I Nobraino sfornano, ed è proprio il caso di dirlo, un inedito che segue la scia del loro ultimo disco. Il testo è di Lorenzo Kruger e dei ragazzi della provincia di Taranto. Non serve aggiungere altro.
Fabbrica nuvole la ciminiera dicevo ai bambini che avevan paura (Continues)
Sempre a proposito di roba eventualmente da rimuovere, perchè magari qualcuno s'offende, allora rimuoverei anche il commento introduttivo a questa canzone ed ogni riferimento al caso di Riccardo Magherini. Infatti ci sono delle indagini in corso e nessuno può dire, fino a sentenza definitiva, che è stato assassinato oppure si è suicidato.
Non vorrei che l'Arma si offendesse!
Mi sa che l'Arma si potrebbe offendere per parecchie altre pagine in questo sito. Lasciamo stare le sentenze definitive se no bisognerebbe scrivere che quello di Pinelli fu un malore attivo. La conclusione in questo caso è che quando una persona in stato confusionale chiede aiuto bisogna chiamare il 118 - sperando che arrivino dei professionisti capaci di aiutarlo - e non certo i carabinieri, che nel mondo reale non sono quelli delle fiction.
La fotografia sopra ti mostra, caro lettore di questo sito, nudo e morto. Con alcune misteriose chiazze sul corpo. Dico “lettore” perché dalla foto si evince piuttosto chiaramente che eri di sesso maschile; nulla, però, impedirebbe che tu fossi stata una donna. Eri un essere umano, e un giorno, una sera, una notte qualsiasi li hai incontrati. Avevi, magari, una serata un po' così; ti giravano i coglioni (e di motivi per farseli girare, ce ne sono non pochi sotto questi chiardiluna), ci avevi il magone, oppure ci avevi paura, chissà; ci avevi tutta la tua vita che, in quel preciso momento, aveva deciso di esplodere in qualche modo, in mezzo a una strada. E allora hanno chiamato mezzo mondo, perché scoppiare, in questo mondo di scoppiati, è severamente proibito; ci vogliono le lucine blé che lampeggiano. Quando arrivano, tutti si sentono più al sicuro; e tu,... (Continues)
Solidarietà e con lucida rabbia, dici bene Riccardo...
E lucida rabbia vorrei indirizzare a tutti gli iscritti al Sindacato Autonomo di Polizia che ieri hanno di nuovo applaudito i loro colleghi responsabili (per sentenza passata in giudicato) della morte di Federico Aldrovandi. Lo avevano già fatto quelli del COISP (altro sindacato autonomo di polizia) l'anno scorso, e sotto le finestre degli uffici dove la mamma di Federico lavora.
Mentre Federico è morto, i suoi assassini, nonostante la condanna, e dopo aver goduto di tre anni di indulto, scontati 6 mesi (dico, sei mesi, per aver ammazzato un ragazzo di 18 anni) sono già stati reintegrati in servizio, seppur con compiti amministrativi, circondati dal calore e dalla solidarietà dei loro colleghi...
Assassini e amici degli assassini, la gente è contro di voi.
Dovrebbero espellervi tutti non solo dalla professione ma da ogni consesso civile. Dovrebbero affidarvi in prova ai servizi sociali almeno per due o tre anni, sì, ma in Sudan, in Iraq o in Afghanistan, e senza armi.
Ieri sera facendo zapping sono capitata sul programma "chi l'ha visto?". Parlavano di Magherini; ho sentito un particolare che non conoscevo. Nel rapporto dei carabinieri è stato scritto che Magherini girava a torso nudo (cosa peraltro smentita da testimoni oculari). Gli estensori del rapporto però hanno scritto: "a d'orso nudo". Certamente il delitto contro la lingua italiana non è il peggiore fra quelli commessi da costoro..tuttavia anche questo particolare dice qualcosa..
Mirto Crosia (Cosenza) - Un giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia, è morto a mezzogiorno dopo una colluttazione con due carabinieri intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze. La Repubblica del 24 maggio 2014
Anche questo l'hanno "calmato" per sempre...
La versione ufficiale, per il momento, è che si sia trattato di un infarto... La vittima in passato aveva sofferto di problemi psichici... La trama è quella di un film dell'orrore già visto decine di volte...
La prison est un lieu où l’on est souvent suicidé. En la matière, la tradition est bien établie en Italie (et ailleurs), à commencer par Gaetano Bresci Gaetano, gracié et pendu – pendu lui aussi, contre son gré.
Versión integral italiana / Versione integrale italiana / Italian full version / Version intégrale en italien / Italiankielinen versio:
NoBraino [2015]
La cover italiana dei NoBraino (band originaria di Riccione formatasi già nel 1996) è del 2015; sfruttando il medesimo artificio grafico del proprio nome, si intitolata ClandestiNo. Nel medesimo 2015, la band viene invitata al concerto del 1° maggio da tenersi a Taranto, ma inciampa -come tanti- nei “social media” (si veda qui. Il chitarrista Néstor Fabbri pubblica infatti un “commento cinico e sarcastico” su Facebook (che compare a nome del leader del gruppo, Lorenzo Kruger, che non c'entra però niente) dopo una recente strage nel canale di Sicilia (700 migranti morti): neanche il peggior leghista avrebbe saputo fare di peggio. Questo vale alla band l'esclusione immediata dal concerto del 1° maggio, sancita da Roy Paci; e non valgono... (Continues)
ClandestiNo (Continues)
Contributed by Luca 'The River' + DQ82 2015/6/2 - 15:08
Chanson italienne - Il Mangiabandiere – Nobraino – 2012
Cette chanson parle de tous les soldats morts à la guerre et qui reviennent enveloppés dans le « tricolore » pour rendre honneur à ce que nous appelons patrie.
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Ahahahaha..., rugit Lucien l'âne d'un rire qu'on ne peut que qualifier d'homérique... En voilà une bien bonne, un vrai régal cette chanson... Saluons ceux qui l'ont écrite en y glissant un grain de sel d'ironie... Rien qu'à lire son titre, je riais déjà tant il me rappelait cet autre héros qui mangeait lui aussi le drapeau : Le Salut au Drapeau.
« Il murmurait : France !... Et mangeait, quand même !
Lorsque tout à coup son cœur éclata ! »
Comme tu le vois, il n'y a pas qu'en Italie qu'on crève le mur du con. La chose est internationale. On croyait la flamme éteinte et voici qu'on la ranime.
Eh oui, Lucien l'âne mon ami, la connerie a sa place, que dis-je, ses places,... (Continues)
una cover, un omaggio, una versione ben più "terrena", più "nichilista", più "disperata"
ancora una canzone trascritta da un live, con qualche parola mancante: l'intro e la canzone
I Nobraino sfornano, ed è proprio il caso di dirlo, un inedito che segue la scia del loro ultimo disco. Il testo è di Lorenzo Kruger e dei ragazzi della provincia di Taranto. Non serve aggiungere altro.