Companys, no és això
Non mi permetterei mai di correggere il grande Sergio Secondiano Sacchi ma mi sembra che in questo caso esperar si debba tradurre come "aspettare" e non come "sperare", il significato viene esplicitato nel sostantivo l'espera (e non l'esperança) esattamente con la stessa differenza che in castigliano (espera/esperanza). Mi sbaglio?
Lorenzo 8/7/2022 - 21:32
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ψ. Versione azera di Morrigan De Ferelden
1ψ. Azerbaijani version by Morrigan De Ferelden
"This is a revised version of the previously contributed Azerbaijani text. I described before that the lyricist was unknown, but the lyricist was Morrigan de Ferelden, who was my comrade." [Boreč]
1ψ. Azerbaijani version by Morrigan De Ferelden
"This is a revised version of the previously contributed Azerbaijani text. I described before that the lyricist was unknown, but the lyricist was Morrigan de Ferelden, who was my comrade." [Boreč]
Varşavyanka [1]
(continua)
(continua)
inviata da Boreč 8/7/2022 - 10:37
Addis Ababa
A song about two people who have lived through war
I live in Addis Ababa I drive a taxi cab
(continua)
(continua)
6/7/2022 - 20:25
La Paysanne
Bernart, l'anno scorso una nuova splendida versione è giunta ad opera di Adeline Guéret e Marie Mazille nel cd autoprodotto "A la verticale, à l'horizontale", riproposto quest'anno nell'antologia EPM. Nel coro di questo pezzo, che dovrebbe essere votato a mio parere inno nazionale francese, si aggiungono la lingua araba, persiana e malgascia. Anche Gaston Couté ne sarebbe contento.
Flavio Poltronieri 6/7/2022 - 18:31
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1β1. Altra versione turca ("Haydi yoldaşlar")
1β1. A different Turkish version ("Haydi yoldaşlar")
Il testo (il cui autore rimane sconosciuto) è stato pubblicato nel 1976 sulla rivista ufficiale del Partito Turco del Lavoro (Türkiye İşçi Partisi) ; la Warszawianka ha qui il titolo di "Haydi yoldaşlar" (“Avanti, Compagni di strada”, o semplicemente “Compagni”) o di "Varşovienka" nella Turchia continentale. Dopo aver tradotto i testi (in giapponese), ho sentito che i testi sembrano essere leggermente influenzati dalla classica versione francese di Stefan Priacel risalente a ca. il 1930.
These (still unauthored) Turkish lyrics were published in 1976 in the official magazine of the Turkish Labour Party (Türkiye İşçi Partisi); the Warszawianka bears here the title of "Haydi yoldaşlar" (“Forwards, Comrades!”), or "Varşovienka" in continental Turkey. After translating the lyrics (into Japanese),... (continua)
1β1. A different Turkish version ("Haydi yoldaşlar")
Il testo (il cui autore rimane sconosciuto) è stato pubblicato nel 1976 sulla rivista ufficiale del Partito Turco del Lavoro (Türkiye İşçi Partisi) ; la Warszawianka ha qui il titolo di "Haydi yoldaşlar" (“Avanti, Compagni di strada”, o semplicemente “Compagni”) o di "Varşovienka" nella Turchia continentale. Dopo aver tradotto i testi (in giapponese), ho sentito che i testi sembrano essere leggermente influenzati dalla classica versione francese di Stefan Priacel risalente a ca. il 1930.
These (still unauthored) Turkish lyrics were published in 1976 in the official magazine of the Turkish Labour Party (Türkiye İşçi Partisi); the Warszawianka bears here the title of "Haydi yoldaşlar" (“Forwards, Comrades!”), or "Varşovienka" in continental Turkey. After translating the lyrics (into Japanese),... (continua)
Haydi yoldaşlar (Varşovienka)
(continua)
(continua)
inviata da Boreč 6/7/2022 - 14:08
Grenzen ?
