Ho sentito la primavera arrivare
Nei germogli sotto la neve
L'ho sentita nell'istante preciso in cui la vita scivola via lieve
Ho visto bambini nei campi giocare
E poi ascoltare senza capire
Strappi di fuoco e grida di dolore
Oceani di lacrime e preghiere al Signore
Perdonami amore se non sono con te
Perdonami adesso e perdonami sempre
So che ci mancheremo ma non temere per me
Io ti proteggerò comunque
Possono prendersi i nostri corpi
Ma non il nostro cuore
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
Ho visto qualcuno mentire e scappare
Gente abbracciarsi dopo tradire
Confondere odio paura e dolore
Scambiare la notte per un raggio di sole
Perdonami amore se non sono con te
Perdonami adesso e perdonami sempre
So che ci mancheremo ma non temere per te
Io ti proteggerò comunque
Possono prendersi i nostri corpi
Ma non il nostro cuore
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
Nei germogli sotto la neve
L'ho sentita nell'istante preciso in cui la vita scivola via lieve
Ho visto bambini nei campi giocare
E poi ascoltare senza capire
Strappi di fuoco e grida di dolore
Oceani di lacrime e preghiere al Signore
Perdonami amore se non sono con te
Perdonami adesso e perdonami sempre
So che ci mancheremo ma non temere per me
Io ti proteggerò comunque
Possono prendersi i nostri corpi
Ma non il nostro cuore
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
Ho visto qualcuno mentire e scappare
Gente abbracciarsi dopo tradire
Confondere odio paura e dolore
Scambiare la notte per un raggio di sole
Perdonami amore se non sono con te
Perdonami adesso e perdonami sempre
So che ci mancheremo ma non temere per te
Io ti proteggerò comunque
Possono prendersi i nostri corpi
Ma non il nostro cuore
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
Io ti guardo e ti seguo da qui
Da qui sopra le nuvole
inviata da Bartleby - 12/7/2011 - 14:24
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Nell’album “Pattinando sul ghiaccio sottile” ma, soprattutto, canzone finale dell’omonimo film diretto da Sabrina Guigli e Riccardo Stefani e dedicato alle stragi nazifascisti di Monchio, sull’Appennino modenese, e Cervarolo, su quello reggiano.
Poi la strage cadde nell’oblìo.
Molti dei responsabili, i più alti in grado fra gli ufficiali, come i generali Paul Conrath e Wilhelm Schmalz (il cui volto abbiamo già incontrato a proposito della strage di Civitella in val di Chiana) o il capitano Kurt Cristian von Loeben non furono mai nemmeno processati e morirono tranquilli nei loro letti.
Ma il ricordo di quell’orrore – mai scomparso là dove gli eccidi avvennero – è comunque riemerso a livello nazionale quando nel 2005 la procura militare di Verona (e prima quella soppressa di la Spezia) ha avviato un’indagine che ha portato al rinvio a giudizio e quindi, all’inizio di questo mese di luglio, alla condanna all’ergastolo di molti ex ufficiali, sottufficiali e soldati nazisti per le stragi di civili commesse dai reparti della “Hermann Göring” tra il marzo ed il maggio del 1944 nelle provincie di Modena e Reggio Emilia, la più sanguinosa delle quali fu appunto quella di Monchio, Susano e Costrignano.
I nomi dei boia: Gustav Brandt, Helmut Odenwald, Fritz Olgerg, Ferdinand Osterhaus, Hans Georg Winkler, Wilhelm Stark e Alfred Luhmann.
I giudici hanno anche stabilito risarcimenti consistenti per tutte le parti civili, soldi che però probabilmente non arriverrano perché, come già fecero i suoi predecessori nell’immediato secondo dopoguerra, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha deciso di congelarli fino al 2013 (quando – speriamo – avrà mollato la poltrona) per non irritare il governo tedesco. E certo a Monchio, Susano e Costrignano gli eredi dei martiri non vedranno un centesimo, ora che da una buona parola della cancelliera Merkel dipende la vita o la morte di questa nostra Italietta traballante, assassinata non più dai parà nazisti ma da una classe politica incompentente quando non criminale e dalla “grande” finanza globale.
