Oi sodan surkeutta
anonimo
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 7-3-2024 22:19
Miserabile guerra!
(continua)
(continua)
7/3/2024 - 22:49
Hard Times in Jail
anonimo
Missouri State - Max Hunter Folk Song Collection
Hard Times in Jail
Cat. #0475 (MFH #254) - As sung by Mr. Alford, Delmar, Arkansas on February 2, 1960
Hard Times in Jail
Cat. #0475 (MFH #254) - As sung by Mr. Alford, Delmar, Arkansas on February 2, 1960
Jest th other day I heard th jailer say
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 7/3/2024 - 21:20
Varjele Jumala soasta
anonimo
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 7-3-2024 20:45
Proteggi, Signore, dalla guerra (continua)
7/3/2024 - 20:45
Rebecca (Un Gioco Di Società)
Album: Naracauli e altre storie (1978)
Le porte dei giardini sono chiuse,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 18:23
Radio Aut
2023
sciogliendo da qui mille parole (continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 17:26
Percorsi:
Peppino Impastato
Iris Versari
2023
Iris Versari... (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 Ca' Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944) è stata una partigiana italiana. Fu decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare...
Figlia di Angelo Versari, residente a Tredozio, fin dalla giovane età Iris mostrò la sua forza d'animo difendendosi dalle attenzioni della famiglia facoltosa di Forlì presso cui venne mandata a "prestare servizio", come usava all'epoca. Nell'autunno 1943 la sua famiglia ospitò nella propria casa un gruppo partigiano. L'abitazione venne incendiata il 27 gennaio 1944 dai nazifascisti. In tale occasione, Iris riuscì a scappare, mentre i suoi familiari (il padre, la madre e due dei suoi tre fratelli) furono arrestati. Il padre, processato e condannato a quattro anni di prigione, fu internato e morì in un campo di concentramento tedesco.
Iris si unì nel gennaio 1944 alla banda partigiana comandata... (continua)
Iris Versari... (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 Ca' Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944) è stata una partigiana italiana. Fu decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare...
Figlia di Angelo Versari, residente a Tredozio, fin dalla giovane età Iris mostrò la sua forza d'animo difendendosi dalle attenzioni della famiglia facoltosa di Forlì presso cui venne mandata a "prestare servizio", come usava all'epoca. Nell'autunno 1943 la sua famiglia ospitò nella propria casa un gruppo partigiano. L'abitazione venne incendiata il 27 gennaio 1944 dai nazifascisti. In tale occasione, Iris riuscì a scappare, mentre i suoi familiari (il padre, la madre e due dei suoi tre fratelli) furono arrestati. Il padre, processato e condannato a quattro anni di prigione, fu internato e morì in un campo di concentramento tedesco.
Iris si unì nel gennaio 1944 alla banda partigiana comandata... (continua)
Iris così bella e fragile (continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 17:07
Canzone per Ilaria Salis
2024
In fondo al pozzo
Introduzione: questa notte non sarà breve
Episodio 1: chi inquina il dibattito
Episodio 2: le altre aggressioni
Episodio 3: la foto segnaletica
Interludio
Una giornata a Budapest
Non è risolto niente
In fondo al pozzo
Introduzione: questa notte non sarà breve
Episodio 1: chi inquina il dibattito
Episodio 2: le altre aggressioni
Episodio 3: la foto segnaletica
Interludio
Una giornata a Budapest
Non è risolto niente
Io qui dentro mi sento morire
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2024 - 16:57
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Siria a piedi nudi
SIRIA: LO STATO ISLAMICO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE
Gianni Sartori
Stando a quanto denuncia nel suo ultimo rapporto l’Osservatorio siriano dei Diritti umani (OSDH), lo Stato islamico (EI) ha - nuovamente - attaccato i raccoglitori di tartufi in una zona desertica a sud della provincia di Deir ez-Zor (controllata da Damasco). Le vittime accertate per ora sono 18 (tra cui quattro miliziani filogovernativi di Difa Watani). Almeno altre sedici persone sono rimaste ferite e ci si interroga sulla sorte di una cinquantina di desaparecidos. Nell’attacco di EI sono stati dati alle fiamme una dozzina di veicoli.