[1887]
Gedicht / A Poem by / Poesia / Poème / Runo:
John Henry Mackay
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel :
Christoph Holzhöfer
John Henry Mackay pubblicò nel 1888 Sturm, la sua prima raccolta di poesie. Grenzen ? / Confini ? fa parte di tale raccolta. E’ stata musicata da Christoph Holzhöfer.
“Umanità senza barriere” esorta Mackay, condannando i bottegai che controllano nascita, vita, morte.
[Riccardo Gullotta]
Gedicht / A Poem by / Poesia / Poème / Runo:
John Henry Mackay
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel :
Christoph Holzhöfer
John Henry Mackay pubblicò nel 1888 Sturm, la sua prima raccolta di poesie. Grenzen ? / Confini ? fa parte di tale raccolta. E’ stata musicata da Christoph Holzhöfer.
“Umanità senza barriere” esorta Mackay, condannando i bottegai che controllano nascita, vita, morte.
[Riccardo Gullotta]
Sie ziehen Grenzen, Grenzen überall,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/7/2022 - 07:55
Holy Hell
(2016)
[...] Then, he uploaded new track ‘Holy Hell’ – a politically-charged but sombre piece of piano-led chamber pop in which he laments “damn the future ain’t looking so bright…”, ending with the reassuring lines: “But all my friends, yeah, I’m talking to you/The world won’t end unless we want it to/There’s no one in control/And it’s our life to choose.”
Father John Misty gets political, shares new song 'Holy Hell'
Father John Misty gets political, shares new song 'Holy Hell'
Hell
(continua)
(continua)
5/7/2022 - 23:53
La Philosophie spéciale
La Philosophie spéciale
Chanson française — La Philosophie spéciale — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 53
Dialogue Maïeutique
Soit, dit Lucien l’âne, voici à nouveau que rejaillit ton obsession pour la philosophie au jour le jour, pour cette philosophie mise en chanson. Quelle idée, mettre la philosophie en chanson !
D’abord, dit Marco Valdo M.I., c’est une manière de... (continua)
Chanson française — La Philosophie spéciale — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 53
Dialogue Maïeutique
Soit, dit Lucien l’âne, voici à nouveau que rejaillit ton obsession pour la philosophie au jour le jour, pour cette philosophie mise en chanson. Quelle idée, mettre la philosophie en chanson !
D’abord, dit Marco Valdo M.I., c’est une manière de... (continua)
En Zinovie, l’homme s’est élevé en marchant -
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/7/2022 - 21:41
Un biglietto del tram
Io amo la canzone "un biglietto del tram". Musicalmente elegante con un testo da pelle d'oca. Mi sfugge forse completamente il senso dell'ultima strofa...qualcuno può dare lumi?
GP 5/7/2022 - 14:42
No Oxygen in the West
2022
Music and Lyrics by SHAMAN
Actress and Dancer: SIJIA CHRISTINA CHEN
Music and Lyrics by SHAMAN
Actress and Dancer: SIJIA CHRISTINA CHEN
In silence
(continua)
(continua)
3/7/2022 - 22:29
È bbello ’o mare (No, no, no)
[1963]
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Io, Domenico Modugno - “Inedito” [1997] con orchestrazioni di Luis Bacalov
Come già la stupenda Scióscia, popolo!, anche No, no, no! (ovvero È bbello ’o mare!) era parte della commedia musicale in due atti e venti quadri “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo De Filippo del 1963, ma se per la prima abbiamo aspettato solo 8 anni per poterla riascoltare all’interno di un album, .. per questo brano abbiamo dovuto attendere il 1997: cioè il CD Io, Domenico Modugno - “Inedito”, vale a dire a 3 anni dalla dipartita del suo compositore. Le orchestrazioni, originariamente di Ennio Morricone, sono state affidate a Luis Bacalov.
Il testo, come quello di “Scióscia popolo”, fu scritto da Eduardo.
