Simon & Garfunkel: The Boxer
[1969]
Parole e musica di Paul Simon
dall'ultimo album di Simon & Garfunkel, Bridge Over Troubled Water (1970)
Parole e musica di Paul Simon
dall'ultimo album di Simon & Garfunkel, Bridge Over Troubled Water (1970)
La guerra, come ben sapete, non è solo bombe,carri armati e missili ma nella quotidianità operano nemici meno eclatanti,stranieri che convincono ,con bugie e prese in giro, un povero ragazzo di provincia a lasciare la sua casa con l'illusione di una carriera sportiva. La realtà della vita in una metropoli è ben diversa : solitudine ,freddo , mancanza di mezzi economici,nostalgia per la sua famiglia . Un pugile che conosce la sconfitta sul ring ,ferite sul viso e nell'animo e vuole arrendersi anche se si illude di essere ancora un combattente contro un nemico che potrebbe essere identificato , fra l'altro, nella nostra società basata esclusivamente sul profitto e sul successo..
G.E.
G.E.
I am just a poor boy, though my story's seldom told
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 29/8/2021 - 21:22
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1γ1. La Varsoviana (Traduzione letterale spagnola)
1γ1. La Varsoviana (Spanish literal translation)
1γ1. La Varsoviana (Spanish literal translation)
"La hermosa Varsoviana o en ruso Varchavianka, es una canción revolucionaria polaca, muy popular en Rusia en el período revolucionario de 1905 y 1917. La canción originalmente Polaca debe su letra a Wacław Święcicki, que escribió la letra de está canción en su celda del Pabellón X de la cárcel de la Ciudadela de Varsovia en 1879 condenado por sus actividades socialistas. La canción ganó su nombre durante una manifestación del 1º de mayo de 1905 en la ciudad de Varsovia donde se convirtió en el himno de los trabajadores manifestantes. La versión rusa está atribuida a Gleb Maksimilianovich Krzyzanowski, compañero de Lenin, escritor y economista, líder del movimiento revolucionario en Rusia, del estado soviético y del PCUS, quien la realizó en 1897. En español es conocida por la versión anarquista A las Barricadas." - Facebook
La Varsoviana
(continua)
(continua)
inviata da Boreč ( ̄∀ ̄) 29/8/2021 - 17:28
Santi ed eroi
1979
Abbiamo visto stampelle lanciate
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/8/2021 - 15:53
Caduti di Alfonsine
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it
Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
Dedicata a Maria Bartolotti.
In memoria di: Terzo Lori, Amos Calderoni, Domenico Camillini, Pasquale Fattini, Flavio Foschi, Orsano Grassi, Rolando Murras, Angelo... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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il libretto con i testi
Dedicata a Maria Bartolotti.
In memoria di: Terzo Lori, Amos Calderoni, Domenico Camillini, Pasquale Fattini, Flavio Foschi, Orsano Grassi, Rolando Murras, Angelo... (continua)
Bella mia che corri in bicicletta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 19:05
Per sempre amanti
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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"Tra i fatti e le storie terribili che hanno avuto corso lungo il Senio c'è quella - forse meno nota e meno raccontata - di due giovani, una coppia di amanti;... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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"Tra i fatti e le storie terribili che hanno avuto corso lungo il Senio c'è quella - forse meno nota e meno raccontata - di due giovani, una coppia di amanti;... (continua)
Se guardo la finestra ti vedo da lontano
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 19:01
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Regali mai scartati
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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il libretto con i testi
L'arrivo degli alleati, lo sfollamento forzato di Masiera il 24 dicembre 1944, Renato che saltò su una mina, Francesco che sotto tortura non fece nomi.
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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il libretto con i testi
L'arrivo degli alleati, lo sfollamento forzato di Masiera il 24 dicembre 1944, Renato che saltò su una mina, Francesco che sotto tortura non fece nomi.
