Paese di Piazzisti
In questo paese di piazzisti (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/5/2023 - 23:27
Noemi: Porcellana
(2018)
Una bella canzone, scritta da Emiliano Cecere e Diego Calvetti, ed interpretata da Noemi al maschile
A proposito del brano, la stessa Noemi ha sottolineato che “ci potrebbero essere mille e un modo per raccontare gli attacchi di panico in musica ed io mi sento ferrata sull’argomento“.
Ha poi spiegato: “Il titolo rimanda all’immagine della testa fragile come la Porcellana che esprime benissimo come ci si possa sentire in quei momenti dove le emozioni prendono il sopravvento, facendoti sentire nuda e fragile“.
Insomma nell'apparente dimensione "privata" si manifesta sempre la dimensione sociale. Il panico, lo dicono tutti, è un disturbo che negli ultimi decenni si è diffuso moltissimo. Era stato descritto da tempo ma con la trasformazione sociale ipermoderna i casi di panico si sono moltiplicati. C'è stato, potremmo dire, un vero e proprio contagio - in senso metaforico, ovviamente:... (continua)
Una bella canzone, scritta da Emiliano Cecere e Diego Calvetti, ed interpretata da Noemi al maschile
A proposito del brano, la stessa Noemi ha sottolineato che “ci potrebbero essere mille e un modo per raccontare gli attacchi di panico in musica ed io mi sento ferrata sull’argomento“.
Ha poi spiegato: “Il titolo rimanda all’immagine della testa fragile come la Porcellana che esprime benissimo come ci si possa sentire in quei momenti dove le emozioni prendono il sopravvento, facendoti sentire nuda e fragile“.
Insomma nell'apparente dimensione "privata" si manifesta sempre la dimensione sociale. Il panico, lo dicono tutti, è un disturbo che negli ultimi decenni si è diffuso moltissimo. Era stato descritto da tempo ma con la trasformazione sociale ipermoderna i casi di panico si sono moltiplicati. C'è stato, potremmo dire, un vero e proprio contagio - in senso metaforico, ovviamente:... (continua)
Scende la notte
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 6/5/2023 - 22:07
Fiore de niente
[2016]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Il Muro del Canto
Album: Fiore De Niente
Dall’ intervista di Martina Simonelli al Muro del canto
“Fiore di Niente” è nata ascoltando gli umori della gente, di chi lavora e paga un affitto, di chi accende un mutuo, di chi è salassato dalle tasse, rapinato dalle banche, da Equitalia e raggirato dalla politica.
Nasce nella stanchezza e nella frustrazione quotidiana ma è un punto di partenza per il riscatto.
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Il Muro del Canto
Album: Fiore De Niente
Dall’ intervista di Martina Simonelli al Muro del canto
“Fiore di Niente” è nata ascoltando gli umori della gente, di chi lavora e paga un affitto, di chi accende un mutuo, di chi è salassato dalle tasse, rapinato dalle banche, da Equitalia e raggirato dalla politica.
Nasce nella stanchezza e nella frustrazione quotidiana ma è un punto di partenza per il riscatto.
De corpi tu me n'hai mannati tanti (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/5/2023 - 21:44
Sciakatan
[2014]
Testo e musica di Peppe Voltarelli
Lyrics and music by Peppe Voltarelli
Album: Lamentarsi come ipotesi
"Lo “Sciakatan” è una danza evocativa che nasce nella Sibaritide, terra di miti e leggende dove le civiltà si incontrano e si mescolano. Tra pietre antiche e postmodernismo architettonico del non finito calabrese che si spalma sulla statale e costeggia il mar Jonio si scorgono strane presenze. Il videoclip realizzato dai video-artisti del collettivo fiorentino TheFakeFactory, tra sperimentazione visual e teatro d’avanguardia, è un viaggio onirico nei ricordi del protagonista. Un uomo stralunato, nostalgico, con la mente affollata di immagini ossessive che vengono qui riproposte in chiave di ‘divertissement’: la mongolfiera a forma di melanzana che si alza in volo sopra gli uliveti oppure le slot machine che ondeggiano tra le statue animate di madonne e santi. I passi dello “Sciakatan”... (continua)
Testo e musica di Peppe Voltarelli
Lyrics and music by Peppe Voltarelli
Album: Lamentarsi come ipotesi
"Lo “Sciakatan” è una danza evocativa che nasce nella Sibaritide, terra di miti e leggende dove le civiltà si incontrano e si mescolano. Tra pietre antiche e postmodernismo architettonico del non finito calabrese che si spalma sulla statale e costeggia il mar Jonio si scorgono strane presenze. Il videoclip realizzato dai video-artisti del collettivo fiorentino TheFakeFactory, tra sperimentazione visual e teatro d’avanguardia, è un viaggio onirico nei ricordi del protagonista. Un uomo stralunato, nostalgico, con la mente affollata di immagini ossessive che vengono qui riproposte in chiave di ‘divertissement’: la mongolfiera a forma di melanzana che si alza in volo sopra gli uliveti oppure le slot machine che ondeggiano tra le statue animate di madonne e santi. I passi dello “Sciakatan”... (continua)
Geometria dell'impossibile
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2023 - 19:45
الوداع
Tra matrimoni di minori, stupri praticamente impuniti, aborti clandestini, matrimoni "riparatori"…la situazione delle donne in Marocco ha ben poco di “roseo”…
IL MAROCCO NON E’ UN PAESE PER DONNE ?