ALMENO 186 PERSONE UCCISE NEL SOLO 2024
Sempre stando ai dati forniti dall’OSDH dall’inizio dell’anno sono già morte almeno 186 persone (i casi accertati) sia per attacchi di EI, sia per le mine (un’eredità del periodo di occupazione da parte delle milizie jihadiste), in... (continua)
Gianni Sartori
Stando a quanto denuncia nel suo ultimo rapporto l’Osservatorio siriano dei Diritti umani (OSDH), lo Stato islamico (EI) ha - nuovamente - attaccato i raccoglitori di tartufi in una zona desertica a sud della provincia di Deir ez-Zor (controllata da Damasco). Le vittime accertate per ora sono 18 (tra cui quattro miliziani filogovernativi di Difa Watani). Almeno altre sedici persone sono rimaste ferite e ci si interroga sulla sorte di una cinquantina di desaparecidos. Nell’attacco di EI sono stati dati alle fiamme una dozzina di veicoli.
ALMENO 186 PERSONE UCCISE NEL SOLO 2024
Sempre stando ai dati forniti dall’OSDH dall’inizio dell’anno sono già morte almeno 186 persone (i casi accertati) sia per attacchi di EI, sia per le mine (un’eredità del periodo di occupazione da parte delle milizie jihadiste), in... (continua)
Gianni Sartori 7/3/2024 - 13:28
La mala nova
anonimo
ULTIMA ORA: VERSO UNA LEGGE D’AMNISTIA PER GLI INDIPENDENTISTI CATALANI
Gianni Sartori
Personalmente ero rimasto “al palo” del 30 gennaio, quando il progetto di legge d’amnistia veniva bocciato in Parlamento (171 voti a favore contro 179 contro) proprio per l’inaspettato voto negativo di Junts, partito catalano indipendentista (quello di Carles Puigdemont). Significativa la scritta “NO” scritta sette volte (come i deputati di Junts) sul giornale ABC. Vagamente paradossale pensando che proprio in cambio della promessa di questa legge gli indipendentisti catalani avevano garantito il loro indispensabile sostegno al Primo ministro Pedro Sánchez, uscito malconcio dalle legislative del luglio 2023. Tuttavia non aveva evidentemente convinto i deputati di JxCat in quanto non sembrava garantire sufficientemente tutte le persone coinvolte nel tentativo indipendentista. A cominciare da Puigdemont... (continua)
Gianni Sartori
Personalmente ero rimasto “al palo” del 30 gennaio, quando il progetto di legge d’amnistia veniva bocciato in Parlamento (171 voti a favore contro 179 contro) proprio per l’inaspettato voto negativo di Junts, partito catalano indipendentista (quello di Carles Puigdemont). Significativa la scritta “NO” scritta sette volte (come i deputati di Junts) sul giornale ABC. Vagamente paradossale pensando che proprio in cambio della promessa di questa legge gli indipendentisti catalani avevano garantito il loro indispensabile sostegno al Primo ministro Pedro Sánchez, uscito malconcio dalle legislative del luglio 2023. Tuttavia non aveva evidentemente convinto i deputati di JxCat in quanto non sembrava garantire sufficientemente tutte le persone coinvolte nel tentativo indipendentista. A cominciare da Puigdemont... (continua)
Gianni Sartori 7/3/2024 - 10:50
Portti maailmaan
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 7-3-2024 09:42
Ir cancello der mondo
(continua)
(continua)
7/3/2024 - 09:42
Song for Aaron Bushnell
(2024)
Bearing Witness
On February 25, 2024, Aaron Bushnell, a 25-year-old serviceman of the United States Air Force, died after setting himself on fire outside the front gate of the Embassy of Israel in Washington, D.C. Immediately prior to the live-streamed act, Bushnell said that he was protesting against "what people have been experiencing in Palestine at the hands of their colonizers" and declared that he "will no longer be complicit in genocide", after which he doused himself with a flammable liquid and set himself on fire.
As he burned, Bushnell repeatedly shouted "Free Palestine!" while one Secret Service officer pointed a gun at him and two others attempted to extinguish him.
Self-immolation of Aaron Bushnell - Wikipedia
Bearing Witness
On February 25, 2024, Aaron Bushnell, a 25-year-old serviceman of the United States Air Force, died after setting himself on fire outside the front gate of the Embassy of Israel in Washington, D.C. Immediately prior to the live-streamed act, Bushnell said that he was protesting against "what people have been experiencing in Palestine at the hands of their colonizers" and declared that he "will no longer be complicit in genocide", after which he doused himself with a flammable liquid and set himself on fire.
