
Sentieri partigiani

80 anni... cerchiamo di portarli bene.
Tre canzoni per fare memoria cantate come se fossimo insieme seduti in cerchio attorno ad un tavolo.
Buona Liberazione
Tre canzoni per fare memoria cantate come se fossimo insieme seduti in cerchio attorno ad un tavolo.
Buona Liberazione
Paolo Rizzi 20/4/2025 - 18:53

Angola Bound
anonimo
Questa canzone parla della difficile situazione di una persona sorpresa in possesso di droga e condannato praticamente all’ergastolo nel carcere di Angola in Louisiana. Mentre è detenuto sogna la liberta’ e si confronta con la realta’ di trovarsi in una prigione cosi’ tristemente famosa come Angola
Nota tradotta da Genius
Nota tradotta da Genius
Troppe mattine ho dovuto alzarmi presto
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 19/4/2025 - 19:13

Sylvia Plath

Album: Teatro d'ombre (2025)
Forse la canzone più smaccatamente politica dell'album “Teatro d’ombre”, in “Sylvia Plath” la tragica fine della poetessa e scrittrice americana, morta suicida all’età di trentun anni, si fa sineddoche della violenza esercitata dall’intero sistema a stelle e strisce dentro e fuori dai propri confini. Sylvia Plath ne è stata vittima, così come le popolazioni di tutti i Paesi bombardati dagli Stati Uniti e dai loro alleati a partire dal secondo dopoguerra in poi, alcuni dei quali vengono citati nei ritornelli: Corea, Vietnam, ex Jugoslavia, Siria, Libia, Afghanistan, Iraq…
C’è, inoltre, con la città di Rafah, un richiamo al genocidio ancora in corso dei palestinesi a opera di Israele, supportato dagli americani e non solo: praticamente tutto il mondo cosiddetto 'libero' ne è complice. La critica non si ferma, dunque, agli USA, ma abbraccia il cuore di tenebra... (continua)
Forse la canzone più smaccatamente politica dell'album “Teatro d’ombre”, in “Sylvia Plath” la tragica fine della poetessa e scrittrice americana, morta suicida all’età di trentun anni, si fa sineddoche della violenza esercitata dall’intero sistema a stelle e strisce dentro e fuori dai propri confini. Sylvia Plath ne è stata vittima, così come le popolazioni di tutti i Paesi bombardati dagli Stati Uniti e dai loro alleati a partire dal secondo dopoguerra in poi, alcuni dei quali vengono citati nei ritornelli: Corea, Vietnam, ex Jugoslavia, Siria, Libia, Afghanistan, Iraq…
C’è, inoltre, con la città di Rafah, un richiamo al genocidio ancora in corso dei palestinesi a opera di Israele, supportato dagli americani e non solo: praticamente tutto il mondo cosiddetto 'libero' ne è complice. La critica non si ferma, dunque, agli USA, ma abbraccia il cuore di tenebra... (continua)
È passato il temporale
(continua)
(continua)
inviata da Federica Orsi 19/4/2025 - 16:08

Franco Battiato: Anafase

"Topolino" n° 709 del 29 giugno 1969
Rubrica "Il vostro corrierino della musica" a cura di Fabio Fabor:
Rubrica "Il vostro corrierino della musica" a cura di Fabio Fabor:
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/4/2025 - 12:13

LA STORIA DI BELLA CIAO
L'intervista di due amministratori delle CCG a Cesare Bermani e Carlo Pestelli sulla storia di Bella Ciao
L'intervista di due amministratori delle CCG a Cesare Bermani e Carlo Pestelli sulla storia di Bella Ciao
Lorenzo Masetti 16/4/2025 - 22:14


La scelta

2012
La Scelta
La Scelta
Se è vero come dici, che siamo circondati, (continua)
inviata da Dq82 16/4/2025 - 10:02

Felici e salvi

Chi ha detto che il lavoro nobilita l’uomo
(continua)
(continua)
inviata da furfi 15/4/2025 - 17:34
Leur bon Président

Marco Valdo M.I. mon ami,
On ne saurait mieux dire...
Lucien Lane
On ne saurait mieux dire...
Lucien Lane
Lucien Lane 15/4/2025 - 16:25


Sidùn

Sidun in lingua brianzola cover di Renato Ornaghi
https://www.youtube.com/watch?v=CyuMOpSHARw
sincer cumplimentaziun a l'autor
https://www.youtube.com/watch?v=CyuMOpSHARw
sincer cumplimentaziun a l'autor
Paolo Rizzi 15/4/2025 - 14:06


Una storia partigiana

2025
Appunti Resistenti
Appunti Resistenti
Dalle belle città oggi assediate
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/4/2025 - 13:17

