Nina for President
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti
NINA PRESIDENTE!
(continua)
(continua)
2/12/2021 - 22:42
Leaders of Men
[1978]
Nell'EP di debutto "An Ideal For Living", quando forse il gruppo si chiamava ancora Warsaw
Testo trovato su Genius
Nell'EP di debutto "An Ideal For Living", quando forse il gruppo si chiamava ancora Warsaw
Testo trovato su Genius
Born from some mother's womb
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2021 - 21:23
No Love Lost
[1978]
Nell'EP di debutto "An Ideal For Living", quando forse il gruppo si chiamava ancora Warsaw
Testo trovato su [[|Genius]]
Nell'EP di debutto "An Ideal For Living", quando forse il gruppo si chiamava ancora Warsaw
Testo trovato su [[|Genius]]
Joy Division took their name from the novel "The House Of Dolls" by Jewish author Ka-Tzetnik 135633 (real name Yehiel Feiner, or Yehiel De-Nur), an Auschwitz survivor (his pen name means "Concentration Camper", and 135633 was his number). He wrote about the horrors committed by the nazis. "The House Of Dolls" is about Joy Division - Jewish women in concentration camps who were made into sex slaves for the pleasure of Nazi soldiers. He claimed it was inspired by the fate of his younger sister who did not survive the Holocaust.
The spoken part from 'No Love Lost' is taken directly from the book.
(nightandday, su Songmeanings)
The spoken part from 'No Love Lost' is taken directly from the book.
(nightandday, su Songmeanings)
So long sitting here, didn't hear the warning
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2021 - 21:16
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3α. Devrim marşı ("Marcia rivoluzionaria") - Versione turca del 1980 di Alan Bush e Emine Engin
3α. Devrim marşı ("Revolutionary March") - Turkish version from 1980 by Alan Bush and Emine Engin
This Revolutionary March composed by Emine Engin to the melody of the Varshavianka (arranged by Alan Bush) was published in number 127 of the magazine İşçinin Sesi (The Worker's Voice) of 14 April 1980. İşçinin Sesi was an official fortnightly magazine of TKP (Türkiye Komünist Partisi, the Turkish Communist Party). Publication started in January 1974 and ended with number 474 in September 2000. This version is characterized by strong struggle and revolutionary accents, reflecting the civil war-like atmosphere of 1980 Turkey, few months before the military coup of 12 September 1980 lead by general Kenan Evren. [RV]
3α. Devrim marşı ("Revolutionary March") - Turkish version from 1980 by Alan Bush and Emine Engin
This Revolutionary March composed by Emine Engin to the melody of the Varshavianka (arranged by Alan Bush) was published in number 127 of the magazine İşçinin Sesi (The Worker's Voice) of 14 April 1980. İşçinin Sesi was an official fortnightly magazine of TKP (Türkiye Komünist Partisi, the Turkish Communist Party). Publication started in January 1974 and ended with number 474 in September 2000. This version is characterized by strong struggle and revolutionary accents, reflecting the civil war-like atmosphere of 1980 Turkey, few months before the military coup of 12 September 1980 lead by general Kenan Evren. [RV]
Devrim Marşı
(continua)
(continua)
inviata da Boreč 2/12/2021 - 18:24
Vincenzina e la fabbrica
Il testo della canzone (come si legge anche nei titoli di coda del film) fu scritto a quattro mani da Iannacci e Viola.
