Autobiografía (No sirves para nada)
[1955-56]
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).
Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…
"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (continuer)
Versi del grande poeta catalano, dalla raccolta intitolata “Salmos al viento” pubblicata nel 1956.
Musica di Paco Ibáñez – che reintitolò la poesia “No sirves para nada” – nell’album “Paco Ibáñez canta a José Agustín Goytisolo” pubblicato nel 2002 (ma la collaborazione tra Ibáñez e Goytisolo iniziò molti anni prima…).
Accompagnata da una citazione dal libro dei Salmi («il salmo più cupo del Salterio, la più tenebrosa di tutte le lamentazioni, il più drammatico De profundis, il Cantico dei cantici del pessimismo...», secondo David Maria Turoldo), ecco un’elegia sarcastica di un uomo e di un poeta inconforme ed inadatto (mai adattato) ai suoi tempi…
Non a caso Paco Ibáñez nei suoi concerti la introduce sempre dicendo che si tratta di un meraviglioso inno alla Libertà…
"… Paco [Ibáñez] llegó a mi casa con una guitarra... al fin comenzó a explicar que le gustaba poner música y... (continuer)
“Fui un mísero afligido desde mi mocedad, siempre lleno de espanto, lleno de tristeza” (Salm., 88, 16).
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2014 - 10:15
Dende que Franco e Falanxe
[…]Canti della nuova Resistenza spagnola (1936-1961)”. Con este título, la editorial Einaudi, de Torino, publica, en 1962, una colectánea de “cantos” recogidos en varias ciudades de España por dos izquierdistas italianos, Sergio Liberovici y Michele L. Straniero, en 1961. En 1963, la editorial El Siglo Ilustrado, de Montevideo, publica, con prólogo de Carlos M. Rama, la traducción castellana del volumen turinés: Cantos de la Nueva Resistencia Española. En el mismo año salió una edición francesa: Chansons de la nouvelle résistence espagnole, Paris, François Maspero.
En estos Cantos colaboraron, anónimamente, algunos de los mejores poetas de la época, todos radicalmente antifranquistas: Gabriel Celaya, Blas de Otero, José Agustín Goytisolo, Jesús López Pacheco... Los responsables de la colectánea recogieron también canciones que, más o menos clandestinamente, se cantaban... (continuer)
En estos Cantos colaboraron, anónimamente, algunos de los mejores poetas de la época, todos radicalmente antifranquistas: Gabriel Celaya, Blas de Otero, José Agustín Goytisolo, Jesús López Pacheco... Los responsables de la colectánea recogieron también canciones que, más o menos clandestinamente, se cantaban... (continuer)
Bernart 3/10/2013 - 08:33
En tiempos de ignominia
Antiwar Songs Blog
Una bellissima poesia di José Agustín Goytisolo con cui Paco Ibáñez introduce spesso i propri concerti… “En tiempos de ignominia”, scritta nel 1994, è stata pubblicata solo dopo la morte del grande scrittore e poeta spagnolo (Barcellona, 1928 – 1999) nell’omaggio intitolato “Goytisolo – Veintisiete voces para un único poema, veintisiete miradas para un mismo […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-12 10:23:00
Ella dio su voto a Nixon
[1973]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Uno sguardo impietoso sull’America che sosteneva Nixon negli anni immediatamente precedenti la clamorosa sconfitta in Vietnam e la vergognosa uscita di scena del presidente in seguito allo scandalo Watergate…
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Uno sguardo impietoso sull’America che sosteneva Nixon negli anni immediatamente precedenti la clamorosa sconfitta in Vietnam e la vergognosa uscita di scena del presidente in seguito allo scandalo Watergate…
Se llama Katheleen y es rubia
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envoyé par Bernart 31/5/2013 - 11:19
Completamente libre
[1973]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Non certo contro la guerra, anzi, è una poesia/canzone che celebra la violenza guerrigliera… Ma da alcuni dettagli (le sirene d’allarme di un vicino aeroporto, il guerrigliero ferito che dopo l’azione si appoggia a delle canne, una jeep americana saltata in aria…) credo che il teatro si quello della guerra del Vietnam, forse durante la celebre “offensiva del Têt” del gennaio 1968, quando esercito nordvietnamita e vietcong attaccarono anche città importanti come Huế e Sài Gòn…
Vedete un po’ voi, cari Admins, se inserirla o meno…
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi nella raccolta intitolata “Bajo tolerancia”. In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Non certo contro la guerra, anzi, è una poesia/canzone che celebra la violenza guerrigliera… Ma da alcuni dettagli (le sirene d’allarme di un vicino aeroporto, il guerrigliero ferito che dopo l’azione si appoggia a delle canne, una jeep americana saltata in aria…) credo che il teatro si quello della guerra del Vietnam, forse durante la celebre “offensiva del Têt” del gennaio 1968, quando esercito nordvietnamita e vietcong attaccarono anche città importanti come Huế e Sài Gòn…
Vedete un po’ voi, cari Admins, se inserirla o meno…
Asió con ambas manos la baranda
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envoyé par Bernart 31/5/2013 - 10:58
De noche a solas
[1967?]