Il mio nemico

[2022]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Gioacchino Rosa Rosa
La canzone tocca con immagini semplici, ma a mio avviso efficaci, una delle contraddizioni del sacro che ha attraversato la Storia e che rimane purtroppo attuale.
Rudolf Otto scrisse nel 1917 Das Heilige /” Il sacro” in cui ha analizzato in profondità gli aspetti irrazionali del sacro. Nell’esaminare il senso del mistero come rapporto tra l’uomo con il “numinoso”, descrive i tre momenti costitutivi del sacro, il tremendum , il mysteriosum, il fascinosum. Le sue argomentazioni furono riprese anche dalla Scuola di Francoforte.
Com’era prevedibile il suo saggio sollevò una serie di critiche accese dato che tocca i centri nervosi delle religioni.
Fu tradotto in italiano da Ernesto Buonaiuti, eminente esponente del modernismo, scomunicato dalla Chiesa cattolica, antifascista senza riserve ( fu tra i 18 cattedratici su 1.251 che rifiutarono di aderire al Giuramento di fedeltà al fascismo). [Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Gioacchino Rosa Rosa
La canzone tocca con immagini semplici, ma a mio avviso efficaci, una delle contraddizioni del sacro che ha attraversato la Storia e che rimane purtroppo attuale.
Rudolf Otto scrisse nel 1917 Das Heilige /” Il sacro” in cui ha analizzato in profondità gli aspetti irrazionali del sacro. Nell’esaminare il senso del mistero come rapporto tra l’uomo con il “numinoso”, descrive i tre momenti costitutivi del sacro, il tremendum , il mysteriosum, il fascinosum. Le sue argomentazioni furono riprese anche dalla Scuola di Francoforte.
Com’era prevedibile il suo saggio sollevò una serie di critiche accese dato che tocca i centri nervosi delle religioni.
Fu tradotto in italiano da Ernesto Buonaiuti, eminente esponente del modernismo, scomunicato dalla Chiesa cattolica, antifascista senza riserve ( fu tra i 18 cattedratici su 1.251 che rifiutarono di aderire al Giuramento di fedeltà al fascismo). [Riccardo Gullotta]
Il mio nemico ha il mio stesso Dio
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 15/4/2025 - 13:10

Discendenza (Il tempo della Scelta)

2025
La scelta

Chiude l’album la canzone forse più personale Discendenza – Il tempo della scelta in cui è l’autrice a dichiarare il senso dell’intero percorso e dunque il proprio impegno nell’adesione a quei valori nati ottant’anni fa dei quali si è eredi, e verso i quali si ha una responsabilità: farne comprendere il valore per un futuro in cui ognuno possa scegliere ogni giorno da che parte stare. Sull’esempio di Sandro Pertini, il cui pensiero lampante sul fascismo, di censura delle libertà, viene riportato a corredo del testo.
Patria indipendente.it
La scelta

Chiude l’album la canzone forse più personale Discendenza – Il tempo della scelta in cui è l’autrice a dichiarare il senso dell’intero percorso e dunque il proprio impegno nell’adesione a quei valori nati ottant’anni fa dei quali si è eredi, e verso i quali si ha una responsabilità: farne comprendere il valore per un futuro in cui ognuno possa scegliere ogni giorno da che parte stare. Sull’esempio di Sandro Pertini, il cui pensiero lampante sul fascismo, di censura delle libertà, viene riportato a corredo del testo.
Patria indipendente.it
È stato l'anno del dolore, è stato il tempo della scelta (continua)
inviata da Dq82 14/4/2025 - 11:06


Se tu sapessi mamma
anonimo

Se tu sapess' o mamma
(continua)
(continua)
inviata da Pardo Fornaciari 13/4/2025 - 17:03
Le Banc de la Paix

Le Banc de la Paix
Chanson française – Le Banc de la Paix – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 247
Dialogue Maïeutique
Cette fois, dit Marco Valdo M.I., cette chanson par la voix du Trouvère raconte une histoire, celle d’une vieille dame qui est assise sur un banc le long d’un boulevard dans la ville ; elle est directement inspirée d’un petit roman de l’écrivain russe Viatcheslav... (continua)
Chanson française – Le Banc de la Paix – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 247
Dialogue Maïeutique
Cette fois, dit Marco Valdo M.I., cette chanson par la voix du Trouvère raconte une histoire, celle d’une vieille dame qui est assise sur un banc le long d’un boulevard dans la ville ; elle est directement inspirée d’un petit roman de l’écrivain russe Viatcheslav... (continua)
Le Trouvère dit : assise sur le banc,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/4/2025 - 20:04


Le boulevard du temps qui passe
Versione italiana di Fausto Amodei interpretata da Carlo Pestelli in "Oiseaux de passage. Carlo Pestelli canta Georges Brassens tradotto da Fausto Amodei" (2023)