Tommaso d'Amalfi
(commedia musicale in 2 tempi e 20 quadri di Eduardo De Filippo)
La vicenda narrata nella commedia musicale del 1963... (continua)
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Io, Domenico Modugno - “Inedito” [1997] con orchestrazioni di Luis Bacalov
Come già la stupenda Scióscia, popolo!, anche No, no, no! (ovvero È bbello ’o mare!) era parte della commedia musicale in due atti e venti quadri “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo De Filippo del 1963, ma se per la prima abbiamo aspettato solo 8 anni per poterla riascoltare all’interno di un album, .. per questo brano abbiamo dovuto attendere il 1997: cioè il CD Io, Domenico Modugno - “Inedito”, vale a dire a 3 anni dalla dipartita del suo compositore. Le orchestrazioni, originariamente di Ennio Morricone, sono state affidate a Luis Bacalov.
Il testo, come quello di “Scióscia popolo”, fu scritto da Eduardo.
Tommaso d'Amalfi
(commedia musicale in 2 tempi e 20 quadri di Eduardo De Filippo)
La vicenda narrata nella commedia musicale del 1963... (continua)
No, no, no, no, no, no, no
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 3/7/2022 - 09:01
Percorsi:
Masaniello
Cloè
2022
Cloé
«“Cloé” è nata con un’idea di musica folk, solo io e la mia chitarra a cantare questa canzone che conserva al suo interno la storia di un’inquietudine profonda che nasce da una promessa tradita. L’ho scritta nel 2017, in un contesto storico apparentemente diverso, ma, a quanto pare, ancora molto attuale: quello dei muri a segnare e dividere i confini e quello della guerra dei narcos.
Se come scriveva Hannah Arendt “Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché scaturite da un esame diretto “, al tempo stesso ci mette di fronte a nuovi imprevisti. Cloé è la storia di una donna piena di sogni che ha provato ad attraversare quel muro e di cui si sono perse le tracce: una donna che non è riuscita a salire su quel treno pieno di viaggiatori in cerca di fortuna, forse rapita, forse uccisa, sicuramente sparita. – racconta Antonio Pignatiello,... (continua)
Cloé
«“Cloé” è nata con un’idea di musica folk, solo io e la mia chitarra a cantare questa canzone che conserva al suo interno la storia di un’inquietudine profonda che nasce da una promessa tradita. L’ho scritta nel 2017, in un contesto storico apparentemente diverso, ma, a quanto pare, ancora molto attuale: quello dei muri a segnare e dividere i confini e quello della guerra dei narcos.
Se come scriveva Hannah Arendt “Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché scaturite da un esame diretto “, al tempo stesso ci mette di fronte a nuovi imprevisti. Cloé è la storia di una donna piena di sogni che ha provato ad attraversare quel muro e di cui si sono perse le tracce: una donna che non è riuscita a salire su quel treno pieno di viaggiatori in cerca di fortuna, forse rapita, forse uccisa, sicuramente sparita. – racconta Antonio Pignatiello,... (continua)
Oh...è il Mexico!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2022 - 10:42
La Valse des Pronoms
La Valse des Pronoms
Chanson française — La Valse des Pronoms — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 52
Dialogue Maïeutique
Le je, le tu, l’il, le moi, le toi, le lui, le nous, tels sont les pronoms de la valse, sans oublier l’eux, dit Marco Valdo M.I. ; ainsi s’explique le titre de la chanson.
Moi, dit Lucien l’âne, je trouve que ça n’explique pas grand-chose ; alors, si... (continua)
Chanson française — La Valse des Pronoms — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 52
Dialogue Maïeutique
Le je, le tu, l’il, le moi, le toi, le lui, le nous, tels sont les pronoms de la valse, sans oublier l’eux, dit Marco Valdo M.I. ; ainsi s’explique le titre de la chanson.
Moi, dit Lucien l’âne, je trouve que ça n’explique pas grand-chose ; alors, si... (continua)
En Zinovie, l’individu est mal vu.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/7/2022 - 19:13
Io non credevo che in questa primavera
Io non credevo che in questa primavera
(continua)
(continua)
inviata da claudio bernieri 1/7/2022 - 18:04
Percorsi:
Guerre in Ucraina
Ma vigne pousse
Bernart, oltre a quella citata in precedenza, un'altra splendida versione stavolta più recente (2017) di questa canzone si trova nel cd autoprodotto "La Chanson des Mauves" di Frédérique.
