Traum durch die Dämmerung [per Adriana]
Traduzione svedese / Swedish translation / Traduction suédoise / Svensk översättning / Ruotsinkielinen käännös: Juha Rämö
EN DRÖM I SKYMNINGEN [FÖR ADRIANA]
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/2/2022 - 13:57
Traum durch die Dämmerung [per Adriana]
DREAM INTO DUSK [FOR ADRIANA]
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/2/2022 - 13:55
Traum durch die Dämmerung [per Adriana]
per Adriana
SOGNO NEL CREPUSCOLO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 3/2/2022 - 11:00
Praga
Chanson italienne – Praga – Massimo Bubola – 1989
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (continua)
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (continua)
PRAGUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/2/2022 - 12:01
Волки и вороны
@ Donatella Leoni
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Riccardo Venturi 2/2/2022 - 09:09
Любовь во время войны
Bellissima. Sto scoprendo con meraviglia questo autore storico del rock sovietico e ora del rock progressivo. Grande, grande, grande poeta.
Donatella Leoni 1/2/2022 - 23:25
Sunday Bloody Sunday
Bono & The Edge - Sunday Bloody Sunday - January 30 2022
Francamente non mi piace molto questa versione, sembra un po' una cover band che improvvisa... soprattutto The Edge poteva impegnarsi di più nel controcanto. Comunque molto significativo che abbiano voluto riproporla nel cinquantenario del Bloody Sunday.
Francamente non mi piace molto questa versione, sembra un po' una cover band che improvvisa... soprattutto The Edge poteva impegnarsi di più nel controcanto. Comunque molto significativo che abbiano voluto riproporla nel cinquantenario del Bloody Sunday.
Lorenzo 1/2/2022 - 20:23
Tuareg
TUAREG E CURDI: DUE NAZIONI SENZA STATO IN BILICO TRA SPERANZE DI AUTODETERMINAZIONE E POSSIBILI STRUMENTALIZZAZIONI
Gianni Sartori
Sinceramente. Scrivendo (vedi: https://ogzero.org/il-deserto-diventa-...) che in fondo i tuareg si potevano considerare come i curdi dell’Africa, intendevo solo cogliere, suggerire un’analogia. Tra due popoli, due Nazioni senza Stato, i cui territori ancestrali (Kurdistan e Azawad) erano stati egualmente frantumati, divisi tra vari Stati. Niente altro. Ovviamente per entrambi si registravano periodiche ribellioni e lotte di liberazione, ma dall’esito piuttosto incerto. Comunque non mi aspettavo che si profilasse una sorta di scenario- fotocopia come quello che si intravede (almeno come possibilità) nei recenti sviluppi. Riassumendo in breve: il progressivo scollamento di alcuni stati del Sahel (tra cui quelli dove vivono e si spostano i Tuareg, il Mali in... (continua)
Gianni Sartori 1/2/2022 - 17:50
Sorrow
"Let me take you to the herding ground" significa "Lasciati condurre sui terreni da pascolo"
Attenzione: herding, e non hurting
Attenzione: herding, e non hurting
Luca 1/2/2022 - 15:05
Dal Rojava una voce
MENTRE I CURDI MUOIONO PER CONTRASTARE DAESH, L’OCCIDENTE CHE FA?
Gianni Sartori
Mentre il bilancio delle vittime dell’attacco islamista del 20 gennaio alla prigione di Ghwayran diventa sempre più tragico, di ora in ora direi, sarebbe forse il caso che l’Occidente (in senso lato) si mettesse una mano sulla coscienza. Così come tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel contenzioso (eufemismo) che percorre il nord e l’est della Siria e i territori circostanti.
Oltre ai poveri curdi e alla Siria stessa, anche la Turchia, gli USA, la Russia, l’Iran…
E anche in Europa, domandarsi se qualche migliaio di jihadisti di nuovo in circolazione (questo era presumibilmente lo scopo dell’attacco al carcere), oltre a fornire manovalanza a basso costo al governo di Ankara, non avrebbero rappresentato una mina vagante per il vecchio continente.
Esprimendo perlomeno riconoscenza per coloro, i curdi... (continua)
Gianni Sartori 1/2/2022 - 14:51
Il sono del Mistral
MURI TURCO-EUROPEI CONTRO I MIGRANTI O CONTRO I CURDI? ENTRAMBE LE COSE PROBABILMENTE
Gianni Sartori
La denuncia era partita dalla copresidente dell’Associazione Göç-Der di ricerca sulle migrazioni .
