Tom Dooley
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Gianni Barnini
TOM DOOLEY
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:45
Go Tell It on the Mountain
Cover metrica. Mi sembra di capire che ci sono più versioni ed anche con più strofe.
VAI LA’ SULLA MONTAGNA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:43
Hello In There
Cover metrica. Canzone di una tristezza immensa.
ANCORA UN CIAO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:41
We Gotta Get Out of This Place
DOBBIAMO ANDARCENE VIA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:35
Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
Cover metrica. Quante notizie su una semplice canzone. Siete fantastici, grazie.
"Cover nostra (mia e di Marco) della celebre canzone "Scarborough Fair". Chi canta è l'amico Marco."
"Cover nostra (mia e di Marco) della celebre canzone "Scarborough Fair". Chi canta è l'amico Marco."
LA FIERA DI SCARBOROUGH
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:34
Passing Through
Cover metrica. Il personaggio italiano è camuffato ma credo facilmente riconoscibile.
PASSERO’
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:29
There But For Fortune
A renowned cover by Peter, Paul and Mary
SOLO PER CASO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 22:28
Diego libre dans sa tête
[1981]
Parole e musica di Michel Berger
Album: Tout pour la musique
Ripresa nel 1990 da Johnny Hallyday e nel 1999 da Véronique Sanson
"Diego libre dans sa tête" è un inno alla libertà. La canzone si scaglia contro le dittature sudamericane, che negli anni 80 governavano in Cile e Argentina. La canzone racconta la storia di Diego, imprigionato per "poche parole che pensava così forte".
Parole e musica di Michel Berger
Album: Tout pour la musique
Ripresa nel 1990 da Johnny Hallyday e nel 1999 da Véronique Sanson
"Diego libre dans sa tête" è un inno alla libertà. La canzone si scaglia contro le dittature sudamericane, che negli anni 80 governavano in Cile e Argentina. La canzone racconta la storia di Diego, imprigionato per "poche parole che pensava così forte".
Derrière des barreaux
(continua)
(continua)
17/1/2021 - 21:51
Ninannaò
2002
Testo e musica di Toto Cutugno
da "Il treno va..."
Testo e musica di Toto Cutugno
da "Il treno va..."
Quanti bambini nel mondo
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2021 - 21:41
Clandestino
2002
Testo e musica di Toto Cutugno
da "Il treno va..."
Testo e musica di Toto Cutugno
da "Il treno va..."
Clandestino, ratatatata, dimmi che destino avrai
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2021 - 21:18
Generale
Sono una settantenne giovane dentro, fuori non molto vissuta con le " poesie" di Francesco...si le poesie piene di amore, di fatti veri, mai nulla è troppo...tutto dosato ...tutto tatuato nel cuore, nel mio
Rossella gallori 17/1/2021 - 20:56
Everybody Knows
Cover metrica. Canzone profetica. Sappiamo che stiamo andando a sbattere contro un muro ma continuiamo la corsa sfrenata. Tutto sempre di più.
TUTTO IL MONDO SA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 13:01
Dance Me to the End of Love
PORTAMI ALLA FINE DELL’AMORE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 12:58
Bob Dylan: Forever Young
Cover metrica. Bella canzone che avrei voluto scrivere io.
LA GIOVENTU’
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 12:55
My Back Pages
Cover metrica. Benigni una volta ha detto che se la poesia definisce, svilisce o qualcosa di simile, Dylan lo capì e decise di voltare pagina.
PAGINE PASSATE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 12:48
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
E' una cover metrica. Ho trovato molte difficoltà a fare questa cover dove Dylan fa quasi una apoteosi della rima. Ho dovuto accettare troppi compromessi per rifarla anche io.
VA TUTTO BENE MAMMA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 17/1/2021 - 12:34
Rina Sawayama: STFU!
(2020)
STFU! (Shut the fuck up! cioè chiudi il becco, chiudi quella cazzo di bocca) è il potente singolo di Rina Sawayama con sonorità nu-metal che si discostano dal sound pop di molte altre sue canzoni. E' dedicata a tutti gli stereotipi che Rina deve sopportare in quanto donna di origine giapponese in Gran Bretagna. Stereotipi solo apparentemente innocui, commenti dettati dall'ignoranza totale della cultura di origine mediata solo dai film occidentali tipo Kill Bill, l'aspettativa che la ragazza giapponese debba rispondere all'immagine della "Asian" nelle categorie di YouPorn.
Nel video l'attore Ben Ashenden impersona perfettamente l'esempio del ragazzo occidentale che al primo appuntamento spara una serie impressionante di frasi fuori luogo, riesce a risultare talmente insopportabile che la risposta della protagonista è un momento assolutamente catartico!