“18 marzo 1944 – 6 luglio 2011.
Ergastolo per il sottotenente Ferdinand Osterhaus, 93 anni, il caporale Alfred Luhmann, 86 e per il capitano Helmut Odenwald, 91 anni, tutti della decima batteria artiglieria contraerea della “1 Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring” delle SS, che il 18 marzo del 1944 compì la strage di Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero. Per la seconda sezione del tribunale militare di Verona sono loro i responsabili dell'eccidio che costò la vita a 140 persone: uomini, donne e bambini. Per gli ex nazisti l'accusa era di omicidio plurimo pluriaggravato e continuato. Previsti anche 100mila euro di risarcimento per la Provincia di Modena, 200mila euro per il Comune di Palagano, 30mila euro per la Regione Emilia Romagna e 10mila euro per l'Anpi. Dai 35mila ai 300mila euro per i famigliari delle vittime. Dopo quasi dieci ore di Camera di Consiglio, il presidente della corte, Vincenzo Santoro, ha letto la sentenza di fronte ad oltre duecento persone provenienti dai territori colpiti dalle stragi. I giudici del Tribunale militare erano chiamati ad esprimersi anche sui fatti avvenuti a Cervarolo nel reggiano e in Toscana, tra marzo e maggio del '44. Per sette dei dodici imputati, tre dei quali erano deceduti nell'arco del processo, la pena inferta è il carcere a vita. Due le assoluzioni. Gli ergastoli in totale sono stati 17 perché ad alcuni di loro sono stati contestati più capi di imputazione. 320 le parti civili in totale, 50 udienze e una documentazione di circa 60 faldoni. La Repubblica Federale tedesca è stata, inoltre, riconosciuta responsabile civile delle stragi, anche se sarà il tribunale internazionale dell'Aja a deliberare.” (fonte: viaEmilianet)
“"Cervarolo, bloccati i risarcimenti."
Le motivazioni della storica sentenza del 6 luglio 2011 verranno depositate intorno a fine novembre. Entro 40 giorni dalla pubblicazione, gli avvocati dei 7 ex nazisti condannati all'ergastolo potranno ricorrere alla Corte d'Appello di Roma. I legali di Karl Winkler e di Ferdinand Osterhaus, ritenuti responsabili per la strage di Monchio del 18 marzo '44, hanno già comunicato la loro volontà di appellarsi alla sentenza.
Per quanto riguarda i risarcimenti alle parti civili, il tribunale di Verona ha stabilito cifre provvisionali da liquidare immediatamente: 22 milioni di euro considerate le parti civili di tutte le stragi; 2 milioni e 600 mila euro alla gente di Cervarolo.
Denaro che rischia di non arrivare. A dirlo è il presidente del comitato famigliari vittime di Cervarolo, Italo Rovali: 'Esiste una legge emanata dal Governo Berlusconi già convertito che blocca fino al 31 dicembre 2012 gli indennizzi ai familiari delle vittime delle stragi naziste', dice Rovali. La motivazione sarebbe mettere fine alle tensioni nei rapporti internazionali. 'E' una contraddizione, considerato che la presidenza del consiglio si è costituita parte civile nel processo', dice Rovali. L'avvocato Ernesto d'Andrea, rappresentante di Comune di Villaminozzo, Provincia e Anpi, intende proporre alle associazioni cittadine di istituire una rete di solidarietà per aiutare economicamente i famigliari delle vittime ad affrontare nuovi procedimenti civili.
A parte è il discorso per la Germania. La sentenza, oltre ai responsabili delle stragi, ha condannato anche la repubblica federale tedesca a risarcire i parenti delle vittime. La Germania però già mesi fa aveva fatto ricorso al tribunale penale internazionale dell'Aia, appellandosi al principio che sancisce l'immunità degli stati. L'Italia invece sostiene che per crimini come il genocidio non possa esistere immunità. Il tribunale dell'Aia dovrebbe esprimersi entro la fine dell'anno.” (fonte: viaEmilianet)