Gianni Sartori
Soltanto un paio di mesi fa (marzo 2023) il Consiglio nazionale dei diritti dell’Uomo (CNDH) presentava a Rabat un rapporto rivelatore sulla reale portata delle violenze subite dalle donne e dalle ragazze in Marocco. E sulla sostanziale impunità per aggressori e violentatori. Nel suo intervento Amina Bouayach, presidente di CNDH, si era appellata, oltre che al ruolo e ai doveri della giustizia, anche a quelli dei media. Raccomandando l’adesione alla legislazione internazionale, in particolare alla Convenzione n° 190 (per la prevenzione delle violenza sulle donne nei posti di lavoro) adottata dall’organizzazione internazionale del lavoro e alla Convenzione del Consiglio d’Europa... (continua)
IL MAROCCO NON E’ UN PAESE PER DONNE ?
Gianni Sartori
Soltanto un paio di mesi fa (marzo 2023) il Consiglio nazionale dei diritti dell’Uomo (CNDH) presentava a Rabat un rapporto rivelatore sulla reale portata delle violenze subite dalle donne e dalle ragazze in Marocco. E sulla sostanziale impunità per aggressori e violentatori. Nel suo intervento Amina Bouayach, presidente di CNDH, si era appellata, oltre che al ruolo e ai doveri della giustizia, anche a quelli dei media. Raccomandando l’adesione alla legislazione internazionale, in particolare alla Convenzione n° 190 (per la prevenzione delle violenza sulle donne nei posti di lavoro) adottata dall’organizzazione internazionale del lavoro e alla Convenzione del Consiglio d’Europa... (continua)
Gianni Sartori 6/5/2023 - 14:23
Hibakusha
On the 40th anniversary of the double war crime of Hiroshima and Nagasaki, a group of Japanese A-bomb survivors (known in Japanese as Hibakusha) toured Southern California to talk of their experiences. This song was written to honor them.
I did not experience the horror that you tell;
(continua)
(continua)
inviata da Larry Moore 5/5/2023 - 21:29
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
War Is the Answer!
This is a musing upon a bumper sticker that used to be seen around the time of the Iraq invasion: WAR IS NOT THE ANSWER. Maybe not for the working class, but for the various ruling elites . . .
@buckdebosses2407
@buckdebosses2407
Buck Tradission and Buck de Bo$$es have written and performed topical songs since the 1980s.
@buckdebosses2407
fb
@buckdebosses2407
fb
Some say, “War is not the answer,
(continua)
(continua)
inviata da Larry Moore 5/5/2023 - 21:12
Guarda giù dalla pianura
Guarda giù dalla pianura
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e chitarra
Paolo Ricolfi: voce e bouzouki irlandese
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e chitarra
Paolo Ricolfi: voce e bouzouki irlandese
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 5/5/2023 - 18:05
Un capretto [Dona, dona]
Un capretto (dona dona) - versione del brano di Herbert Pagani
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi: voce e chitarra
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi: voce e chitarra
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 5/5/2023 - 17:50
I, Too, Sing America
@Pluck I, Too, Sing America era già presente. Per favore, fai attenzione che i contributi che proponi non siano già nel sito.
CCG Staff 5/5/2023 - 09:26
Get Your Filthy Hands Off My Desert
Dunque, per Mongolo Anonimo:
1) Sarà forse stato dichiarato lo stato di guerra tra i contendenti ma non c'è stata nessuna dichiarazione di guerra tra i due paesi.