STFU! (Shut the fuck up! cioè chiudi il becco, chiudi quella cazzo di bocca) è il potente singolo di Rina Sawayama con sonorità nu-metal che si discostano dal sound pop di molte altre sue canzoni. E' dedicata a tutti gli stereotipi che Rina deve sopportare in quanto donna di origine giapponese in Gran Bretagna. Stereotipi solo apparentemente innocui, commenti dettati dall'ignoranza totale della cultura di origine mediata solo dai film occidentali tipo Kill Bill, l'aspettativa che la ragazza giapponese debba rispondere all'immagine della "Asian" nelle categorie di YouPorn.
Nel video l'attore Ben Ashenden impersona perfettamente l'esempio del ragazzo occidentale che al primo appuntamento spara una serie impressionante di frasi fuori luogo, riesce a risultare talmente insopportabile che la risposta della protagonista è un momento assolutamente catartico!
BEN ASHENDEN: So you're a singer. Yeah, no, I looked you up. I was, like, oh. I didn't realize - I was quite surprised you sang in English.
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 17/1/2021 - 12:32
Alveari
(2020)
Testo e musica di Antonio Diodato
dall'album "Che vita meravigliosa"
Gli alveari sono i palazzoni delle città dove viviamo, ognuno rinchiuso nella piccola cella esagonale del proprio mondo che può anche sembrare perfetto se ignori quel che succede fuori da questo sputo di strade. Fuori c'è la guerra, certo, quella metaforica, ma anche quella reale, a due passi dalle gabbie operose del nostro mondo occidentale, ma che ci riguarda tutti, siamo tutti soldati anche se non ce ne accorgiamo.
Cadere non è inutile. Cadere aiuta a aprire gli occhi, ad uscire da un mondo limitato per ritrovare l'essenziale invisibile. On ne voit bien qu’avec le coeur. L’essentiel est invisible pour les yeux.
Testo e musica di Antonio Diodato
dall'album "Che vita meravigliosa"
Gli alveari sono i palazzoni delle città dove viviamo, ognuno rinchiuso nella piccola cella esagonale del proprio mondo che può anche sembrare perfetto se ignori quel che succede fuori da questo sputo di strade. Fuori c'è la guerra, certo, quella metaforica, ma anche quella reale, a due passi dalle gabbie operose del nostro mondo occidentale, ma che ci riguarda tutti, siamo tutti soldati anche se non ce ne accorgiamo.
Cadere non è inutile. Cadere aiuta a aprire gli occhi, ad uscire da un mondo limitato per ritrovare l'essenziale invisibile. On ne voit bien qu’avec le coeur. L’essentiel est invisible pour les yeux.
Dio, quanta vita scorre
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/1/2021 - 23:54
Maggie’s Farm
Cover metrica. Maggie l'ho ribattezzata Mia perché mi serviva per la rima. Per il resto ho cercato di rimanere il più vicino possibile a Dylan.
L'AZIENDA DI MIA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 23:19
All My Trials, Lord
Cover metrica
LE MIE PENE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 22:56
I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
ITALIANO / ITALIAN 2
Gianni Barnini
Cover metrica
Gianni Barnini
Cover metrica
JOE HILL
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 22:41
Fine
(2013)
da Un'infinita compressione precede lo scoppio, con Angela Baraldi
Recentemente reinterpretata per il progetto 20 ANNI per ricordare a chi ha dimenticato e perché le nuove generazioni sappiano come è avvenuta la più grande sospensione dei diritti umani degli ultimi 30 anni in una paese occidentale”.
da Un'infinita compressione precede lo scoppio, con Angela Baraldi
Recentemente reinterpretata per il progetto 20 ANNI per ricordare a chi ha dimenticato e perché le nuove generazioni sappiano come è avvenuta la più grande sospensione dei diritti umani degli ultimi 30 anni in una paese occidentale”.
Fine dell'aspra rimonta di strada
(continua)
(continua)
16/1/2021 - 22:22
Percorsi:
Genova - G8
La peste
Chanson italienne – La peste – David Riondino – 2013
Texte de David Riondino, inspiré de l’introduction au premier jour du “Décaméron” de Giovanni Boccaccio, 1348-53.
Musique de David Riondino, tirée de « Cantando Boccaccio », une série d’émissions produites par RAI Radio3 dans laquelle Riondino a été invité à composer une chanson pour chacune des journées de l’opéra.
Plus récemment dans le spectacle « Canzoni dal Decameron di Boccaccio », dans lequel Riondino est accompagné par un septuor de voix féminines.
