Mafia
1972
Il Paese Dove Nascono I Limoni
Il Paese Dove Nascono I Limoni
Sulla strada che porta verso il mare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2020 - 22:46
Percorsi:
Mafia e mafie
Sora Rosa
Da Il Paese Dove Nascono I Limoni (febbraio 1972)
Questa fu la prima versione pubblicata su disco, quella di Venditti su Theorius Campus verrà pubblicata tre mesi dopo nel maggio 1972
Questa fu la prima versione pubblicata su disco, quella di Venditti su Theorius Campus verrà pubblicata tre mesi dopo nel maggio 1972
Ah Sora Rosa me ne vado via,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2020 - 22:39
Reggio Calabria 1972
1972
Han Gridato Scioperiamo
Han Gridato Scioperiamo
Di Palermo e di Pescara e di Napuli e Agrigentu
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/9/2020 - 21:21
Filastrocca socialista
Uno: non cedere sta nessuno che non suda e può magna’
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/9/2020 - 21:21
Basta coi tempi brutti
Però tu adesso ascolta quello che ti ho da dire
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/9/2020 - 21:18
Fin de zugno
2020
Fìn de zugno è stato scritto in occasione di un altro sessantesimo anniversario: quello della rivolta di Genova del 30 giugno 1960; poco prima il democristiano Tambroni decide di includere il MSI nel governo stesso e i fascisti programmano congresso e comizio per quei giorni a Genova, città medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza, unica città italiana ad essersi liberata da sola, prima dell’intervento delle truppe alleate, dal giogo nazifascista. Ne seguono scontri duri con fascisti e polizia. Il MSI subito dopo rinuncia al congresso ed il governo Tambroni cade.
Il brano è in dialetto genovese, riprende una piccola parte del testo della ‘Cansón do 30 zugno’, composta dagli antifascisti subito dopo i fatti, e fa un paragone tra quello che Genova ed il suo popolo era allora e quello che è adesso. Ho usato il quartetto d’archi come riferimento, pensando ad una sorta di “Yesterday” genovese“.
Fìn de zugno è stato scritto in occasione di un altro sessantesimo anniversario: quello della rivolta di Genova del 30 giugno 1960; poco prima il democristiano Tambroni decide di includere il MSI nel governo stesso e i fascisti programmano congresso e comizio per quei giorni a Genova, città medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza, unica città italiana ad essersi liberata da sola, prima dell’intervento delle truppe alleate, dal giogo nazifascista. Ne seguono scontri duri con fascisti e polizia. Il MSI subito dopo rinuncia al congresso ed il governo Tambroni cade.
Il brano è in dialetto genovese, riprende una piccola parte del testo della ‘Cansón do 30 zugno’, composta dagli antifascisti subito dopo i fatti, e fa un paragone tra quello che Genova ed il suo popolo era allora e quello che è adesso. Ho usato il quartetto d’archi come riferimento, pensando ad una sorta di “Yesterday” genovese“.
Son zá destéise ’n sc’ a toa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2020 - 17:07
Lorca's Novena
LORCA's NOVENA - THE POGUES... grazie x la spiegazione di questo brano MERAVIGLIOSO - ho sempre creduto k parlasse soltanto d'un toreador
susanmargaretwills56@gmail.com 28/9/2020 - 13:53
Piero Ciampi: Bambino mio
Chi riesce a immaginarselo Piero a 86 anni!!!
Flavio Poltronieri 28/9/2020 - 12:14
Trumpland is Wonderland
Trumpland is Wonderland
Chanson française – Trumpland is Wonderland – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, un chœur d’émigrants venu du passé interpellait les gens des Zétazunis d’Amérique et les mettait en garde face à la dégradation des conditions de vie dans leur pays.
En effet, dit Lucien l’âne, deux cent mille morts jusqu’à présent et des millions de chômeurs, ce n’est pas rien.
Cependant, reprend Marco Valdo M.I., il m’a paru que cette discrète alarme n’était pas assez directe d’autant qu’elle était apparue dans le cours de notre dialogue. C’eût été parfait, s’il n’était question de l’avenir de millions de gens et puis, on en était encore au fleuret moucheté.