2) Dichiari una zona di esclusione e affondi un incrociatore in acque subartiche al di fuori e in allontanamento dalla stessa. Si possono trovare tutti gli appigli legali di questo mondo ma, viste le capacità operative di un sommergibile nucleare di classe Churchill e le limitate capacità antisom dell'ARA, l'affondamento poteva essere rimandato quando le intenzioni del Belgrano fossero state palesi, quando cioè il Belgrano fosse entrato nella zona di esclusione puntando la prua verso la zona dove stazionava la flotta inglese.
3) per quanto riguarda il fatto che i Pink Floyd debbano fare solo i musicisti, ricordo che una canzone è completa solo se ci aggiungi un testo, se poi questo testo non parla di banalità, tanto meglio.
1) Sarà forse stato dichiarato lo stato di guerra tra i contendenti ma non c'è stata nessuna dichiarazione di guerra tra i due paesi.
2) Dichiari una zona di esclusione e affondi un incrociatore in acque subartiche al di fuori e in allontanamento dalla stessa. Si possono trovare tutti gli appigli legali di questo mondo ma, viste le capacità operative di un sommergibile nucleare di classe Churchill e le limitate capacità antisom dell'ARA, l'affondamento poteva essere rimandato quando le intenzioni del Belgrano fossero state palesi, quando cioè il Belgrano fosse entrato nella zona di esclusione puntando la prua verso la zona dove stazionava la flotta inglese.
3) per quanto riguarda il fatto che i Pink Floyd debbano fare solo i musicisti, ricordo che una canzone è completa solo se ci aggiungi un testo, se poi questo testo non parla di banalità, tanto meglio.
mirobaldo 4/5/2023 - 16:25
Il paese delle meraviglie
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Album: Dopo il lungo inverno
Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo
Nel paese delle meraviglie
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2023 - 12:38
The South
From The Weary Blues (Alfred A. Knopf, 1926) by Langston Hughes. This poem is in the public domain. (poets.org)
The lazy, laughing South
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 4/5/2023 - 09:13
Il testamento del parroco Meslier
Il testamento del parroco Meslier
Elio Acquaviva voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi voce e chitarra
Elio Acquaviva voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi voce e chitarra
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 3/5/2023 - 20:16
La Pauvreté chaleureuse
La Pauvreté chaleureuse
Chanson française — La Pauvreté chaleureuse — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 127
Dialogue Maïeutique
Donc, Lucien l’âne mon ami, résumons un peu. Après L’Explorateur, qui s’est révélé être un trouvère décidé à raconter son époque, un peu à la manière d’Homère quand il chantait la Guerre de Troie et les exploits des valeureux guerriers antiques,... (continua)
Chanson française — La Pauvreté chaleureuse — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 127
Dialogue Maïeutique
Donc, Lucien l’âne mon ami, résumons un peu. Après L’Explorateur, qui s’est révélé être un trouvère décidé à raconter son époque, un peu à la manière d’Homère quand il chantait la Guerre de Troie et les exploits des valeureux guerriers antiques,... (continua)
Grand-mère m’a dit ma naissance.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2023 - 19:47
Rally 'Round the Flag
2023
Same Again Tomorrow
Rich had been working on a song focused on the fighting 69th regiment. I loved the reference to their bravery during the Civil War, and loved the use of their battle cry. I wanted to add more to their story. The 69th has been a part of almost every conflict since the Civil War. I referenced a poem called the Rogue Bouquet by Joyce Kilmer. Sadly he was killed during the battle of Rogue Bouquet Wood during WWI. His Poem was read during the funeral of the fallen soldiers in France. -Brendan
I was exploring Gettysburg with my family and came across the Irish Brigade Monument. I'd heard about the "Fighting 69th" but did some more reading. I was able to knock out the first verse and chorus pretty quickly, and turned to Brendan to flesh out the rest. -Rich
Same Again Tomorrow
Rich had been working on a song focused on the fighting 69th regiment. I loved the reference to their bravery during the Civil War, and loved the use of their battle cry. I wanted to add more to their story. The 69th has been a part of almost every conflict since the Civil War. I referenced a poem called the Rogue Bouquet by Joyce Kilmer. Sadly he was killed during the battle of Rogue Bouquet Wood during WWI. His Poem was read during the funeral of the fallen soldiers in France. -Brendan
I was exploring Gettysburg with my family and came across the Irish Brigade Monument. I'd heard about the "Fighting 69th" but did some more reading. I was able to knock out the first verse and chorus pretty quickly, and turned to Brendan to flesh out the rest. -Rich
Well they don’t like our kind here
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/5/2023 - 14:33
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
क्यों आंख तेरी नाम है मौला [Aankh teri nam hai maula]
Lyrics: Naveen Kumar
Instagram: @naveen_koomar
Composition & Arrangement: Agney Mulay
Instagram: @acousticagney
Instagram: @naveen_koomar
Composition & Arrangement: Agney Mulay
Instagram: @acousticagney
Agney 2/5/2023 - 22:45
Mulatto
" Mulatto "
Page 100 on The Collected Poems of Langston Hughes
(1921-1930)
Arnold Rampersad,Editor.-1995
Page 100 on The Collected Poems of Langston Hughes
(1921-1930)
Arnold Rampersad,Editor.-1995
I am your son, white man!