Dialogue maïeutique
En 1348, il y a presque un millénaire, la peste ravagea Florence et l’Europe et bien au-delà. Ce n’était pas la première fois et ce ne fut pas la dernière fois qu’elle se manifesta. Son histoire est complexe et terrible, mais ce n’est pas ici qu’on la fera. On s’en tiendra aux limites de la chanson. Donc, en ce temps-là, l’écrivain Boccace vivait à Florence et... (continua)
Texte de David Riondino, inspiré de l’introduction au premier jour du “Décaméron” de Giovanni Boccaccio, 1348-53.
Musique de David Riondino, tirée de « Cantando Boccaccio », une série d’émissions produites par RAI Radio3 dans laquelle Riondino a été invité à composer une chanson pour chacune des journées de l’opéra.
Plus récemment dans le spectacle « Canzoni dal Decameron di Boccaccio », dans lequel Riondino est accompagné par un septuor de voix féminines.
Dialogue maïeutique
En 1348, il y a presque un millénaire, la peste ravagea Florence et l’Europe et bien au-delà. Ce n’était pas la première fois et ce ne fut pas la dernière fois qu’elle se manifesta. Son histoire est complexe et terrible, mais ce n’est pas ici qu’on la fera. On s’en tiendra aux limites de la chanson. Donc, en ce temps-là, l’écrivain Boccace vivait à Florence et... (continua)
LA PESTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/1/2021 - 21:00
Serge Gainsbourg & Jane Birkin: Je t'aime... moi non plus
Non ho mai pensato che Je t’aime moi non plus fosse scandalosa, anche se ero cosciente di ciò che avrebbero pensato gli altri ascoltandola. Tutti sanno dove erano la prima volta che l’hanno sentita ed è stata una canzone di libertà in tutto il mondo. Ad esempio in Spagna è stata utilizzata come inno contro Franco. Sono felice che sia stata la mia versione a uscire al posto di quella di Brigitte Bardot, è stata una fortuna. Questa fortuna sarebbe potuta capitare a Brigitte Bardot, invece è capitata a me. Nonostante tutto quello che ho fatto, so che quando morirò sarà ricordata soprattutto per Je t’aime moi non plus.
I veri scandali sono altri: come ci comportiamo con gli immigrati, la povertà, la crudeltà verso le altre persone o gli animali. Siamo abituati a rapportarci con l’attualità con poca concentrazione: un attimo vediamo al tg un servizio di una barca che arriva dall’Africa verso... (continua)
I veri scandali sono altri: come ci comportiamo con gli immigrati, la povertà, la crudeltà verso le altre persone o gli animali. Siamo abituati a rapportarci con l’attualità con poca concentrazione: un attimo vediamo al tg un servizio di una barca che arriva dall’Africa verso... (continua)
16/1/2021 - 19:51
Il boogie dei piedi
(2010)
dall'album "La macarena su Roma"
Testo e musica di Jacopo Incani in arte Iosonouncane
La stigmatizzazione del diverso prosegue nella successiva “Il boogie dei piedi”, dove è un extracomunitario in coda alle poste a divenire il bersaglio degli astanti, una piccola folla inferocita e maligna che lo condanna al disprezzo sulla base di dettagli insignificanti.
Music Map
dall'album "La macarena su Roma"
Testo e musica di Jacopo Incani in arte Iosonouncane
La stigmatizzazione del diverso prosegue nella successiva “Il boogie dei piedi”, dove è un extracomunitario in coda alle poste a divenire il bersaglio degli astanti, una piccola folla inferocita e maligna che lo condanna al disprezzo sulla base di dettagli insignificanti.
Music Map
Ce l'ho ancora dentro al naso
(continua)
(continua)
16/1/2021 - 19:26
Summer on a spiaggia affollata
(2010)
dall'album "La macarena su Roma"
Testo e musica di Jacopo Incani in arte Iosonouncane
Il titolo è un riferimento alla famosissima Summer on a Solitary Beach di Franco Battiato ma qui la spiaggia che assiste allo sbarco di un barcone di migranti è affollata di vacanzieri indifferenti a quanto accade, o al più disgustati dallo spettacolo che seguono in diretta a pochi passi da loro.
