La bella addormentata
2020
Nn c'è
La bella addormentata è la fabbrica dell'Italsider di Bagnoli
Nn c'è
La bella addormentata è la fabbrica dell'Italsider di Bagnoli
Stazione dell’acciaio, stazione abbandonata
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 18:53
Percorsi:
Guerra alla Terra
Cavallo Pazzo
2019
Cavallo Pazzo
Cavallo Pazzo
Cavalcavo nelle grandi praterie, si dice
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 18:11
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Preghiera Navajo
2019
Cavallo Pazzo
Cavallo Pazzo
Ascolto la pioggia che cade giù dal cielo,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 18:06
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
9 minuti 9
Lento avanza con passo controllato
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 17:43
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Anime contro anime
2008
Il biciclettista
Il biciclettista
Quel che resta di te
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 17:16
Ad ogni alba
2020
9 minuti 9
La vita in carcere si srotola senza alcun sussulto, senza variazioni, sempre uguale a sé stessa e Ad ogni alba, con la sua toccante poesia il suo incedere lento è poesia allo stato puro fino a quel finale che ci trascina dentro tutti
Fabio Antonelli
9 minuti 9
La vita in carcere si srotola senza alcun sussulto, senza variazioni, sempre uguale a sé stessa e Ad ogni alba, con la sua toccante poesia il suo incedere lento è poesia allo stato puro fino a quel finale che ci trascina dentro tutti
Fabio Antonelli
Ad ogni alba solo un'altra conta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 17:06
Percorsi:
Dalle galere del mondo
It’s Sunday in this mirror
2020
Naked (Oltre lo specchio)
Questo è il brano più “politico” dell’album. Tre figure di donne che si liberano del ruolo imposto alla propria sessualità. Nella prima strofa, una donna iraniana si libera del velo, mostra il seno e si ribella all’autorità del padre e della religione di Stato. Nella seconda strofa una donna italiana uccide il proprio marito che la picchiava, liberandosi dell’autorità della famiglia tradizionale. Nella terza una ragazza americana decide di cambiare sesso, liberandosi persino della propria sessualità fisica, quando essa non coincide con quella vissuta e sentita. I versi in inglese del ritornello sono il controcanto poetico alla durezza delle strofe.
Naked (Oltre lo specchio)
Questo è il brano più “politico” dell’album. Tre figure di donne che si liberano del ruolo imposto alla propria sessualità. Nella prima strofa, una donna iraniana si libera del velo, mostra il seno e si ribella all’autorità del padre e della religione di Stato. Nella seconda strofa una donna italiana uccide il proprio marito che la picchiava, liberandosi dell’autorità della famiglia tradizionale. Nella terza una ragazza americana decide di cambiare sesso, liberandosi persino della propria sessualità fisica, quando essa non coincide con quella vissuta e sentita. I versi in inglese del ritornello sono il controcanto poetico alla durezza delle strofe.
Il mio nome era Lila
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 16:11
The Faded Coat of Blue
Pubblicata nel 1865, verso la fine della guerra civile (o di secessione) americana da John Hugh McNaughton (1829-91), poeta e autore dello stato di New York.
Incisa per la prima volta nel gennaio del 1928 da Buell Kazee e poi da molti altri. La versione più nota è quella del 1934 della Carter Family, che essendo della Virginia (stato del Sud), cambiò la fine del terzo verso, "famished brave", in "Spanish brave" per ambientarla nella guerra ispano-americana. Io riporto qui i versi originali, ma la guerra è sempre guerra.
La mia versione preferita è quella recente di Jolie Holland, cantante folk/jazz/blues di origini texane ma residente a Vancouver. Il link a Youtube comunque lo metto alla versione di Buell Kazee del 1928, non foss'altro che per il titolo della raccolta su CD su cui è stato ripubblicato nel 2010: "Bloody war, Songs 1924-1939"
Incisa per la prima volta nel gennaio del 1928 da Buell Kazee e poi da molti altri. La versione più nota è quella del 1934 della Carter Family, che essendo della Virginia (stato del Sud), cambiò la fine del terzo verso, "famished brave", in "Spanish brave" per ambientarla nella guerra ispano-americana. Io riporto qui i versi originali, ma la guerra è sempre guerra.