2/12/2021 - 18:17
Slogan
[1976]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Vittorio Nocenzi
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Di Giacomo - Vittorio Nocenzi
Album / Albumi: Come in un'ultima cena
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Vittorio Nocenzi
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Di Giacomo - Vittorio Nocenzi
Album / Albumi: Come in un'ultima cena
Oltre che per il suo contenuto, che credo sia chiaro e indiscutibile, ammetto che inserisco questa canzone anche per il video (registrato il 28 luglio 2013 a S. Giovanni Marignano -Rimini/Cattolica-, proprio mentre il BMS stava eseguendo questo brano) che contiene la mitica reazione di Vittorio Nocenzi ad un episodio accaduto tra il pubblico, che è una vera e propria lezione di libertà e di civiltà. Segue anche Francesco Di Giacomo che, purtroppo, meno di un anno dopo sarebbe perito in un incidente stradale. Guardate il video, e buon ascolto. [RV]
Slogan, sssSlogan, sssSlogan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2021 - 10:45
Pollution
[1971]
Kay Reynolds
Kay Reynolds
(Take a look, take a look, up to the sky)
(continua)
(continua)
2/12/2021 - 02:57
Percorsi:
Guerra alla Terra
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1δ1. Versione slovacca
1δ1. Slovak version
1δ1. Slovak version
Czech and Slovak are very similar. This version appears to be a simple transcription of the Czech version (q.v.) into the Slovak language; or -who knows?- vice versa. Nobody knows which came first, up to this moment. [RV]
Varšavjanka
(continua)
(continua)
inviata da The multi-named user usually known as Borec 1/12/2021 - 12:49
Cosplayer
[2021]
Stefano Tognini / Alessandro Pulga
Album / Albumi: Noi, loro, gli altri
Stefano Tognini / Alessandro Pulga
Album / Albumi: Noi, loro, gli altri
La-la-la, la-la-la, la-la-la
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 30/11/2021 - 23:53
Chcemy być sobą
"The song was recorded in 1981, during the dark years of the communist rule, just before the introduction of martial law in Poland on the 13th December 1981 (see more here: Martial law in Poland - Wikipedia). This song was one of the most important protest songs all through the 1980s; it's worth noting that, at concerts, the title phrase "Chcemy być sobą" ("We want to be ourselves") was often changed into "Chcemy bić ZOMO" ("We want to beat up ZOMO" - see here for the explanation on ZOMO)
WE WANT TO BE OURSELVES
(continua)
(continua)
30/11/2021 - 09:59
Da qui
2021
Senza Paura
Francesco Grillenzoni: voce
Stefano Garuti: fisarmonica,
Massimiliano Frignani: chitarre, basso
"Kaba" Cavazzuti: batteria, tastiere
Senza Paura
Francesco Grillenzoni: voce
Stefano Garuti: fisarmonica,
Massimiliano Frignani: chitarre, basso
"Kaba" Cavazzuti: batteria, tastiere
Ti scrivo da qui
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2021 - 18:13
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Not in My Name
2021
Not in my name
Not in my name
Can’t you see that I
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2021 - 14:13
Dio non è
2008
album: Via delle storie infinite
album: Via delle storie infinite
Dio non è
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/11/2021 - 03:45
Alessio Lega: Insulina
[2008]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Alessio Lega
Album: Mala Testa
L’onda sonora di questo blues avvolgente ci introduce a quella vera e propria malattia mentale collettiva che è l’amore realizzato, la convivenza, il matrimonio [...] Ma non illudetevi è un pezzo breve. [Alessio Lega]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Alessio Lega
Album: Mala Testa
L’onda sonora di questo blues avvolgente ci introduce a quella vera e propria malattia mentale collettiva che è l’amore realizzato, la convivenza, il matrimonio [...] Ma non illudetevi è un pezzo breve. [Alessio Lega]
(per Patrizia)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/11/2021 - 23:57
While My Guitar Gently Weeps
Tak długo jak moja gitara delikatnie łka
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 28/11/2021 - 21:57
Man Made
(2021)
Title Track del nuovo album della cantante di "r'n'b psichedelico" Greentea Peng, una delle migliori protagoniste della scena londinese contemporanea
Title Track del nuovo album della cantante di "r'n'b psichedelico" Greentea Peng, una delle migliori protagoniste della scena londinese contemporanea
This is probably the most overtly political tune, but to me it’s more spiritual. You can take the song literally, but also metaphorically: how these man-made seeds are being planted in society and in the collective. Materialism, consumerism, individualism—it’s only once you’re able to shed these accessories that you actually start remembering what it is to be human.
Greentea Peng via Apple Music
Questa è probabilmente la traccia più apertamente politica, ma per me è più spirituale. Puoi prendere la canzone alla lettera, ma anche metaforicamente: come questi semi artificiali vengono piantati nella società e nel collettivo. Materialismo, consumismo, individualismo: è solo una volta che sei in grado di liberarti di questi accessori che inizi effettivamente a ricordare cosa significa essere umani.
Greentea Peng via Apple Music
Questa è probabilmente la traccia più apertamente politica, ma per me è più spirituale. Puoi prendere la canzone alla lettera, ma anche metaforicamente: come questi semi artificiali vengono piantati nella società e nel collettivo. Materialismo, consumismo, individualismo: è solo una volta che sei in grado di liberarti di questi accessori che inizi effettivamente a ricordare cosa significa essere umani.