Poesia in morte di Che Guevara, in seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Poesia in morte di Che Guevara, in seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (tutte poesie nate per essere messe in musica e cantate) pubblicata nel 1979 e dedicata (meglio, regalata) all’amico Paco Ibáñez.
Aunque los teletipos y la radio
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envoyé par Bernart 31/5/2013 - 10:22
Parcours:
Che Guevara
Sépalo usted
[1977]
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi in “Canciones olvidadas”, terza parte della raccolta intitolata “Del tiempo y del olvido”. In questa sezione Goytisolo raccolse 15 poesie nate per poter essere messe in musica e cantate.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata, non a caso, all’amico Paco Ibáñez.
Come Aquellas palabras, anche questa poesia è verosimilmente dedicata (ma non ho trovato preciso riscontro) a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Versi del grande poeta catalano, originariamente compresi in “Canciones olvidadas”, terza parte della raccolta intitolata “Del tiempo y del olvido”. In questa sezione Goytisolo raccolse 15 poesie nate per poter essere messe in musica e cantate.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata, non a caso, all’amico Paco Ibáñez.
Come Aquellas palabras, anche questa poesia è verosimilmente dedicata (ma non ho trovato preciso riscontro) a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Nunca la paz o el sueño
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envoyé par Bernart 31/5/2013 - 10:06
Aquellas palabras
[1960]
Versi del grande poeta catalano in omaggio a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Poesia originariamente pubblicata su “Ínsula - revista de letras y ciencias humanas”, anno XV, n. 168, novembre 1960.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata all’amico Paco Ibáñez.
Versi del grande poeta catalano in omaggio a Miguel Hernández, poeta e drammaturgo spagnolo, combattente repubblicano, morto in un carcere franchista nel 1942.
Poesia originariamente pubblicata su “Ínsula - revista de letras y ciencias humanas”, anno XV, n. 168, novembre 1960.
In seguito compresa nella raccolta intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” pubblicata nel 1979 e dedicata all’amico Paco Ibáñez.
Fueron unas palabras
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envoyé par Bernart 30/5/2013 - 23:22
Más que una palabra
[1977]
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tutte tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
Versi del grande poeta catalano dalla raccolta “Del tiempo y del olvido” e poi anche in quella intitolata “Palabras para Julia y otras canciones” (1979), una scelta di “letras para cantar” - come Goytisolo stesso le definiva - che il poeta dedicò all’amico Paco Ibañez, tutte tratte da opere precedenti ma accomunate dalla possibilità o dal desiderio che fossero poste in musica.
La libertad es más que una palabra
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envoyé par Bernart 5/5/2013 - 20:57
Palabras para Julia
[1969?]
Versi di José Agustín Goytisolo, scrittore e poeta catalano amico di Ibáñez, che ne mise in musica parecchi testi, da Érase una vez a En tiempos de ignominia a Me lo decía mi abuelito.
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Paco Ibañez en el Olympia - Les uns par les autres” registrato dal vivo a Parigi nel 1969.
Non so esattamente in che anno Goytisolo scrisse questa che è forse la sua poesia più famosa.
“Palabras para Julia” compare per la prima volta nella raccolta poetica intitolata “Bajo tolerancia” pubblicata nel 1973 ma, se Ibáñez la eseguiva dal vivo già nel 1969, deve certamente risalire almeno a qualche anno prima...
Avevo quasi pensato di proporla come Extra, visto che in apparenza non si tratta di una canzone contro la guerra ma di una lettera piena d’amore di un padre alla propria figlia che si affaccia all’età adulta. Poi però ho scoperto che in questi versi Goytisolo... (continuer)
Versi di José Agustín Goytisolo, scrittore e poeta catalano amico di Ibáñez, che ne mise in musica parecchi testi, da Érase una vez a En tiempos de ignominia a Me lo decía mi abuelito.
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Paco Ibañez en el Olympia - Les uns par les autres” registrato dal vivo a Parigi nel 1969.
Non so esattamente in che anno Goytisolo scrisse questa che è forse la sua poesia più famosa.
“Palabras para Julia” compare per la prima volta nella raccolta poetica intitolata “Bajo tolerancia” pubblicata nel 1973 ma, se Ibáñez la eseguiva dal vivo già nel 1969, deve certamente risalire almeno a qualche anno prima...
