Animi
Veluppilai Balachandran,Vasyl Balachin,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2022/3/12 - 18:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ho provato a cercare qualche storia legata ai nomi nella canzone dei Fratelli Mancuso:
- Tema Kombe, 32 anni, era un richiedente asilo ugandese che nel 2003 si tolse la vita, dopo diversi altri tentativi, impiccandosi mentre era recluso in una struttura psichiatrica ad Ascot, Inghilterra.
- Robertus Grabys, 50 anni, era un rifugiato dalla Lituania. Sofferente di depressione, nel 2000 si tolse la vita impiccandosi mentre era detenuto in un carcere vicino ad Heathrow, Inghilterra.
- Kuami Aziaku Prempe, 42 anni, era un richiedente asilo del Togo. Si impiccò nel 2000 nel suo appartemento di Salzwedel, Germania, per la paura di essere rimpatriato.
- Shiraz Pir, 25 anni, dal Pakistan, nel 2002 si uccise impiccandosi a Bristol, Inghilterra, alla notizia che la sua domanda di asilo era stata respinta.
- Manikam Thanividirasa, 40 anni, dallo Sri Lanka. Suicida nel 1999 a Büren, Germania, in... (Continues)
- Tema Kombe, 32 anni, era un richiedente asilo ugandese che nel 2003 si tolse la vita, dopo diversi altri tentativi, impiccandosi mentre era recluso in una struttura psichiatrica ad Ascot, Inghilterra.
- Robertus Grabys, 50 anni, era un rifugiato dalla Lituania. Sofferente di depressione, nel 2000 si tolse la vita impiccandosi mentre era detenuto in un carcere vicino ad Heathrow, Inghilterra.
- Kuami Aziaku Prempe, 42 anni, era un richiedente asilo del Togo. Si impiccò nel 2000 nel suo appartemento di Salzwedel, Germania, per la paura di essere rimpatriato.
- Shiraz Pir, 25 anni, dal Pakistan, nel 2002 si uccise impiccandosi a Bristol, Inghilterra, alla notizia che la sua domanda di asilo era stata respinta.
- Manikam Thanividirasa, 40 anni, dallo Sri Lanka. Suicida nel 1999 a Büren, Germania, in... (Continues)
B.B. 2022/3/13 - 17:21
Ho fatto qualche ulteriore ricerca:
- Veluppilai Balachandran era un rifugiato tamil dello Sri Lanka. Sebbene minacciato di tortura e uccisione da parte delle autorità srilankesi, una volta rifugiatosi in Germania fu arrestato dalle autorità tedesche che gli notificarono l'espulsione. Rinchiuso nel centro detenzione di Moers, in Renania-Westfalia, si impiccò il 23 marzo 1999; aveva 39 anni. L'ambasciata tedesca a Colombo (Sri Lanka) rifiutò a sua moglie e alla figlia di 7 anni un visto per la Germania, per cui non poterono assistere neppure al funerale.
- Veluppilai Balachandran era un rifugiato tamil dello Sri Lanka. Sebbene minacciato di tortura e uccisione da parte delle autorità srilankesi, una volta rifugiatosi in Germania fu arrestato dalle autorità tedesche che gli notificarono l'espulsione. Rinchiuso nel centro detenzione di Moers, in Renania-Westfalia, si impiccò il 23 marzo 1999; aveva 39 anni. L'ambasciata tedesca a Colombo (Sri Lanka) rifiutò a sua moglie e alla figlia di 7 anni un visto per la Germania, per cui non poterono assistere neppure al funerale.
Riccardo Venturi 2022/3/14 - 03:40
Rosa di carta
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Passanu treni tra prieni nìevuli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2022/3/12 - 19:34
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La scinnuta
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Quannu la scala scìnninu nfilici
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2022/3/12 - 19:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Cori miu
[2020]
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
La catina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2022/3/12 - 18:33
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mi chiamo Forse
"C’è una canzone del nostro repertorio che ha per titolo “Mi chiamo Forse” e parla delle persone che attraversano il Canale di Sicilia, spingendosi verso le nostre coste per cercare di fuggire dalla guerra e dalla povertà. Qualche anno fa abbiamo ospitato una madre che aveva adottato un bimbo in Eritrea. Era una regista che era venuta a casa nostra perché voleva che le nostre musiche accompagnassero una sua opera teatrale. Ci raccontò questo fatto molto bello e significativo. Lei ha un figlio naturale e ha adottato un bambino eritreo. Insieme al marito era andata in Eritrea per portare a casa il bambino. Avevano preparato tutte le pratiche, il nome del bambino naturalmente era in lingua eritrea. Appena arrivati in aeroporto per fare il check-in gli dissero che era riportato solo il loro nome ma non c’era quello del bambino. Allora diede un’occhiata ai documenti e le fecero notare che c’era... (Continues)
Quando lo videro sopra un legno fradicio
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/28 - 11:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
si trova, unitamente ad altri capolavori, nel cd:
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Flavio Poltronieri 2020/2/4 - 18:08
Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori
Anonymous
Anche i F.lli Mancuso con Francesco Benozzo e Fabio Bonvicini l'hanno magistralmente interpretata nel 2016 all'interno del loro Requiem Laico.