La mia versione preferita è quella recente di Jolie Holland, cantante folk/jazz/blues di origini texane ma residente a Vancouver. Il link a Youtube comunque lo metto alla versione di Buell Kazee del 1928, non foss'altro che per il titolo della raccolta su CD su cui è stato ripubblicato nel 2010: "Bloody war, Songs 1924-1939"
My brave lad sleeps in his faded coat of blue
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 9/3/2021 - 09:29
Guerra sarà
1999
Vento di ricordi
Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Vento di ricordi
Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Diversi soli esplodono
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 09:20
Mercanti di uomini
1999
Vento di ricordi
Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Vento di ricordi
Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Uomini
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 09:10
Hildebrandslied
anonimo
Gothic Speaker [L. Trans.]
Hildibrandis liuþ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/3/2021 - 05:36
Shelter
Featuring Wyclef Jean & Chance the Rapper
singolo dall'album I TAPE, in uscita il prossimo 26 marzo
Vic Mensa and Chance The Rapper reunite over guitar notes to addressing everything from socioeconomic injustice to inner-city violence. Featuring a soulful vehemence chorus delivered by Wyclef Jean, fittingly as the song contains an interpolation of the vocalist’s classic song “911”, which this reincarnation builds off:
Vic casts a light on the injustice facing falsely convicted death row inmate Julius Jones. In 2002, the then 19-year-old student-athlete was framed by his friend as the prime suspect in a murder.
Genius
singolo dall'album I TAPE, in uscita il prossimo 26 marzo
Vic Mensa and Chance The Rapper reunite over guitar notes to addressing everything from socioeconomic injustice to inner-city violence. Featuring a soulful vehemence chorus delivered by Wyclef Jean, fittingly as the song contains an interpolation of the vocalist’s classic song “911”, which this reincarnation builds off:
Someone please call 911 (Pick up the phone yo)
Tell them I just been shot down
Tell them I just been shot down
Vic casts a light on the injustice facing falsely convicted death row inmate Julius Jones. In 2002, the then 19-year-old student-athlete was framed by his friend as the prime suspect in a murder.
Genius
[Intro: Wyclef Jean]
(continua)
(continua)
8/3/2021 - 23:35
The Man Don’t Give a Fuck
(1996)
album: Out Spaced (1998)
The song, released twice as a single with the latter containing the most 'f'-words in any song ever, is based around a sample from the Steely Dan song, 'Show Biz Kids', and has been a regular set-closer for the band. Gruff Rhys, the lead singer, has described the song as a "protest song for our time", which can be used against "any organization which you feel is terrorising you as an individual, anyone who's cramping your style".
V&A · Protest music: the curated playlist
album: Out Spaced (1998)
The song, released twice as a single with the latter containing the most 'f'-words in any song ever, is based around a sample from the Steely Dan song, 'Show Biz Kids', and has been a regular set-closer for the band. Gruff Rhys, the lead singer, has described the song as a "protest song for our time", which can be used against "any organization which you feel is terrorising you as an individual, anyone who's cramping your style".
V&A · Protest music: the curated playlist
Spent some time in stormy weather
(continua)
(continua)
8/3/2021 - 23:21
מײַן רוע פּלאַץ
Johann262 (L. Trans.)
Anaqalis staþs meins
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/3/2021 - 19:12
Resistere
dall'album "My Mamma" (2021)
Testo e musica di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina
8 Marzo. Una dedica speciale a tutte le donne che lottano e resistono.
Dario: «Tutto è caldo, ogni lotta è collegata. Non si può essere femministi senza essere antispecisti senza essere antifascisti. L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio».
Veronica: «Non possono più esistere territori d’azione a sé stanti. Una sola è la bandiera sotto cui dobbiamo lottare: quella che permetta la salute e la libertà dell’individuo».
La Rappresentante Di Lista: «Voce del verbo Amare» - VanityFair.it
Testo e musica di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina
8 Marzo. Una dedica speciale a tutte le donne che lottano e resistono.
Dario: «Tutto è caldo, ogni lotta è collegata. Non si può essere femministi senza essere antispecisti senza essere antifascisti. L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio».
Veronica: «Non possono più esistere territori d’azione a sé stanti. Una sola è la bandiera sotto cui dobbiamo lottare: quella che permetta la salute e la libertà dell’individuo».