Man-made, man-made
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 28/11/2021 - 21:35
Come on People
[1970]
Scritta da Chuck Brucato
Title track dell'album del 1970, su Rare Earth, sotto-etichetta della Motown Records
Si trattava di una delle non frequenti "blue-eyed soul" bands scritturate dall'etichetta di Berry Gordy.
Testo trovato su Genius
Scritta da Chuck Brucato
Title track dell'album del 1970, su Rare Earth, sotto-etichetta della Motown Records
Si trattava di una delle non frequenti "blue-eyed soul" bands scritturate dall'etichetta di Berry Gordy.
Testo trovato su Genius
Come on, people
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2021 - 16:31
Ballata per i centri antiviolenza
Asterischi, scarpe e panchine rosse sono insopportabile retorica
di Sandra Figliuolo
Today.it, 26 novembre 2021
Al netto di scarpe, sciarpe, luci e panchine rosse in questo Paese le donne continuano a non ricoprire ruoli apicali, ad essere pagate meno, a non avere alcun supporto dallo Stato se decidono di diventare madri e - che audacia! - di continuare pure a lavorare, ad incontrare obiettori di coscienza se decidono di abortire, ad essere considerate prima di tutto per il loro aspetto fisico e, quando - quasi sempre - sono più intelligenti e preparate degli uomini, a diventare improvvisamente anche delle gran rompiscatole, o, se sono "troppo" libere ed emancipate, delle poco di buono.
In questo Paese si continua a pensare di dover risolvere i problemi con il codice penale, invocando pene sempre più pesanti, ma la violenza di genere è un problema culturale. Ci vogliono la scuola, l'educazione... (continua)
di Sandra Figliuolo
Today.it, 26 novembre 2021
Al netto di scarpe, sciarpe, luci e panchine rosse in questo Paese le donne continuano a non ricoprire ruoli apicali, ad essere pagate meno, a non avere alcun supporto dallo Stato se decidono di diventare madri e - che audacia! - di continuare pure a lavorare, ad incontrare obiettori di coscienza se decidono di abortire, ad essere considerate prima di tutto per il loro aspetto fisico e, quando - quasi sempre - sono più intelligenti e preparate degli uomini, a diventare improvvisamente anche delle gran rompiscatole, o, se sono "troppo" libere ed emancipate, delle poco di buono.
In questo Paese si continua a pensare di dover risolvere i problemi con il codice penale, invocando pene sempre più pesanti, ma la violenza di genere è un problema culturale. Ci vogliono la scuola, l'educazione... (continua)
daniela -k.d.- e RV 28/11/2021 - 11:59
Surus
Canzone che senz'altro non piacerebbe al ministro Cingolani !
Riccardo Venturi 28/11/2021 - 08:43
Varsavia
Zdecydowałam się wykonać to tłumaczenie, mimo tego że, jak wspomniałam wcześniej w komentarzu, istnieje bardzo dobre tłumaczenie na stronie Antiwarsongs. Moje tłumaczenie nie jest tak znakomite, ale trochę bardziej dosłowne. Chciałam, żeby tłumaczenie tej piosenki zaistniało na LT wraz z komentarzami i odnośnikami do innych źródeł informacji.
Piosenka porusza temat morderstwa dokonanego na Grzegorzu Przemyku w 1983 roku, które odbiło się szerokim echem nie tylko w Polsce. Więcej na ten temat tutaj: Grzegorz Przemyk – Wikipedia, wolna encyklopedia
Piosenka zawiera również krytykę kościoła i jego oficjeli, którzy są postrzegani jako jeszcze jedna władza żądna pieniędzy i wpływów.
"Biały górnik" to papież Jan Paweł II, który w pewnym okresie w czasie II wojny światowej pracował w kamieniołomie. Więcej na temat polskiego papieża: Jan Paweł II – Wikipedia, wolna encyklopedia
(Ho deciso di... (continua)
Piosenka porusza temat morderstwa dokonanego na Grzegorzu Przemyku w 1983 roku, które odbiło się szerokim echem nie tylko w Polsce. Więcej na ten temat tutaj: Grzegorz Przemyk – Wikipedia, wolna encyklopedia
Piosenka zawiera również krytykę kościoła i jego oficjeli, którzy są postrzegani jako jeszcze jedna władza żądna pieniędzy i wpływów.
