E' in Whistling Down the Wire i e nel Live!, a mio giudizio entrambi bellissimi dischi di C&N. Il brano segue Long Time Gone e Deja Vu, canzoni scritte sull'onda dell'entusiasmo del cambiamento che sembrava a un passo dall'accadere, con la miccia ancora accesa della guerra del Vietnam. Nel 1976, anno in cui fu scritto, il fallimento della rivoluzione hippie stava già palesandosi negli USA e Crosby scarica in questo blues la sua frustrazione: si sente solo e stupido per averci creduto e per voler continuare a crederci.
[1972]
Scritta da Graham Nash
Nell'album "Graham Nash / David Crosby"
(Alla steel guitar, Jerry Garcia dei Grateful Dead)
Testo da Genius
Questo treno che scivola verso il sud ha un carico speciale: soldati morti in una qualsiasi guerra (ma era il 1972, quella in Vietnam volgeva alla fine ma infuriava ancora) che tornano a riposare per sempre nella terra dei padri... Con loro sono state sepolte anche la Libertà, l'Eguaglianza e la Fraternità con cui tutti i leader sono soliti sciacquarsi la bocca...
Liberty, laughing and shaking your head (continuer)
[1972]
Scritta da Graham Nash e incisa con David Crosby prima come singolo e poi inclusa nell’album “Graham Nash David Crosby”, il loro esordio come duo.
Nash, nativo di Blackpool nel Lancashire inglese, scrisse questa canzone quando, non avendo all’epoca ancora la doppia nazionalità, fu fermato dagli agenti dell’immigrazione al suo ingresso negli USA. Non volevano farlo entrare e lo tennero in attesa per un bel po’ finchè alcuni fans lo riconobbero e cominciarono ad assieparsi per aver un autografo. Solo allora le guardie si decisero a concerdergli il visto d’ingresso.
Fu per Nash un’esperienza molto irritante ed umiliante.
Figuriamoci se non sei Graham Nash, se non sei nessuno, anzi, un disperato, affamato, sporco e per giunta africano che cerca di passare la frontiera con la Francia a Ventimiglia, o su un treno del Sempione per raggiungere la Svizzera, o fermato al Brennero cercando... (continuer)
Una bella canzone sull'inutilità della guerra e in omaggio ai poveri soldati che, costretti a combatterla, muoiono e vengono poi ricordati con lapidi commemorative che riportano l'elenco dei loro nomi. Scritta da Patrick Flammery, Graham Nash, Steve Plunkett, Spencer Proffer, è cantata da Crosby e Nash nell'album Crosby & Nash del 2004
[1975]
Album “Wind on the Water”
“Critical Mass”, il prologo di “To The Last Whale”, fu inciso nel 1970 per l'album solista di Crosby, che racconta: è stato un esperimento stile Bach in una stanza per l'eco, […] una delle migliori piece di pura musica che abbia mai fatto. Nash sovraincise poi la sua parte e la collegò a “Wind On The Water”, canzone che si rifà dalle vacanze di mare che Crosby, Stills e Nash erano soliti fare sul veliero di Crosby. (da BeatBlog)
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
E' in Whistling Down the Wire i e nel Live!, a mio giudizio entrambi bellissimi dischi di C&N. Il brano segue Long Time Gone e Deja Vu, canzoni scritte sull'onda dell'entusiasmo del cambiamento che sembrava a un passo dall'accadere, con la miccia ancora accesa della guerra del Vietnam. Nel 1976, anno in cui fu scritto, il fallimento della rivoluzione hippie stava già palesandosi negli USA e Crosby scarica in questo blues la sua frustrazione: si sente solo e stupido per averci creduto e per voler continuare a crederci.