Soon
© 2022 STEVE KEENE
Steven Keene puts an uncanny finger on the pulse of our troubled times with new single and video "Soon"
The newest emanation of Keene’s signature ethos arrives in the form of his latest single “Soon” (to be released July 8, 2022, via Reviver Records), a track that seamlessly melds a James Agee-styled social critique with the ardent defiance of the best in American protest music. Once again leveling the sights of Keene’s masterful compositional craft dead-center on the faltering heart of the matter, “Soon” holds an unflattering yet hopeful creative mirror up to the great lumbering leviathan of a numb world sleepwalking into yet another World War.
Whether motivated by ignorance or outright disregard for the most costly lessons of human history, or by an equally untenable lack of collective self-awareness — it has now become frighteningly clear that the world is falling... (continua)
Steven Keene puts an uncanny finger on the pulse of our troubled times with new single and video "Soon"
The newest emanation of Keene’s signature ethos arrives in the form of his latest single “Soon” (to be released July 8, 2022, via Reviver Records), a track that seamlessly melds a James Agee-styled social critique with the ardent defiance of the best in American protest music. Once again leveling the sights of Keene’s masterful compositional craft dead-center on the faltering heart of the matter, “Soon” holds an unflattering yet hopeful creative mirror up to the great lumbering leviathan of a numb world sleepwalking into yet another World War.
Whether motivated by ignorance or outright disregard for the most costly lessons of human history, or by an equally untenable lack of collective self-awareness — it has now become frighteningly clear that the world is falling... (continua)
Soon there will be no hate
(continua)
(continua)
inviata da Lydia Michaels 21/10/2022 - 01:34
Azadî bo Kurdistan
USO DI ARMI CHIMICHE CONTRO LA RESISTENZA CURDA
Gianni Sartori
Nella mattinata del 20 ottobre oltre duecento persone stavano manifestando in place de Luxembourg (nei pressi della sede della Commissione europea) a Bruxelles contro l’impiego di armi chimiche e gas tossici da parte della Turchia. Utilizzati, ça va sans dire, contro la Resistenza curda nel Bashur (il Kurdistan del Sud, dentro i confini iracheni). In questo periodo soprattutto nell’area montagnosa di Werxelê (regione curda di Avashîn).
Ma contro i manifestanti curdi è immediatamente scattata l’ordinaria repressione a base di lacrimogeni e manganellate.
Eppure la cosa ormai dovrebbe essere di dominio pubblico. Se non bastavano le testimonianze raccolte e portate a conoscenza dell’opinione pubblica ormai da anni (soprattutto l’anno scorso, mentre era in pieno svolgimento l’operazione militare da Ankara in aprile), ultimamente... (continua)
Gianni Sartori 20/10/2022 - 20:50
Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
The 18th Century Antiwar Anthem
Historyradio
Long before Bob Dylan, the 18’th century Scottish poet and song-writer Robert Burns published an anti-war anthem. Surprisingly modern sounding (video below), the song rejects contemporary war mongering and focuses on the human suffering caused by conflict. However, in order to understand the historical context of the song, we do need an expert. We asked George Mcclellan, a director of the Robert Burns Association of North America, to set the scene.
Historyradio.org: Why was “Ye Jacobites by Name” written”?
Originally to condemn the Jacobite cause. It’s necessary to understand the period following the Reformation when Great Britain became firmly anti-Catholic after years of conflict. There were two periods of Catholic rebellion, The Jacobite risings, or the Jacobite rebellions or the War of the British Succession, 1688 thru 1748, the intent... (continua)
Historyradio
Long before Bob Dylan, the 18’th century Scottish poet and song-writer Robert Burns published an anti-war anthem. Surprisingly modern sounding (video below), the song rejects contemporary war mongering and focuses on the human suffering caused by conflict. However, in order to understand the historical context of the song, we do need an expert. We asked George Mcclellan, a director of the Robert Burns Association of North America, to set the scene.
Historyradio.org: Why was “Ye Jacobites by Name” written”?
