Author Judy Garland
Oh Shenandoah
Anonymous
Gary Moore, Van Morrison & The Chieftains, Tom Waits & Keith Richards, Bruce Springsteen, Judy Garland, Richard Thompson
Oh Shenandoah(1), I love your daughter
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/2/5 - 09:33
Ol’ Man River
[1927]
Parole di Oscar Hammerstein II (1895-1960), librettista, produttore e direttore teatrale.
Musica di Jerome Kern (1885-1945), uno dei più grandi compositori americani della prima metà del 900.
Scritta per il musical “Show Boat” – tratto dall’omonimo romanzo di Edna Feder, melodramma a sfondo razziale - interpretata dall’orchestra di Paul Whiteman (grandissimo bandleader, detto “The King of Jazz”, 1890-1967) con il mitico Bix Beiderbecke (1903-1931) alla cornetta, fu cantata inizialmente da Bing Crosby, Jules Bledsoe e Irving Kaufman, ma l’interpretazione più famosa, per cui il brano è passato alla storia, è senz’altro quella resa da Paul Robeson nella riduzione cinematografica dello spettacolo “Show Boat”, datata 1936.
Il grande basso nero, e comunista, fu all’inizio fedele al testo originale ma poi, a partire dal 1938, inserì alcune sue modifiche ai versi.
In seguito la canzone... (Continues)
Parole di Oscar Hammerstein II (1895-1960), librettista, produttore e direttore teatrale.
Musica di Jerome Kern (1885-1945), uno dei più grandi compositori americani della prima metà del 900.
Scritta per il musical “Show Boat” – tratto dall’omonimo romanzo di Edna Feder, melodramma a sfondo razziale - interpretata dall’orchestra di Paul Whiteman (grandissimo bandleader, detto “The King of Jazz”, 1890-1967) con il mitico Bix Beiderbecke (1903-1931) alla cornetta, fu cantata inizialmente da Bing Crosby, Jules Bledsoe e Irving Kaufman, ma l’interpretazione più famosa, per cui il brano è passato alla storia, è senz’altro quella resa da Paul Robeson nella riduzione cinematografica dello spettacolo “Show Boat”, datata 1936.
Il grande basso nero, e comunista, fu all’inizio fedele al testo originale ma poi, a partire dal 1938, inserì alcune sue modifiche ai versi.
In seguito la canzone... (Continues)
Dere's an ol' man called de Mississippi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/3 - 12:07
בײַ מיר ביסטו שיין
Bay mir bistu sheyn
[1932]
Hit dalla commedia musicale intitolata “I Would If I Could” (in Yiddish, “Men Ken Lebn Nor Men Lost Nisht”, “You could live, but they won't let you”)
Parole di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh, 1890-1977), ebreo ungherese emigrato negli USA nel 1904, qui divenuto prima operaio, poi sarto e poi rinomato direttore di teatro e vaudeville yiddish, produttore, liricista, cantautore e attor comico (testo trovato su Wikisource)
Musica di Sholom Secunda (1894-1974), ebreo russo (nato in una città che si trova ora in Ucraina), emigrato con la famiglia negli USA nel 1907 per sfuggire ai pogrom antisemiti che in quegli anni infuriavano nell’Impero zarista. In America divenne un apprezzato compositore. Di lui c’è già traccia su questo sito a proposito delle radici di Un capretto [Dona, dona] di Herbert Pagani.
“Bay mir bistu sheyn” (anglicizzato in “Bei Mir... (Continues)
[1932]
Hit dalla commedia musicale intitolata “I Would If I Could” (in Yiddish, “Men Ken Lebn Nor Men Lost Nisht”, “You could live, but they won't let you”)
Parole di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh, 1890-1977), ebreo ungherese emigrato negli USA nel 1904, qui divenuto prima operaio, poi sarto e poi rinomato direttore di teatro e vaudeville yiddish, produttore, liricista, cantautore e attor comico (testo trovato su Wikisource)
Musica di Sholom Secunda (1894-1974), ebreo russo (nato in una città che si trova ora in Ucraina), emigrato con la famiglia negli USA nel 1907 per sfuggire ai pogrom antisemiti che in quegli anni infuriavano nell’Impero zarista. In America divenne un apprezzato compositore. Di lui c’è già traccia su questo sito a proposito delle radici di Un capretto [Dona, dona] di Herbert Pagani.
“Bay mir bistu sheyn” (anglicizzato in “Bei Mir... (Continues)
כ´וויל דיר זאָגן, דיר גלײַך צו הערן
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/29 - 14:20
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Ding-Dong! The Witch Is Dead
Una parte dei sudditi di Sua Maestà piange la scomparsa di Margaret Thatcher, spentasi (con stile: all'hotel Ritz) all'età di 87 anni, un'altra parte è del tutto indifferente e una frangia è cinicamente molto felice per l'avvenimento. Sono probabilmente ascrivibili a questi ultimi gli acquirenti delle copie di "Ding-Dong! The witch is dead" di Judy Garland, canzone che fa parte della colonna sonora di un film enormemente amato in Gran Bretagna, e cioé "The wizard of Oz". In italiano la pellicola è "Il mago di Oz" e la canzone più nota rimane "Over the rainbow" (musica di Harold Arlen, parole di E.Y. Harburg e interpretata dalla Garland), successivamente reinterpretata da molti artisti tra i quali Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Chet Baker. Il giorno stesso in cui la baronessa Thatcher - da alcuni soprannominata "la strega" - è morta, spietatamente "Ding-Dong!" è entrata nella Top 10 di iTunes UK. rockol.it
Once there was a wicked witch in the lovely land of Oz
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/4/12 - 15:59
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
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Music by Harold Arlen
Lyrics by E.Y. Harburg
Affascinante e misterioso, fenomeno durevole ed insieme effimero, l’arcobaleno è stato sempre collegato alle divinità da molte culture del mondo.
Per i cinesi l’arcobaleno era una fessura nel cielo sigillata da una divinità con pietre di sette diversi colori. I Greci credevano fosse il sentiero percorso da un messaggero che gli dei inviavano agli uomini. Per i Vichinghi l’arcobaleno era invece un ponte, che collegava la dimora degli dei e la terra degli uomini. Per gli Indù è l’arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
C’è anche una curiosa leggenda che lega l’arcobaleno ai folletti.
In particolare in Irlanda si crede che un particolare folletto irlandese (il leprechaun) nasconda il suo prezioso pentolone pieno d'oro proprio alla fine di un arcobaleno.
Questa luce multicolore è anche un simbolo di speranza, dopo l’oscurità... (Continues)