Author Elis Regina
Jardins de infância
[1975]
Scritta da João Bosco e Aldir Blanc.
Dal disco “Falso Brilhante” pubblicato nel 1976, sintesi di un fortunato spettacolo musicale realizzato da Elis Regina nel 1975.
João Bosco e Aldir Blanc, autori di questo brano, sono gli stessi di O Bêbado e a Equilibrista, vero e proprio inno contro la dittatura. E come ne “L’ubriaco e l’equilibrista” la fortissima denuncia si nasconde tra le righe di un racconto all’apparenza surreale, qui gli orrori della dittatura sono descritti attraverso gli stilemi della fiaba infantile… “Come in una favola c’è sempre una strega da bruciare, un drago che si mangia la gente e una bella addormentata che non ricorda nulla…E c’è chi si nasconde, chi fa finta di nulla, chi non vuole vedere…”
Il disco fu ovviamente stracensurato ma non tanto per le canzoni originali, piuttosto per il tributo ad Atahualpa Yupanqui, con Los Hermanos, e a Violeta Parra, con Gracias a la vida…
Scritta da João Bosco e Aldir Blanc.
Dal disco “Falso Brilhante” pubblicato nel 1976, sintesi di un fortunato spettacolo musicale realizzato da Elis Regina nel 1975.
João Bosco e Aldir Blanc, autori di questo brano, sono gli stessi di O Bêbado e a Equilibrista, vero e proprio inno contro la dittatura. E come ne “L’ubriaco e l’equilibrista” la fortissima denuncia si nasconde tra le righe di un racconto all’apparenza surreale, qui gli orrori della dittatura sono descritti attraverso gli stilemi della fiaba infantile… “Come in una favola c’è sempre una strega da bruciare, un drago che si mangia la gente e una bella addormentata che non ricorda nulla…E c’è chi si nasconde, chi fa finta di nulla, chi non vuole vedere…”
Il disco fu ovviamente stracensurato ma non tanto per le canzoni originali, piuttosto per il tributo ad Atahualpa Yupanqui, con Los Hermanos, e a Violeta Parra, con Gracias a la vida…
E como um conto de fada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/14 - 13:27
Menino das laranjas
[1964]
Parole e musica di Théo de Barros (1943-), compositore e chitarrista brasiliano, lo stesso che scrisse la musica di Disparada.
E’ il brano che apre l’album d’esordio di Vandré
Interpretata poi da da Elis Regina nel disco “Samba - Eu Canto Assim” del 1965
Canzone sul lavoro infantile… “Lugar de criança é na escola. Trabalho não”
Parole e musica di Théo de Barros (1943-), compositore e chitarrista brasiliano, lo stesso che scrisse la musica di Disparada.
E’ il brano che apre l’album d’esordio di Vandré
Interpretata poi da da Elis Regina nel disco “Samba - Eu Canto Assim” del 1965
Canzone sul lavoro infantile… “Lugar de criança é na escola. Trabalho não”
Menino que vai pra feira
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/14 - 11:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Estatuinha
[1965]
Scritta da Edu Lobo e Gianfrancesco Guarnieri (1934-2006), attore, regista, drammaturgo e poeta italo-brasiliano.
Interpretata da Edu Lobo con il Tamba Trio nel disco “5 na Bossa”, con Nara Leão.
Poi anche da Elis Regina nel disco “Elis” del 1966.
Scritta da Edu Lobo e Gianfrancesco Guarnieri (1934-2006), attore, regista, drammaturgo e poeta italo-brasiliano.
Interpretata da Edu Lobo con il Tamba Trio nel disco “5 na Bossa”, con Nara Leão.
Poi anche da Elis Regina nel disco “Elis” del 1966.
Se a mão livre do negro tocar na argila
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/5/14 - 09:36
Zambi
[1965]
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (Continues)
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (Continues)
É Zambi no açoite, ei, ei, é Zambi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/21 - 14:34
Esse mundo é meu
[1964]
Parole di Ruy Guerra
Musica di Sérgio Ricardo
Nell’album di Sérgio Ricardo “Um SR. Talento” del 1963 e poi nella colonna sonora del film “Esse mundo é meu” da lui stesso diretto nel 1964.