Originally to condemn the Jacobite cause. It’s necessary to understand the period following the Reformation when Great Britain became firmly anti-Catholic after years of conflict. There were two periods of Catholic rebellion, The Jacobite risings, or the Jacobite rebellions or the War of the British Succession, 1688 thru 1748, the intent... (continua)
Riccardo Venturi 20/10/2022 - 19:53
La Varsovienne [de 1831], ou Il s'est levé, voici le jour sanglant [Warszawianka 1831 roku]
Riccardo Venturi, 19-10-2022 02:44
Ecco che è sorto, ecco il giorno di sangue
(continua)
(continua)
19/10/2022 - 02:45
Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
"Se alla fiera di Scarborough vai", la versione italiana di Andrea Buriani
"Se alla fiera di Scarborough vai": Italian version by Andrea Buriani
"Se alla fiera di Scarborough vai": Italian version by Andrea Buriani
SE ALLA FIERA DI SCARBOROUGH VAI
(continua)
(continua)
18/10/2022 - 18:07
Bill Condon: The Fifth Estate
[2013]
Film / Movie / Elokuva:
Bill Condon
The Fifth Estate / Il quinto potere / Le Cinquième Pouvoir / Viides valta
Il genere del film è biopic, cioè film biografico, su Julian Assange. La critica non lo accolse favorevolmente, anche al botteghino non andò bene. “The story itself lacks drama”, la sceneggiatura stessa è carente di risvolti drammatici, commentò il Guardian all’uscita del film.
Sotto il profilo artistico può lasciare delle perplessità ma il suo valore documentario rimane, anche se Julian Assange ebbe a dire: "depicts me and my work in a negative light".
Si propone uno spezzone del film con alcune dichiarazioni di Assange intervistato.Notevole quella finale.
[Riccardo Gullotta]
Film / Movie / Elokuva:
Bill Condon
The Fifth Estate / Il quinto potere / Le Cinquième Pouvoir / Viides valta
Il genere del film è biopic, cioè film biografico, su Julian Assange. La critica non lo accolse favorevolmente, anche al botteghino non andò bene. “The story itself lacks drama”, la sceneggiatura stessa è carente di risvolti drammatici, commentò il Guardian all’uscita del film.
Sotto il profilo artistico può lasciare delle perplessità ma il suo valore documentario rimane, anche se Julian Assange ebbe a dire: "depicts me and my work in a negative light".
Si propone uno spezzone del film con alcune dichiarazioni di Assange intervistato.Notevole quella finale.
[Riccardo Gullotta]
Non c’è alcuna prova che dimostri che qualcuno abbia subito danneggiamenti a seguito della divulgazione integrale dei documenti pubblicati sul sito web di Wikileaks e neanche un brandello di prova.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/10/2022 - 00:09
Percorsi:
#freeAssange, FCG: Film Contro la Guerra
Per un pugno di sale
Le guardie di frontiera non erano Austro ungariche ma Italiane era il 1869 e Ponte della selva era in comune di Bagolino territorio Italiano. Infatti il processo si svolge a Salo'.
Giovanni Raza 17/10/2022 - 18:11
Diserzione
1996
100celle City Rockers
100celle City Rockers
Ormai è sceso giù
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2022 - 12:22
Percorsi:
Disertori
Storia di un inpiegato, o Canzone del Settenbre
[Ottònbre 2022]
Sull'aria / To the tune of: Fabrizio De André, Canzone del Maggio
Sull'aria / To the tune of: Fabrizio De André, Canzone del Maggio
Votavano così come si gioca,
(continua)
(continua)
17/10/2022 - 12:15
Libero
1996
100celle City Rockers
Questa canzone ha conosciuto nuova notorietà grazie a quel piccolo capolavoro di poesia che è "Strappare Lungo i Bordi" di Zerocalcare
100celle City Rockers
Questa canzone ha conosciuto nuova notorietà grazie a quel piccolo capolavoro di poesia che è "Strappare Lungo i Bordi" di Zerocalcare
Sono io che sono uscito di corsa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2022 - 11:46
Joska la Rossa
Anch'io scopro solo oggi che esiste questo sito, dopo tanti anni che Joska mi accompagna, lei e tutti i giovani uomini che ha incontrato. Soprattutto mi accompagna a provare compassione per i giovani russi mandati a combattere, per i curdi combattuti in Siria dai Turchi, per gli africani arrivati con i barconi. Grazie per le vostre parole, che mi hanno fatto fare un passo in più, provando compassione per me stesso, e aaiutandomi a essere più umano nel mio incontro quotidiano con Josca. Grazie, Marco
17/10/2022 - 00:13
Solo cielo
(1996)
Testo e musica di Gianluca Grignani
dall'album "La fabbrica di plastica"
La storia è fin troppo nota. Gianluca Grignani, cantante pop sanremese che grazie alle canzonette del primo album (Destinazione paradiso, La mia storia tra le dita...) aveva conquistato le vette delle classifiche italiane e il cuore di fin troppe ragazzine pronte a idolatrare il belloccio di turno, con il suo secondo disco spiazza tutti.
