Gli anarchici dell'autostrada
E' la notte fra il 26 ed il 27 settembre del 1970. A bordo di una Mini Morris gialla viaggiano Angelo Casile, Franco Scordo, Luigi Lo Celso, Gianni Aricò e la moglie Annalise Borth che aspetta un bambino. Sono diretti a Roma per partecipare alla manifestazione di protesta contro Nixon e la guerra imperialista in Vietnam.
Il loro viaggio termina a 58 Km da Roma, tra Ferentino e Frosinone, dove la loro macchina viene travolta da un camion. Casile, Scordo e Lo Celso morirono sul colpo e gli altri due entrarono in coma cessando di vivere poco dopo. Molti sostengono che i cinque anarchici portassero documenti importanti sulla rivolta di Reggio Calabria e sull'attentato a Gioia Tauro per consegnarli ai redattori di Umanità Nuova e che la loro morte sia stata una strage organizzata dai fascisti o dai servizi segreti.
Gli Anarchici della Baracca
Cinque anarchici del sud. Una storia degli anni Settanta di Maria Itri
Il loro viaggio termina a 58 Km da Roma, tra Ferentino e Frosinone, dove la loro macchina viene travolta da un camion. Casile, Scordo e Lo Celso morirono sul colpo e gli altri due entrarono in coma cessando di vivere poco dopo. Molti sostengono che i cinque anarchici portassero documenti importanti sulla rivolta di Reggio Calabria e sull'attentato a Gioia Tauro per consegnarli ai redattori di Umanità Nuova e che la loro morte sia stata una strage organizzata dai fascisti o dai servizi segreti.
Gli Anarchici della Baracca
Cinque anarchici del sud. Una storia degli anni Settanta di Maria Itri
Contro il borghesismo invadente
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Contributed by Dq82 2021/1/2 - 12:18
Il valzer di Nino e Giovanna
2017
Un valzer per Nino Malara e Giovanna Gairo; lui giovane comunista anarchico di Reggio Calabria; lei sarta e stilista formatasi nel laboratorio Versace di Reggio Calabria. Per la lotta antifascista Nino, sposo novello, viene arrestato e condannato al confino a Favignana e poi a Lipari. Giovanna, per amore, rinuncia alla libertà e lo segue al confino per cinque anni. Lì nasce la prima figlia, Idenia, e tornati in Calabria, continuano la loro lotta antifascista. Non prendono la tessera del fascio. Nino non trova lavoro. Il negozio di moda diventa fonte di sostentamento. Nasce a Cosenza il secondo figlio, Empio. Nino viene arrestato in ogni occasione dalla polizia, quando si immagina che possa contrastare il fascismo. Ai figli nascondono la verità e raccontano che il padre è dovuto partire per lavoro. Giovanna è forte, tenace, laboriosa, brava. Ha gusto e abilità nelle mani. Lui disegna... (Continues)
Un valzer per Nino Malara e Giovanna Gairo; lui giovane comunista anarchico di Reggio Calabria; lei sarta e stilista formatasi nel laboratorio Versace di Reggio Calabria. Per la lotta antifascista Nino, sposo novello, viene arrestato e condannato al confino a Favignana e poi a Lipari. Giovanna, per amore, rinuncia alla libertà e lo segue al confino per cinque anni. Lì nasce la prima figlia, Idenia, e tornati in Calabria, continuano la loro lotta antifascista. Non prendono la tessera del fascio. Nino non trova lavoro. Il negozio di moda diventa fonte di sostentamento. Nasce a Cosenza il secondo figlio, Empio. Nino viene arrestato in ogni occasione dalla polizia, quando si immagina che possa contrastare il fascismo. Ai figli nascondono la verità e raccontano che il padre è dovuto partire per lavoro. Giovanna è forte, tenace, laboriosa, brava. Ha gusto e abilità nelle mani. Lui disegna... (Continues)
Nino Malara, ferroviere anarchico antifascista
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Contributed by Dq82 2020/12/31 - 11:57
Riace Forever
2018
S’intitola “Riaceforever” il brano di Francesca Prestia ed è dedicato a Riace: “Utopia del nostro tempo/Spazio aperto/Nel cielo azzurro volo di libertà…”
«Riace è la dimostrazione che il dialogo fra popoli e tra religioni è possibile, ma è anche il meglio della carica d’umanità del nostro Mezzogiorno e in particolare la Calabria. Va difeso con la musica, il confronto pacato ma responsabile e soprattutto con l’esercizio di una cittadinanza attiva e resiliente»
8 Settembre 2019 Domenico Leccese
Francesca Prestia nata in Catanzaro il 27 settembre 1965 è una cantante italiana.
