivain, un carbarettiste, un poète, et il peignait aussi. Il inventa un personnage littéraire, le matelot Kuddel Daddeldu, qui était un peu son alter ego, anarchiste et anti-autoritaire. Il mourut peu après la venue du nazisme, mais dans les temps pour se voir qualifié d’artiste « dégénéré ». Beaucoup de sa production fut détruite dans les années qui suivirent sa disparition.
Cette poésie-chanson sur l’Italie fasciste est datée de 1926 et c’est un véritable instantané de ces années, celles de l’assassinat de Matteotti, de l’institution... (continuer)
[1931]
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.
La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.
[1912]
Versi di Joachim Ringelnatz, nella raccolta intitolata “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” pubblicata nel 1912.
Musica per mezza voce e pianoforte (2009) di Gary Bachlund, compositore e cantante d’opera che vive tra Germania e USA.
Chanson allemande - Ein Taschenkrebs und ein Känguruh - Joachim Ringelnatz (Hans Gustav Bötticher) – 1912
Texte : Joachim Ringelnatz, in “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” – 1912.
Joachim Ringelnatz, 1883-1934, de son vrai nom Hans Gustav Bötticher, est un écrivain, un artiste de music-hall et un peintre allemand qui dut sa notoriété principalement à ses poèmes humoristiques autour du personnage de Kuttel Daddeldu.
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, bien qu’il s’agisse d’une histoire de 1912, elle a tout l’air d’être d’aujourd’hui.
Autant dire, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’en plus de cent ans, on n’a pas beaucoup progressé.
Exactement ! C’est ce je pense aussi, quoique, Lucien l’âne mon ami, il nous faudra nuancer le propos et comme il apparaîtra, ce n’est pas ici une affirmation chèvrechoutiste. Donc, la chanson raconte l’histoire d’une rencontre,... (continuer)
[1928]
Versi di Joachim Ringelnatz, nella raccolta intitolata “Allerdings. Gedichte” pubblicata nel 1928.
Musica per mezza voce e pianoforte (2009) di Gary Bachlund, compositore e cantante d’opera che vive tra Germania e USA.
Che sia porcellum o mattarellum o italicum, che sia proporzionale o maggioritario, corretto o con latte, uninominale secco o umido, a turno doppio o quadruplo carpiato, con premio o con nota sul registro…
Un’altra allegra poesiola cantabile di Joachim Ringelnatz, cabarettista e pittore tedesco, un birbante anarchico e antiautoritario che in questi versi si prende gioco di una delle icone del nazionalismo teutonico, Federico II di Hohenzollern, “Friedrich der Große”, ossia Federico il Glande - pardon - il Grande...
Joachim Ringelnatz morì - probabilmente ridendosela - poco dopo l’avvento del nazismo, ma in tempo per vedersi bollato come artista “degenerato”. Molta della sua produzione fu distrutta negli anni successivi alla sua scomparsa.