La fabbrica di plastica è un disco ruvido, pieno di chitarre elettriche distorte, che musicalmente si rifà al grunge ma anche al brit-pop, che allora spopolava nella scena internazionale. Con un sound che sapeva unire il rock alla melodia (i detrattori dicono che sempre di canzonette si trattava, solo nascoste sotto un muro di chitarre elettriche) il ragazzo - allora appena ventiquattrenne - dimostra sicuramente di avere qualcosa da dire, al di là della classica canzone... (continua)
Testo e musica di Gianluca Grignani
dall'album "La fabbrica di plastica"
La storia è fin troppo nota. Gianluca Grignani, cantante pop sanremese che grazie alle canzonette del primo album (Destinazione paradiso, La mia storia tra le dita...) aveva conquistato le vette delle classifiche italiane e il cuore di fin troppe ragazzine pronte a idolatrare il belloccio di turno, con il suo secondo disco spiazza tutti.
La fabbrica di plastica è un disco ruvido, pieno di chitarre elettriche distorte, che musicalmente si rifà al grunge ma anche al brit-pop, che allora spopolava nella scena internazionale. Con un sound che sapeva unire il rock alla melodia (i detrattori dicono che sempre di canzonette si trattava, solo nascoste sotto un muro di chitarre elettriche) il ragazzo - allora appena ventiquattrenne - dimostra sicuramente di avere qualcosa da dire, al di là della classica canzone... (continua)
Dio non vive qui con me
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 17/10/2022 - 00:04
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
This Is Radio Clash
ci ho provato, ma accetto suggerimenti...
QUESTA È RADIO CLASH
(continua)
(continua)
16/10/2022 - 19:03
Soledad Barret
Cabo Anselmo è morto, impunito, nel marzo di quest'anno, ricoverato in un ospedale nei pressi di São Paulo.
Che l'inferno lo divori.
Che l'inferno lo divori.
16/10/2022 - 14:57
There Were Bells
(2021)
Album: FOREVERANDEVERNOMORE (2022)
‘There Were Bells’ was written by Brian Eno for a performance by him and his brother Roger at UNESCO World Heritage site, the Acropolis in August 2021. It was 45 degrees in Athens on the day of the concert with wildfires raging just outside the city, prompting his introductory comment “I thought, here we are at the birthplace of Western civilization, probably witnessing the end of it.” There Were Bells is taken from Eno’s new album FOREVERANDEVERNOMORE and provides a poignant reminder of the current climate emergency, a theme that is explored throughout the record.
Genius
*
Scritta nel 2021 per una performance all’Acropoli: il giorno del concerto, ricorda, la temperatura ad Atene era di oltre 43 gradi e gli incendi divampavano intorno alla città: “eccoci nel luogo dov’è nata la civiltà occidentale, e probabilmente ne stiamo testimoniando la fine”.
Brian Eno, il nuovo album. Ascolta e guarda il video del singolo There Were Bells - RUMORE
Album: FOREVERANDEVERNOMORE (2022)
‘There Were Bells’ was written by Brian Eno for a performance by him and his brother Roger at UNESCO World Heritage site, the Acropolis in August 2021. It was 45 degrees in Athens on the day of the concert with wildfires raging just outside the city, prompting his introductory comment “I thought, here we are at the birthplace of Western civilization, probably witnessing the end of it.” There Were Bells is taken from Eno’s new album FOREVERANDEVERNOMORE and provides a poignant reminder of the current climate emergency, a theme that is explored throughout the record.
Genius
*
Scritta nel 2021 per una performance all’Acropoli: il giorno del concerto, ricorda, la temperatura ad Atene era di oltre 43 gradi e gli incendi divampavano intorno alla città: “eccoci nel luogo dov’è nata la civiltà occidentale, e probabilmente ne stiamo testimoniando la fine”.
