Non so se possa essere considerata una canzone contro la guerra, ma è così bella che sarebbe un peccato che mancasse in questo nostro sito, che ospita tante canzoni della Violeta.
Dulce vecina, de la verde selva, (continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 29/6/2014 - 20:30
Il testo completo della poesia che Nicanor Parra dedicò alla sorella dopo la sua morte:
DEFENSA DE VIOLETA PARRA
Dulce vecina de la verde selva
Huésped eterno del abril florido
Grande enemiga de la zarzamora
Violeta Parra.
Jardinera
locera
costurera
Bailarina del agua transparente
Árbol lleno de pájaros cantores
Violeta Parra.
Has recorrido toda la comarca
Desenterrando cántaros de greda
Y liberando pájaros cautivos
Entre las ramas.
Preocupada siempre de los otros
Cuando no del sobrino
de la tía
Cuándo vas a acordarte de ti misma
Viola piadosa.
Tu dolor es un círculo infinito
Que no comienza ni termina nunca
Pero tú te sobrepones a todo
Viola admirable.
Cuando se trata de bailar la cueca
De tu guitarra no se libra nadie
Hasta los muertos salen a bailar
Cueca valseada.
davvero bellissima la poesia di Nicanor dedicata alla sorella Violeta... Uno dei miei alias - Dead End - l'aveva già incontrata e suggerita a commento a Gracias a la vida... Solo una precisazione: la canzone si trova in uno degli ultimi lavori di Violeta, “Una chilena en París – Recordando a Chile” registrato tra il 1964 ed il 1965. La “Defensa de Violeta Parra” è recitata dallo stesso Nicanor mentre la sorella in sottofondo suona e canta mormorando il “Tema libre Nº 2”, brano strumentale da lei composto nel 1957. (fonte: www.cancioneros.com)... Quindi non si tratta di una poesia "in mortem", piuttosto di un tributo in vita: Violeta morì infatti un paio di anni più tardi.
Ciao Bartleby,
Ho trovato la poesia nella raccolta "Obra gruesa" del 1969; in più ci sono quelle citazioni esplicite della tomba: "¿Por qué no te levantas de la tumba...?" e "Qué te cuesta mujer árbol florido / Álzate en cuerpo y alma del sepulcro...". Tutti indizi che mi avevano fatto pensare a una poesia in morte, anche perché è piena di una tenera e feroce nostalgia, come per una separazione definitiva: "Dónde voy a encontrar otra Violeta / Aunque recorra campos y ciudades ... Cántame una canción inolvidable / Una canción que no termine nunca".
In effetti c'è una contraddizione tra la parte della nostalgia/rimpianto e la parte della difesa, in cui effettivamente si parla di Violeta al presente.
Allora mi sono mesa a cercare e ho trovato questo articolo:
"SANTANA DUBREUIL, Elvira . Entre la tradición y la antipoesía: "Defensa de Violeta Parra". Atenea (Concepc.) 2006, n.494, pp. 23-46.... (continuer)
Brava Maria Cristina! Due versioni della stessa elegia, una in vita e l'altra in morte di Violeta Parra. Entrambe molto belle e imprescindibili per capire chi fu questa grande poetessa e cantrice...
Grazie.
Prima di una esecuzione dal vivo, Osvaldo Rodríguez legge alcuni versi in cui spiega il suo rapporto con la poesia e la canzone popolare: il brano, piuttosto lungo e decisamente bello, termina con queste strofe in omaggio a Violeta Parra, con molti riferimenti alle sue Décimas e alle sue canzoni:
"(...)
En Pablo Neruda hallé
la fuerza y la alevosía
para cantar a porfía
las cosas que ya pasé.
Leyéndolo me enteré
del trabajo que requiere
el poeta que prefiere
ser más vate que cantor
para decir sin temor
todo aquello que le hiere
Y esta forma de versear
a lo humano y a lo divino
se la debo a un viejo trino
que ahora voy a nombrar
Me da pena recordar
y en mi pecho abre una grieta
pues aquella fue Violeta
que no conoció mi rima
de manera que ésta espina
clava mi alma de poeta."
Lutto nel mondo della letteratura ispano americana. È scomparso il 23 gennaio a 103 anni Nicanor Parra Sandoval, creatore dell’«antipoesia» e considerato uno dei più significativi poeti in lingua spagnola del ventesimo secolo.
[1971]
Parole di Osvaldo Rodríguez (1943-1996), meglio noto come Gitano Rodríguez, cantautore e poeta cileno, esule negli anni della dittatura, morto a Bardolino, Verona, di un fulminante cancro al pancreas.
Musica di Martin Micharvegas ed Albee Pavesse.
Nel disco “Tiempo de vivir”, pubblicato nel gennaio del 1972.
Un ottimismo che fu barbaramente stroncato poco tempo dopo, all’alba dell’11 settembre del 1973.
A differenza di tanti altri, Víctor Jara compreso, sorpresi e travolti dal golpe, Osvaldo Rodríguez riuscì a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989…
[1973]
Album “Les oiseaux sans mer”, edito in Francia nel 1976
Più tardi ristampato con il titolo “Los pájaros sin mar”
Canzone dedicata a Víctor Jara, assassinato dai fascisti nel settembre del 1973 nell’Estadio Chile…
Composta da Osvaldo Rodríguez, meglio noto come Gitano Rodríguez, anch’egli cileno, che nel 1973 ebbe miglior fortuna, riuscendo durante il golpe a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989.
Musica di Osvaldo Rodríguez
Non so se possa essere considerata una canzone contro la guerra, ma è così bella che sarebbe un peccato che mancasse in questo nostro sito, che ospita tante canzoni della Violeta.