Ghettologia
[Ottobre 2023]
Ci si finisce dentro, rinchiusi,
(continua)
(continua)
13/10/2023 - 09:05
Percorsi:
Ghetti
فكر بغيرك
fakr baġīrk
[2005]
شعر / Poesia / שירה /A Poem by / Poésie / Runo :
Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / לחן / Music / Musique / Sävel :
1. Nai Barghouti
2. @U0SSN
3. Samih Choukeir
4. Marcel khalife
Dalla raccolta Come fiori di mandorlo o più lontano [كزهر اللوز أو أبعد] , pubblicato nel 2005.
In inglese : Almond Blossoms and Beyond
In francese : Comme des fleurs d'amandier ou plus loin
In ebraico: כפרחי השקד או רחוק יותר
[2005]
شعر / Poesia / שירה /A Poem by / Poésie / Runo :
Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / לחן / Music / Musique / Sävel :
1. Nai Barghouti
2. @U0SSN
3. Samih Choukeir
4. Marcel khalife
Dalla raccolta Come fiori di mandorlo o più lontano [كزهر اللوز أو أبعد] , pubblicato nel 2005.
In inglese : Almond Blossoms and Beyond
In francese : Comme des fleurs d'amandier ou plus loin
In ebraico: כפרחי השקד או רחוק יותר
وأنتَ تُعِدُّ فطورك، فكِّر بغيركَ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/10/2023 - 06:00
L’État de Guerre
L’État de Guerre
Chanson française — L’État de Guerre — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 161
Dialogue Maïeutique
Ah, demande Lucien l’âne, cet État de Guerre est un titre fort ambigu. S’agit-il de l’état, du statut dans lequel se trouve la guerre et donc, en quelque sorte, ce serait une façon d’analyser le phénomène de la guerre elle-même ou bien, s’agit-il d’un État particulier... (continua)
Chanson française — L’État de Guerre — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 161
Dialogue Maïeutique
Ah, demande Lucien l’âne, cet État de Guerre est un titre fort ambigu. S’agit-il de l’état, du statut dans lequel se trouve la guerre et donc, en quelque sorte, ce serait une façon d’analyser le phénomène de la guerre elle-même ou bien, s’agit-il d’un État particulier... (continua)
Le soldat dit : Si on parlait de la guerre.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2023 - 17:43
Ogni bandiera
[10.10.2023]
Nota. Oramai molto raramente scrivo delle cose col mio nome e cognome. Ma ogni tanto mi torna in mente, e questo è uno di quei momenti. Lo schifo che mi pervade è immenso: questo il motivo ultimo. [RV]
Nota. Oramai molto raramente scrivo delle cose col mio nome e cognome. Ma ogni tanto mi torna in mente, e questo è uno di quei momenti. Lo schifo che mi pervade è immenso: questo il motivo ultimo. [RV]
Ogni nemico è invenzione di sangue,
(continua)
(continua)
10/10/2023 - 21:43
Säkkijärven polkka
anonimo
(Fonte: Wikipedia)
La Polka di Säkkijärvi è una canzone popolare finlandese, resa famosa da Viljo Vesterinen.
Durante la guerra di continuazione (2° evento bellico tra Finlandia e Unione Sovietica, 1941-1944), l'esercito finlandese scoprì che i sovietici avevano disseminato delle mine controllate via radio nella città di Viipuri. Il sistema di detonazione delle mine era costituito da molle circondate da anelli di metallo e la detonazione si innescava quando le molle toccavano gli anelli. Poiché le molle iniziavano a vibrare a frequenze audio precise, si notò che questa canzone risultava efficace nel far risuonare tali frequenze, applicando così il jamming.
La Polka di Säkkijärvi è una canzone popolare finlandese, resa famosa da Viljo Vesterinen.