Brian Eno, il nuovo album. Ascolta e guarda il video del singolo There Were Bells - RUMORE
There were birds above, they sang the whole day through
(continua)
(continua)
16/10/2022 - 12:10
Percorsi:
Guerra alla Terra
Vietnam
(1999)
Album: Big Redemption
Album: Big Redemption
Mais c'est dis moi que j'hallucine
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 23:50
Když mne stará matka zpívat učívala
Grazie a te per la segnalazione e agli Admin che hanno dato pronto seguito
Riccardo Gullotta 15/10/2022 - 23:36
Prisoner of War
Album: City Slicker (1985)
feat. Jan Hammer
feat. Jan Hammer
Name, rank and number
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 21:30
Avec toi, Vietnam
Belgium released protest record, probably late 1960s. The label was based in Schaerbeek, Région de Bruxelles-Capitale. The a-side "Le longue marche" is an anti-atomic, Cold War protest song, referencing the dropping of the bomb on Hiroshima. The b-side was a protest against the Vietnam War, "Avec Toi, Vietnam" ("With You, Vietnam") (Selection Records # S 5062) with lyrics composed by Guy Decembre, and music by Remy Gillis, focused on the horrors of war and its impact on people, "crying, a mother... dying, a child... horror, misery... these waves of blood".
Vietnam War Songs Project - European Songs
Vietnam War Songs Project - European Songs
Ami, entends-tu dans le vent
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 21:12
Ring Ring I've Got to Sing
1966
"Ring, Ring I've Got to Sing" is a 1966 protest song composed and performed by Ferre Grignard.
It became an international hit. The song criticizes racism and war through an African-American who doesn't want to fight for his country, because of the way black people are treated in the United States.
"Ring, Ring I've Got to Sing" is a 1966 protest song composed and performed by Ferre Grignard.
It became an international hit. The song criticizes racism and war through an African-American who doesn't want to fight for his country, because of the way black people are treated in the United States.
Don't cry my baby,
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 21:03
We Want War
1966
Canzone sarcastica cantata in inglese del cantante belga (di Antwerp) Ferre Grignard. Un hippie eccentrico, Grignard provò a trasferirsi negli USA ma fu espulso in quanto anarchico. Negli anni '70 visse in una sorta di comune hippie. Dimenticato dai fan e con gravi problemi economici, morì ancora giovane di cancro nel 1982.
Canzone sarcastica cantata in inglese del cantante belga (di Antwerp) Ferre Grignard. Un hippie eccentrico, Grignard provò a trasferirsi negli USA ma fu espulso in quanto anarchico. Negli anni '70 visse in una sorta di comune hippie. Dimenticato dai fan e con gravi problemi economici, morì ancora giovane di cancro nel 1982.
Lordy, Lordy with your bloody ways.
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 20:53
Hey America America
1972
Testo incompleto
The obscure psychedelic rock group Children of the Morning, formed in Italy, released the song "Hey America, America" which criticised the US government for the Kent State killings.
Shel Shapiro, who led the group, composed the song. He had previously played with the British beat group The Rokes (1950s-60s). The narrator questioned the validity / plausibility of the argument that the National Guard fired in self defense: "government pretends that it was self defense". The lyrics then suggested that the killings harmed the reputation of the US: "America you're fucking up", which could have repercussions: "hey America don't push you luck".
The song ended with a general anti-war message, complaining that the "war in Vietnam continues", in which the soldiers "kill woman and children".
Vietnam War Songs Project
Testo incompleto
The obscure psychedelic rock group Children of the Morning, formed in Italy, released the song "Hey America, America" which criticised the US government for the Kent State killings.
Shel Shapiro, who led the group, composed the song. He had previously played with the British beat group The Rokes (1950s-60s). The narrator questioned the validity / plausibility of the argument that the National Guard fired in self defense: "government pretends that it was self defense". The lyrics then suggested that the killings harmed the reputation of the US: "America you're fucking up", which could have repercussions: "hey America don't push you luck".
The song ended with a general anti-war message, complaining that the "war in Vietnam continues", in which the soldiers "kill woman and children".
Vietnam War Songs Project
At the Kent State university, what is going on
(continua)
(continua)
15/10/2022 - 19:43
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Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dafydd Iwan
Dafydd Iwan ac Ar Log, 1983
" 'Yma o hyd' is an anthem for Welsh nationalists, Welsh-speaking culture and the industrial working class of Wales." - Martin Johnes, Swansea University.
Sebbene ancora soltanto per meno di due ore, al momento in cui comincio a scrivere, oggi è il 21 ottobre. Il 21 ottobre è l'anniversario, quest'anno il cinquantesimo sesto, della strage di Aberfan, in Galles. 21 ottobre 1966.
Centoquarantaquattro morti per una discenderia di carbone liquefatta dalle piogge dei giorni precedenti, di cui centosedici bambini della scuola elementare Pantglas, più i loro insegnanti. Ma non intendo “sintetizzare” di nuovo; occorre rimandare a una canzone che ne parla specificamente, Aberfan di David Ackles.
C'è tutto, in quella pagina; compresa l'incredibile storia della perturbazione... (continua)