Flavio Poltronieri 2020/2/4 - 14:23
Disiu di tìa
2003
Cantu
2016
Francesco Benozzo/Fabio Bonvicini/Fratelli Mancuso – Un requiem laico (Arci Reggio Emilia/Fondazione Ex Campo di Fossoli 2016)
L’estratto di una lettera (datata giugno 1944) tratta dal carteggio tra Giangio Banfi, rinchiuso a Fossoli, morto poi a Mathausen, e la moglie Julia Bertolotti.*
Cantu
2016
Francesco Benozzo/Fabio Bonvicini/Fratelli Mancuso – Un requiem laico (Arci Reggio Emilia/Fondazione Ex Campo di Fossoli 2016)
L’estratto di una lettera (datata giugno 1944) tratta dal carteggio tra Giangio Banfi, rinchiuso a Fossoli, morto poi a Mathausen, e la moglie Julia Bertolotti.*
Oi mi liggiu ’na poesia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/12/7 - 10:24
L’albiru
[2004]
Album “Trazzeri”
Album “Trazzeri”
‘n’albiru dintra mi crisci
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/9 - 14:08
Ciao Giorgio, hai voglia di dare controllare che il testo sia corretto? Grazie!
Dead End 2013/3/9 - 14:09
Diciamo che pressappoco va bene. Io metterei, come sai, qualche accento in più. Ma, forse, è solo una mia esigenza.
Buona domenica!
Buona domenica!
giorgio 2013/3/10 - 12:31
La disgrazia
[2008]
Testo e Musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Album: Requiem
Nel corso del 2006, 1302 persone sono morte sul posto di lavoro nella sola Italia; un dato da considerarsi "provvisorio e destinato a implementarsi nei prossimi mesi" – specifica l'Inail nell'ultimo rapporto annuale presentato il 30 aprile 2007 – "a causa dei tempi tecnici di accertamento"; è ipotizzabile, secondo l'ente, sulla base di proiezioni statistiche, che il numero sia "destinato a riposizionarsi su livelli prossimi ai 1350 casi". Denunciati, occorre sottolineare.
1338 sono state le vittime nel 2007, secondo i primi dati disponibili, destinati anch'essi ad aumentare visibilmente. Dati che non tengono conto dei decessi per malattia professionale, 250 i casi accertati nel 2006.
Sono numeri che hanno visto un lento e progressivo calo dal 2002 al 2005 (rispettivamente, 1478 morti nel 2002, 1449 nel 2003, 1328 nel 2004,... (Continues)
Testo e Musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Album: Requiem
Nel corso del 2006, 1302 persone sono morte sul posto di lavoro nella sola Italia; un dato da considerarsi "provvisorio e destinato a implementarsi nei prossimi mesi" – specifica l'Inail nell'ultimo rapporto annuale presentato il 30 aprile 2007 – "a causa dei tempi tecnici di accertamento"; è ipotizzabile, secondo l'ente, sulla base di proiezioni statistiche, che il numero sia "destinato a riposizionarsi su livelli prossimi ai 1350 casi". Denunciati, occorre sottolineare.
1338 sono state le vittime nel 2007, secondo i primi dati disponibili, destinati anch'essi ad aumentare visibilmente. Dati che non tengono conto dei decessi per malattia professionale, 250 i casi accertati nel 2006.
Sono numeri che hanno visto un lento e progressivo calo dal 2002 al 2005 (rispettivamente, 1478 morti nel 2002, 1449 nel 2003, 1328 nel 2004,... (Continues)
Ci purtàru quattru ciuri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End e giorgio 2013/3/13 - 17:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Si dumani ia murissi
[1997]
Dall’album “Bella Maria”, con Antonio Marangolo, sassofonista, compositore e arrangiatore catanese.