Oh, dit Lucien l’âne, tu pratiques l’escrime à présent ?
Pas vraiment, répond Marco Valdo M.I., c’est de l’escrime verbale. Mais comme tu le sais, comme cela s’est révélé au fil... (continua)
Chanson française – Trumpland is Wonderland – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, un chœur d’émigrants venu du passé interpellait les gens des Zétazunis d’Amérique et les mettait en garde face à la dégradation des conditions de vie dans leur pays.
En effet, dit Lucien l’âne, deux cent mille morts jusqu’à présent et des millions de chômeurs, ce n’est pas rien.
Cependant, reprend Marco Valdo M.I., il m’a paru que cette discrète alarme n’était pas assez directe d’autant qu’elle était apparue dans le cours de notre dialogue. C’eût été parfait, s’il n’était question de l’avenir de millions de gens et puis, on en était encore au fleuret moucheté.
Oh, dit Lucien l’âne, tu pratiques l’escrime à présent ?
Pas vraiment, répond Marco Valdo M.I., c’est de l’escrime verbale. Mais comme tu le sais, comme cela s’est révélé au fil... (continua)
C’est le nouveau Wonderland
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2020 - 19:40
Percorsi:
Donald Trump
Novecento Auf Wiedersehen
Novecento Auf Wiedersehen
[ 1990 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Eugenio Bennato, Tony Esposito
Album : Novecento, Auf Wiedersen e altri racconti
[ 1990 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Eugenio Bennato, Tony Esposito
Album : Novecento, Auf Wiedersen e altri racconti
Con le lune dei suoi amori
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 27/9/2020 - 18:37
Fallin' Rain
(1971)
Recentemente ripresa in una bellissima versione da Karl Blau in Introducing Karl Blau del 2015
Recentemente ripresa in una bellissima versione da Karl Blau in Introducing Karl Blau del 2015
I hear the sound, it's goin' through my brain
(continua)
(continua)
27/9/2020 - 14:47
Vedremo inverni ancora
Vedremo inverni ancora
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Gianni Milano
Musica / Music / Musique / Sävel:
Elio Acquaviva
…ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola da la qual non fui diserto. [Dante ]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Gianni Milano
Musica / Music / Musique / Sävel:
Elio Acquaviva
…ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola da la qual non fui diserto. [Dante ]
Vedremo inverni ancora
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 27/9/2020 - 13:10
Ahmed
Alan Kurdi non è una nave. Alan era nato il 3 Giugno 2012, pochi giorni prima della nascita di mio figlio.
Alan e tutta la sua famiglia, erano Siriani e fuggivano dalla guerra. Non erano dunque immigrati clandestini ma rifugiati. La famiglia di Alan aveva provato a chiedere rifugio al Canada, rifugio che gli venne negato, si saprà poi, per un mero errore nella compilazione della domanda. Ma la famiglia di Alan di certo non lo poteva sapere, così il 2 settembre 2015, salirono a bordo di un piccolo gommone, direzione Coo (Grecia), distante solo 4 km da Bodrum, la località Turca da cui la famiglia di Alan intraprese il suo ultimo viaggio.
Dopo soli 5 minuti la piccola imbarcazione, che poteva ospitare 8 persone ma ne conteneva 20, si ribaltò. Alle 5 del mattino le autorità intervennero, allertate da un barista che lavorava in un albergo di fronte alla spiaggia.
Il primo poliziotto ad intervenire... (continua)
Alan e tutta la sua famiglia, erano Siriani e fuggivano dalla guerra. Non erano dunque immigrati clandestini ma rifugiati. La famiglia di Alan aveva provato a chiedere rifugio al Canada, rifugio che gli venne negato, si saprà poi, per un mero errore nella compilazione della domanda. Ma la famiglia di Alan di certo non lo poteva sapere, così il 2 settembre 2015, salirono a bordo di un piccolo gommone, direzione Coo (Grecia), distante solo 4 km da Bodrum, la località Turca da cui la famiglia di Alan intraprese il suo ultimo viaggio.