La Rappresentante Di Lista: «Voce del verbo Amare» - VanityFair.it
Con le mie mani ho toccato la fine
(continua)
(continua)
8/3/2021 - 19:05
Goodbye Malincònia
2011
Il sogno eretico
Feat. Tony Hadley
Goodbye Malinconia è un ritratto commovente (che strano usare questo aggettivo per Caparezza…) dell'Italia di oggi dalla quale se ne vanno tutti, delusi, scontenti, alla ricerca di un posto dove vivere meglio e lavorare senza dover cercare raccomandazioni e spintarelle; Hadley presta la sua voce potente ad un testo che fotografa bene il nostro paese e le sue contraddizioni
lisolachenoncera.it
Il sogno eretico
Feat. Tony Hadley
Goodbye Malinconia è un ritratto commovente (che strano usare questo aggettivo per Caparezza…) dell'Italia di oggi dalla quale se ne vanno tutti, delusi, scontenti, alla ricerca di un posto dove vivere meglio e lavorare senza dover cercare raccomandazioni e spintarelle; Hadley presta la sua voce potente ad un testo che fotografa bene il nostro paese e le sue contraddizioni
lisolachenoncera.it
A Malincònia tutti nell'angolo, tutti che piangono
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/3/2021 - 17:45
Il profeta
Chanson italienne – Il profeta – Le Pecore Nere – 1967
Dialogue maïeutique
As-tu déjà, Lucien l’âne mon ami, au cours de tes longues pérégrinations, croisé un prophète ?
Oh, dit Lucien l’âne, depuis le temps que je pèlerine, j’en ai croisé, vu, connu des centaines, j’ai entendu des milliers de leurs prophéties et du fait que je suis très curieux, il m’est souvent arrivé de m’arrêter pour écouter leurs discours.
Oui, et alors ?, demande Marco Valdo M.I.
Alors, répond Lucien l’âne, j’y ai appris beaucoup de choses comme j’en avais appris avec les discours, les interpellations, les chansons que l’on pouvait entendre le long des routes et sur les places des villages et des villes et jusque dans les petits hameaux, les cours des fermes et même au pied des calvaires, aux carrefours qui sont les lieux de tous les croisements, où de bouche à oreille se répandait la parole du monde. Tant et... (continua)
Dialogue maïeutique
As-tu déjà, Lucien l’âne mon ami, au cours de tes longues pérégrinations, croisé un prophète ?
Oh, dit Lucien l’âne, depuis le temps que je pèlerine, j’en ai croisé, vu, connu des centaines, j’ai entendu des milliers de leurs prophéties et du fait que je suis très curieux, il m’est souvent arrivé de m’arrêter pour écouter leurs discours.
Oui, et alors ?, demande Marco Valdo M.I.
Alors, répond Lucien l’âne, j’y ai appris beaucoup de choses comme j’en avais appris avec les discours, les interpellations, les chansons que l’on pouvait entendre le long des routes et sur les places des villages et des villes et jusque dans les petits hameaux, les cours des fermes et même au pied des calvaires, aux carrefours qui sont les lieux de tous les croisements, où de bouche à oreille se répandait la parole du monde. Tant et... (continua)
LE PROPHÈTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/3/2021 - 16:40
Bring The Boys Back Home
Roger Waters: Vera / Bring the Boys Back Home
Riccardo Venturi (su suggerimento di suo fratello Francesco) 8/3/2021 - 14:49
Zone rosse
[8-3-2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Scocciante
Musica / Music / Musique / Sävel: Massimo Ranieri, Rose rosse, Bigazzi-Polito, 1970
Forse è un po' difficile immaginarlo, ma anche il nostro Riccardo Scocciante ha un quore. Avere un quore sotto questi chiardiluna (Måneskin, in danese) è straordinariamente difficile, se non hai una regolare famìllia, gli affetti stabili, i congiunti, i fidanzati contingentati e quant'altro. Così R.S., che -pochi lo immaginerebbero- ha una findanzata da una caterva d'anni, la quale abita però a centinaja di chilometri di distanza, si è lasciato andare a questa sospirata canzone d'amore ai tempi del Covid, che certo non mancherà di commuovere i tanti che vivono la stessa o una simile situazione. Vista l'atmosfera sarremese, perché Sarremo è Sarremo, ha deciso di adattarla a un celebre e vecchio successo di Massimo Ranieri di oltre cinquant'anni... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Scocciante