Dall’album “Bella Maria”, con Antonio Marangolo, sassofonista, compositore e arrangiatore catanese.
Si dumani ia murìssi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End e giorgio 2013/3/11 - 16:39
Al solito, chiedo a Giorgio una revisione del testo (qui mi sembra che gli accenti siano davvero pochi per i tuoi gusti!)…
Dead End 2013/3/11 - 16:39
D'accordo, al solito. E le firmiamo congiuntamente, anche se faccio tutto io.. ;)
Altro che accenti, qui mi pare che manchino pure delle strofe.. Ti posso chiedere dove cavolo prendi questi testi? Perché ho cercato anch'io un po' nel web, per i testi dei Mancuso..: e sono andato a "sbattere" in siti che dopo aver annunciato di averceli, non solo non li hanno... ma li vogliono scritti dal visitatore :)) riservandogli un apposito spazio (!). Ma questo è un favore che faccio solo alle CCG, mica a tutti!
Altro che accenti, qui mi pare che manchino pure delle strofe.. Ti posso chiedere dove cavolo prendi questi testi? Perché ho cercato anch'io un po' nel web, per i testi dei Mancuso..: e sono andato a "sbattere" in siti che dopo aver annunciato di averceli, non solo non li hanno... ma li vogliono scritti dal visitatore :)) riservandogli un apposito spazio (!). Ma questo è un favore che faccio solo alle CCG, mica a tutti!
giorgio 2013/3/12 - 17:22
Hai ragione, mancano delle strofe...
All'indirizzo che segue mi pare che sia completa (e c'è pure la traduzione, così ti risparmi la fatica...):
http://www.panicaleturismo.it/pdf/opus...
E mi pare che ci siano lì pure altre canzoni degne di nota e delle CCG, come "La disgrazia" e forse anche "Lu munnu bellu"... Ci dai un occhio tu?
Ciao!
All'indirizzo che segue mi pare che sia completa (e c'è pure la traduzione, così ti risparmi la fatica...):
http://www.panicaleturismo.it/pdf/opus...
E mi pare che ci siano lì pure altre canzoni degne di nota e delle CCG, come "La disgrazia" e forse anche "Lu munnu bellu"... Ci dai un occhio tu?
Ciao!
Dead End 2013/3/12 - 17:56
Dead End 2013/3/12 - 17:59
Credo
[2009]
Versi di Roberta Dapunt, poetessa della Val Badia, dalla raccolta “La Terra più del paradiso”, Einaudi, 2009.
Ambientazione sonora dei Fratelli Mancuso e del compositore Marco Betta.
Nello spettacolo dei Fratelli Mancuso “Il viaggio dell’anima” (2011), con Enzo Mancuso (voce, chitarra classica, violino, baglama, ghironda, sipsy), Lorenzo Mancuso (voce, chitarra classica, armonium, darabouka), Elena Sciamarelli (violoncello), Ketty Teriaca (pianoforte) ed Egle Doria (attrice, voce recitante).
Sulla scena con i fratelli di Sutera, poeti, compositori e musicisti impegnati a perpetuare la memoria delle antiche ballate siciliane e che da anni si esibiscono con celebri formazioni classiche e jazzistiche e con solisti d’eccezione come Stefano Bollani, Enrico Rava, Mario Venuti e Antonella Ruggiero. Ieri, a Catania, erano con la pianista Ketty Teriaca, direttore artistico... (Continues)
Versi di Roberta Dapunt, poetessa della Val Badia, dalla raccolta “La Terra più del paradiso”, Einaudi, 2009.
Ambientazione sonora dei Fratelli Mancuso e del compositore Marco Betta.
Nello spettacolo dei Fratelli Mancuso “Il viaggio dell’anima” (2011), con Enzo Mancuso (voce, chitarra classica, violino, baglama, ghironda, sipsy), Lorenzo Mancuso (voce, chitarra classica, armonium, darabouka), Elena Sciamarelli (violoncello), Ketty Teriaca (pianoforte) ed Egle Doria (attrice, voce recitante).