Flavio Poltronieri 1/7/2022 - 16:12
Niente di personale
feat. Supernino
Verso il 9 luglio. Ad un anno dall'inizio dell'assemblea permanente di fabbrica GKN.
Verso il 9 luglio. Ad un anno dall'inizio dell'assemblea permanente di fabbrica GKN.
Il posto di lavoro
(continua)
(continua)
1/7/2022 - 15:57
Generation Cancellation
(2022)
Russian punk-pop-rave band returns with anti-war manifesto “Generation Cancellation”. Little Big’s first release in 2022 is accompanied by a music video that criticizing the war, the politics, the propaganda in their signature style through a series of scenes filled with socio-political references and easter eggs. Sonically, the track is a tribute to Ilich favorite bands such as Nirvana and The Prodigy.
Russian punk-pop-rave band returns with anti-war manifesto “Generation Cancellation”. Little Big’s first release in 2022 is accompanied by a music video that criticizing the war, the politics, the propaganda in their signature style through a series of scenes filled with socio-political references and easter eggs. Sonically, the track is a tribute to Ilich favorite bands such as Nirvana and The Prodigy.
My generation
(continua)
(continua)
1/7/2022 - 15:35
Percorsi:
Guerre in Ucraina
Pobreza por pobreza
[1968]
Letra e música por Luiz Gonzaga do Nascimento Júnior (Gonzaguinha)
Álbum: Canaã
Esta canção foi uma das finalistas do Festival Universitário de Música Popular Brasileira de 1968, promovido pela TV Tupi em São Paulo e Rio de Janeiro, somente para compositores universitários, organizado pelo Canal 4 de São Paulo.
Neste Festival é revelado como autor Luiz Gonzaga do Nascimento Jr. (Gonzaguinha) com um xote cuja letra reflete a peripécia de um nordestino que prefere ficar em sua terra.
Letra e música por Luiz Gonzaga do Nascimento Júnior (Gonzaguinha)
Álbum: Canaã
Esta canção foi uma das finalistas do Festival Universitário de Música Popular Brasileira de 1968, promovido pela TV Tupi em São Paulo e Rio de Janeiro, somente para compositores universitários, organizado pelo Canal 4 de São Paulo.
Neste Festival é revelado como autor Luiz Gonzaga do Nascimento Jr. (Gonzaguinha) com um xote cuja letra reflete a peripécia de um nordestino que prefere ficar em sua terra.
Meu sertão vai se acabando
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/7/2022 - 08:59
Zapata non è morto
Chanson italienne — Zapata non è morto — Casa del Vento — 2002
Dialogue maïeutique
Mon cher ami Lucien l’âne, réjouis-toi, gaudeamus, réjouissons-nous : Zapata n’est pas mort. Enfin, façon de parler. C’est le titre d’une chanson de Casa del Vento — Zapata non è morto, chanson d’il y a vingt ans, dont je propose une version française, intitulée fort opportunément ZAPATA N’EST PAS MORT ; mais c’est aussi le titre qu’on pourrait donner au tableau que le peintre mexicain José Clemente Orozco fit déjà en 1930. Façon de parler ou incantation de mémoire, oui, Emiliano Zapata n’est pas mort.
Très bien, répond Lucien l’âne, voilà qui nous réjouit. Mais au fait, qui était ce Zapata, quand a-t-il vécu, qu’a-t-il fait et de quoi est-il mort ? Et puis, que raconte la chanson ?
D’abord, répond Marco Valdo M.I., à tout señor, tout honor, rendons justice à Emiliano Zapata, lequel était né au Mexique... (continua)
Dialogue maïeutique
Mon cher ami Lucien l’âne, réjouis-toi, gaudeamus, réjouissons-nous : Zapata n’est pas mort. Enfin, façon de parler. C’est le titre d’une chanson de Casa del Vento — Zapata non è morto, chanson d’il y a vingt ans, dont je propose une version française, intitulée fort opportunément ZAPATA N’EST PAS MORT ; mais c’est aussi le titre qu’on pourrait donner au tableau que le peintre mexicain José Clemente Orozco fit déjà en 1930. Façon de parler ou incantation de mémoire, oui, Emiliano Zapata n’est pas mort.