Durante la guerra di continuazione (2° evento bellico tra Finlandia e Unione Sovietica, 1941-1944), l'esercito finlandese scoprì che i sovietici avevano disseminato delle mine controllate via radio nella città di Viipuri. Il sistema di detonazione delle mine era costituito da molle circondate da anelli di metallo e la detonazione si innescava quando le molle toccavano gli anelli. Poiché le molle iniziavano a vibrare a frequenze audio precise, si notò che questa canzone risultava efficace nel far risuonare tali frequenze, applicando così il jamming.
inviata da alessandro nepi 10/10/2023 - 08:49
Elegia al Che Guevara
[1976]
Musica / Music / Musique / Sävel
Eduardo Carrasco
Interpretado por / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Quilapayún
Album: El Pueblo Unido
Ernesto Che Guevara : 14 Giugno 1928 – 9 Ottobre 1967
italiano
español
CANTO A FIDEL
Ernesto Che Guevara
Andiamo,
ardente profeta delle aurore,
attraverso sentieri nascosti
per liberare il caimano verde che tanto ami.
Andiamo,
a riparare gli affronti con la fronte
colma di stelle ribelli di Martí,
giuriamo di trionfare o di andare incontro alla morte.
Quando risuonerà il primo colpo e tutta la giungla
si risveglierà in uno stupore candido,
lì, al tuo fianco, sereni combattenti,
tu ci avrai.
Quando la tua voce si diffonderà ai quattro venti
riforma agraria, giustizia, pane, libertà,
lì, al tuo fianco, con identici accenti,
tu ci avrai.
E quando giungerà alla fine del giorno
l’operazione risanatrice contro il tiranno,
lì,... (continua)
Musica / Music / Musique / Sävel
Eduardo Carrasco
Interpretado por / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Quilapayún
Album: El Pueblo Unido
Ernesto Che Guevara : 14 Giugno 1928 – 9 Ottobre 1967
italiano
español
CANTO A FIDEL
Ernesto Che Guevara
Andiamo,
ardente profeta delle aurore,
attraverso sentieri nascosti
per liberare il caimano verde che tanto ami.
Andiamo,
a riparare gli affronti con la fronte
colma di stelle ribelli di Martí,
giuriamo di trionfare o di andare incontro alla morte.
Quando risuonerà il primo colpo e tutta la giungla
si risveglierà in uno stupore candido,
lì, al tuo fianco, sereni combattenti,
tu ci avrai.
Quando la tua voce si diffonderà ai quattro venti
riforma agraria, giustizia, pane, libertà,
lì, al tuo fianco, con identici accenti,
tu ci avrai.
E quando giungerà alla fine del giorno
l’operazione risanatrice contro il tiranno,
lì,... (continua)
strum
inviata da Riccardo Gullotta 8/10/2023 - 18:20
Percorsi:
Che Guevara
Rocco Papaleo: Basilicata is on my mind
1991/1997
Canzone di Rocco Papaleo
Comparso nel 12º episodio della 2ª stagione della serie TV "Classe di ferro"
Poi colonna sonora del film "Basilicata coast to coast"
Gli extra come sempre li inseriamo per i motivi più vari, spesso molto personali. E allora, visto che mi accingo a partire per Maratea e ripercorrere (in bici) più o meno lo stesso tragitto del film, che è un vero e proprio inno al viaggiare lenti, la inserisco, visto che sono giorni che la ascolto e riascolto.
Canzone di Rocco Papaleo
Comparso nel 12º episodio della 2ª stagione della serie TV "Classe di ferro"
Poi colonna sonora del film "Basilicata coast to coast"
Gli extra come sempre li inseriamo per i motivi più vari, spesso molto personali. E allora, visto che mi accingo a partire per Maratea e ripercorrere (in bici) più o meno lo stesso tragitto del film, che è un vero e proprio inno al viaggiare lenti, la inserisco, visto che sono giorni che la ascolto e riascolto.
Se Cristo si e’ fermato ad Eboli,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/10/2023 - 20:24
Percorsi:
Inni e Controinni
Gli Alieni Siamo Noi
2018
Suonato
Suonato
“Gli Alieni Siamo Noi è lo specchio della società odierna, sempre meno umana e più aliena ed alienata, dove il vero ufo è proprio la nostra umanità. Un pezzo che nasce osservando la civiltà dal finestrino di un aereo, una denuncia sociale forte ed accorata che non ha nessuna intenzione di essere un grido sterile ma che vuole accompagnare l’ascoltatore a mettere in dubbio ogni verità, a fare un viaggio dentro di sé”
Gli alieni siamo noi, dentro i supermarket,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/10/2023 - 18:16
Consumatore
Non credo al tuo credo da cristiano poco mistico (continua)
inviata da Dq82 7/10/2023 - 18:07
Гимн Обреченных
Gimn Obrečënnykh
[2022]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Nogu Svelo!