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 2/5/2023 - 20:48
Luce di Luna
Il mondo non è rotondo
Cantano alla luna gli ubriachi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2023 - 13:30
Holloway Song
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
The walls you put around me (continua)
inviata da Dq82 2/5/2023 - 12:11
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Elsie's Song (Chat and Nuke You Talks)
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Women and kids there's such a lot of us at Greenham (continua)
inviata da Dq82 2/5/2023 - 12:09
Percorsi:
Miss Maggie Thatcher
Bridget Evans
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
1983
Ladies and Gems
Lyrics and music by Judy Small
Testo e musica di Judy Small
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors... (continua)
1983
Ladies and Gems
Lyrics and music by Judy Small
Testo e musica di Judy Small
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors... (continua)
There's a woman in Great Britain, Bridget Evans is her name
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2023 - 11:58
Sarah's Song
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
They can forbid nearly everything (continua)
inviata da Dq82 2/5/2023 - 11:48
Il due maggio
[2 maggio 2023]
Visione onirica di Francesco Vaccini
Oggi andrà a cantarla su due cassette della verdura in mezzo a un prato, da solo.
Visione onirica di Francesco Vaccini
Oggi andrà a cantarla su due cassette della verdura in mezzo a un prato, da solo.
C’è qualcosa di nuovo nell’aria,
(continua)
(continua)
2/5/2023 - 11:25
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Makes a Long Time Man Feel Bad
Album : The Midnight Special - 1962
It makes a long time man feel bad
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 2/5/2023 - 10:56
A Gaza
Khader Adnan è deceduto in carcere dopo quasi tre mesi di sciopero della fame rifiutando esami e cure mediche
UN PRIGIONIERO PALESTINESE E’ MORTO IN SCIOPERO DELLA FAME
Gianni Sartori
Il prigioniero palestinese Khader Adnan (45 anni), è morto in carcere nella notte tra il 1 e il 2 maggio. Il decesso è stato la fatale conseguenza di un lungo sciopero della fame di quasi tre mesi (era iniziato il 5 febbraio) per protestare contro la sua detenzione in Israele.
Originario della Cisgiordania, era stato arrestato varie volte e aveva già protestato con altri scioperi della fame.
Rinvenuto privo di sensi, l’esponente della Jihad islamica in Cisgiordania (organizzazione classificata come terrorista, oltre che Israele, anche da Stati Uniti e Unione Europea) veniva trasportato in un vicino ospedale dove i medici non potevano che confermarne la morte. Nella mattinata di martedì, all’annuncio della... (continua)
UN PRIGIONIERO PALESTINESE E’ MORTO IN SCIOPERO DELLA FAME
Gianni Sartori
Il prigioniero palestinese Khader Adnan (45 anni), è morto in carcere nella notte tra il 1 e il 2 maggio. Il decesso è stato la fatale conseguenza di un lungo sciopero della fame di quasi tre mesi (era iniziato il 5 febbraio) per protestare contro la sua detenzione in Israele.
Originario della Cisgiordania, era stato arrestato varie volte e aveva già protestato con altri scioperi della fame.