Très bien, répond Lucien l’âne, voilà qui nous réjouit. Mais au fait, qui était ce Zapata, quand a-t-il vécu, qu’a-t-il fait et de quoi est-il mort ? Et puis, que raconte la chanson ?
D’abord, répond Marco Valdo M.I., à tout señor, tout honor, rendons justice à Emiliano Zapata, lequel était né au Mexique... (continua)
ZAPATA N’EST PAS MORT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/6/2022 - 17:19
We Need to Talk About It
2022
We need to talk about it
Bloodline Maintenance
We need to talk about it
Bloodline Maintenance
Slavery
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/6/2022 - 11:16
Hard Times on Main Street
[2013]
Lyrics, music and performed by Barry David Butler
As Butler will say in his song "Wall Street is flying, but Main Street is dying "..
This song is about the Plight of the Middle Class in America..
Lyrics, music and performed by Barry David Butler
As Butler will say in his song "Wall Street is flying, but Main Street is dying "..
This song is about the Plight of the Middle Class in America..
She has three kids and the bills to pay
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 30/6/2022 - 09:46
Macchinista
anonimo
Buongiorno,
Vorrei aggiungere anch'io un testo alternativo che i miei nonni e bisnonni cantavano quando abitavano a Corniana, una piccola frazione del comune di Terenzo in provincia di Parma.
Macchinista, macchinista di Corniana,
metti l’olio negli stantuffi,
Di Corniana siamo stufi,
E a Parma vogliamo andar.
Vorrei aggiungere anch'io un testo alternativo che i miei nonni e bisnonni cantavano quando abitavano a Corniana, una piccola frazione del comune di Terenzo in provincia di Parma.
Macchinista, macchinista di Corniana,
metti l’olio negli stantuffi,
Di Corniana siamo stufi,
E a Parma vogliamo andar.
Matteo Calegari 29/6/2022 - 14:32
Death Is a Job
Sarajevo Blues
I'm running across an intersection to avoid the bullet of a sniper from the hill when I walk straight into some photographers:
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/6/2022 - 11:31
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
L'Amour anarchiste
Gaston Couté. Le impalcature lo salutarono
Centoundici anni fa, non aveva neanche compiuto trent’anni Gaston Couté il 28 giugno del 1911 quando il suo corteo funebre lasciò l'ospedale Lariboisière di Parigi verso la Gare d'Austerlitz per la sepoltura a Meung-sur-Loire nel Loiret. La triste processione transitò davanti al cantiere della metropolitana, allora in fase di costruzione, gli scavatori al suo passaggio smisero di lavorare e si offrirono di portare loro la bara. Quando il treno giunse a Meung-sur-Loire, il sindaco del paese non partecipò neppure al funerale perché era occupato ad assistere alle prove della fanfara municipale (...) eppure era addirittura suo cognato! La vita e l'opera di Gaston si riassumono entrambe prodigiosamente in questo giorno del suo interramento: l'omaggio degli operai, il disprezzo dei potenti. Ora e sempre: EVVIVA GASTON COUTE'!
Flavio Poltronieri
Centoundici anni fa, non aveva neanche compiuto trent’anni Gaston Couté il 28 giugno del 1911 quando il suo corteo funebre lasciò l'ospedale Lariboisière di Parigi verso la Gare d'Austerlitz per la sepoltura a Meung-sur-Loire nel Loiret. La triste processione transitò davanti al cantiere della metropolitana, allora in fase di costruzione, gli scavatori al suo passaggio smisero di lavorare e si offrirono di portare loro la bara. Quando il treno giunse a Meung-sur-Loire, il sindaco del paese non partecipò neppure al funerale perché era occupato ad assistere alle prove della fanfara municipale (...) eppure era addirittura suo cognato! La vita e l'opera di Gaston si riassumono entrambe prodigiosamente in questo giorno del suo interramento: l'omaggio degli operai, il disprezzo dei potenti. Ora e sempre: EVVIVA GASTON COUTE'!
