Questa è la ballata delle rovine
Un canto alla fine del mondo
Marciando nei secoli verso il confine
Dell'odio
Questa è la ballata delle rovine
Martirio di sangue innocente
Spirale che unisce passato e presente
Nel buio
Questa è la ballata delle rovine
Un fragile inutile canto
Che passa confuso tra i gemiti e il pianto
Del mondo
Questa è la ballata delle rovine
Falcidia incessante di vite
Per anime perse bruciate e smarrite
Nel tempo
Questa è la ballata delle rovine
Un coro di voci atterrite
I ciechi hanno spesso le mani ferite
In un mondo giunto alla fine
I ciechi hanno spesso le mani ferite
E gli eroi corone di spine
Un canto alla fine del mondo
Marciando nei secoli verso il confine
Dell'odio
Questa è la ballata delle rovine
Martirio di sangue innocente
Spirale che unisce passato e presente
Nel buio
Questa è la ballata delle rovine
Un fragile inutile canto
Che passa confuso tra i gemiti e il pianto
Del mondo
Questa è la ballata delle rovine
Falcidia incessante di vite
Per anime perse bruciate e smarrite
Nel tempo
Questa è la ballata delle rovine
Un coro di voci atterrite
I ciechi hanno spesso le mani ferite
In un mondo giunto alla fine
I ciechi hanno spesso le mani ferite
E gli eroi corone di spine
inviata da Andrea Marconi - 10/10/2018 - 07:43
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Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.