Era dicembre del ’44
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:56
Il ponte Bailey
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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"Un bambino di tre anni, mio figlio, che si innamora di un ponte, il ponte Bailey, e del rumore che fanno le assi di legno al suo passaggio, quasi volessero parlare... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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"Un bambino di tre anni, mio figlio, che si innamora di un ponte, il ponte Bailey, e del rumore che fanno le assi di legno al suo passaggio, quasi volessero parlare... (continua)
Le assi sul ponte Bailey sono ancora lì
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:53
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2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
22 aprile 1944, Cascina del Palazzone, anche detta Casa Zalambani, di cui Ettore Zalambani era il capofamiglia. Alle ore 22 i fascisti tedeschi assediano i partigiani... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
22 aprile 1944, Cascina del Palazzone, anche detta Casa Zalambani, di cui Ettore Zalambani era il capofamiglia. Alle ore 22 i fascisti tedeschi assediano i partigiani... (continua)
Grande casa sguardo aperto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:49
La città di carta
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
"Sono nato e cresciuto a Ravenna, e il mio eroe resistente è sempre stato Bulow. Poi ho iniziato fare delle ricerche, e mi sono reso conto che la nostra terra... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
"Sono nato e cresciuto a Ravenna, e il mio eroe resistente è sempre stato Bulow. Poi ho iniziato fare delle ricerche, e mi sono reso conto che la nostra terra... (continua)
La mia città è di carta, e la puoi ritagliare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:39
Un giovedì
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
"Rosalia Fantoni mi ha subito affascinata per la sua voglia di comunicare in forma poetica. Il ricordo d'infanzia con il quale esordisce nel suo libro "Fiordalisi... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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il libretto con i testi
"Rosalia Fantoni mi ha subito affascinata per la sua voglia di comunicare in forma poetica. Il ricordo d'infanzia con il quale esordisce nel suo libro "Fiordalisi... (continua)
Pensavo che non partissi mai
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:31
Terra di nessuno
2020
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it
Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
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Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
"Questo pezzo racconta due storie. La prima è quella dell'eccidio di Borgo Pignatta del 23 dicembre 1944. I tedeschi fecero saltare una casa provocando 28 morti,... (continua)
Canzoni sul Senio
1945-2020: 75° anniversario della Liberazione
Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it
Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani
il libretto con i testi
"Questo pezzo racconta due storie. La prima è quella dell'eccidio di Borgo Pignatta del 23 dicembre 1944. I tedeschi fecero saltare una casa provocando 28 morti,... (continua)
Qui non c’è guerra, è la terra di nessuno…
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:20
Strade di coraggio
2014
Canzone ufficiale della route nazionale 2014
Canzone ufficiale della route nazionale 2014
Sento nel profondo un desiderio nascere
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 17:34
Lichtenburger Lagerlied
Chanson en langue allemande – Lichtenburger Lagerlied – Aleksander Kulisiewicz – 1979
tiré de
Aleksander Kulisiewicz : Songs From The Depths Of Hell
Folkways Records Album N° FSS 37700 (1979)
PDF Booklet Available
Annotated by Peter Wortsman
La couverture de cet album, inspirée de cette chanson, est de Gertrude Degenhardt, épouse de Franz-Josef Degenhardt.
• Kołysanka dla synka w krematorium
• Chorał z piekła dna
• Jüdischer Todessang, oder Zehn Brüder
• Hekatomba 1941
• Dziesięć milionów
• Konzentrak
• Szymon Ohm
• Das Todestango
• Hymne
• Graue Kolonnen
• Stoi nocka
• Im Walde von Sachsenhausen
• Bergen-Belsen moje
• Heil, Sachsenhausen !
• Lichtenburger Lagerlied
Alexandre Kulisiewicz est né en 1918 à Cracovie d’une famille d’origine tzigane. Il sait à peine lire que déjà il joue du violon, et à dix ans intègre un orchestre... (continua)
tiré de
Aleksander Kulisiewicz : Songs From The Depths Of Hell
Folkways Records Album N° FSS 37700 (1979)
PDF Booklet Available
Annotated by Peter Wortsman
La couverture de cet album, inspirée de cette chanson, est de Gertrude Degenhardt, épouse de Franz-Josef Degenhardt.
• Kołysanka dla synka w krematorium
• Chorał z piekła dna
• Jüdischer Todessang, oder Zehn Brüder
• Hekatomba 1941
• Dziesięć milionów
• Konzentrak
• Szymon Ohm
• Das Todestango
• Hymne
• Graue Kolonnen
• Stoi nocka
• Im Walde von Sachsenhausen
• Bergen-Belsen moje
• Heil, Sachsenhausen !