"Biały górnik" to papież Jan Paweł II, który w pewnym okresie w czasie II wojny światowej pracował w kamieniołomie. Więcej na temat polskiego papieża: Jan Paweł II – Wikipedia, wolna encyklopedia
(Ho deciso di... (continua)
WARSZAWA
(continua)
(continua)
27/11/2021 - 22:59
Camí avall
non sono molto convinto della traduzione del titolo, per il resto mi sembra che vada bene.
GIÙ PER LA STRADA
(continua)
(continua)
27/11/2021 - 22:43
Els herois
(2013)
Àlbum: La palla va cara
El clip, com la cançó, és una crítica a 'les guerres del petroli i l'imperialisme', i per això el dediquen 'a la gent que hi lluita activament a tot el món'.
Vilaweb
Il video, come la canzone, è una critica delle "guerre del petrolio e dell'imperialismo", ed è per questo che la dedicano alle "persone che stanno lottando attivamente in tutto il mondo".
Àlbum: La palla va cara
El clip, com la cançó, és una crítica a 'les guerres del petroli i l'imperialisme', i per això el dediquen 'a la gent que hi lluita activament a tot el món'.
Vilaweb
Il video, come la canzone, è una critica delle "guerre del petrolio e dell'imperialismo", ed è per questo che la dedicano alle "persone che stanno lottando attivamente in tutto il mondo".
Ja feia dies que us volia escriure,
(continua)
(continua)
27/11/2021 - 22:04
Nation of Heat
La traccia che dà il titolo ad un EP del 2007
Testo trovato sul sito ufficiale dell'autore
Testo trovato sul sito ufficiale dell'autore
Across from the prison and beside the great lake
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2021 - 20:33
Million Dollar Loan
[2016]
Scritta da Ben Gibbard dei Death Cab for Cutie per "1.000 Days, 1.000 Songs (o "30 Days, 30 Songs", o "30 Days, 50 Songs"), progetto musicale anti-trumpiano ideato dalla scrittore Dave Eggers.
Testo trovato su Genius
Scritta da Ben Gibbard dei Death Cab for Cutie per "1.000 Days, 1.000 Songs (o "30 Days, 30 Songs", o "30 Days, 50 Songs"), progetto musicale anti-trumpiano ideato dalla scrittore Dave Eggers.
Testo trovato su Genius
From a great height
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2021 - 20:13
Percorsi:
Donald Trump
Ovarios
(2021)
con Vivir Quintana
Canzone composta per la mostra Ovarios Calvarios per la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne,
con Vivir Quintana
Canzone composta per la mostra Ovarios Calvarios per la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne,
En el sonido del silencio
(continua)
(continua)
26/11/2021 - 21:55
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1a5. To Cand Vasyāvig ek nyăuto 1905 - Kelartic translation of Warszawianka 1905 roku
To Cand Vasyāvig ek nyăuto 1905
(continua)
(continua)
26/11/2021 - 20:31
I bambini nascosti
2020
Un emigrato siciliano si presenta all’ufficio degli stranieri della polizia di Zurigo. “E la bambina?” Chiede il funzionario. “L’abbiamo lasciata in Italia”. Dietro c’è la moglie che fa segno di sì con la testa. “E la bambina?” ripete la domanda. “L’abbiamo lasciata in Italia” ripetono entrambi. E’ una scena di un documentario di Alexander J. Seiler (Siamo italiani del 1964). Gli immigrati italiani possono compiere tre scelte difficili e dolorose. O lasciare i bambini in Italia, con nonni, zii… o metterli in uno degli istituti nati in provincia di Como o Varese, come se fossero orfani, o portarli con sé, tenerli nascosti. Al mattino presto quando i genitori vanno a lavorare, chiudono i figli in casa con l’ordine di non far rumore, di non aprire se bussano alla porta, di non affacciarsi al balcone o alla finestra, di nascondersi bene… Non poter usare il bagno, non utilizzare lo scarico... (continua)
Un emigrato siciliano si presenta all’ufficio degli stranieri della polizia di Zurigo. “E la bambina?” Chiede il funzionario. “L’abbiamo lasciata in Italia”. Dietro c’è la moglie che fa segno di sì con la testa. “E la bambina?” ripete la domanda. “L’abbiamo lasciata in Italia” ripetono entrambi. E’ una scena di un documentario di Alexander J. Seiler (Siamo italiani del 1964). Gli immigrati italiani possono compiere tre scelte difficili e dolorose. O lasciare i bambini in Italia, con nonni, zii… o metterli in uno degli istituti nati in provincia di Como o Varese, come se fossero orfani, o portarli con sé, tenerli nascosti. Al mattino presto quando i genitori vanno a lavorare, chiudono i figli in casa con l’ordine di non far rumore, di non aprire se bussano alla porta, di non affacciarsi al balcone o alla finestra, di nascondersi bene… Non poter usare il bagno, non utilizzare lo scarico... (continua)
Se bussano alla porta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:39
Mi hermano Mapuche tiene hambre
2020
(a los presos políticos Mapuche en huelga de hambre detenidos en la cárcel de Angol)
Brigate Poeti rivoluzionari, Red Internacional en defensa del Pueblo Mapuche, Ex Caserma Liberata , chiamano tutti e tutte alla solidarietà internazionalista in difesa dei popoli oppressi e contro ogni forma di repressione e di devastazione capitalista.