Rinvenuto privo di sensi, l’esponente della Jihad islamica in Cisgiordania (organizzazione classificata come terrorista, oltre che Israele, anche da Stati Uniti e Unione Europea) veniva trasportato in un vicino ospedale dove i medici non potevano che confermarne la morte. Nella mattinata di martedì, all’annuncio della... (continua)
Gianni Sartori 2/5/2023 - 10:44
Giuseppe Di Vittorio: Discorso sul Lavoro
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Giuseppe Di Vittorio
Nel 1953 Giuseppe Di Vittorio pronunciò un discorso sul lavoro. Fu pubblicato sul settimanale della Cgil “Lavoro” il 26 Aprile 1953, n° 17.
Ne proponiamo il brano centrale letto da Mariano Rigillo in occasione della festa del 1° Maggio.
Desideriamo anche ricordare nel riquadro che segue Giuseppe Di Vittorio attraverso una riflessione di Giovanni Rispoli sul Piano del lavoro per il quale Di Vittorio si spese in particolar modo nel primo dopoguerra. Lo Statuto dei lavoratori vide la luce nel 1970 , 13 anni dopo la morte di Di Vittorio, ma le sue fondamenta ideali furono concomitanti alla elaborazione del Piano del Lavoro.
[…] Avanzata nel congresso di Genova del 4-9 ottobre 1949, approfondita in un’apposita conferenza tenuta a Roma l’anno successivo, in febbraio, la proposta del Piano aveva l’ambizione di affidare l’unità tra... (continua)
Giuseppe Di Vittorio
Nel 1953 Giuseppe Di Vittorio pronunciò un discorso sul lavoro. Fu pubblicato sul settimanale della Cgil “Lavoro” il 26 Aprile 1953, n° 17.
Ne proponiamo il brano centrale letto da Mariano Rigillo in occasione della festa del 1° Maggio.
Desideriamo anche ricordare nel riquadro che segue Giuseppe Di Vittorio attraverso una riflessione di Giovanni Rispoli sul Piano del lavoro per il quale Di Vittorio si spese in particolar modo nel primo dopoguerra. Lo Statuto dei lavoratori vide la luce nel 1970 , 13 anni dopo la morte di Di Vittorio, ma le sue fondamenta ideali furono concomitanti alla elaborazione del Piano del Lavoro.
[…] Avanzata nel congresso di Genova del 4-9 ottobre 1949, approfondita in un’apposita conferenza tenuta a Roma l’anno successivo, in febbraio, la proposta del Piano aveva l’ambizione di affidare l’unità tra... (continua)
[…] Il lavoro non può espandersi, secondo i crescenti bisogni dell’uomo; non può utilizzare tutta la sua potenza creatrice, per soddisfare le incessanti esigenze di vita e di progresso dell’umanità. Da questo sistema di predominio del capitale, da questo sistema di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sorgono le crisi, la disoccupazione, la miseria, di cui soffrono le popolazioni.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/5/2023 - 15:41
Through My Eyes
Chris Foster
2008
Album: Peace Expressing
Album: Peace Expressing
Through my eyes
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/5/2023 - 12:32
Percorsi:
Campi di sterminio
The Internationale
Al concerto per i 90 anni di Pete Seeger, Billy Bragg racconta come ha scritto la sua versione dell'Internazionale.
Vent'anni fa [nel 1989] ero al Vancouver Folk Festival seduto nel tendone del backstage quando arrivò Pete, mi mise la mano sulla spalla dicendo "Billy, chiuderò il festival domani sera cantando l'Internazionale in memoria dei dimostranti in Piazza Tien An Men" - questo succedeva pochi giorni dopo la brutale repressione delle proteste - "Billy voglio che tu canti una strofa della versione inglese". Ma io risposi, "ti prego le parole in inglese sono così arcaiche che non so neanche bene cosa vogliano dire" allora Pete mi fa "Perché non scrivi una nuova strofa?" e prima che avessi tempo di protestare chiuse gli occhi, prese un foglio di carta e iniziò a cantare piano a se stesso le parole originali francesi e a trascrivere senza neanche guardare una traduzione letterale, e... (continua)