Musica / Music / Musique / Sävel: Massimo Ranieri, Rose rosse, Bigazzi-Polito, 1970
Forse è un po' difficile immaginarlo, ma anche il nostro Riccardo Scocciante ha un quore. Avere un quore sotto questi chiardiluna (Måneskin, in danese) è straordinariamente difficile, se non hai una regolare famìllia, gli affetti stabili, i congiunti, i fidanzati contingentati e quant'altro. Così R.S., che -pochi lo immaginerebbero- ha una findanzata da una caterva d'anni, la quale abita però a centinaja di chilometri di distanza, si è lasciato andare a questa sospirata canzone d'amore ai tempi del Covid, che certo non mancherà di commuovere i tanti che vivono la stessa o una simile situazione. Vista l'atmosfera sarremese, perché Sarremo è Sarremo, ha deciso di adattarla a un celebre e vecchio successo di Massimo Ranieri di oltre cinquant'anni... (continua)
Zone rosse per te
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 8/3/2021 - 10:29
Frontier
(2019)
Album: PROTO
Dalla voce incredibile di Holly Herndon, artista americana ma basata a Berlino un brano sperimentale e elettronico ma anche accessibile che si rifà alla tradizione della Sacred Harp, una forma di musica corale originaria del sud degli Stati Uniti. Ma lo stile è, secondo Herndon, molto più antico e potrebbe derivare dalle più remote tradizioni dei canti umani fin dalla preistoria.
Questo canto così moderno e allo stesso tempo con radici antichissime affronta un tema imprescindibile per la sopravvivenza della nostra specie, quello dell'ecologia e della minaccia dei cambiamenti climatici.
So while Frontier was written in homage to Sacred Harp music from where I grew up, perhaps what is more interesting is that shape note singing may be a descendent of the same Proto singing traditions that early humans took with them to all corners of the world.
Which is poetic, as... (continua)
Album: PROTO
Dalla voce incredibile di Holly Herndon, artista americana ma basata a Berlino un brano sperimentale e elettronico ma anche accessibile che si rifà alla tradizione della Sacred Harp, una forma di musica corale originaria del sud degli Stati Uniti. Ma lo stile è, secondo Herndon, molto più antico e potrebbe derivare dalle più remote tradizioni dei canti umani fin dalla preistoria.
Questo canto così moderno e allo stesso tempo con radici antichissime affronta un tema imprescindibile per la sopravvivenza della nostra specie, quello dell'ecologia e della minaccia dei cambiamenti climatici.
So while Frontier was written in homage to Sacred Harp music from where I grew up, perhaps what is more interesting is that shape note singing may be a descendent of the same Proto singing traditions that early humans took with them to all corners of the world.
Which is poetic, as... (continua)
Don't listen to what the silvers say
(continua)
(continua)
7/3/2021 - 21:50
Percorsi:
Guerra alla Terra
Demoghèla!
anonimo
Secondo me bisogna soffermarsi soprattutto sul finissimo umorismo di "Demoghela" Tra l'altro "nunzieremo al capitano" è la perfetta, in questo caso scherzosa traduzione di "Melde gehorsamst", cioè "avviso con il massimo rispetto" una formula obbligatoria con cui i soldati semplici si dovevano rivolgere ai superiori. Ne trabocca "Il buon soldato Schweik" di Jaroslaw Hasek.
L'autore di "demoghela" presumibilmente resta ignoto, e la melodia della canzone potrebbe esser stata presa da qualcuna delle marce eseguite dalle bande militari austriache ogni sabato pomeriggio nelle città dell'impero, anche ben prima della guerra mondiale (come ricordano il grande Roth nel suo "Radetzkimarsch". il triestino di livello europeo Saba nel suo "Canzoniere" e gli indimenticabili Lino Carpinteri e Mariano Faraguna in "Serbidiola".