Avevo quasi pensato di proporla come Extra, visto che in apparenza non si tratta di una canzone contro la guerra ma di una lettera piena d’amore di un padre alla propria figlia che si affaccia all’età adulta. Poi però ho scoperto che in questi versi Goytisolo... (continuer)
Tú no puedes volver atrás
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envoyé par Bernart 1/5/2013 - 15:14
Me lo decía mi abuelito
[1969]
Album “Paco Ibañez dal vivo all’Olimpya di Parigi”
Non una canzone contro la guerra, ma contro la mentalità assai diffusa che ne crea i presupposti, ingiustizia e diseguaglianza:
La terra tutta intera, il sole e il mare,
sono di quelli che hanno saputo
sedersi sopra i più
Ma, per fortuna, c'è chi non vuole far proprio questo ideale di sopraffazione e prevaricazione:
Me lo disse mio nonno,
me lo disse mio padre,
me lo dissero molte volte
e altrettante volte lo dimenticavo
Il testo è quello di una poesia scritta da José Agustín Goytisolo, poeta catalano grande amico ed ispiratore di Ibáñez.
Di Goytisolo si vedano anche En tiempos de ignominia, che Ibáñez è solito recitare introducendo i suoi concerti, e Érase una vez, sempre dal famoso concerto all'Olimpya.
Album “Paco Ibañez dal vivo all’Olimpya di Parigi”
Non una canzone contro la guerra, ma contro la mentalità assai diffusa che ne crea i presupposti, ingiustizia e diseguaglianza:
La terra tutta intera, il sole e il mare,
sono di quelli che hanno saputo
sedersi sopra i più
Ma, per fortuna, c'è chi non vuole far proprio questo ideale di sopraffazione e prevaricazione:
Me lo disse mio nonno,
me lo disse mio padre,
me lo dissero molte volte
e altrettante volte lo dimenticavo
Il testo è quello di una poesia scritta da José Agustín Goytisolo, poeta catalano grande amico ed ispiratore di Ibáñez.
Di Goytisolo si vedano anche En tiempos de ignominia, che Ibáñez è solito recitare introducendo i suoi concerti, e Érase una vez, sempre dal famoso concerto all'Olimpya.
Me lo decía mi abuelito,
(continuer)
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envoyé par Alessandro 18/1/2010 - 10:56
Érase una vez
[1969]
Album “Paco Ibañez dal vivo all’Olimpya di Parigi”
Il testo è quello di “El cuento”, una poesia scritta – credo - nel 1959 da José Agustín Goytisolo, poeta catalano amico di Ibáñez.
Ho deciso di proporre l’inserimento di questa canzone dopo una lettura più attenta dell’articolo di Alessandro Scuro “Paco Ibáñez all’Olympia. 40 anni fa” su A – Rivista Anarchica, anno 39, n. 348, novembre 2009. Ho scoperto anche che Alessandro Scuro si è da poco laureato a Genova in Scienze della mediazione linguistica con una tesi proprio su quel concerto, analizzando le canzoni proposte da Ibáñez in relazione al contesto socio-culturale della Spagna durante il tardofranchismo.
A dire il vero, penso che gran parte delle canzoni di quello storico concerto potrebbero essere inserite sulle CCG, ma tutti sappiamo che i nostri Admins sono perfidi (rigorosi) e spietati (giusti)…
“Érase una vez” la inserirei... (continuer)
Album “Paco Ibañez dal vivo all’Olimpya di Parigi”
Il testo è quello di “El cuento”, una poesia scritta – credo - nel 1959 da José Agustín Goytisolo, poeta catalano amico di Ibáñez.
Ho deciso di proporre l’inserimento di questa canzone dopo una lettura più attenta dell’articolo di Alessandro Scuro “Paco Ibáñez all’Olympia. 40 anni fa” su A – Rivista Anarchica, anno 39, n. 348, novembre 2009. Ho scoperto anche che Alessandro Scuro si è da poco laureato a Genova in Scienze della mediazione linguistica con una tesi proprio su quel concerto, analizzando le canzoni proposte da Ibáñez in relazione al contesto socio-culturale della Spagna durante il tardofranchismo.
A dire il vero, penso che gran parte delle canzoni di quello storico concerto potrebbero essere inserite sulle CCG, ma tutti sappiamo che i nostri Admins sono perfidi (rigorosi) e spietati (giusti)…
“Érase una vez” la inserirei... (continuer)
Érase una vez
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 15/1/2010 - 09:56
Parcours:
Le monde à rebours
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Testo dal blog El cau de Calpurni