Per Giovanni Falcone
Per Giovanni Falcone
[1994]
Poesia / A Poem by / Poésie / Στίχοι / стих /شعر / Şiir / שירה / Runo :
Alda Merini
Voce / Speaking voice / Voix parlante / Voz que habla / Sprechende Stimme / Μιλώντας φωνή / Говорящий голос / يتحدث بصوت / Konuşma sesi / קול מדקלם / Puhuva ääni :
Franco Picchini Francone
[1994]
Poesia / A Poem by / Poésie / Στίχοι / стих /شعر / Şiir / שירה / Runo :
Alda Merini
Voce / Speaking voice / Voix parlante / Voz que habla / Sprechende Stimme / Μιλώντας φωνή / Говорящий голос / يتحدث بصوت / Konuşma sesi / קול מדקלם / Puhuva ääni :
Franco Picchini Francone
La mafia sbanda,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Gullotta 22/5/2020 - 23:07
Parcours:
La Mafia et les mafias
Bum
Poesia di Federico Tavan, nella raccolta “Amalârs, antologjie de leterature furlane”, Kappa Vu, Udine 2001.
Musica dei Bande Tzingare, progetto musicale e poetico dell’artista friulano Guido Carrara.
Nell’album “Necal” del 2001.
Federico Tavan, friulano, è stato un’Alda Merini al maschile.
“Poteva capitare anche a te
nascere in un pentolone
tra rospi e intrugli
di streghe senza processo
e il dolore grande di una madre.
Io mi sono trovato a passare
da quelle parti.”
(Federico Tavan, “Il destino di un uomo”)
Rimasto orfano, fu rinchiuso in manicomio a soli dodici anni e visse presso una struttura sanitaria di Maniago fino al 2008, quando gli fu concesso un assegno straordinario, in base alla Legge Bacchelli, cosicchè potè tornare nel paesino natale di Andreis, vicino a Pordenone, dove è morto a 64 anni nel 2013.
Federico Tavan ha scritto molte poesie, in friulano e italiano,... (continuer)
Musica dei Bande Tzingare, progetto musicale e poetico dell’artista friulano Guido Carrara.
Nell’album “Necal” del 2001.
Federico Tavan, friulano, è stato un’Alda Merini al maschile.
“Poteva capitare anche a te
nascere in un pentolone
tra rospi e intrugli
di streghe senza processo
e il dolore grande di una madre.
Io mi sono trovato a passare
da quelle parti.”
(Federico Tavan, “Il destino di un uomo”)
Rimasto orfano, fu rinchiuso in manicomio a soli dodici anni e visse presso una struttura sanitaria di Maniago fino al 2008, quando gli fu concesso un assegno straordinario, in base alla Legge Bacchelli, cosicchè potè tornare nel paesino natale di Andreis, vicino a Pordenone, dove è morto a 64 anni nel 2013.
Federico Tavan ha scritto molte poesie, in friulano e italiano,... (continuer)
Noi inchiodati
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envoyé par Bernart Bartleby 31/12/2014 - 11:26
Parcours:
Piazza Fontana et autres massacres d'État, Trains
Il grembiule
[2000]
Versi di Alda Merini
Nella raccolta intitolata “Antenate bestie da manicomio” pubblicata nel 2008.
Messa in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo.
“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva denunciare il silenzio che sulle vittime e sui perchè sono diventate tali...
Forse proprio per questo “Il pane loro” è rimasto un testo teatrale piuttosto... (continuer)
Versi di Alda Merini
Nella raccolta intitolata “Antenate bestie da manicomio” pubblicata nel 2008.
Messa in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo.
“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva denunciare il silenzio che sulle vittime e sui perchè sono diventate tali...