Enrico Franzil
L'autore di "demoghela" presumibilmente resta ignoto, e la melodia della canzone potrebbe esser stata presa da qualcuna delle marce eseguite dalle bande militari austriache ogni sabato pomeriggio nelle città dell'impero, anche ben prima della guerra mondiale (come ricordano il grande Roth nel suo "Radetzkimarsch". il triestino di livello europeo Saba nel suo "Canzoniere" e gli indimenticabili Lino Carpinteri e Mariano Faraguna in "Serbidiola".
Enrico Franzil
Enrico Franzil 7/3/2021 - 17:39
L'Internationale
NORVYANISH [NORVIANSK]
Essendo anche il sottoscritto il creatore di una lingua, non intendo speculare sulle motivazioni per cui l'inventore del Norvyanish, o Norviansk, abbia creato la sua. Mi attengo ai due fatti che mi sembrano certi: detto creatore è tedesco (o, comunque, conosce molto bene la lingua tedesca), e nutre una grande passione per i canti di lotta della tradizione internazionalistica e proletaria (si veda la sua versione di Bella Ciao), che adatta alla realtà del “popolo Norvyanish” (bisognerà creare una dicitura italiana: “Norvianico”? “Norviano”?). Il campo d'azione del Norvyanish va però ben oltre gli angusti limiti terrestri, e si spinge nello spazio profondo a far quasi compagnia al Klingon. E poiché in Klingon esistono ben tre versioni dell'Internazionale, ecco questa “Interstellare” in Norvyanish reperita dagli abissi siderali della Rete; la speranza, ovviamente,... (continua)
Essendo anche il sottoscritto il creatore di una lingua, non intendo speculare sulle motivazioni per cui l'inventore del Norvyanish, o Norviansk, abbia creato la sua. Mi attengo ai due fatti che mi sembrano certi: detto creatore è tedesco (o, comunque, conosce molto bene la lingua tedesca), e nutre una grande passione per i canti di lotta della tradizione internazionalistica e proletaria (si veda la sua versione di Bella Ciao), che adatta alla realtà del “popolo Norvyanish” (bisognerà creare una dicitura italiana: “Norvianico”? “Norviano”?). Il campo d'azione del Norvyanish va però ben oltre gli angusti limiti terrestri, e si spinge nello spazio profondo a far quasi compagnia al Klingon. E poiché in Klingon esistono ben tre versioni dell'Internazionale, ecco questa “Interstellare” in Norvyanish reperita dagli abissi siderali della Rete; la speranza, ovviamente,... (continua)
DAN INTERSTELLARE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2021 - 10:53
Una selva asesina
2016
Entre Poetas Y Presos
Entre Poetas Y Presos
Suenan los vientos en el gran cañón, ven desde lejos llegar los navíos,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2021 - 20:12
Entre poetas y presos
2016
Entre poetas y presos
Entre poetas y presos
Somos mil manos haciendo un túnel,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2021 - 19:52
Suya mi Guerra
2013
Así en el Cielo Como en la Selva
Así en el Cielo Como en la Selva
Eran años de ilusión y banderas de morado,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2021 - 19:45
Alma Guerrera, Ni Una Menos
2020
feat. Beatriz Rico - actriz y voz
Pupil.les ( Mireia y Natàlia) - voz
Ira (Raissa, Elvirus, Medea y Sátira) - voz
Hesian (Zuriñe Hidalgo) -voz
Viki La Fuente - voz
Pauliña - voz
Rozalén - voz
Laura Nadal- piano
Maixa Lizarribar - trikitixa
Maite García - faltriqueira
Inés Vázquez- voz
Erika Vázquez - voz
Batukadas: Sambajes, Batu-kas, Diversikas y Contrabloko
La canción “Alma Guerrera, Ni Una Menos” habla sobre la revolución que las mujeres del todo el mundo están llevando a cabo. La lucha feminista.
BOIKOT como grupo protesta, quieren ofrecer un homenaje a las víctimas y denunciar enérgicamente, la normalización que desde los sectores informativos quieren transmitir a la población. Cuentan con diversas colaboraciones como Natàlia Pons y Mireia Matoses del grupo Pupil-les, Pauliña, cantante, Maite García, Faltriqueira, Maixa Lizarribar, Trikitilari, Zuriñe Hidalgo, cantante... (continua)
feat. Beatriz Rico - actriz y voz
Pupil.les ( Mireia y Natàlia) - voz
Ira (Raissa, Elvirus, Medea y Sátira) - voz
Hesian (Zuriñe Hidalgo) -voz
Viki La Fuente - voz
Pauliña - voz
Rozalén - voz
Laura Nadal- piano
Maixa Lizarribar - trikitixa
Maite García - faltriqueira
Inés Vázquez- voz
Erika Vázquez - voz
Batukadas: Sambajes, Batu-kas, Diversikas y Contrabloko
La canción “Alma Guerrera, Ni Una Menos” habla sobre la revolución que las mujeres del todo el mundo están llevando a cabo. La lucha feminista.