As he burned, Bushnell repeatedly shouted "Free Palestine!" while one Secret Service officer pointed a gun at him and two others attempted to extinguish him.
Self-immolation of Aaron Bushnell - Wikipedia
On the 25th of February, 2024
(continua)
(continua)
6/3/2024 - 23:01
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Shackled (Song for Nûdem Durak)
Words & Music Ruth Hazleton
Album: DAISYWHEEL (2019)
Nûdem Durak is an ethnic Kurdish singer from Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs. Kurds are one of Turkey’s most heavily persecuted minorities, with a long history of tensions between Kurds and the governments of Turkey, Iraq, and Syria, where sizable minorities live.
Up until 1991, the Kurdish language was entirely banned in Turkey. A law passed that year allows the language for communication but bans the purposefully vague “spreading of propaganda.”
To the Turkish government, which even banned the word “Kurd” until the 1990s (calling them “Mountain Turks” instead) simply singing was unacceptable. Nûdem was arrested in 2015, and charged under the vague notion of propagandizing because the songs she sang were in her own... (continua)
Album: DAISYWHEEL (2019)
Nûdem Durak is an ethnic Kurdish singer from Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs. Kurds are one of Turkey’s most heavily persecuted minorities, with a long history of tensions between Kurds and the governments of Turkey, Iraq, and Syria, where sizable minorities live.
Up until 1991, the Kurdish language was entirely banned in Turkey. A law passed that year allows the language for communication but bans the purposefully vague “spreading of propaganda.”
To the Turkish government, which even banned the word “Kurd” until the 1990s (calling them “Mountain Turks” instead) simply singing was unacceptable. Nûdem was arrested in 2015, and charged under the vague notion of propagandizing because the songs she sang were in her own... (continua)
Black the night, I am bound
(continua)
(continua)
6/3/2024 - 08:49
Percorsi:
Dal Kurdistan
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
BENGALESE / BENGALI - Neel (L. Trans.)
"It was a personal mission to translate this beautiful German song into Bangla and even though the result does have inaccuracies in it at some places, one believes that the true and deep essence of the original song has been retained fully." - Neel
লিলি মারলিন
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/3/2024 - 01:51
L'estaca
TEDESCO 2 [Christoph Scheffler, 2018]
GERMAN 2 [Christoph Scheffler, 2018]
GERMAN 2 [Christoph Scheffler, 2018]
Christoph Scheffler plays "Der Pfahl" ("L'Estaca" by Lluís Llach) in the version he has translated into German.
He plays the piece on the guitar, which goes from hand to hand and ends up in prison at Nudem Durak. The guitar shall be the replacement for Nudem's original guitar, which the prison staff has destroyed last year.
Christoph Scheffler spielt "Der Pfahl" ("L’Estaca" von Lluís Llach) in der von ihm in's Deutsche gebrachten Fassung.
Er spielt das Stück auf der Gitarre, die von Hand zu Hand gehen und am Ende bei Nudem Durak im Gefängnis landen soll. Die Gitarre soll der Ersatz für Nudems ursprüngliche Gitarre sein, die das Gefängnispersonal im vorigen Jahr zerstört hat.
He plays the piece on the guitar, which goes from hand to hand and ends up in prison at Nudem Durak. The guitar shall be the replacement for Nudem's original guitar, which the prison staff has destroyed last year.
Christoph Scheffler spielt "Der Pfahl" ("L’Estaca" von Lluís Llach) in der von ihm in's Deutsche gebrachten Fassung.
Er spielt das Stück auf der Gitarre, die von Hand zu Hand gehen und am Ende bei Nudem Durak im Gefängnis landen soll. Die Gitarre soll der Ersatz für Nudems ursprüngliche Gitarre sein, die das Gefängnispersonal im vorigen Jahr zerstört hat.
Der Pfahl
(continua)
(continua)
5/3/2024 - 23:38
The Story of Nudem Durak
Written and performed by Claus Zimmermann at the F-Dur event "Free Nudem Durak" at Barmbek-Basch/Hamburg.
Set Nudem free
(continua)
(continua)
5/3/2024 - 23:29
Percorsi:
Dal Kurdistan
Song for Nudem Durak
A children on their swings, a hero always wins, she´s singing
(continua)
(continua)
5/3/2024 - 23:19
Percorsi:
Dal Kurdistan
Ora et labora
Una riflessione degli EGIN sul mondo del lavoro e le derive esistenziali che ne derivano, fatte di precariato, insicurezza e morti.