• Lichtenburger Lagerlied
Alexandre Kulisiewicz est né en 1918 à Cracovie d’une famille d’origine tzigane. Il sait à peine lire que déjà il joue du violon, et à dix ans intègre un orchestre... (continua)
CHANT DU CAMP DE LICHTEMBOURG
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/8/2021 - 17:21
La gente è stupida
2020
La gente è stupida, la gente è stupida
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 12:42
Mafia
2016
Reggae Caravan
Reggae Caravan
Libera, libera dalla mafia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 12:38
Percorsi:
Mafia e mafie, Peppino Impastato
With God On Our Side
Vi invio a proposito di "With God On Our Side " di Dylan una strofa che il Giullare ha aggiunto in tempi successivi e che cita la guerra in Vietnam.
La si può apprezzare nel video live del 1988 alla Okland Coliseum Arena a partire da 3:14 a 3:53
E' inserita fra la strofa che riguarda la seconda guerra mondiale e quella che cita i Russi.
La si può apprezzare nel video live del 1988 alla Okland Coliseum Arena a partire da 3:14 a 3:53
E' inserita fra la strofa che riguarda la seconda guerra mondiale e quella che cita i Russi.
In the nineteen-sixties
(continua)
(continua)
inviata da g.e. 27/8/2021 - 22:26
Canzone urgente
Articolo molto interessante, mi piacciono molto le storie dei nativi americani. Consiglio anche questo articolo che è molto buono: Guerre Indiane - Una pace impossibile
Antonio 27/8/2021 - 14:40
You, Wind of March
27 agosto 2021.
Non si brucia una candela da due parti. Nel mio caso l'ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto. (Cesare Pavese)
Poetry is just the evidence of your life. If your life is burning well, poetry is just the ash. (Leonard Cohen)
...d'estate i falò e le feste di piazza, le ballate della campagna, la nuova musica di Duke Ellington e le Alpi lontane all'orizzonte. La vita che rallenta e gli occhi che si perdono tra i filari. Anche oggi è il silenzio che domina ogni cosa in mezzo a queste colline e alle loro curve illuminate da un sole che si mangia le ore. E' così questa terra, rossastra, segnata da una tragica, infausta ebbrezza gravitazionale verso il centro, è una delle terre più telluriche del mondo. E anche Cesare Pavese con le sue parole ha scavato e scavato, per tutta la sua vita, verso il fondo della terra, dentro il mito, alla ricerca di... (continua)
Non si brucia una candela da due parti. Nel mio caso l'ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto. (Cesare Pavese)
Poetry is just the evidence of your life. If your life is burning well, poetry is just the ash. (Leonard Cohen)
...d'estate i falò e le feste di piazza, le ballate della campagna, la nuova musica di Duke Ellington e le Alpi lontane all'orizzonte. La vita che rallenta e gli occhi che si perdono tra i filari. Anche oggi è il silenzio che domina ogni cosa in mezzo a queste colline e alle loro curve illuminate da un sole che si mangia le ore. E' così questa terra, rossastra, segnata da una tragica, infausta ebbrezza gravitazionale verso il centro, è una delle terre più telluriche del mondo. E anche Cesare Pavese con le sue parole ha scavato e scavato, per tutta la sua vita, verso il fondo della terra, dentro il mito, alla ricerca di... (continua)
Flavio Poltronieri 27/8/2021 - 13:07
Ballata dello zero
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Mimmo Lucano è uno zero zero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:32
Ballata a una ballerina
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Si continua con “Ballata a una ballerina”, canzone struggente dedicata agli ultimi istanti dell’esistenza della ballerina polacca ebrea Lola Horovitz (nome d’arte di Franceska Mann), morta a soli 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz dopo aver combattuto strenuamente (“ballata per chi sa che andrà a morire e nell’esempio sceglierà di vivere”); questo è un altro brano che ci insegna come conoscere il passato è fondamentale per evitare di fare gli errori in futuro (come direbbero i Nomadi, altro gruppo a cui Sonaglia si ispira, “ieri impegna l’oggi nel domani”). La drammaticità... (continua)
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Si continua con “Ballata a una ballerina”, canzone struggente dedicata agli ultimi istanti dell’esistenza della ballerina polacca ebrea Lola Horovitz (nome d’arte di Franceska Mann), morta a soli 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz dopo aver combattuto strenuamente (“ballata per chi sa che andrà a morire e nell’esempio sceglierà di vivere”); questo è un altro brano che ci insegna come conoscere il passato è fondamentale per evitare di fare gli errori in futuro (come direbbero i Nomadi, altro gruppo a cui Sonaglia si ispira, “ieri impegna l’oggi nel domani”). La drammaticità... (continua)
Mi avrebbero affrancate ma bellocce
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:18
Controvento
2021
Controvento
2022
Maestrale
Controvento
2022
Maestrale
Io me penso che le stelle
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 09:38
Forever In My Mind
COMMEMORAZIONI IRLANDESI TRA MEMORIA E NOSTALGIA
Gianni Sartori
Metto le mani avanti. Manco da troppo tempo dall’Irlanda (e da Derry in particolare) per poter attribuire queste mie considerazioni a qualcosa di più della nostalgia e dell’intuizione.