BOIKOT como grupo protesta, quieren ofrecer un homenaje a las víctimas y denunciar enérgicamente, la normalización que desde los sectores informativos quieren transmitir a la población. Cuentan con diversas colaboraciones como Natàlia Pons y Mireia Matoses del grupo Pupil-les, Pauliña, cantante, Maite García, Faltriqueira, Maixa Lizarribar, Trikitilari, Zuriñe Hidalgo, cantante... (continua)
Grita lilbre tu alma guerrera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2021 - 19:34
Tien An Men
Da una intervista ai CCCP:
MS : PER LA PRIMA VOLTA NELLA VOSTRA CARRIERA AVETE SUONATO PER UNA CAUSA. È SUCCESSO A FIRENZE, DOPO LA NOTIZIA DELLA STRAGE DELLA TIEN AN MEN...
CCCP : Coscientemente, razionalmente, abbiamo sempre rifiutato cose del genere che ci sembrano false alla radice. Ma dopo esser venuti a conoscenza del massacro in Cina, ci siamo trovati in un clima di emotività totale, come se fosse morta una parte di noi. Suonare a Firenze ha avuto un valore rituale, per riuscire ad esprimere il dolore che provavamo e che, altrimenti, sarebbe rimasto muto, aggrovigliato tra rabbia e lacrime dentro di noi.
MS : PER LA PRIMA VOLTA NELLA VOSTRA CARRIERA AVETE SUONATO PER UNA CAUSA. È SUCCESSO A FIRENZE, DOPO LA NOTIZIA DELLA STRAGE DELLA TIEN AN MEN...
CCCP : Coscientemente, razionalmente, abbiamo sempre rifiutato cose del genere che ci sembrano false alla radice. Ma dopo esser venuti a conoscenza del massacro in Cina, ci siamo trovati in un clima di emotività totale, come se fosse morta una parte di noi. Suonare a Firenze ha avuto un valore rituale, per riuscire ad esprimere il dolore che provavamo e che, altrimenti, sarebbe rimasto muto, aggrovigliato tra rabbia e lacrime dentro di noi.
Ta-Yung 6/3/2021 - 08:15
Maometto a Milano
(2017)
Album: Infedele
Un vero e proprio cortometraggio che strizza l’occhio al cinema d’autore (lo stesso Ang Lee, Inarritu) e che prova ad utilizzare gli stilemi tipici di certa video-propaganda ma ribaltandone completamente il messaggio. Se il testo della canzone scritta da Colapesce provava a girare al contrario gli stereotipi con cui di solito noi italiani siamo soliti giudicare gli stranieri che vivono nel nostro paese (in quel caso l’arabo a Milano è proprio Lorenzo che usa il suo sentirsi fuori contesto in un posto dove intorno a lui tutti sembrano essere perfetti proprio per provare a raccontare il modo tutto particolare in cui siamo abituati a vivere la spiritualità al giorno d’oggi), il video prova a fare lo stesso, pur cercando di non essere per niente didascalico. Lo stereotipo ribaltato qui è quello di un contesto prettamente maschile, il contesto più maschile che si possa... (continua)
Album: Infedele
Un vero e proprio cortometraggio che strizza l’occhio al cinema d’autore (lo stesso Ang Lee, Inarritu) e che prova ad utilizzare gli stilemi tipici di certa video-propaganda ma ribaltandone completamente il messaggio. Se il testo della canzone scritta da Colapesce provava a girare al contrario gli stereotipi con cui di solito noi italiani siamo soliti giudicare gli stranieri che vivono nel nostro paese (in quel caso l’arabo a Milano è proprio Lorenzo che usa il suo sentirsi fuori contesto in un posto dove intorno a lui tutti sembrano essere perfetti proprio per provare a raccontare il modo tutto particolare in cui siamo abituati a vivere la spiritualità al giorno d’oggi), il video prova a fare lo stesso, pur cercando di non essere per niente didascalico. Lo stereotipo ribaltato qui è quello di un contesto prettamente maschile, il contesto più maschile che si possa... (continua)
Una vita avventurosa
(continua)
(continua)
5/3/2021 - 17:58
Povera patria
Colapesce e Dimartino
Festival di Sanremo - S2021 - Colapesce e Dimartino - 'Povera Patria' - Video - RaiPlay
Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alle cover Colapesce e Dimartino propongono il brano 'Povera Patria' di Franco Battiato.