IL VIALE DEL TEMPO CHE PASSA
(continua)
(continua)
12/4/2025 - 14:58

100 fiori

(2024)
Album: Oltre
Album: Oltre
Se anche la pace la facciamo con le bombe
(continua)
(continua)
inviata da furfi 12/4/2025 - 13:15


Dove vola l'avvoltoio

Sempre dal libro: Una lingua per cantare di Giulio Carlo Pantalei
Pag 30. il 1 maggio 1958 è buon giovedì ed è l inizio di un fine settimana di fuoco a Torino.Per quel giorno è prevista la sfilata di un nutrito corteo della Cgil e per il sabato un comizio del Psi in piazza San Carlo chiuso da Sandro Pertini. Succede anche qualcos'altro,però, durante la prima manifestazione. Una melodia si fa improvvisamente largo tra le bandiere : un piccolo furgone munito di altoparlanti risuona una canzone. Si intitola Dive vola l avvoltoio ? E un inno antimilitarista.....
Pag 30. il 1 maggio 1958 è buon giovedì ed è l inizio di un fine settimana di fuoco a Torino.Per quel giorno è prevista la sfilata di un nutrito corteo della Cgil e per il sabato un comizio del Psi in piazza San Carlo chiuso da Sandro Pertini. Succede anche qualcos'altro,però, durante la prima manifestazione. Una melodia si fa improvvisamente largo tra le bandiere : un piccolo furgone munito di altoparlanti risuona una canzone. Si intitola Dive vola l avvoltoio ? E un inno antimilitarista.....
Paolo Rizzi 11/4/2025 - 15:26


In un anno e più d'amore

Molto interessante è la versione di Maria Monti della canzone che mette la prima strofa in prima persona.
baru 11/4/2025 - 14:02


O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo

questa versione si può ascoltare in Canzoni e Grande Guerra - Archivio Cesare Bermani
informatore: Oreste Ronfani, nato nel 1896, pensionato, iscritto al Partito Comunista Italiano dal periodo della seconda guerra (iscritto dapprima al PC algerino). Nato a Novara, fu fatto prigioniero durante la prima guerra mondiale. Era aviatore
registrata nel 1963 a Novara, Circolo operaio XXV aprile
codice identificativo: CeB/np02_A20
Si veda la schedatura
informatore: Oreste Ronfani, nato nel 1896, pensionato, iscritto al Partito Comunista Italiano dal periodo della seconda guerra (iscritto dapprima al PC algerino). Nato a Novara, fu fatto prigioniero durante la prima guerra mondiale. Era aviatore
registrata nel 1963 a Novara, Circolo operaio XXV aprile
codice identificativo: CeB/np02_A20
Si veda la schedatura
OH GORIZIA, TU SEI MALEDETTA
(continua)
(continua)
10/4/2025 - 23:33

La protesta

2025
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
Patria indipendente.it
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
Patria indipendente.it
Sventolavano le bandiere sulla piazza rossa come il fuoco,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2025 - 19:52


Gezi Parkı

QUANDO IL POTERE INFIERISCE ANCHE SUI FAMILIARI DELLE VITTIME
Gianni Sartori
Nel 2014, dopo 269 giorni di coma, morival’adolescente Berkin Elvan colpito alla testa da un lacrimogeno. Ora, dopo 11 anni, i suoi genitori vengono condannati al carcere per aver offeso Erdogan
Risale all’11 marzo 2014 l’epilogo della tragica vicenda - un autentico calvario - del quindicenne Berkin Elvan.
Quando morì dopo 269 giorni di coma e al suo funerale, nel quartiere di Okmeydani (Istanbul), parteciparono oltre diecimila persone.
Il 16 giugno 2013, ancora quattordicenne,era uscito da casa per andare a comprare il pane mentre in città migliaia di manifestanti protestavano un difesa degli alberi di Gezi Park. Nei pressi di piazza Taksim viene colpito alla testa da un lacrimogeno sparato da una camionetta della polizia e resta a terra. Nonostante fossero stati chiamati immediatamente dai presenti, i soccorsi... (continua)
Gianni Sartori
Nel 2014, dopo 269 giorni di coma, morival’adolescente Berkin Elvan colpito alla testa da un lacrimogeno. Ora, dopo 11 anni, i suoi genitori vengono condannati al carcere per aver offeso Erdogan
Risale all’11 marzo 2014 l’epilogo della tragica vicenda - un autentico calvario - del quindicenne Berkin Elvan.
Quando morì dopo 269 giorni di coma e al suo funerale, nel quartiere di Okmeydani (Istanbul), parteciparono oltre diecimila persone.
Il 16 giugno 2013, ancora quattordicenne,era uscito da casa per andare a comprare il pane mentre in città migliaia di manifestanti protestavano un difesa degli alberi di Gezi Park. Nei pressi di piazza Taksim viene colpito alla testa da un lacrimogeno sparato da una camionetta della polizia e resta a terra. Nonostante fossero stati chiamati immediatamente dai presenti, i soccorsi... (continua)
Gianni Sartori 9/4/2025 - 20:50