Sulla scena con i fratelli di Sutera, poeti, compositori e musicisti impegnati a perpetuare la memoria delle antiche ballate siciliane e che da anni si esibiscono con celebri formazioni classiche e jazzistiche e con solisti d’eccezione come Stefano Bollani, Enrico Rava, Mario Venuti e Antonella Ruggiero. Ieri, a Catania, erano con la pianista Ketty Teriaca, direttore artistico... (Continues)
Credo nelle anime sante,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/11 - 15:35
Fratelli Mancuso: Quannu la Madunnuzza nutricava
[2004]
Album “Trazzeri”
Vedete un po’ voi... può darsi che questa stupefacente canzone dei Mancuso non c’entri nulla con le CCG... Io ci vedo un racconto apocrifo che potrebbe essere benissimo il doloroso saluto di una madre ad un figlio che ha deciso di andare partigiano, a combattere contro l’oppressore...
Album “Trazzeri”
Vedete un po’ voi... può darsi che questa stupefacente canzone dei Mancuso non c’entri nulla con le CCG... Io ci vedo un racconto apocrifo che potrebbe essere benissimo il doloroso saluto di una madre ad un figlio che ha deciso di andare partigiano, a combattere contro l’oppressore...
Potrebbe, certo, anche essere. In attesa di pensarci meglio, io l'ho approvata ma spostandola negli "Extra" (secondo me, quando tanto tempo fa inventai gli "Extra" devo essere stato baciato dal genio; che però, poi, ha deciso di andare a baciare altrove). Ad ogni modo, la canzone è davvero bella e la tua interpretazione ci potrebbe anche stare; se si reperiranno informazioni più precise, poi, siamo sempre in tempo a rispostarla. Saluti. [RV]
Quannu la Madunnùzza nutricava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End e giorgio 2013/3/9 - 14:54
Che ne dici, Giorgio? Io l'ho trovata bellissima...
Posso chiederti di dare una controllata a testo e traduzione?
Grazie!
Posso chiederti di dare una controllata a testo e traduzione?
Grazie!
Dead End 2013/3/9 - 14:56
Ovviamente stupenda; bello ritrovare puru i frati Mancusu nelle CCG, ed è stato anche bene che la abbia proposta tu, se no.. Ma permettimi però di nutrire qualche dubbio che qualunque madre possa benedire il martirio del figlio. È sicuramente più verosimile la Maria delle Tre madri di De André.
giorgio 2013/3/10 - 15:25
Grazie Giorgio!
Voglio chiederti ancora una cosa: ma questa forma di canto che ricorda moltissimo il "canto a tenore" sardo è uno specifico dei Fratelli Mancuso o è tipico anche della tradizione siciliana?
Voglio chiederti ancora una cosa: ma questa forma di canto che ricorda moltissimo il "canto a tenore" sardo è uno specifico dei Fratelli Mancuso o è tipico anche della tradizione siciliana?
Dead End 2013/3/10 - 18:28
Ce l'abbiamo anche noi questa tradizione, che ti credi? Specie nei canti natalizi e nella musica sacra. Ma si va da tempo purtroppo perdendo, come tanto altro. Benedetti i Mancuso che la fanno rivivere!
E allora? Mi hai fatto fare 'sta fatica (revisione e correzione) per leggere ancora quell'obbrobrio che hai (avete, hanno) scritto? :-))
Buona giornata!
E allora? Mi hai fatto fare 'sta fatica (revisione e correzione) per leggere ancora quell'obbrobrio che hai (avete, hanno) scritto? :-))
Buona giornata!
giorgio 2013/3/11 - 09:14
×
Testi e musica di Enzo e Lorenzo Mancuso
Nell'album "Manzamà", pubblicato per squi[libri] editore
"La fabbrica, l’alienazione, le migrazioni sono tre temi che hanno segnato le nostre vite. In questi ultimi anni sono migliaia e migliaia le persone scomparse nel tentativo di arrivare in Europa. In “Manzamà”, nel testo di “Animi”, ci sono solo i nomi di persone che erano, di fatto arrivate, ma sono perite proprio nell’ultimo tratto del viaggio, nell’ultimo tratto della loro esistenza. Perché l’abbiamo scritta e cantata così? Perché sentivamo che erano state spese già tante, troppe parole e immagini in proposito. Eppure, la nostra capacità di partecipare con passione al destino di queste persone sembra scemare. Va quindi sgombrato il campo da qualsiasi tentazione retorica. Abbiamo cercato di riportare in primo piano l’identità di quelle persone: cosa potevamo fare se non trasformare il canto in una sepoltura degna?"
(Fratelli Mancuso, intervista su BlogFoolk)