Gülşen Kurt sosteneva che “dal 2021 la Turchia sta utilizzando i fondi europei per costruire muri sulla frontiera con l’Iran”.
Muri destinati non solamente a fermare i flussi migratori, ma anche a spezzare i legami tra la popolazione curda del Rojhilat (Kurdistan dell’Est, sotto amministrazione iraniana) da quella del Bakur (Kurdistan del Nord, sotto occupazione turca).
Un medesimo popolo anche qui artificialmente separato dalle frontiere statali. Frontiere che - ricordo - sempre più spesso costituiscono il tragico scenario della morte per assideramento di migranti (in buona parte di origine afgana, numerose le donne) fermati dai soldati turchi e rispediti indietro, nella neve e nel gelo.... (continua)
Gianni Sartori 31/1/2022 - 10:44
Gracias a la vida
AZERO / AZERI / AZERÍ
Həyata təşəkkürlər
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi (per Lucia F.) 31/1/2022 - 09:45
Wasn't Born to Follow
*sì, “flowing” significa appunto fluttuare. Ma in realtà il testo riportato è sbagliato, in quanto il verbo usato è “glowing” (brillare). In tal caso tutto ha un senso, riferito alla luna. E in effetti anche il termine “crest” (vetta) non ha senso. Se si ascolta bene, nella canzone dicono “crescent”, appunto la luna crescente.
Cristian 31/1/2022 - 01:46
Five To One
Si tratta comunque di un brano dai toni sovversivi che sembra incitare alla rivolta («They got the guns / But we got the numbers») (in italiano: "Loro hanno le armi, ma noi abbiamo i numeri", nel senso di "siamo di più, siamo più numerosi") e dalla forte connotazione critica verso il movimento hippy, in netta controtendenza con il periodo nel quale venne pubblicato.
A connferma di questa ipotesi, lo stesso Morrison in una intervista, così si espresse: «Il movimento hippie è una reazione di tipo dionisiaco, ma molto naïf e sterile»,[4] per poi aggiungere: «sostanzialmente un fenomeno piccolo borghese».[4] Un atteggiamento particolarmente fuori dal coro in un periodo dove gli ideali di pace e amore andavano per la maggiore anche tra i musicisti.
A connferma di questa ipotesi, lo stesso Morrison in una intervista, così si espresse: «Il movimento hippie è una reazione di tipo dionisiaco, ma molto naïf e sterile»,[4] per poi aggiungere: «sostanzialmente un fenomeno piccolo borghese».[4] Un atteggiamento particolarmente fuori dal coro in un periodo dove gli ideali di pace e amore andavano per la maggiore anche tra i musicisti.
30/1/2022 - 11:38
Inno dei Prigionieri italiani di Hammerstein
MIO PADRE LORENZI ALLEGRO INTERNATO IN STALAG 2 B AD HAMMERSTEIN MATR. 40050
LORENZI GIANFRANCO
LORENZI GIANFRANCO
28/1/2022 - 14:26
Palestina
SE I CURDI PIANGONO…NON E’ CHE I PALESTINESI SE LA PASSINO MEGLIO
Gianni Sartori
Se i curdi piangono (o almeno ne avrebbero ben donde, anche quando non lo fanno per forza di carattere), di sicuro i palestinesi non ridono.
Due popoli oppressi da decenni (come minimo) che le contraddizioni, le intemperie della geopolitica sembrano aver scaraventato sulle rive opposte (ma non contrapposte; forse complementari?) del grande fiume della Storia.
Talvolta i compromessi con cui si devono adattare, convivere (in sintesi: la collaborazione con gli USA per le YPG del Rojava; gli “aiuti”, non sempre disinteressati, di Teheran e Ankara per i palestinesi di Gaza) sembrano al limite del corto circuito (almeno per chi ancora crede nell’internazionalismo e nell’autodeterminazione dei popoli). Ma non mancano eventi di segno opposto che fanno ben sperare. Quando la reciproca solidarietà di fondo (tra popoli... (continua)
Gianni Sartori 28/1/2022 - 12:27
Inghjustizia
Metodius (L. Trans.)
Injustiça
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/1/2022 - 08:45
Roma città persa
Versione di Traindeville (Ludovica Valori e Paolo Camerini) realizzata nel 2022 a dieci anni dalla composizione del brano.