Come per Euskal herria (anche se ci sono ritornato qualche volta pure in questo XXI secolo, ma sempre più da “turista” e sempre meno da osservatore impegnato e testimone) la maggior parte dei miei ricordi irlandesi (l’imprinting) risalgono al secolo scorso, in un contesto profondamente diverso.
Sicuramente sconto l’anagrafe, oltre al fatto di aver dovuto toccare quasi con mano anche aspetti oscuri della lotta di liberazione. Per dirne un paio, la questione dei possibili accordi - mancati - con Londra che avrebbero potuto salvare la vita di almeno sei dei prigionieri in sciopero della fame nel 1981 e il caso di Jean McConville (vedi “Seppellite... (continua)
Gianni Sartori 26/8/2021 - 00:08
Terra di nessuno
Album: Città di frontiera (1993)
Non si può, cambiare tutto non si può
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 25/8/2021 - 17:03
Leone
2017
Il pugile del duce O.S.T.
Leone Jacovacci (Sanza Pombo, 19 aprile 1902 – Milano, 16 novembre 1983) è stato un pugile italiano, campione italiano ed europeo dei pesi medi nel 1928.
Leone Jacovacci nasce in Congo, figlio dell’italiano Umberto e dell’indigena Zibu; nel 1902 torna in Italia con padre e viene registrato all’anagrafe come cittadino italiano. Scappato di casa, allo scoppio della prima guerra mondiale riesce a cambiare identità e ad arruolarsi nella marina inglese col nome di John Douglas Walcker. Impara a tirare di boxe, ha stoffa e così – negli anni 20 – combatte in Francia sotto le mentite spoglie dell’afroamericano Jack Walker. Pian piano però riaffiora in lui il desiderio di rivendicare le proprie origini italiane e, con determinazione, farà di tutto per farsi riconoscere italiano da un’Italia mussoliniana e non ancora espressamente razzista che, imbarazzata da questo... (continua)
Il pugile del duce O.S.T.
Leone Jacovacci (Sanza Pombo, 19 aprile 1902 – Milano, 16 novembre 1983) è stato un pugile italiano, campione italiano ed europeo dei pesi medi nel 1928.
Leone Jacovacci nasce in Congo, figlio dell’italiano Umberto e dell’indigena Zibu; nel 1902 torna in Italia con padre e viene registrato all’anagrafe come cittadino italiano. Scappato di casa, allo scoppio della prima guerra mondiale riesce a cambiare identità e ad arruolarsi nella marina inglese col nome di John Douglas Walcker. Impara a tirare di boxe, ha stoffa e così – negli anni 20 – combatte in Francia sotto le mentite spoglie dell’afroamericano Jack Walker. Pian piano però riaffiora in lui il desiderio di rivendicare le proprie origini italiane e, con determinazione, farà di tutto per farsi riconoscere italiano da un’Italia mussoliniana e non ancora espressamente razzista che, imbarazzata da questo... (continua)
Giù in Africa a Pombo nel Congo
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/8/2021 - 09:58
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2γ. Վարշավյանկա [Varšavyank'a] - Un'immagine della versione armena
2γ. Վարշավյանկա [Varšavyank'a] - An image of the Armenian version
" Ho trovato i testi della versione armena della "Varšavjanka", ma la stampa è così vecchia che non riesco a leggerli affatto...