Inviateci un breve video di saluti, parole di incoraggiamento, canzone, poesia, ecc. per continuare a dare forza agli 8 prigionieri politici Mapuche in sciopero della fame del carcere di Angol. In questa lotta, siamo coloro che gridano la propria rabbia e non quelli che tacciono, perché tacere è anche prendere posizione. (le armi e i mezzi utilizzati dai carabineros in Cile sono dell’azienda italiana Leonardo Fin Cantieri)
(a los presos políticos Mapuche en huelga de hambre detenidos en la cárcel de Angol)
Brigate Poeti rivoluzionari, Red Internacional en defensa del Pueblo Mapuche, Ex Caserma Liberata , chiamano tutti e tutte alla solidarietà internazionalista in difesa dei popoli oppressi e contro ogni forma di repressione e di devastazione capitalista.
Inviateci un breve video di saluti, parole di incoraggiamento, canzone, poesia, ecc. per continuare a dare forza agli 8 prigionieri politici Mapuche in sciopero della fame del carcere di Angol. In questa lotta, siamo coloro che gridano la propria rabbia e non quelli che tacciono, perché tacere è anche prendere posizione. (le armi e i mezzi utilizzati dai carabineros in Cile sono dell’azienda italiana Leonardo Fin Cantieri)
Mi hermano Mapuche
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:16
Insciallah
2021
testo & voce: pippo marzulli
musica & sound: Marco Gnek
testo & voce: pippo marzulli
musica & sound: Marco Gnek
Insciallah
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:13
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Vittorio Arrigoni
2014
testo e voce Liam Vik, beat Mr.Ivan
Sono Liam Vik e canto solo i brani rap che scrivo, è una passione che che vivo da quando ho sentito la necessità di ricercare dentro e fuori dalla mia mente il senso della giustizia, della verità. Mi definirei un poeta di strada che da poco ha deciso di fare ascoltare i suoi testi, cantando in una via sull’asfalto oppure su di un palco.
Pensai di scrivere questo rap per una forte empatia che provai nei confronti della famiglia Arrigoni quando giunse la notizia della tragica scomparsa di Vittorio, che fino a quel momento non sapevo purtroppo chi fosse. In seguito conobbi la sua vita leggendo i libri che narravano della sua esperienza come volontario di pace in varie parti del mondo, e così, dopo alcune riflessioni decisi di realizzare questo brano che ritengo essere un inno per la pace e non per la guerra, infatti con le mie parole non ho voluto... (continua)
testo e voce Liam Vik, beat Mr.Ivan
Sono Liam Vik e canto solo i brani rap che scrivo, è una passione che che vivo da quando ho sentito la necessità di ricercare dentro e fuori dalla mia mente il senso della giustizia, della verità. Mi definirei un poeta di strada che da poco ha deciso di fare ascoltare i suoi testi, cantando in una via sull’asfalto oppure su di un palco.
Pensai di scrivere questo rap per una forte empatia che provai nei confronti della famiglia Arrigoni quando giunse la notizia della tragica scomparsa di Vittorio, che fino a quel momento non sapevo purtroppo chi fosse. In seguito conobbi la sua vita leggendo i libri che narravano della sua esperienza come volontario di pace in varie parti del mondo, e così, dopo alcune riflessioni decisi di realizzare questo brano che ritengo essere un inno per la pace e non per la guerra, infatti con le mie parole non ho voluto... (continua)
Lo stato dell'indifferenza è un grigio confine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 19:03
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Confini
2017
Nessuna prospettiva
Nessuna prospettiva
Stupidi ingrati maledetti bastardi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 18:08
King Charles
2018
King Charles
The opening track from YUNGBLUD’s self-titled EP gets its name from King Charles I of England, a monarch over England, Scotland and Ireland from 1625 until he was executed in 1649.