Videoclip girato nel Museo Storico della Liberazione di Via Tasso con la regia di Valeria Taccone
Videoclip girato nel Museo Storico della Liberazione di Via Tasso con la regia di Valeria Taccone
LV70 27/1/2022 - 23:13
Halabja
LIBERTA’ PROVVISORIA PER I QUATTRO CURDI ANCORA IN CARCERE DOPO LA MANIFESTAZIONE DEL 3 DICEMBRE
Gianni Sartori
Il 3 dicembre 2021 decine di militanti di TCS e di TEKO-JIN (movimenti della Gioventù Curda in Europa) manifestavano vigorosamente all’Aia (Paesi Bassi) davanti alla sede dell’OPCW, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.
C’era anche stato un tentativo di occupazione (definito dai media un “assalto”), ma solo dopo la carica della polizia contro i giovani radunati all’esterno. Scopo dell’iniziativa, denunciare all’opinione pubblica quanto stava avvenendo nel Kurdistan posto entro i confini iracheni. Dove l’esercito turco andava impiegando gas tossici contro la resistenza curda. Alcuni manifestanti si erano anche incatenati e alla fine una cinquantina di loro venivano arrestati. Almeno dieci i feriti (sempre tra i manifestanti).
Per quaranta dei fermati l'accusa... (continua)
Gianni Sartori
Il 3 dicembre 2021 decine di militanti di TCS e di TEKO-JIN (movimenti della Gioventù Curda in Europa) manifestavano vigorosamente all’Aia (Paesi Bassi) davanti alla sede dell’OPCW, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.
C’era anche stato un tentativo di occupazione (definito dai media un “assalto”), ma solo dopo la carica della polizia contro i giovani radunati all’esterno. Scopo dell’iniziativa, denunciare all’opinione pubblica quanto stava avvenendo nel Kurdistan posto entro i confini iracheni. Dove l’esercito turco andava impiegando gas tossici contro la resistenza curda. Alcuni manifestanti si erano anche incatenati e alla fine una cinquantina di loro venivano arrestati. Almeno dieci i feriti (sempre tra i manifestanti).
Per quaranta dei fermati l'accusa... (continua)
Gianni Sartori 26/1/2022 - 23:22
Pedala pedala
Chanson italienne – Pedala pedala – Fiumanò Domenico Violi – 2008
Paroles et musique : Fiumanò Domenico Violi
Album : Il Biciclettista
Dialogue Maïeutique
Ah, la métaphore, la métaphore !, s’exclame Marco Valdo M.I.
Quoi, la métaphore, la métaphore ?, demande Lucien l’âne.
Oh, à vrai dire, rien, répond Marco Valdo M.I. ; rien de vraiment particulier, sauf qu’il m’est soudain venu à l’idée de pousser cette bluette, assez sommaire, je l’admets. Pourtant, en vérité, c’est le fond de ma réflexion. Donc, d’abord, la métaphore est le procédé qui, en gros, parle de quelque chose pour ne pas parler d’une autre, tout en en disant des choses. Ainsi, ce qui est dit, est dit.
Définition rigoureusement exacte, dit Lucien l’âne. Mais qu’en est-il cette fois ?
Eh bien, cette fois, Lucien l’âne mon ami, on donne dans la métaphore cycliste.
Si je me souviens, Marco Valdo M.I. mon ami, on a déjà parlé... (continua)
Paroles et musique : Fiumanò Domenico Violi
Album : Il Biciclettista
Dialogue Maïeutique
Ah, la métaphore, la métaphore !, s’exclame Marco Valdo M.I.
Quoi, la métaphore, la métaphore ?, demande Lucien l’âne.
Oh, à vrai dire, rien, répond Marco Valdo M.I. ; rien de vraiment particulier, sauf qu’il m’est soudain venu à l’idée de pousser cette bluette, assez sommaire, je l’admets. Pourtant, en vérité, c’est le fond de ma réflexion. Donc, d’abord, la métaphore est le procédé qui, en gros, parle de quelque chose pour ne pas parler d’une autre, tout en en disant des choses. Ainsi, ce qui est dit, est dit.
Définition rigoureusement exacte, dit Lucien l’âne. Mais qu’en est-il cette fois ?
Eh bien, cette fois, Lucien l’âne mon ami, on donne dans la métaphore cycliste.
Si je me souviens, Marco Valdo M.I. mon ami, on a déjà parlé... (continua)
LES CYCLISTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/1/2022 - 18:07
La rosa nera
Lorenzo ha scritto nel 2015 "ultimamente capace di cantare addirittura Brassens", ma io l'ho letto solo oggi. No, la Cinquetti cantava Brassens già nel 1964. Il suo primo album si apre proprio con una sua canzone, "Il suffit de passer le pont" con il testo di Daniele Pace, pubblicata il mese prima su 45 giri.