Ma...Sono sorpreso che questa canzone si sia diffusa in Asia centrale, è molto rara. "[Borec]
I found the written lyrics of the Armenian version of Varshavianka, but the printed text is so old that I cannot read it..But I am amazed that this song is known in Central Asia, it is very rare. " [Borec]
2γ. Վարշավյանկա [Varšavyank'a] - An image of the Armenian version
" Ho trovato i testi della versione armena della "Varšavjanka", ma la stampa è così vecchia che non riesco a leggerli affatto...
Ma...Sono sorpreso che questa canzone si sia diffusa in Asia centrale, è molto rara. "[Borec]
I found the written lyrics of the Armenian version of Varshavianka, but the printed text is so old that I cannot read it..But I am amazed that this song is known in Central Asia, it is very rare. " [Borec]
«Վարշավյանկա» /երգի տեքստ/ - Հայկական գանձարան
«Վարշավյանկա » երգի տեքստը: Հայերեն թարգմանություն: Թղթի կտոր, մեքենագիր, խունացած, դեղնած: 13 տող: «Բուքն ու դաժան … բանվոր գա առաջ»:
[See image]
inviata da Boreč 23/8/2021 - 06:54
Pizza Kebab
Album (2017)
genius
genius
Sono delle pillole in cui io racconto un po' quello che è per me la Pizza Kebab. Per me è una sorta di droga allucinogena […] Grazie a questa unione tra il kebab e la pizza, queste due culture, mondi, riesco a vedere la realtà delle cose in un modo molto allucinogeno e simpatico, genuino, come lo vedrebbe un bambino, quindi facendo anche delle metafore simpatiche, divertenti e allucinogene.
– Ghali, Radio Kiss Kiss
Il brano è molto divertente, ma stimola anche a riflettere. D'altronde Ghali è così, nelle sue canzoni c'è sempre un duplice significato.
– Charlie Charles, La Stampa
– Ghali, Radio Kiss Kiss
Il brano è molto divertente, ma stimola anche a riflettere. D'altronde Ghali è così, nelle sue canzoni c'è sempre un duplice significato.
– Charlie Charles, La Stampa
Yaah...
(continua)
(continua)
inviata da Cristina Maccarrone 22/8/2021 - 07:17
Finale all'Italiana
2021
Storie vere tra alberi e gatti
feat. Roy Paci
Questo brano dal sapore folk trasmette divertimento e voglia di ballare anche se il testo non è corollario, anzi. Wilson si diverte incastrando parole dalla vena ironica e facendo trapelare una sottile critica al nostro paese, con un filo di provocazione, ma riuscendo sempre a non essere scontato nei messaggi che si celano in questa canzone e più in generale dietro le sue canzoni. La tromba di Roy Paci è coinvolgente, spostando il brano verso sonorità quasi latine.
Storie vere tra alberi e gatti
feat. Roy Paci
Questo brano dal sapore folk trasmette divertimento e voglia di ballare anche se il testo non è corollario, anzi. Wilson si diverte incastrando parole dalla vena ironica e facendo trapelare una sottile critica al nostro paese, con un filo di provocazione, ma riuscendo sempre a non essere scontato nei messaggi che si celano in questa canzone e più in generale dietro le sue canzoni. La tromba di Roy Paci è coinvolgente, spostando il brano verso sonorità quasi latine.
Si disse Garibaldi fu ferito
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:18
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
The Never Ending Happening
L'ÉTERNEL RECOMMENCEMENT
(continua)
(continua)
inviata da Nathalie 21/8/2021 - 20:13
Budapest
storia vera del gelataio Tirelli
2021
Storie vere tra alberi e gatti
Un’altra storia del disco realmente accaduta, raccontata tramite questa toccante canzone dall’arrangiamento sobrio e sospeso, con cambi di scena dettati da violoncelli, viole, violini, glockenspiel e fisarmonica. Francesco Tirelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest. Una storia rimasta sconosciuta sino al 2014 quando un testimone ha portato alla luce la sua straordinaria opera di salvataggio e protezione ai perseguitati. Tirelli riuscì a nascondere e a salvare nello scantinato della sua gelateria intere famiglie ebree, che riuscirono così a evitare le deportazioni naziste verso i campi di concentramento. Oggi Francesco Tirelli è racchiuso dentro questa canzone, ma anche dentro un rinomato libro per bambini nonché onorato da Yad Vashem nel “Giardino dei Giusti a Gerusalemme”.