C’è una parola chiave intorno a cui ruota la canzone: Gojda [Гойда]. Si ritiene che faccia parte del russo antico, ma non è del tutto corretto. Fu usata dagli Opričniki , le spietate guardie di Ivan il Terribile, durante le loro gesta efferate. E’ stata mutuata per allitterazione e fusione da altre due parole non russe: айда [ajda], dal tataro йд֙, e гайда [gajda] , ucraina. Quest’ultima è di derivazione turca ottomana, da haydamak , razziatore, ribelle. Entrambe sono delle interiezioni volte a incitare, traducibili con su !, andiamo! forza!
La parola figura nella letteratura russa poche volte, in Tolstoj e Bulgakov. Ad attualizzarla per evocare sangue e sterminio ci hanno pensato uno scrittore ed un fanatico.
È nel libro La giornata di un Opričnik [День... (continua)
[2022]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Nogu Svelo!
C’è una parola chiave intorno a cui ruota la canzone: Gojda [Гойда]. Si ritiene che faccia parte del russo antico, ma non è del tutto corretto. Fu usata dagli Opričniki , le spietate guardie di Ivan il Terribile, durante le loro gesta efferate. E’ stata mutuata per allitterazione e fusione da altre due parole non russe: айда [ajda], dal tataro йд֙, e гайда [gajda] , ucraina. Quest’ultima è di derivazione turca ottomana, da haydamak , razziatore, ribelle. Entrambe sono delle interiezioni volte a incitare, traducibili con su !, andiamo! forza!
La parola figura nella letteratura russa poche volte, in Tolstoj e Bulgakov. Ad attualizzarla per evocare sangue e sterminio ci hanno pensato uno scrittore ed un fanatico.
È nel libro La giornata di un Opričnik [День... (continua)
Содом с Гоморрой пришли в Москву.[1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/10/2023 - 10:56
Percorsi:
Guerre in Ucraina
خون ارغوانها
1978
Khoone Arghavan Ha
Sharareh Haye Aftab
"Khoone Arghavan Ha" di Davoud Sharareha è una canzone potente ed emozionante che porta con sé profondi temi politici e nazionalistici. Il testo ci porta in un viaggio attraverso le lotte e i sacrifici fatti per la libertà e il desiderio di un futuro migliore.I versi iniziali gettano le basi per l'intenso immaginario della canzone: "Zade sholeh dar chaman, dar shab vatan, khoone arghavan ha", che può essere tradotto come "la fiamma è accesa nel giardino, nella notte della patria, il sangue dei fiori arghavan".
I fiori di arghavan simboleggiano il popolo, la sua resilienza e la sua passione per la libertà. L'immagine di una fiamma che arde nel giardino rappresenta la scintilla della resistenza e la speranza che questo fuoco si diffonda in tutta la nazione. L'appello ripetuto a "o bange shor afkan, ta sahar bezan sholeh ta karan ha", che significa... (continua)
Khoone Arghavan Ha
Sharareh Haye Aftab
"Khoone Arghavan Ha" di Davoud Sharareha è una canzone potente ed emozionante che porta con sé profondi temi politici e nazionalistici. Il testo ci porta in un viaggio attraverso le lotte e i sacrifici fatti per la libertà e il desiderio di un futuro migliore.I versi iniziali gettano le basi per l'intenso immaginario della canzone: "Zade sholeh dar chaman, dar shab vatan, khoone arghavan ha", che può essere tradotto come "la fiamma è accesa nel giardino, nella notte della patria, il sangue dei fiori arghavan".
I fiori di arghavan simboleggiano il popolo, la sua resilienza e la sua passione per la libertà. L'immagine di una fiamma che arde nel giardino rappresenta la scintilla della resistenza e la speranza che questo fuoco si diffonda in tutta la nazione. L'appello ripetuto a "o bange shor afkan, ta sahar bezan sholeh ta karan ha", che significa... (continua)
زده شعله در چمن، در شب وطن، خون ارغوان ها *
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2023 - 11:58
L'uomo di Monaco
Stupenda canzone, una poesia. Da fare ascoltare nelle scuole. Ho sempre pensato che il vecchio fosse Hitler
Stefano 1/10/2023 - 17:26
Fra cent'anni
Ho trovato una bella versione musicata da questo progetto "Trilussa in musica" Trilù (vedi box video) e quindi ho tolto la poesia dagli extra.