Siamo a giugno 1964, la Cinquetti è la prima in assoluto a cantare Brassens in italiano, visto che la prima canzone che incide De Andrè, "Delitto di paese" (Assassinat) è dell'anno dopo, dicembre 1965/ E se vogliamo continuare con la Cinquetti interprete dei cantautori, nel 1965 ha portato una canzone di Jannacci, questa Sfiorisci bel fiore, a essere diffusa in tutto il mondo. E nel 1967 tenta (senza riuscirci) di portare a Sanremo una canzone di Francesco Guccini, che comunque pubblica su 45 giri, Una storia d'amore
Se il pubblico, nonostante ciò, di quegli anni ricorda solo "Non ho l'età" la colpa è dell'artista oppure qualche responsabilità ce l'ha anche il grande pubblico, spesso disattento?
Siamo a giugno 1964, la Cinquetti è la prima in assoluto a cantare Brassens in italiano, visto che la prima canzone che incide De Andrè, "Delitto di paese" (Assassinat) è dell'anno dopo, dicembre 1965/ E se vogliamo continuare con la Cinquetti interprete dei cantautori, nel 1965 ha portato una canzone di Jannacci, questa Sfiorisci bel fiore, a essere diffusa in tutto il mondo. E nel 1967 tenta (senza riuscirci) di portare a Sanremo una canzone di Francesco Guccini, che comunque pubblica su 45 giri, Una storia d'amore
Se il pubblico, nonostante ciò, di quegli anni ricorda solo "Non ho l'età" la colpa è dell'artista oppure qualche responsabilità ce l'ha anche il grande pubblico, spesso disattento?
Vito Vita 26/1/2022 - 16:08
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
17. Cântecul Jiului - Versione romena di Raia Vidrascu
17. Cântecul Jiului - Romanian version by Raia Vidrascu
17. Cântecul Jiului - Romanian version by Raia Vidrascu
Song about life in the Târgu Jiu prisioner camp during the dictatorship of Ion Antonescu. Lyrics by Raia Vidrașcu. The song has the same melody of the famous WW2 resistance song "Peat Bog Soldiers". [Albatross795]
Cântecul Jiului
(continua)
(continua)
inviata da Albatross795 26/1/2022 - 14:37
Novembre '43
L'inizio del secondo versetto era giusto con "che ha una buona mira", che infatti si lega al successivo "e lui(il protagonista della canzone) non sa sparare".
..e il 26 novembre 1943 fu l'ultimo mattino visto da chi come me
è convinto che la storia la facciamo tutti quanti
basta solo aver le palle d'alzarsi e farsi avanti:
..e il 26 novembre 1943 fu l'ultimo mattino visto da chi come me
è convinto che la storia la facciamo tutti quanti
basta solo aver le palle d'alzarsi e farsi avanti:
Tiziano 26/1/2022 - 13:20
With My Own Two Hands
la versione su Playing for Change e' stupenda
With My Own Two Hands (Ben Harper) | Song Around The World | ATD Fourth World | Playing For Change
We are thrilled to release this Song Around The World, âWith My Own Two Hands,â by Ben Harper, part of a partnership with the international anti-poverty NGO,...
25/1/2022 - 18:42
Rojava
L’ASSALTO AL CARCERE FORSE ORCHESTRATO DA ANKARA E DAMASCO
Gianni Sartori
Lo davamo per scontato. Intravedere dietro l’attacco di Daesh al carcere di Sina (nel quartiere di Gweiran/Xiwêran della città di Hassaké) la complicità di Ankara era tutto meno che un esercizio di fantasia. Ma a quanto sembra la manina inopportuna non era l’unica.
In base ai primi accertamenti, le fonti curde hanno denunciato un ruolo, oltre che dell’intelligence turca, anche di quella siriana.
Iniziato il 20 gennaio, l’assalto operato dallo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Daesh) veniva se non stroncato sul nascere, perlomeno ridotto ai minimi termini. Purtroppo aveva avuto il tempo di provocare “danni collaterali” non irrilevanti. Sono almeno una cinquantina (ma il bilancio potrebbe accrescersi) i caduti tra membri di FDS, Asayish e civili curdi accorsi volontariamente per contrastare l’operazione jihadista.
Dopo... (continua)
Gianni Sartori 25/1/2022 - 14:49
È già nostro nemico
Şimdiden düşmanımız [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2022 - 05:21
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