5/3/2021 - 17:44
Il mio canto libero
Coma_Cose con Alberto Radius
Festival di Sanremo - S2021 - Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass - 'Il mio canto libero' - Video - RaiPlay
Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alle cover Coma_Cose, al fianco di Alberto Radius e Mamakass, propongono il brano 'Il mio canto libero' di Lucio Battisti.
5/3/2021 - 17:38
Gang: A volte
Gang
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Fra i tanti banditi e fuorilegge presenti nel disco – intesi nel senso letterale di chi combatte la legge per riaffermarne il principio – c’è spazio anche per una ballata acustica e molto autobiografica, intitolata A volte e che, al primo ascolto, sembra uscita direttamente dalla penna di Dario Canossi e dei suoi Luf; un bel ritratto della figura del cantautore, ma soprattutto delle forze e delle fragilità che ne costituiscono il suo essere uomo prima ancora che artista
Radio Flâneur
MARINO SEVERINI - Voce
JONO MANSON - Chitarra acustica, chitarra tenore
CHAR ROTHSCHILD - Fisarmonica, dobro
JON GRABOFF - mandolino
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Fra i tanti banditi e fuorilegge presenti nel disco – intesi nel senso letterale di chi combatte la legge per riaffermarne il principio – c’è spazio anche per una ballata acustica e molto autobiografica, intitolata A volte e che, al primo ascolto, sembra uscita direttamente dalla penna di Dario Canossi e dei suoi Luf; un bel ritratto della figura del cantautore, ma soprattutto delle forze e delle fragilità che ne costituiscono il suo essere uomo prima ancora che artista
Radio Flâneur
MARINO SEVERINI - Voce
JONO MANSON - Chitarra acustica, chitarra tenore
CHAR ROTHSCHILD - Fisarmonica, dobro
JON GRABOFF - mandolino
A volte apro il cielo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 16:17
Gang: Amami, se hai coraggio
Gang
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Nonostante l’impegno sempre ben presente nei loro brani, anche i Gang sanno scrivere canzoni d’amore: Amami se hai coraggio è per l’appunto un’ottima ballata che celebra i sentimenti con forti influenze soul che riportano alla mente la splendida Più forte della morte è l’amore, mentre il testo cita direttamente altri due titoli del canzoniere dei Gang, ovvero Io e te e la meno nota Il tempo in cui ci si innamora
Radio Flâneur
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Nonostante l’impegno sempre ben presente nei loro brani, anche i Gang sanno scrivere canzoni d’amore: Amami se hai coraggio è per l’appunto un’ottima ballata che celebra i sentimenti con forti influenze soul che riportano alla mente la splendida Più forte della morte è l’amore, mentre il testo cita direttamente altri due titoli del canzoniere dei Gang, ovvero Io e te e la meno nota Il tempo in cui ci si innamora
Radio Flâneur
In fondo agli occhi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 16:02
Azadi
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
La traccia finale di Ritorno al fuoco è Azadi, una parola urdu che rappresenta un concetto da sempre caro ai Gang e molto presente anche in questo nuovo album: libertà! Sostenuta da un’intro piena di strumenti etnici, Azadi è, per citare ancora una volta le parole di Marino Severini, “un inno, una preghiera, ma anche un grido che ha invaso le strade del Kashmir contro quella che è considerata l’occupazione indiana e che poi ha trovato eco per le strade dell’India nella voce degli oppositori al nazionalismo indù”. Azadi è dunque il canto finale di chi da sempre difende la propria terra, quello con cui in questo nuovo lavoro si concludono le danze attorno al fuoco prima di andare a dormire, un modo per darsi la... (continua)
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
La traccia finale di Ritorno al fuoco è Azadi, una parola urdu che rappresenta un concetto da sempre caro ai Gang e molto presente anche in questo nuovo album: libertà! Sostenuta da un’intro piena di strumenti etnici, Azadi è, per citare ancora una volta le parole di Marino Severini, “un inno, una preghiera, ma anche un grido che ha invaso le strade del Kashmir contro quella che è considerata l’occupazione indiana e che poi ha trovato eco per le strade dell’India nella voce degli oppositori al nazionalismo indù”. Azadi è dunque il canto finale di chi da sempre difende la propria terra, quello con cui in questo nuovo lavoro si concludono le danze attorno al fuoco prima di andare a dormire, un modo per darsi la... (continua)
E’ notte e il fiume canta sotto le stelle,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 09:36
In bocca al lupo
2014
One Colour More
La canzone narra del linciaggio di 11 italiani avvenuto il 14 marzo 1891 a New Orleans.