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 28/6/2022 - 10:50
Gridu de vittoria
[1998]
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Il testo originale in sardo è introvabile, si inseriscono le parti in italiano della versione con Francesco Di Giacomo, anche lui siniscolese di nascita (ma romano d'adozione)
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Il testo originale in sardo è introvabile, si inseriscono le parti in italiano della versione con Francesco Di Giacomo, anche lui siniscolese di nascita (ma romano d'adozione)
Di quale grave colpa si saranno macchiate queste genti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/6/2022 - 10:41
Percorsi:
Dal Kurdistan, L'Olocausto Palestinese
Lode all'Inviolato
[1993]
Testo e musica / Lyrics and Music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Caffè de la Paix
Novembre 1993. Ogni canzone, si dice, racconta una storia; anche quella dal contenuto più concettuale ed astratto, la chanson philosophique o comunque la si voglia chiamare. Può raccontare anche la tua, di storia. E un ricordo, un ricordo preciso che può anche non essere particolare, rilevante, decisivo, tragico o divertente. Solo il ricordo di un momento. Sono alla guida di una scassata Ford Escort bianca e sto passando il casello di Carrara diretto alla Spezia, non ricordo più nemmeno per fare che cosa, e non importa; forse, una semplice e momentanea fuga. La macchina è scassata e vecchia, ma ha un mangiacassette; guidando, da solo, le parole di Lode all'Inviolato: E quanti personaggi inutili ho indossato...io e la mia persona quanti ne ha subiti.... Essere... (continua)
Testo e musica / Lyrics and Music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Caffè de la Paix
Novembre 1993. Ogni canzone, si dice, racconta una storia; anche quella dal contenuto più concettuale ed astratto, la chanson philosophique o comunque la si voglia chiamare. Può raccontare anche la tua, di storia. E un ricordo, un ricordo preciso che può anche non essere particolare, rilevante, decisivo, tragico o divertente. Solo il ricordo di un momento. Sono alla guida di una scassata Ford Escort bianca e sto passando il casello di Carrara diretto alla Spezia, non ricordo più nemmeno per fare che cosa, e non importa; forse, una semplice e momentanea fuga. La macchina è scassata e vecchia, ma ha un mangiacassette; guidando, da solo, le parole di Lode all'Inviolato: E quanti personaggi inutili ho indossato...io e la mia persona quanti ne ha subiti.... Essere... (continua)
Ne abbiamo attraversate di tempeste...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/6/2022 - 21:06
Percorsi:
Il Diavolo
Quando l'anarchia verrà
anonimo
Miquette et sa mère (Henri-Georges Clouzot, 1950)
Direzione musicale: Albert Lasry
Direzione musicale: Albert Lasry
Miquette et sa mère
Diego Peñalosa 27/6/2022 - 14:52
Alle corde
2022
Alle corde
Alle corde
Spugna, guantone, fiume di sudore
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2022 - 19:16
Ballata del Pinelli 50.0
"La Ballata del Pinelli 50.0" interpretata dalla Banda Putiferio
Alessandria, Laboratorio Anarchico "Perla Nera", 12 giugno 2022
Alessandria, Laboratorio Anarchico "Perla Nera", 12 giugno 2022
25/6/2022 - 21:32
Come un cammello in una grondaia
Caro Renato, Battiato tutto è fuorché un'intellettuale (e tantomeno da strapazzo). È soprattutto uno spiritualista, un raffinatissimo filosofo e un poeta.
Bisogna abituarsi alla sua poetica: è come imparare una lingua nuova, una volta compresa la struttura tutto diventa chiarissimo e semplicissimo (ciò vale per tutti i poeti). la sua poetica al contrario è semplicissima, addirittura terra-terra, ma estremamente sintetica: parla praticamente per ideogrammi: in un solo verso con pochissime parole esprime un concetto su cui altri scriverebbero un intero libro.