rainews.it
2021
Storie vere tra alberi e gatti
Un’altra storia del disco realmente accaduta, raccontata tramite questa toccante canzone dall’arrangiamento sobrio e sospeso, con cambi di scena dettati da violoncelli, viole, violini, glockenspiel e fisarmonica. Francesco Tirelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest. Una storia rimasta sconosciuta sino al 2014 quando un testimone ha portato alla luce la sua straordinaria opera di salvataggio e protezione ai perseguitati. Tirelli riuscì a nascondere e a salvare nello scantinato della sua gelateria intere famiglie ebree, che riuscirono così a evitare le deportazioni naziste verso i campi di concentramento. Oggi Francesco Tirelli è racchiuso dentro questa canzone, ma anche dentro un rinomato libro per bambini nonché onorato da Yad Vashem nel “Giardino dei Giusti a Gerusalemme”.
rainews.it
Tredici Febbraio del quarantacinque
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:12
Percorsi:
Campi di sterminio
Fido
Storia vera del cane di Borgo San Lorenzo
2021
Storie vere tra alberi e gatti
Una storia tutta italiana, musicata sotto il battere di una cassa in 4/4 e una chitarra che arpeggia in “fingerpicking”. Nell’inverno 1941 l’Italia era in guerra da alcuni mesi e la situazione economica era difficile.
Eppure avvenne qualcosa di importante, un piccolo fatto di cronaca destinato a diventare storia. Carlo Soriani, operaio di Luco (frazione di Borgo San Lorenzo) trovò in un fosso un cane ferito. Senza pensarci due volte, l’uomo si prese cura dell’animale. Fido, così fu chiamato il cane, guarì e stabilì un legame così forte con il suo nuovo compagno che, non solo tutte le mattine lo svegliava alle 5.30 e lo accompagnava alla fermata del bus che lo portava al lavoro, ma lo aspettava ogni sera al suo rientro. Il 30 dicembre 1943 un terribile bombardamento alleato su Borgo San Lorenzo causò oltre 100... (continua)
2021
Storie vere tra alberi e gatti
Una storia tutta italiana, musicata sotto il battere di una cassa in 4/4 e una chitarra che arpeggia in “fingerpicking”. Nell’inverno 1941 l’Italia era in guerra da alcuni mesi e la situazione economica era difficile.
Eppure avvenne qualcosa di importante, un piccolo fatto di cronaca destinato a diventare storia. Carlo Soriani, operaio di Luco (frazione di Borgo San Lorenzo) trovò in un fosso un cane ferito. Senza pensarci due volte, l’uomo si prese cura dell’animale. Fido, così fu chiamato il cane, guarì e stabilì un legame così forte con il suo nuovo compagno che, non solo tutte le mattine lo svegliava alle 5.30 e lo accompagnava alla fermata del bus che lo portava al lavoro, ma lo aspettava ogni sera al suo rientro. Il 30 dicembre 1943 un terribile bombardamento alleato su Borgo San Lorenzo causò oltre 100... (continua)
Ho saputo della storia di quel cane,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:04
Il mondo non cambia mai
2020
Il coraggio di una vita estrema o la lotta di chi ancora trema
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 18:10
Sanpapiè
Il brano che col quale partecipiamo a voci per la libertà e per il quale siamo contentissimi di essere qui questa sera. Forse qualcuno di voi non può comprendere bene le parole perché così come l'altro branoè in dialetto, è in lingua napoletana
Questo brano parla di persone che vengono da lontano, anche noi veniamo da lontano, ognuno di noi è lontano, però ciò a cui vogliamo invitarvi con questo brano e ad avere una mano rivolta verso l'altro, verso il diverso, verso coloro i quali non hanno la nostra stessa cultura, non hanno le nostre stesse abitudini, non hanno gli stessi nostri usi e costumi
Questo brano parla di persone che vengono da lontano, anche noi veniamo da lontano, ognuno di noi è lontano, però ciò a cui vogliamo invitarvi con questo brano e ad avere una mano rivolta verso l'altro, verso il diverso, verso coloro i quali non hanno la nostra stessa cultura, non hanno le nostre stesse abitudini, non hanno gli stessi nostri usi e costumi