Si veda Dago
One Colour More
La canzone narra del linciaggio di 11 italiani avvenuto il 14 marzo 1891 a New Orleans.
Si veda Dago
The damp air carried the smell of musty cotton
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 09:14
Penso positivo
A Sanremo, Fulminacci con Lundini e Roy Paci in una divertente versione di "Penso Positivo" con digressioni surreali di Lundini sulla "grande chiesa"
... comunque caro Lundini Che Guevara ora è sepolto a Cuba!
... comunque caro Lundini Che Guevara ora è sepolto a Cuba!
Festival di Sanremo - S2021 - Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci - 'Penso positivo' - Video - RaiPlay
Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alle cover Fulminacci, al fianco di Valerio Lundini e Roy Paci, propone il brano 'Penso positivo' di Jovanotti.
Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa
(continua)
(continua)
4/3/2021 - 22:54
Angelita di Anzio
Il mio caro papà nel 64 mi regalò il giradischi e il 45giri di "Angelita di Anzio " ogni volta che sentiva questa canzone piangeva. Lui reduce della guerra in Africa. Ascoltandola in questi giorni ho pianto anch'io. E penso quanto sia fortunata la nostra generazione fino ad ora senza guerrea. Dedico al mio papà che da 50 anni di trova in cielo con la piccola Angelita .
Roselda 50 4/3/2021 - 22:21
Dago
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Inizio con “ DAGO” , una canzone popolare. Una canzone che “mira” innanzitutto a tenere viva la Memoria, la Nostra, quella dei Vinti e che quindi fa una storia diversa da quella dei vincitori. E per farlo ci porta indietro, sui nostri passi , su quel cammino eterno che è la nostra Emancipazione o Riscatto e che ci conduce verso l’orizzonte della Liberta ‘.
La storia in poche parole , è quella di un eccidio. 14 marzo 1891 a New Orleans. Una folla di cittadini assalì la prigione locale e uccise 11 immigrati italiani, in particolare siciliani. Secondo le fonti a partecipare al linciaggio furono dalle 3.000 alle 20.000 persone , rendendolo uno dei più ingenti linciaggi di massa della storia degli Stati Uniti.
E‘... (continua)
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
Inizio con “ DAGO” , una canzone popolare. Una canzone che “mira” innanzitutto a tenere viva la Memoria, la Nostra, quella dei Vinti e che quindi fa una storia diversa da quella dei vincitori. E per farlo ci porta indietro, sui nostri passi , su quel cammino eterno che è la nostra Emancipazione o Riscatto e che ci conduce verso l’orizzonte della Liberta ‘.
La storia in poche parole , è quella di un eccidio. 14 marzo 1891 a New Orleans. Una folla di cittadini assalì la prigione locale e uccise 11 immigrati italiani, in particolare siciliani. Secondo le fonti a partecipare al linciaggio furono dalle 3.000 alle 20.000 persone , rendendolo uno dei più ingenti linciaggi di massa della storia degli Stati Uniti.
E‘... (continua)
In piedi si alzarono i giurati
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:42
Concetta
2020
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo
Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta... (continua)
Ritorno al fuoco
La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi
27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo
Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta... (continua)
Pioggia di case, ruggine sui fiori
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:34
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Once Upon A Time In The East