È l’unica donna cantastorie della Calabria che compone ballate anche in lingua grecanica e arbëreshe.
È diplomata in Flauto traverso (ha conseguito il compimento inferiore di Composizione); è diplomata in Musicoterapia, laureata in Dams Musica (Facoltà di Lettere e Filosofia).
Nel giugno 2015 ha eseguito,... (Continues)
S’intitola “Riaceforever” il brano di Francesca Prestia ed è dedicato a Riace: “Utopia del nostro tempo/Spazio aperto/Nel cielo azzurro volo di libertà…”
«Riace è la dimostrazione che il dialogo fra popoli e tra religioni è possibile, ma è anche il meglio della carica d’umanità del nostro Mezzogiorno e in particolare la Calabria. Va difeso con la musica, il confronto pacato ma responsabile e soprattutto con l’esercizio di una cittadinanza attiva e resiliente»
8 Settembre 2019 Domenico Leccese
Francesca Prestia nata in Catanzaro il 27 settembre 1965 è una cantante italiana.
È l’unica donna cantastorie della Calabria che compone ballate anche in lingua grecanica e arbëreshe.
È diplomata in Flauto traverso (ha conseguito il compimento inferiore di Composizione); è diplomata in Musicoterapia, laureata in Dams Musica (Facoltà di Lettere e Filosofia).
Nel giugno 2015 ha eseguito,... (Continues)
Dal mare su si sale per morbide colline
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Contributed by Dq82 2020/12/31 - 11:08
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Shalom Adonài, shalom - La pace sia
2020
Testo e musica di Francesca Prestia
Testo scritto nelle varie lingue parlate in Calabria: ebraico, greco calabrese, arbëreshë e occitano di Guardia Piemontese (CS)
Testo e musica di Francesca Prestia
Testo scritto nelle varie lingue parlate in Calabria: ebraico, greco calabrese, arbëreshë e occitano di Guardia Piemontese (CS)
Shalom Adonài, shalom
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Contributed by Dq82 2020/12/31 - 11:01
La ballata di Lea
Lea Garofalo, di Petilia Policastro, provincia di Crotone, era una collaboratrice di giustizia. Testimoniò con grande coraggio sulla faida tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno, per affrancarsi dalla cultura 'ndranghetista e, soprattutto, per dare un futuro migliore a sua figlia Denise. Lea pagò con la vita questa sua ribellione alla 'ndrangheta. Nel 2009 venne infatti uccisa e sciolta nell'acido. Per l'orribile fine di Lea i suoi sei aguzzini sono stati condannati all'ergastolo. Lea, dunque, rimane un simbolo e un'icona della lotta a tutte le mafie.
"La ballata è nata dalla lettura di un articolo sul Quotidiano di Calabria che si intitolava “Sognava l’Australia’, leggendo quell’articolo la storia mi colpì perché quando una donna la si priva della libertà di scelta del come vivere la propria vita, questa è una cosa sconvolgente, perché so di tante donne che vivono nella sofferenza... (Continues)
"La ballata è nata dalla lettura di un articolo sul Quotidiano di Calabria che si intitolava “Sognava l’Australia’, leggendo quell’articolo la storia mi colpì perché quando una donna la si priva della libertà di scelta del come vivere la propria vita, questa è una cosa sconvolgente, perché so di tante donne che vivono nella sofferenza... (Continues)
Ciangiti assema a mia
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Contributed by Silva 2013/6/28 - 13:46
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
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I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)