Quando ti alzi la mattina e accendi la tua utilitaria
(continua)
(continua)
inviata da guido 5/3/2024 - 22:16
صبرى و شتيلة
The Accused
Nearly 40 years ago the man who after was Israel's Prime Minister, Ariel Sharon, sent Lebanese militiamen into the Palestine refugee camps of Sabra and Shatilla. When they left 36 hours later at least 800 people lay dead after a rampage of murder, torture and rape. Panorama asks whether new evidence that has come to light should lead to indictments for what happened in the camps.
Nearly 40 years ago the man who after was Israel's Prime Minister, Ariel Sharon, sent Lebanese militiamen into the Palestine refugee camps of Sabra and Shatilla. When they left 36 hours later at least 800 people lay dead after a rampage of murder, torture and rape. Panorama asks whether new evidence that has come to light should lead to indictments for what happened in the camps.
Panorama · Season 2001 Episode 15 · The Accused
Nearly 20 years ago the man who is now Israel's Prime Minister, Ariel Sharon, sent Lebanese militiamen into the Palestine refugee camps of Sabra and Shatilla. When they left 36 hours later at least 800 people lay dead after a rampage of murder, torture and rape. Panorama asks whether new evidence that has come to light should lead to indictments for what happened in the camps
5/3/2024 - 21:46
Les Scores des Guides
Les Scores des Guides
Chanson française – Les Scores des Guides – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 193
Dialogue Maïeutique
Comme on peut l’imaginer à la lecture du titre, Lucien l’âne mon ami, cette canzone s’intéresse aux Guides et en quelque sorte, à leur plus brillante performance.Elle vise à établir un classement des Guides, un peu comme cela se fait pour les sportifs... (continua)
Chanson française – Les Scores des Guides – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 193
Dialogue Maïeutique
Comme on peut l’imaginer à la lecture du titre, Lucien l’âne mon ami, cette canzone s’intéresse aux Guides et en quelque sorte, à leur plus brillante performance.Elle vise à établir un classement des Guides, un peu comme cela se fait pour les sportifs... (continua)
Le Grand Guide avait plus d’envergure ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/3/2024 - 17:36
L'Internationale
CREOLO MAURIZIANO / MAURITIAN CREOLE
Kreol Morisien
Versione in creolo mauriziano di Rajni Lallah
Mauritian Creole version by Rajni Lallah
2020
Kreol Morisien
Versione in creolo mauriziano di Rajni Lallah
Mauritian Creole version by Rajni Lallah
2020
La Entènasyonal
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/3/2024 - 11:34
La mezza stella
Una canzone del grande Enzo Gragnaniello
Quante corse e quante pietre hanno lanciato nelle strade
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Gelo 4/3/2024 - 21:47
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Le Pays Basque
INQUIETUDINI IRRISOLTE IN EUSKAL HERRIA E CORSICA
Gianni Sartori
Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato al vita a cinque operai: Pedro Martínez, Francisco Aznar, Romualdo Barroso, José Castillo e Bienvenido Pereda.
Indetta dai sindacati ELA, LAB, ESK e Steilas (con lo slogan “Atzo eta gaur borrokan. Hacia un futuro justo’, ha raccolto la partecipazione di migliaia di persone davanti al monumento in memoria delle vittime presso la chiesa di San Francisco de Asis , il luogo in cui avvenne l’eccidio.
Quel giorno (Franco era deceduto da circa tre mesi), dopo mesi di sciopero, i lavoratori di molte fabbriche si erano riuniti nella chiesa in assemblea. La polizia prima sparò lacrimogeni in gran quantità anche dentro la chiesa, costringendoli a uscire, poi aprì il fuoco (fuego real) causando appunto cinque... (continua)
Gianni Sartori
Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato al vita a cinque operai: Pedro Martínez, Francisco Aznar, Romualdo Barroso, José Castillo e Bienvenido Pereda.
Indetta dai sindacati ELA, LAB, ESK e Steilas (con lo slogan “Atzo eta gaur borrokan. Hacia un futuro justo’, ha raccolto la partecipazione di migliaia di persone davanti al monumento in memoria delle vittime presso la chiesa di San Francisco de Asis , il luogo in cui avvenne l’eccidio.