King Charles is often viewed as a tyrant due to his belief that he could govern according to his own conscience and no other sources. Many of his subjects disagreed with his policies, particularly his levying of taxes without consent from parliament.
King Charles
The opening track from YUNGBLUD’s self-titled EP gets its name from King Charles I of England, a monarch over England, Scotland and Ireland from 1625 until he was executed in 1649.
King Charles is often viewed as a tyrant due to his belief that he could govern according to his own conscience and no other sources. Many of his subjects disagreed with his policies, particularly his levying of taxes without consent from parliament.
Stop being a twatty, brap
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 11:15
Machine Gun (F**K the NRA)
2018
21st Century Liability
Filled with frustrations, “Machine Gun (F*** the NRA)” is an upbeat track that relates to public shoot out which has been highly increasing in the USA. In the song, YUNGBLUD also points how the government quickly blamed mental health for the increasing shoot outs.
21st Century Liability
Filled with frustrations, “Machine Gun (F*** the NRA)” is an upbeat track that relates to public shoot out which has been highly increasing in the USA. In the song, YUNGBLUD also points how the government quickly blamed mental health for the increasing shoot outs.
I made the news today
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2021 - 11:08
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
Ninna nanna
d’après la version italienne d’Alberto Scotti d’une
Chanson italienne (napolitain) – Ninna nanna – Teresa De Sio – 2007
« La berceuse [la barcarolle, la comptine, la lalalaire, la lallation, la litanie, la ritournelle, la cantilène, particulièrement, dans sa version italienne de ninna-nanna] est une forme très répandue dans la musique populaire. Ici, Teresa en construit une dans son style personnel. Une chanson de protection pour tous les enfants abandonnés dans le monde, mais aussi une véritable chanson d’amour. » (extrait des notes de présentation du disque)
Dialogue maïeutique
Je pense, Lucien l’âne mon ami, qu’on en dit jamais assez l’importance de l’enfance et de la prime enfance pour le devenir d’une espèce vivante – en l’occurrence, l’espèce humaine. D’abord, c’est le moment où la population humaine (c’est pareil pour les autres) est la plus importante en nombre – c’est là une... (continua)
Chanson italienne (napolitain) – Ninna nanna – Teresa De Sio – 2007
« La berceuse [la barcarolle, la comptine, la lalalaire, la lallation, la litanie, la ritournelle, la cantilène, particulièrement, dans sa version italienne de ninna-nanna] est une forme très répandue dans la musique populaire. Ici, Teresa en construit une dans son style personnel. Une chanson de protection pour tous les enfants abandonnés dans le monde, mais aussi une véritable chanson d’amour. » (extrait des notes de présentation du disque)
Dialogue maïeutique
Je pense, Lucien l’âne mon ami, qu’on en dit jamais assez l’importance de l’enfance et de la prime enfance pour le devenir d’une espèce vivante – en l’occurrence, l’espèce humaine. D’abord, c’est le moment où la population humaine (c’est pareil pour les autres) est la plus importante en nombre – c’est là une... (continua)
DORS, ENFANT, DORS !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/11/2021 - 17:23
Per sempre giovani
CLASSE II/A, ITCS ISTITUTO "GAETANO SALVEMINI"
CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA)
6 DICEMBRE 1990, ORE 10,36
CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA)
6 DICEMBRE 1990, ORE 10,36
25/11/2021 - 16:35
Hellfighter
2018
The Great War
2014 was the centenary of the “war to end all wars” and I had the idea to compose some music around the subject. Rather than just release one song or EP in 2014, I decided it would be an interesting concept to release one song a year, from 2014 to 2018 that, combined, would form one (longer) piece of music.
In 2018 Bad Elephant approached me with the idea of releasing the project as a full album and this opportunity has allowed me to re-record and reinterpret the songs I had written since 2014 and also include some additional ones, the end result being The Great War album.
The Great War
2014 was the centenary of the “war to end all wars” and I had the idea to compose some music around the subject. Rather than just release one song or EP in 2014, I decided it would be an interesting concept to release one song a year, from 2014 to 2018 that, combined, would form one (longer) piece of music.
In 2018 Bad Elephant approached me with the idea of releasing the project as a full album and this opportunity has allowed me to re-record and reinterpret the songs I had written since 2014 and also include some additional ones, the end result being The Great War album.
Too low for the gutter
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2021 - 13:26
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
×