Vent'anni fa [nel 1989] ero al Vancouver Folk Festival seduto nel tendone del backstage quando arrivò Pete, mi mise la mano sulla spalla dicendo "Billy, chiuderò il festival domani sera cantando l'Internazionale in memoria dei dimostranti in Piazza Tien An Men" - questo succedeva pochi giorni dopo la brutale repressione delle proteste - "Billy voglio che tu canti una strofa della versione inglese". Ma io risposi, "ti prego le parole in inglese sono così arcaiche che non so neanche bene cosa vogliano dire" allora Pete mi fa "Perché non scrivi una nuova strofa?" e prima che avessi tempo di protestare chiuse gli occhi, prese un foglio di carta e iniziò a cantare piano a se stesso le parole originali francesi e a trascrivere senza neanche guardare una traduzione letterale, e... (continua)
CCG Staff 1/5/2023 - 12:06
'O surdato 'nnammurato
Non ho parole per questa versione de 'O surdato 'nnammurato cantata da Giuseppe Mariniello. Brividi di freddo, una interpretazione da fare accapponare la pelle. Finalmente una versione che restituisce tutto il senso della drammaticità di questa canzone, scritta durante la guerra del 15-18, quando i giovani soldati partivano sui treni per andare a morire su un fronte lontano, nelle trincee di fango, colpiti dai cecchini, dai gas tossici, dalle malattie. Giuseppe Mariniello ci offre, senza pudore, senza il mascheramento dato solitamente dal ritmo di marcetta, l'anima cruda di queste nere pagine di storia, in cui l'unico barlume di speranza a cui aggrapparsi è il pensiero per l'amata, che è rimasta a casa. Applausi, a tutti. A chi ha suonato, a chi ha cantato, a chi ha mixato audio e video; ma soprattutto a chi ha pensato di realizzarla in questo modo, quale omaggio a queste giovani vite uccise,... (continua)
Michele D'Auria 1/5/2023 - 11:31
The Dalesman's Litany
LA LITANIA DEL DALESMAN
(continua)
(continua)
inviata da Giorgio Gregori 1/5/2023 - 09:24
Bundeslied für den Allgemeinen deutschen Arbeiterverein, oder Bet und arbeit
GEORG HERWEGH
(continua)
(continua)
inviata da Susanna 1/5/2023 - 07:29
Mali-Ko
L'anno scorso un numero imprecisato di civili (tra 200 e 400) vennero trucidati dall’esercito del Mali e da presunte milizie mercenarie nel villaggio di Moura. Ma poi il rapporto dell’inchiesta era rimasto bloccato per mesi
MALI: FINALMENTE DI PUBBLICO DOMINIO (FORSE) IL RAPPORTO SULLA STRAGE DI CIVILI A MOURA
Gianni Sartori
Giusto un anno fa, dal 27 marzo al 1 aprile 2022, un numero imprecisato di civili (tra almeno 200 a oltre 400, tra loro qualche “sospetto jihadista”) vennero trucidati dall’esercito del Mali e da milizie mercenarie straniere (si parlò esplicitamente della Wagner) nel villaggio di Moura (nel circondario di Djenné, regione di Mopti, a circa 400 chilometri da Bamako). E finalmente il rapporto dell’inchiesta, rimasto bloccato da mesi, starebbe per essere reso pubblico. Immediatamente denunciato da Human Rights Watch (dopo solo tre-quattro giorni), il massacro sarebbe avvenuto... (continua)
MALI: FINALMENTE DI PUBBLICO DOMINIO (FORSE) IL RAPPORTO SULLA STRAGE DI CIVILI A MOURA
Gianni Sartori
Giusto un anno fa, dal 27 marzo al 1 aprile 2022, un numero imprecisato di civili (tra almeno 200 a oltre 400, tra loro qualche “sospetto jihadista”) vennero trucidati dall’esercito del Mali e da milizie mercenarie straniere (si parlò esplicitamente della Wagner) nel villaggio di Moura (nel circondario di Djenné, regione di Mopti, a circa 400 chilometri da Bamako). E finalmente il rapporto dell’inchiesta, rimasto bloccato da mesi, starebbe per essere reso pubblico. Immediatamente denunciato da Human Rights Watch (dopo solo tre-quattro giorni), il massacro sarebbe avvenuto... (continua)
Gianni Sartori 30/4/2023 - 23:33
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Giangilberto Monti
E’ una trasposizione in musica, una specie di bignami de “Gli Italiani. Virtù e vizi di un popolo” di Luigi Barzini opportunamente riveduto, corretto e ipercondensato sessant’anni dopo in chiave 2.0. Si aggiunga un’eco di “Quinto potere” in versione esilarante de noantri ed ecco la canzone satirica di Giangilberto Monti. E’ un cammeo sulla precarietà dell’Italietta a vocazione autarchica che avrebbe meritato più vasta attenzione.
[Riccardo Gullotta]