Non ho nessuna intenzione con la scrittura delle canzoni di fare pietismo o commiserazione facile, di progetti e di esperimenti di questo tipo ce ne sono in abbondanza, non si deve chiedere certo a me, quello che già altri fanno e da una prospettiva aggiungerei imbarazzante. Quando sento il bisogno, perché il tutto è stato davvero molto istintivo, di scrivere un pezzo in cui parlo dello sbarco e della morte dei migranti, la cosa che mi interessa è esorcizzare, perché di quello si tratta, capire quanto... (continua)
dall'album "La macarena su Roma"
Testo e musica di Jacopo Incani in arte Iosonouncane
Il titolo è un riferimento alla famosissima Summer on a Solitary Beach di Franco Battiato ma qui la spiaggia che assiste allo sbarco di un barcone di migranti è affollata di vacanzieri indifferenti a quanto accade, o al più disgustati dallo spettacolo che seguono in diretta a pochi passi da loro.
Non ho nessuna intenzione con la scrittura delle canzoni di fare pietismo o commiserazione facile, di progetti e di esperimenti di questo tipo ce ne sono in abbondanza, non si deve chiedere certo a me, quello che già altri fanno e da una prospettiva aggiungerei imbarazzante. Quando sento il bisogno, perché il tutto è stato davvero molto istintivo, di scrivere un pezzo in cui parlo dello sbarco e della morte dei migranti, la cosa che mi interessa è esorcizzare, perché di quello si tratta, capire quanto... (continua)
Pinne fucile ed occhiali
(continua)
(continua)
16/1/2021 - 18:45
Fuck This World (Interlude)
(2020)
dal suo primo album "SAWAYAMA"
dal suo primo album "SAWAYAMA"
I wrote this when I had hardcore climate grief. I hated seeing all the global weather events that were making species extinct, and yet humans doing nothing about it. I wanted to break up with this capitalist world that took the earth for granted.
– Rina Sawayama, Avex
– Rina Sawayama, Avex
Sometimes, I can only see the bad side of life
(continua)
(continua)
16/1/2021 - 18:11
Percorsi:
Guerra alla Terra
When The Ship Comes In
E' una cover metrica. E' il periodo un po' didascalico che Dylan ha, secondo me, abbandonato per uno più poetico e quindi meno usurabile.
L’ORA IN CUI LA NAVE APPRODERA’
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:46
Only A Pawn In Their Game
SOLO UN OGGETTO DA USARE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:43
Eve Of Destruction
E' una cover metrica. Mi sono preso delle licenze perché quei riferimenti dell'originale mi sembrano datati anche se forse non proprio del tutto.
L’INIZIO DELLA FINE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:39
North Country Blues
BLUES DELLA TERRA DEL NORD
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:34
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonimo
È una cover metrica che si distacca da quella di Fabrizio De André per essere più vicina al testo di Joan Baez. "Il testo è mio ed ho cercato si essere il più vicino possibile alla versione di Joan Baez. La voce, l'esecuzione e l'arrangiamento sono dell'amico Doc Pippus." [GBAR]
GEORDIE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:33
Keep Your Eyes on the Prize
Cover metrica. Mi sembra di capire che ci sono più versioni più o meno lunghe. Forse questa è solo una parte.
TIENI GLI OCCHI SULLA META E VAI
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:28
Union Maid
Cover metrica. Una versione che ho sentito di recente è stata in occasione del concertone per i 90 anni Pete Seeger. Ho dato un nome alla sindacalista.
MARIA DEL SINDACATO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:22
Which Side Are You On?
E' una cover metrica. Qualche anno fa mi sono sentito tutto il concerto per i 90 anni di Peete Seeger e nella lunga scaletta c'era anche questa.
DA QUALE PARTE STAI?
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:17
Hard Times Come Again No More
Cover metrica per chi la vuole cantare in italiano.
TEMPI DURI NON TORNATE MAI
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:13
Pay Me My Money Down
anonimo
E' una cover metrica. Stupendo il live di Springsteen con tutta quella marea di musicisti. Ci sono certe problematiche che sono sempre le stesse nelle diverse generazioni.
DAMMI LA PAGA MIA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:10
Seven Curses
E' una cover metrica. Come ho letto è una storia vecchia come il mondo e diffusa ovunque. In Toscana la conosciamo come Vanne Cecilia se non ricordo male.
SETTE DANNAZIONI
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 17:05
Birmingham Sunday
E' una cover metrica. In questa canzone Richard Fariña fa un chiaro riferimento alla canzone folk irlandese I Once Loved a Lass.
DOMENICA A BIRMINGHAM
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 16:53
The Times They Are A-Changin'
E' una cover metrica per essere cantata. Questo genere di canzoni, ancor belle, invecchiano facilmente secondo me.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 15:06
Paths of Victory
E' una cover metrica per essere cantata. Dylan nei primi tempi ha scritto molte canzoni contro il sopruso in generale. Belle ma talvolta un po' retoriche. Ad un certo punto si è accorto che voleva cambiare strada ed ha abbandonato l'acustico per l'elettronico. Qualcuno l'ha criticato ma per me ha fatto bene. Il didascalico dopo un po' stanca. Ha manifestato questa sua scelta nella canzone My Back Pages che nel live con Eric Clapton ed altri è stupenda.