Quel giorno (Franco era deceduto da circa tre mesi), dopo mesi di sciopero, i lavoratori di molte fabbriche si erano riuniti nella chiesa in assemblea. La polizia prima sparò lacrimogeni in gran quantità anche dentro la chiesa, costringendoli a uscire, poi aprì il fuoco (fuego real) causando appunto cinque... (continua)
Gianni Sartori 4/3/2024 - 20:16
La pace è la risposta
(Febbraio 2024)
L'idea de “La pace è la Risposta” nasce inizialmente come risposta alle rime contro di me su 64 bars a dicembre 2023. In quel rap a un certo punto sento queste parole: “La guerra è il mio habitat” e si accende in me una luce. Da dieci anni ormai alcuni miei amici e amiche sono attivi con il progetto @gazafreestylefestival e in quei giorni la guerra in Palestina stava devastando tutto il loro duro lavoro. Ho pensato di chiedere a loro di raccontarmi delle storie per poterle mettere giù in rap. E li ringrazio per tutti gli audio che ho ricevuto grazie ai quali sono riuscito a scrivere questa canzone. Era il periodo di Natale e non me la sono sentita di pubblicarlo in quei giorni. Oggi la guerra si è trasformata in un genocidio e non è più accettabile per l'essere umano. NON SI PUÒ PIÙ FARE FINTA DI NIENTE! Nel mio cuore ha iniziato a crescere l'idea che l'unica risposta... (continua)
L'idea de “La pace è la Risposta” nasce inizialmente come risposta alle rime contro di me su 64 bars a dicembre 2023. In quel rap a un certo punto sento queste parole: “La guerra è il mio habitat” e si accende in me una luce. Da dieci anni ormai alcuni miei amici e amiche sono attivi con il progetto @gazafreestylefestival e in quei giorni la guerra in Palestina stava devastando tutto il loro duro lavoro. Ho pensato di chiedere a loro di raccontarmi delle storie per poterle mettere giù in rap. E li ringrazio per tutti gli audio che ho ricevuto grazie ai quali sono riuscito a scrivere questa canzone. Era il periodo di Natale e non me la sono sentita di pubblicarlo in quei giorni. Oggi la guerra si è trasformata in un genocidio e non è più accettabile per l'essere umano. NON SI PUÒ PIÙ FARE FINTA DI NIENTE! Nel mio cuore ha iniziato a crescere l'idea che l'unica risposta... (continua)
Vogliono la guerra, vogliono tutti la guerra, la guerra è il loro habitat, vogliono la violenza, vogliono il dissing
(continua)
(continua)
3/3/2024 - 23:58
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Lord of the Flies Theme (Kyrie Eleison)
[1963]
Tema originale dal film "Lord Of The Flies", diretto nel 1963 da Peter Brook.
Tema originale dal film "Lord Of The Flies", diretto nel 1963 da Peter Brook.
Kyrie, kyrie, kyrie Eleison
(continua)
(continua)
3/3/2024 - 23:21
La solita storia
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
il sole che nasce, il rumore del fiume (continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:18
Tema dell'indifferenza
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
Esprimo la mia più sincera solidarietà
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:16
Rifiuto il potere arbitrario
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
mettiti lì e fai quello che dico
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:11
Lettera di un condannato
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
sto pensando a mille cose
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:07
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Il racconto di noi
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Tu che sei sceso tra noi da un cielo lontano (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:55
Memoria limpida
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Se lo vuoi, sussurralo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:48
Scarpe pesanti
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Sento le scarpe pesanti. Non sono affaticato, mi piace avere le scarpe pesanti, sento il cammino di mio padre nelle mie scarpe. Camminava verso il lavoro per dieci giorni e superava la frontiera. Al di là del muro sgobbava come un mulo, poi ripartiva per tornare a casa, in tasca il frutto del suo lavoro e nelle scarpe il suo cammino. Quando arrivava si toglieva le scarpe e le lasciava riposare.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:41
Siamo arrivati
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Siamo arrivati, siamo sbarcati (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:30
Il pozzo più profondo
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Giù nel fondo del pozzo più profondo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:26
Dove sei?
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Tell me where are you? Where are you?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:19
La ballata del Leviatano
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
L'ho visto arrivare sulle onde del mare (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:15
Sant'Elmo
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Elmo è morto, Elmo è morto (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:11
Amaro mare
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Alba di stelle, alba di vento (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:08
Nebbia sospesa
2024
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Io non c’ero ma ero lì
Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.
Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.
Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Nebbia sospesa sul porto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:05
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