Certe sue canzoni sono un vero e proprio manifesto.
La sua poetica estremamente sintetica utilizza vere e proprie immagini flash, citazioni (ogni citazione contiene l'intera filosofia dell'autore citato), e tanta, tantissima ironia (spesso anche auto-ironia), che – purtroppo è notorio – in Italia è una forma retorica pressoché sconosciuta... (continua)
Bisogna abituarsi alla sua poetica: è come imparare una lingua nuova, una volta compresa la struttura tutto diventa chiarissimo e semplicissimo (ciò vale per tutti i poeti). la sua poetica al contrario è semplicissima, addirittura terra-terra, ma estremamente sintetica: parla praticamente per ideogrammi: in un solo verso con pochissime parole esprime un concetto su cui altri scriverebbero un intero libro.
Certe sue canzoni sono un vero e proprio manifesto.
La sua poetica estremamente sintetica utilizza vere e proprie immagini flash, citazioni (ogni citazione contiene l'intera filosofia dell'autore citato), e tanta, tantissima ironia (spesso anche auto-ironia), che – purtroppo è notorio – in Italia è una forma retorica pressoché sconosciuta... (continua)
Roberto 25/6/2022 - 19:30
Pelot d'Hennebont
Concordo con gli interventi di Riccardo Venturi e vorrei aggiungere che una delle più famose canzoni considerate contro la guerra, "La guerra di Piero" di De André, parla di un soldato (chissà se la cantano nelle caserme insieme a "La Ballata dell'eroe"!?), così come parlano di soldati "When Johnny Comes Marching Home" o "Johnny I Hardly Knew Ye". Forse perchè proprio attraverso la voce di chi la guerra l'ha fatta si può riflettere sulla stupidità e la mostruosità della guerra?
Massimo 24/6/2022 - 19:44
Anarchy
Chanson en langue allemande — Anarchie — John Henry Mackay — (1897) Poème en langue anglaise Anarchy - 1888
Dialogue maïeutique
Il est toujours difficile, dit Marco Valdo M.I., de concevoir un commentaire à propos de ces chansons qu’on traduit ici ; c’est à chaque fois une gageure. Par exemple, pour elle-ci, j’ai longtemps hésité à en proposer un et à faire notre dialogue maintenant coutumier.
Je vois, dit Lucien l’âne, et je te rejoins complètement. Cependant, il me semble que tu viens d’en amorcer un et je ne vois pas où il nous emmène. Ce qui est sûr, c’est qu’on ne peut en rester là, qu’il te faut poursuivre.
Bien sûr, répond Marco Valdo M.I., et je vais quand même essayer de comprendre ce qui m’a retenu au point que j’étais prêt à n’en faire aucun. Ce qui — à bien y regarder — en serait un en soi.
Et alors ?, demande Lucien l’âne.
Eh bien, ce qui me retenait, Lucien l’âne mon... (continua)
Dialogue maïeutique
Il est toujours difficile, dit Marco Valdo M.I., de concevoir un commentaire à propos de ces chansons qu’on traduit ici ; c’est à chaque fois une gageure. Par exemple, pour elle-ci, j’ai longtemps hésité à en proposer un et à faire notre dialogue maintenant coutumier.
Je vois, dit Lucien l’âne, et je te rejoins complètement. Cependant, il me semble que tu viens d’en amorcer un et je ne vois pas où il nous emmène. Ce qui est sûr, c’est qu’on ne peut en rester là, qu’il te faut poursuivre.
Bien sûr, répond Marco Valdo M.I., et je vais quand même essayer de comprendre ce qui m’a retenu au point que j’étais prêt à n’en faire aucun. Ce qui — à bien y regarder — en serait un en soi.
Et alors ?, demande Lucien l’âne.