VIE DI GLORIA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 15:02
Tío Caimán
E' una cover metrica per essere cantata. Il fatto che esista ancora a Cuba la base americana di Guantanamo è una offesa alla sovranità di un paese ed un disonore per l'evoluta America.
ZIO CAIMANO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:57
Pick a Bale of Cotton
anonimo
E' una cover metrica. L'America lo ha dimostrato in questi giorno ha due facce: una progressista e democratica e una razzista, conservatrice che è nata e cresciuta sulla sopraffazione.
UNA BALLA DI COTONE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:53
Deportees
Cover metrica.
parole di Woody Guthrie, musica di Martin Hoffman
parole di Woody Guthrie, musica di Martin Hoffman
DEPORTATI
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:50
We Shall Overcome
E' una versione metrica. E' una di quelle canzoni simbolo da cantare in centomila.
NOI CE LA FAREMO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:47
What Did You Learn In School Today?
E' una cover metrica dove mi sono preso la licenza di sostituire la TV alla scuola perché le gestione del mezzo televisivo è importate e lo sa bene il nostro SB.
CHE TI HANNO DETTO ALLA TV
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:44
If I Had A Hammer
E' una versione metrica. Diversi anni fa questa canzone fu massacrata da Rita Pavone con una versione talmente stupida che più stupida non si può. Era di moda fare così. L'esempio forse più clamoroso è quello di Celentano che la bella Stan By Me l'ha trasformò nell'insulsa Pregherò e per di più (ho lo spartito di allora) ne attribuì la paternità della musica al suo Clan.
SE AVESSI UN MARTELLO
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:37
Where Have all the Flowers Gone
ITALIANO/ITALIAN [7]
Gianni Barnini
Gianni Barnini
DOVE SONO ANDATI I FIORI
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 12:29
We Shall Not Be Moved
anonimo
E' una cover metrica per essere cantata.
L'ho conosciuta sia da Joan Baez che da Leonard Cohen dal vivo credo in Israele.
L'ho conosciuta sia da Joan Baez che da Leonard Cohen dal vivo credo in Israele.
NON CI MUOVEREMO (No nos moveran) (tradizionale)
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 11:49
Guantanamera
E' una cover metrica per poterla cantare, ci sono dei riferimenti al grande Sergio Endrigo.
GUANTANAMERA
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 11:41
Funeral de um lavrador
È una cover metrica. Mi sono preso qualche licenza. La parola 'chiodo' forse è un toscanismo che sta per debito e forse si riferisce al fatto che un tempo le donne che andavano a fare la spesa non pagavano subito ma il conto veniva appeso ad un chiodo ed a fine mese quando i mariti riscuotevano la paga veniva saldato il chiodo. Ricordo anche un proverbio molto crudo che diceva: Cristo è morto sui chiodi ed io ci campo. Inoltre ho aggiunto un riferimento alla culla perché la morte mi sembra la fine di un ciclo e ritorniamo, come in una culla, dalla Madre Terra.
FUNERALE DI UN LAVORATORE
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 16/1/2021 - 11:36
A Becket Carol, also known as Lestnytgh, Lordynges, or Nunc gaudet Ecclesia
anonimo
A Clerk of Oxford Blog
Nota. Ho ripreso la traduzione dal (bel) blog A Clerk of Oxford, da dove ho ripreso anche il testo originale. L' “inglese corrente” con il quale ho etichettato questa traduzione non è in realtà così tanto tale: piuttosto (e, a mio parere, opportunamente) il traduttore ha rivestito il testo in inglese medio, con un paio di note che nel testo sono date di seguito tra parentesi quadre, e che qui invece ho trasferito in delle note. Nella traduzione sono rese in inglese anche le antifone in latino. [RV]
Nota. Ho ripreso la traduzione dal (bel) blog A Clerk of Oxford, da dove ho ripreso anche il testo originale. L' “inglese corrente” con il quale ho etichettato questa traduzione non è in realtà così tanto tale: piuttosto (e, a mio parere, opportunamente) il traduttore ha rivestito il testo in inglese medio, con un paio di note che nel testo sono date di seguito tra parentesi quadre, e che qui invece ho trasferito in delle note. Nella traduzione sono rese in inglese anche le antifone in latino. [RV]
A Song for St Thomas Becket
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/1/2021 - 08:09
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