Working Class Hero

Viaggio a Itaca - Working Class Heroes
Canzoni e voci del Festival di Letteratura Working Class alla ex GKN
con interviste a Alessandro Portelli, Alessio Lega, Cristina Trinci e le voci di Dario Salvetti, Alberto Prunetti, Michele Riondino
Canzoni e voci del Festival di Letteratura Working Class alla ex GKN
con interviste a Alessandro Portelli, Alessio Lega, Cristina Trinci e le voci di Dario Salvetti, Alberto Prunetti, Michele Riondino
9/4/2025 - 19:45


Gianfranco Mattei

Visto che qui si accenna al figlio di Teresa e nipote di Gianfranco...
IN MEMORIA DI DUE RIVOLUZIONARI DEL FUMETTO: MAX CAPA E ALESSANDRO STAFFA
Gianni Sartori
Contravvenendo al sano proposito di non scrivere più necrologi, ci ricasco. D'altra parte la coincidenza è singolare. Ho saputo - molto tardivamente - della dipartita di Max Capa (al secolo Nino Armando Ceretti, 1944-2023, di origine friulana) quasi contemporaneamente a quella più recente del fumettista (nato a Verona, ma vicentino d'adozione) Alessandro Staffa. Forse non per caso. Entrambi in qualche modo li avevo incrociati, complice la mia giovanile propensione al fumetto (presto trascurata sul piano operativo, ma comunque saltuariamente coltivata).
Con Max Capa ero entrato in contatto nel 1974 spedendogli alcuni miei disegni (a matita e usati poi, mi pare, per un paio di volantini) e testi di ispirazione vagamente... (continua)
IN MEMORIA DI DUE RIVOLUZIONARI DEL FUMETTO: MAX CAPA E ALESSANDRO STAFFA
Gianni Sartori
Contravvenendo al sano proposito di non scrivere più necrologi, ci ricasco. D'altra parte la coincidenza è singolare. Ho saputo - molto tardivamente - della dipartita di Max Capa (al secolo Nino Armando Ceretti, 1944-2023, di origine friulana) quasi contemporaneamente a quella più recente del fumettista (nato a Verona, ma vicentino d'adozione) Alessandro Staffa. Forse non per caso. Entrambi in qualche modo li avevo incrociati, complice la mia giovanile propensione al fumetto (presto trascurata sul piano operativo, ma comunque saltuariamente coltivata).
Con Max Capa ero entrato in contatto nel 1974 spedendogli alcuni miei disegni (a matita e usati poi, mi pare, per un paio di volantini) e testi di ispirazione vagamente... (continua)
Gianni Sartori 9/4/2025 - 17:48

Quel giorno di settembre

2025
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
Patria indipendente.it
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
Patria indipendente.it
Al secondo piano quel giorno di settembre
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/4/2025 - 12:00
Percorsi:
Víctor Jara

Blanca mariposa

2025
La scelta

Blanca Mariposa, brano originale, ricorda anch’esso quanto dura fu la repressione franchista contro gli uomini e le donne della resistenza spagnola. Ma anche quanto le forze dei combattenti seppero reagire ai soprusi e alle violenze. Una sposa che danza come una farfalla sulle macerie della città, simbolo di rinascita e del potere della cultura come arma contro le barbarie umane, è ispirata alla vita della fotografa di guerra, la tedesca Gerda Taro, travolta a ventisei anni da un carro armato durante la Guerra civile spagnola. A raccontare questa resistenza di nuovo al femminile l’incanto di un duetto con Francesca Breschi, storica voce del quartetto vocale di Giovanna Marini.
Patria indipendente.it
La scelta

Blanca Mariposa, brano originale, ricorda anch’esso quanto dura fu la repressione franchista contro gli uomini e le donne della resistenza spagnola. Ma anche quanto le forze dei combattenti seppero reagire ai soprusi e alle violenze. Una sposa che danza come una farfalla sulle macerie della città, simbolo di rinascita e del potere della cultura come arma contro le barbarie umane, è ispirata alla vita della fotografa di guerra, la tedesca Gerda Taro, travolta a ventisei anni da un carro armato durante la Guerra civile spagnola. A raccontare questa resistenza di nuovo al femminile l’incanto di un duetto con Francesca Breschi, storica voce del quartetto vocale di Giovanna Marini.
Patria indipendente.it
Vuela en la noche negra la roja falda de Carmela,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/4/2025 - 11:51
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