Lorenzo 30/9/2023 - 00:30
Beatles: Here Comes the Sun
Audio link to the song performed by Clifters on their 1989 album Sexi on in:
ELEKIELTÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/9/2023 - 10:52
Henna
Io ho iniziato ad acquistare gli album di Lucio Dalla da Henna. Da lì in poi li ho trovati fantastici, pieni di armonie e arrangiamenti originali. Dalla si è innavato, scriveva musica moderna, intrecciava musicalità e ritmica stando al passo coi tempi e addolcendo il proprio stile per dare più spazio alle emozioni, soprattutto dell'individuo che si trova in un contesto assolutamente violento e ingiusto come quello dei tempi attuali. Aveva un cervello musicale sinfonico e giovane. Chi ritiene tutto ciò 'decadente' dovrebbe riascoltare meglio ciò che è rispetto a rimpiangere un passato che comunque rimane e non ce lo toglie nessuno.
Giovanna 29/9/2023 - 02:57
American Ghost Dance
Note alla 1.a strofa . Traduzione da Genius
Kiedis* si prende gioco degli antenati che avevano scoperto le Americhe. Questi uomini arrivarono in una terra “incontaminata” stracolma di una bellissima fauna selvatica ( il bufalo ,e loro dominarono la terra) e di bella gente (di un’altra razza).
Per l’uomo bianco, queste erano risorse. I bufali erano il cibo e il vestiario, mentre i nativi erano la terra e la conoscenza del territorio. Pertanto, entrambi furono sterminati in modo drammatico, con gli Indiani che furono violentati, saccheggiati, uccisi e contagiati da malattie mentre i bufali venivano macellati.
I coloni parlavano di pace ma in realta' distrussero le numerose societa' Native che si erano stabilite in quei territori da molti secoli .
Il primo verso :“Oh give me a home where the buffalo roam” è anche l'inizio della classica canzone western "Home on the Range" .
Il terzo... (continua)
Kiedis* si prende gioco degli antenati che avevano scoperto le Americhe. Questi uomini arrivarono in una terra “incontaminata” stracolma di una bellissima fauna selvatica ( il bufalo ,e loro dominarono la terra) e di bella gente (di un’altra razza).
Per l’uomo bianco, queste erano risorse. I bufali erano il cibo e il vestiario, mentre i nativi erano la terra e la conoscenza del territorio. Pertanto, entrambi furono sterminati in modo drammatico, con gli Indiani che furono violentati, saccheggiati, uccisi e contagiati da malattie mentre i bufali venivano macellati.
I coloni parlavano di pace ma in realta' distrussero le numerose societa' Native che si erano stabilite in quei territori da molti secoli .
Il primo verso :“Oh give me a home where the buffalo roam” è anche l'inizio della classica canzone western "Home on the Range" .
Il terzo... (continua)
Pluck 27/9/2023 - 08:54
فوق إلنا خل
Ilham al-Madfai ciao vi ho mandato la sua canzone Baghdad
Di questo musicista ne parlate nella descrizione di questo brano e vi ringrazio cos' ho scoperto che Battiato per il suo immenso album legato all'Iraq ha frequentato questi musicisti.
A 20 anni da quella guerra nata dalla bugia del possesso di armi di distruzione di massa, siamo ora nel nuovo incubo della minaccia di ritorno al nucleare come arma e come produzione di energia.
Di questo musicista ne parlate nella descrizione di questo brano e vi ringrazio cos' ho scoperto che Battiato per il suo immenso album legato all'Iraq ha frequentato questi musicisti.
A 20 anni da quella guerra nata dalla bugia del possesso di armi di distruzione di massa, siamo ora nel nuovo incubo della minaccia di ritorno al nucleare come arma e come produzione di energia.
paolo Rizzi 26/9/2023 - 14:45
Slow Train
Canzone cupa ed eccellente,che rende l'idea di uno che viene a prendersi il suo. Più o meno sarà così. Ottimi i sermoni dal palco: era quello che si meritavano i giovani di allora che hanno messo in piedi poi questo mondo political correct.Bob numero uno.