Dq82 21/8/2021 - 17:45
3000X
C'è una linea rossa lunghissima che parte dalle discariche di Dakar, Senegal. Questa linea rossa corre attraverso tutto il continente africano, solca il deserto, cammina sul mare, arriva in Europa, poi torna indietro, si ferma a Gaza, poi riparte ancora ai confini di tutti quegli stati che respingono i viaggiatori e poi ancora riprende arriva fino al Sud America, a Cuba, nelle favelas del Brasile e ritorna da quest altro lato ancora. 20 anni fa questa linea rossa è passata per una città che si chiama Genova si è fermata a piazza Alimonda e ha deciso di non fermarsi. Quella linea rossa è il percorso di quelle persone che hanno bisogno di sapere che a un certo punto non esisteranno più i vincitori e gli sconfitti: finalmente saremo tutti uguali. Quel giorno forse è molto lontano, forse in un tempo indefinito forse servirà un altro millennio ancora. Eppure a me piace sognare questa cosa sia realmente possibile. Questa è 3000X
Dq82 21/8/2021 - 17:39
Gdy zostanę bogiem
[2020]
inedito
Parole e musica di GURA Paweł Górecki
da YT
inedito
Parole e musica di GURA Paweł Górecki
da YT
A gdy zostanę bogiem, zarządzę potop świat zaleje
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 21/8/2021 - 03:05
Cymbał
[2021]
Inedito
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki
Trascitto all'orecchio da sottoscritto.
Ciau
Inedito
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki
Trascitto all'orecchio da sottoscritto.
Ciau
Właśnie się sczaiłem,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 20/8/2021 - 23:48
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Masters Of War
Condivido ogni parola, ogni segno di punteggiatura e ogni spazio bianco di quello che ha scritto Robecchi. Anche troppo signore, è vero.
Maria Cristina 20/8/2021 - 13:00
Bambolina
dall'album "Quante volte...ho contato le stelle" (1982)
Scritta da Mia Martini con Shel Shapiro
È uno dei testi più belli ed il più inquietante tra tutti quelli scritti da Mimì. Su una melodia sottile ed interiore, si articola un testo dedicato all'umanità, ad una pazza chiusa in un manicomio, la follia rivolta al passato.
Scritta da Mia Martini con Shel Shapiro
È uno dei testi più belli ed il più inquietante tra tutti quelli scritti da Mimì. Su una melodia sottile ed interiore, si articola un testo dedicato all'umanità, ad una pazza chiusa in un manicomio, la follia rivolta al passato.
La gente qui dentro è sempre gentile
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 20/8/2021 - 02:12
L'Internationale
GIAPPONESE [3] / JAPANESE [3]
A third Japanese version, found in this YouTube video:
I don't have any more information, but I suspect it's an original translation from this channel. [Mandy]
I don't have any more information, but I suspect it's an original translation from this channel. [Mandy]
立ち上げれ!呪われ (た)
(continua)
(continua)
inviata da Mandy 19/8/2021 - 22:21
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Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
Adir Jan
Şanovan / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Tarafından gerçekleştirilen / لعبت من قبل / Laulavat:
Adir Jan : voce, tamburo
Conny Kreuter: chitarra
Dva Sills: violoncello
Halid Pestil: basso
Hogir Göregen: percussioni
Il genocidio degli Ezidi. Le stragi di Şengal
Şengal , in arabo Sinjar [سنجار ], è una cittadina del Nordovest dell'Iraq, nel Governatorato di Ninive, a una cinquantina di km dal confine siriano e ad un centinaio da quello turco. Il territorio circostante conta 81 villaggi sparsi alla base della omonima catena montuosa di Sinjar. E’ abitato in prevalenza da Ezidi, una minoranza etnica curda che si distingue per la religione monoteista intrisa di elementi gnostici ed esoterici, convenzionalmente annoverata tra le correnti... (continua)