Forse proprio per questo “Il pane loro” è rimasto un testo teatrale piuttosto... (continuer)
Oddio il mio grembiule
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 16/8/2014 - 20:12
Mal d'Africa (Ilaria, Miran e i sentieri delle banane)
Album: "Il diavolo di mezzogiorno" (2003)
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"
"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio con il suo operatore, "mi sono scontrata con un muro di silenzi, depistaggi, documenti spariti e strani decessi di persone legate al duplice omicidio". Il governo potrebbe desecretare gli 8 mila documenti raccolti dai nostri Servizi. "Credo servirà a poco", sostiene la signora Alpi, "a me basta trovare i mandanti e guardarli in faccia"
Io so perché Ilaria e Miran sono stati uccisi. Dopo 20 anni di indagini inutili e faticose, di menzogne, depistaggi, sparizioni, altre morti sospette, ho bisogno solo di conoscere i nomi dei mandanti di quel duplice omicidio. Non li voglio vedere dietro le sbarre. Mi basta guardarli in faccia".... (continuer)
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"
"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio con il suo operatore, "mi sono scontrata con un muro di silenzi, depistaggi, documenti spariti e strani decessi di persone legate al duplice omicidio". Il governo potrebbe desecretare gli 8 mila documenti raccolti dai nostri Servizi. "Credo servirà a poco", sostiene la signora Alpi, "a me basta trovare i mandanti e guardarli in faccia"
Io so perché Ilaria e Miran sono stati uccisi. Dopo 20 anni di indagini inutili e faticose, di menzogne, depistaggi, sparizioni, altre morti sospette, ho bisogno solo di conoscere i nomi dei mandanti di quel duplice omicidio. Non li voglio vedere dietro le sbarre. Mi basta guardarli in faccia".... (continuer)
Non c'è verso di conoscere il vento
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envoyé par Flavio Poltronieri 30/5/2014 - 00:03
Vincent (Starry, Starry Night)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”
Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”
Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...
Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continuer)
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”
Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”
Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...
Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continuer)
Starry, starry night
(continuer)
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envoyé par Bernart 11/9/2013 - 23:01
I poeti
(P.Bertoli-G.Brandolini)
Album: Certi momenti - 1980
Passata oggi in radio, dedicata ad Alda Merini, mi sembrava stesse bene qui in particolare per la strofa
"ma se c'è da far la guerra il poeta è giù in cantina
fa l'amore con la serva e si scopa la regina."
Album: Certi momenti - 1980
Passata oggi in radio, dedicata ad Alda Merini, mi sembrava stesse bene qui in particolare per la strofa
"ma se c'è da far la guerra il poeta è giù in cantina
fa l'amore con la serva e si scopa la regina."
I poeti son poeti perché scrivono poesie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 2/11/2009 - 08:34
Canzone per Alda Merini
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 12/2/2009 - 14:53
Sono nata il ventuno a primavera
[2005]
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Con una dedyca a noi folly
di Ahmed il Lavavetri
Noi siamo nati il ventuno a Primavera, oppure il venticinque in autunno, il sette in estate o il quindici in inverno. Siamo nati sempre, perché siamo completamente pazzi, matti, folli, straniti, esagitati, cupi, infuocati, mesmerici, lattiginosi, verdi, levitanti, e non ci accontentiamo di realtà precostituite. Zolle? Noi apriamo qualsiasi cosa. Tempesta? Scateniamo anche la calma, la bonaccia, la pacificità che dichiarano più vento, quando ci sta, quando ci va, di un ciclone tropicale. Noi folly, che sovvertiamo le vocali, che innalziamo persino beffardi canti agli dèi quando il buio della mente sembra inghiottire ogni cosa, quando l'oscuro si fa vincente. Non ci resta che fabbricarcela, una luce tutta... (continuer)
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Con una dedyca a noi folly
di Ahmed il Lavavetri
Noi siamo nati il ventuno a Primavera, oppure il venticinque in autunno, il sette in estate o il quindici in inverno. Siamo nati sempre, perché siamo completamente pazzi, matti, folli, straniti, esagitati, cupi, infuocati, mesmerici, lattiginosi, verdi, levitanti, e non ci accontentiamo di realtà precostituite. Zolle? Noi apriamo qualsiasi cosa. Tempesta? Scateniamo anche la calma, la bonaccia, la pacificità che dichiarano più vento, quando ci sta, quando ci va, di un ciclone tropicale. Noi folly, che sovvertiamo le vocali, che innalziamo persino beffardi canti agli dèi quando il buio della mente sembra inghiottire ogni cosa, quando l'oscuro si fa vincente. Non ci resta che fabbricarcela, una luce tutta... (continuer)
Sono nata il ventuno a primavera
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 18/1/2008 - 18:34
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Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009), nella raccolta intitolata “Vuoto d'amore”, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino 1991. “L’albatros” fu certamente ispirata e suggerita alla Merini dalla lettura dell’omonima poesia di Charles Baudelaire, presente nella raccolta “Les fleurs du mal” del 1857.
Musica di Giovanni Nuti.
Interpretata da Milva, insieme alla Merini e a Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.
Poi anche nel disco di Nuti e Merini intitolato “Rasoi di seta - Giovanni Nuti canta Alda Merini” (2007)