25/9/2023 - 23:56
Masters Of War
ITALIANO / ITALIAN [12] - Mara88
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Mara88 (Lyricstranslate)
SIGNORI DELLA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Luke Atreides 25/9/2023 - 20:39
Le Mantellate
"li turchi so' sbarcati a la marina"significa: e' arrivata la polizia
"chi c'ha le scarpe rotte l'arisola,io l' ho arisolate stammatina"
chi puo' scappare,scappi,io l"ho gia' fatto questa mattina.
"chi c'ha le scarpe rotte l'arisola,io l' ho arisolate stammatina"
chi puo' scappare,scappi,io l"ho gia' fatto questa mattina.
vladimiro 25/9/2023 - 17:38
Francesco Baccini: Antonello Venditti
Questa canzonatura di Francesco Baccini è semplicemente geniale. Cantautore troppo sottovalutato a mio modesto avviso, ha aperto una via ironica alla canzone genovese che le ha insegnato anche il valore del saper sorridere. Venditti è persona intelligente ma doveva aspettarsi che qualcuno, a forza di sentirgli dire che lui è pulito e gli altri zozzi, gli facesse notare che ci sono altre persone per bene oltre a lui. Sia detto con il massimo rispetto per il Venditti vecchia maniera, quello nuovo mi pare punti solo a sopravvivere artisticamente senza proporre alcunchè di significativo. Il Venditti di "Sara", "Sotto il segno dei pesci", "Buona domenica" e "Roma capoccia" non esiste più.
cris 25/9/2023 - 15:27
Io capitano [Colonna sonora del film / Movie Soundtrack]
il 4° brano della colonna sonora si chiama Touky che significa Viaggiare ed è composto da Badara Seck
il testo è semplice
ecco la traduzione (originale in wolof)
TOUKY (viaggiare)
Queste le ragioni che fanno viaggiare
i miei vicini di casa
sono andati in Europa con la barca
e sono tornati ricchi (bene)
Dopo che sono tornati dall'Europa
cambiano ogni volta (simi yerè)
vestiti e le scarpe ( sool dalà)
E' quello che vedo sul telefono
che mi incoraggia ad andare lontano (gaddai)
In mare (juedi) non c'è niente (ndarà)
a cui attaccarsi (bakt)
Una voce risponde
Attaccati a Dio (djapal yallah)
link al brano
il testo è semplice
ecco la traduzione (originale in wolof)
TOUKY (viaggiare)
Queste le ragioni che fanno viaggiare
i miei vicini di casa
sono andati in Europa con la barca
e sono tornati ricchi (bene)
Dopo che sono tornati dall'Europa
cambiano ogni volta (simi yerè)
vestiti e le scarpe ( sool dalà)
E' quello che vedo sul telefono
che mi incoraggia ad andare lontano (gaddai)
In mare (juedi) non c'è niente (ndarà)
a cui attaccarsi (bakt)
Una voce risponde
Attaccati a Dio (djapal yallah)
link al brano
paolo Rizzi 24/9/2023 - 14:40
Aleksander Wat
Riccardo Venturi, 23-09-2023 20:59
A me la lingua polacca fa uno strano effetto: ogni volta che mi metto a tradurre qualcosa dal polacco (si vedano le canzoni di Szymon Podwin), invariabilmente devo tornare, subito dopo, a Jacek Kaczmarski. Di Kaczmarski abbiamo, su questo sito, parecchie canzoni che non sono state mai tradotte, e non è un caso: addentrarsi in un testo di Kaczmarski è un’impresa molto difficile -penso anche per un polacco stesso, perché qui c’entra poco la “madrelingua” (chissà perché, ma ogni volta che uso questo termine mi vedo mia mamma che mi fa una pernacchia di due metri). C’entra Jacek Kaczmarski che, più passa il tempo, più lo annovero tra i massimi poeti in musica della Storia, e tra i pochissimi degni di essere così chiamati.
E così, eccoci a questa canzone, che peraltro parla di un altro poeta, Aleksander Wat. Il cui vero cognome era “Chwat”, che in polacco... (continua)
A me la lingua polacca fa uno strano effetto: ogni volta che mi metto a tradurre qualcosa dal polacco (si vedano le canzoni di Szymon Podwin), invariabilmente devo tornare, subito dopo, a Jacek Kaczmarski. Di Kaczmarski abbiamo, su questo sito, parecchie canzoni che non sono state mai tradotte, e non è un caso: addentrarsi in un testo di Kaczmarski è un’impresa molto difficile -penso anche per un polacco stesso, perché qui c’entra poco la “madrelingua” (chissà perché, ma ogni volta che uso questo termine mi vedo mia mamma che mi fa una pernacchia di due metri). C’entra Jacek Kaczmarski che, più passa il tempo, più lo annovero tra i massimi poeti in musica della Storia, e tra i pochissimi degni di essere così chiamati.