Nell’album di Elis Regina “O Fino do Fino” del 1965 (con il Zimbo Trio)
Nel film che prende il titolo dalla canzone i due protagonisti, l’operaio Pedro – un bianco - e il ciabattino Toninho – un nero - sono due sfruttati e malpagati che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, tanto meno a realizzare i loro modesti sogni, che per Pedro è quello di sposarsi e per Toninho quello di comprarsi una bicicletta. Così la frustrazione, l’impotenza e la rabbia li porteranno a ribellarsi contro il sistema che li rende schiavi in un mondo che non appartiene loro…
“Saravá Ogum”, “Salute a te Ogum”, è un’invocazione ad una divinità, un “orixá” della mitologia yoruba, il potente... (Continues)
Parole di Ruy Guerra
Musica di Sérgio Ricardo
Nell’album di Sérgio Ricardo “Um SR. Talento” del 1963 e poi nella colonna sonora del film “Esse mundo é meu” da lui stesso diretto nel 1964.
Nell’album di Elis Regina “O Fino do Fino” del 1965 (con il Zimbo Trio)
Nel film che prende il titolo dalla canzone i due protagonisti, l’operaio Pedro – un bianco - e il ciabattino Toninho – un nero - sono due sfruttati e malpagati che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, tanto meno a realizzare i loro modesti sogni, che per Pedro è quello di sposarsi e per Toninho quello di comprarsi una bicicletta. Così la frustrazione, l’impotenza e la rabbia li porteranno a ribellarsi contro il sistema che li rende schiavi in un mondo che non appartiene loro…
“Saravá Ogum”, “Salute a te Ogum”, è un’invocazione ad una divinità, un “orixá” della mitologia yoruba, il potente... (Continues)
Esse mundo é meu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/7 - 08:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Los Hermanos
Il testo, con le varianti, è tratto da "Cancioneros de Trovadores".
La canzone, che compare nel disco del 1969 intitolato "Preguntan de donde soy", fu scritta da Yupanqui durante il suo lungo soggiorno in Europa (Spagna e Francia) cominciato nel 1967.
Era suo preciso intento cantare della necessaria unità dei popoli del Latinoamerica nella lotta contro i regimi autoritari e le sanguinarie dittature che proprio a partire dalla decade dei 60 infestarono il continente.
La grande cantante brasiliana Elis Regina interpretò "Los hermanos" in uno dei suoi dischi più famosi, "Falso Brilhante", pubblicato nel 1976, in piena dittatura militare...
(Bernart)
Mi sono posta il problema se potesse essere considerata o meno una canzone contro la guerra, e credo che il suo messaggio di fratellanza e libertà oltre ogni frontiera possa rientrare nei criteri di ammissione del nostro sito.
(Maria Cristina)
(Maria Cristina)
La canzone, che compare nel disco del 1969 intitolato "Preguntan de donde soy", fu scritta da Yupanqui durante il suo lungo soggiorno in Europa (Spagna e Francia) cominciato nel 1967.
Era suo preciso intento cantare della necessaria unità dei popoli del Latinoamerica nella lotta contro i regimi autoritari e le sanguinarie dittature che proprio a partire dalla decade dei 60 infestarono il continente.
La grande cantante brasiliana Elis Regina interpretò "Los hermanos" in uno dei suoi dischi più famosi, "Falso Brilhante", pubblicato nel 1976, in piena dittatura militare...
(Bernart)
Yo tengo tantos hermanos,
(Continues)
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Contributed by Maria Cristina 2007/5/2 - 19:14
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Letra por Rita Lee
Música por Roberto de Carvalho
Álbum: Saudade do Brasil
“Alô, Alô Marciano! Aqui quem fala é da Terra!” A música “Alô, Alô Marciano”, um dos maiores sucessos do repertório de Elis Regina, foi uma encomenda feita pela cantora ao casal Rita Lee e Roberto de Carvalho. Elis não queria uma música qualquer, ela pediu para que a letra tivesse a personalidade do casal. Com a composição em mãos, caprichou na interpretação irreverente, com seu estilo próprio.
A aproximação entre as duas cantoras se deu em 1976, em plena Ditadura Militar, quando Rita Lee foi presa. A única artista a visitá-la na prisão foi Elis Regina, sensibilizada pela sua gravidez na ocasião.
A letra é peculiar, como uma conversa entre um terráqueo e um extraterrestre. Fala sobre a dificuldade que é viver no planeta Terra, com tanta desigualdade e desentendimento por todos os lados. Mas serviu mesmo... (Continues)