Eh bien, ce qui me retenait, Lucien l’âne mon... (continua)
ANARCHIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/6/2022 - 18:51
Stazione centrale
[2013]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Alessio Lega
Album : Marenero
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Alessio Lega
Album : Marenero
La curva di un'idea l'aprirsi della bocca
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/6/2022 - 07:16
C.S.I.: Fuochi nella notte di San Giovanni
viard - Lyrics Translate
LES FEUX DANS LA NUIT (DE LA SAINT-JEAN)
(continua)
(continua)
23/6/2022 - 22:42
Korea Blues
Note da : Korea Blues- J.B. Lenoir
Korea Blues was recorded and released by Chess in 1951, as many American soldiers were dying in South Korea.
The Korea war saw a classic ‘Cold War’ dynamic where the United States intervened in South Korea after an invasion of the country a few days earlier from the North Korean communist regime, who was supported by Stalin. First referred to as a police action by the then president H.S. Truman, it was in fact, a military one. It is estimated that there were 33,686 U.S. deaths during the war.
The song is often referred to as the “Forgotten” or “Unknown” war, for the lack of public attention that it received, especially in relations to the wars that preceded (World War II) and succeeded it (Vietnam War). Lenoir was one of the few musicians to acknowledge the war in one of his songs. ‘Korean Blues’ is actually the first song about the Korean war where... (continua)
Korea Blues was recorded and released by Chess in 1951, as many American soldiers were dying in South Korea.
The Korea war saw a classic ‘Cold War’ dynamic where the United States intervened in South Korea after an invasion of the country a few days earlier from the North Korean communist regime, who was supported by Stalin. First referred to as a police action by the then president H.S. Truman, it was in fact, a military one. It is estimated that there were 33,686 U.S. deaths during the war.
The song is often referred to as the “Forgotten” or “Unknown” war, for the lack of public attention that it received, especially in relations to the wars that preceded (World War II) and succeeded it (Vietnam War). Lenoir was one of the few musicians to acknowledge the war in one of his songs. ‘Korean Blues’ is actually the first song about the Korean war where... (continua)
Pluck 23/6/2022 - 17:12
Sobashiya Abazali Ekhaya
Amandla Group
La musica contro l’apartheid
Anche durante l’anomala guerra passata alla storia come Apartheid, il metodo di segregazione razziale made in Sud Africa, la musica di liberazione ha alimentato e unito il movimento che si ribellava al sistema. Nei 46 anni di lotta, la canzone è stata un atto di espressione che metteva in luce le ingiustizie.
Come ha osservato lo storico Grant Olwage, la musica di liberazione dell’era apartheid era una risposta a una storia di oppressione che risale a molto tempo prima dell’attuazione dell’Apartheid.
Per ogni fase di evoluzione dei movimenti di resistenza la musica è stata centrale per la loro comunicazione e per la loro sopravvivenza.
Durante il periodo della resistenza violenta degli anni Sessanta del Novecento, per esempio, la musica era spesso considerata come “arma di lotta”. Una canzone chiamata “Sobashiy’abazali” (“Lasciamo i nostri genitori”) è diventata... (continua)
Anche durante l’anomala guerra passata alla storia come Apartheid, il metodo di segregazione razziale made in Sud Africa, la musica di liberazione ha alimentato e unito il movimento che si ribellava al sistema. Nei 46 anni di lotta, la canzone è stata un atto di espressione che metteva in luce le ingiustizie.
Come ha osservato lo storico Grant Olwage, la musica di liberazione dell’era apartheid era una risposta a una storia di oppressione che risale a molto tempo prima dell’attuazione dell’Apartheid.
Per ogni fase di evoluzione dei movimenti di resistenza la musica è stata centrale per la loro comunicazione e per la loro sopravvivenza.
Durante il periodo della resistenza violenta degli anni Sessanta del Novecento, per esempio, la musica era spesso considerata come “arma di lotta”. Una canzone chiamata “Sobashiy’abazali” (“Lasciamo i nostri genitori”) è diventata... (continua)
Sobashiya abazali ekhaya
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 23/6/2022 - 16:56
I Want to Go
I Want To Go - J. B. Lenoir - 1966
My name is JB Lenoir
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 21/6/2022 - 18:31
Move This Rope
Move This Rope - J.B. Lenoir - 1966
Remove this rope from 'round my neck
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 21/6/2022 - 18:05
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