E così, eccoci a questa canzone, che peraltro parla di un altro poeta, Aleksander Wat. Il cui vero cognome era “Chwat”, che in polacco... (continua)
Aleksander Wat
(continua)
(continua)
23/9/2023 - 21:00
Οι γάτες των φορτηγών
d’après la version italienne de Gian Piero Testa – Le Gatte dei mercantili – 2010
d’une chanson grecque - Οι γάτες των φορτηγών (I gátes ton fortigón ) - Xembarki / Ξέμπαρκοι – 1986, poème de Νίκος Καββαδίας - Nikos Kavvadìas - 1934.
La condamnation biblique du travail s'est abattue sur l'humanité et frappe même les animaux innocents : pauvres ânes, chevaux, bœufs, chiens, dromadaires, lamas, etc. Personne ne pense, cependant, qu'il reviendrait aussi aux chats de travailler. Pourtant, ils ont été recrutés sur les navires, pour éliminer les colonies de rats. Une fois embarqués, ils ne débarquaient plus jamais. À Venise, la loi les obligeait à être là, et des sanctions étaient prévues pour le capitaine défaillant. Sur les navires marchands en fer, les chats contractaient une maladie professionnelle, liée à la poussière de rouille, que l'on appelle en Grèce "lamarina" ; et "lamarina" signifie... (continua)
d’une chanson grecque - Οι γάτες των φορτηγών (I gátes ton fortigón ) - Xembarki / Ξέμπαρκοι – 1986, poème de Νίκος Καββαδίας - Nikos Kavvadìas - 1934.
La condamnation biblique du travail s'est abattue sur l'humanité et frappe même les animaux innocents : pauvres ânes, chevaux, bœufs, chiens, dromadaires, lamas, etc. Personne ne pense, cependant, qu'il reviendrait aussi aux chats de travailler. Pourtant, ils ont été recrutés sur les navires, pour éliminer les colonies de rats. Une fois embarqués, ils ne débarquaient plus jamais. À Venise, la loi les obligeait à être là, et des sanctions étaient prévues pour le capitaine défaillant. Sur les navires marchands en fer, les chats contractaient une maladie professionnelle, liée à la poussière de rouille, que l'on appelle en Grèce "lamarina" ; et "lamarina" signifie... (continua)
LES CHATS DES CARGOS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/9/2023 - 19:27
Giudèca
Ho comprato questo disco all'Istituto Ernesto de Martino e ho rimesso a posto il testo (Roberto aveva ragione dice "la pula" e non "i ghebi") più o meno come riportato nel libretto anche se un po' meno italianizzato.
Lorenzo 23/9/2023 - 11:49
Słonecznik
@ Anonimo Anonimissimo
Capisco l’ironia del verso finale, in quanto ne sono stato oggetto (a volte benevolo, a volte meno…) da parte dei miei genitori: “Ma icché ne verrà fori…?” Memore di questa cosa, ho cercato di rendere il verso di conseguenza. Però, nell’ironia, mi vedo anche lo sguardo affettuoso della babuška che scuote il capo davanti al ragazzo, mentre magari quello del padre era più severo. Boh, vabbè, speriamo che...ne venga fuori qualcosa di accettabile. Ho anche segnalato l’altro russismo.
Capisco l’ironia del verso finale, in quanto ne sono stato oggetto (a volte benevolo, a volte meno…) da parte dei miei genitori: “Ma icché ne verrà fori…?” Memore di questa cosa, ho cercato di rendere il verso di conseguenza. Però, nell’ironia, mi vedo anche lo sguardo affettuoso della babuška che scuote il capo davanti al ragazzo, mentre magari quello del padre era più severo. Boh, vabbè, speriamo che...ne venga fuori qualcosa di accettabile. Ho anche segnalato l’altro russismo.
Riccardo Venturi 23/9/2023 - 00:09
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