Dopo soli 5 minuti la piccola imbarcazione, che poteva ospitare 8 persone ma ne conteneva 20, si ribaltò. Alle 5 del mattino le autorità intervennero, allertate da un barista che lavorava in un albergo di fronte alla spiaggia.
Il primo poliziotto ad intervenire... (continua)
27/9/2020 - 13:05
Dio è morto
Zucchero canta 'Dio è morto': 'Volevo essere Guccini. Quella canzone così attuale anche oggi' - la Repubblica
Zucchero presenta la sua personale versione del brano culto di Francesco Guccini e racconta cos'ha significato per lui interpretare 'Dio è morto' in
Note di Viaggio capitolo 2 -Non vi succederà niente (2020)
27/9/2020 - 12:16
Der Emigrantenchoral
Chanson allemande – Der Emigrantenchoral – Walter Mehring – 1934
Texte : Walter Mehring
Musique : Walter Goehr
Source : Erinnerungsort.de
Interprété par Ernst Busch et enregistré sur le disque « Walter Mehring, Das Lied vom Leben », neuvième publication de la série « Rote Reihe » d’Aurora-Schallplatten (1974).
Également dans « Entartete Musik – Eine Tondokumentation Zur Düsseldorfer Ausstellung Von 1938 », une grande collection consacrée à la « musique dégénérée » publiée en 1988 par le label allemand Pool.
Et aussi sur la musique de Lutz Görner in « Texte Und Lieder Verbrannter Dichter » (1983).
Walter Mehring était un grand satiriste, très détesté par les nazis et de Goebbels en particulier. Il s’est enfui en 1933 en France (pays qu’il connaissait très bien pour y avoir séjourné plusieurs années), alors que ses livres brûlaient sur les places avec ceux de nombreux autres auteurs allemands.... (continua)
Texte : Walter Mehring
Musique : Walter Goehr
Source : Erinnerungsort.de
Interprété par Ernst Busch et enregistré sur le disque « Walter Mehring, Das Lied vom Leben », neuvième publication de la série « Rote Reihe » d’Aurora-Schallplatten (1974).
Également dans « Entartete Musik – Eine Tondokumentation Zur Düsseldorfer Ausstellung Von 1938 », une grande collection consacrée à la « musique dégénérée » publiée en 1988 par le label allemand Pool.
Et aussi sur la musique de Lutz Görner in « Texte Und Lieder Verbrannter Dichter » (1983).
Walter Mehring était un grand satiriste, très détesté par les nazis et de Goebbels en particulier. Il s’est enfui en 1933 en France (pays qu’il connaissait très bien pour y avoir séjourné plusieurs années), alors que ses livres brûlaient sur les places avec ceux de nombreux autres auteurs allemands.... (continua)
LE CHŒUR DES ÉMIGRANTS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2020 - 10:10
Revolució
2018
Àlbum Punts de llibre
'Hi ha un camí no gaire lluny que et durà on sempre has volgut'... Així comença esta nova cançó de Montse Castellà que tanca el primer dels dos cds del seu nou àlbum, Punts de llibre. La revolució social, digna, pacífica i històrica que està vivint Catalunya l'ha portada a compondre esta nova peça, dedicada a tots aquells que creuen en la llibertat de la terra i en la dignitat de les persones i dels pobles. Per la justicia social i el nou país.
Àlbum Punts de llibre
'Hi ha un camí no gaire lluny que et durà on sempre has volgut'... Així comença esta nova cançó de Montse Castellà que tanca el primer dels dos cds del seu nou àlbum, Punts de llibre. La revolució social, digna, pacífica i històrica que està vivint Catalunya l'ha portada a compondre esta nova peça, dedicada a tots aquells que creuen en la llibertat de la terra i en la dignitat de les persones i dels pobles. Per la justicia social i el nou país.
Hi ha un camí no gaire lluny
(continua)
(continua)
27/9/2020 - 00:22
Carcere ‘e mare
Carcere ‘e mare
[ 2002 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Claudio Mattone
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvatore Esposito
Il nome ufficiale è Istituto penale per i minorenni di Nisida, per i napoletani è Carcere ‘e mare. Si trova infatti in cima all’isolotto di Nisida, da dove il panorama è notevole.
L’edificio fu un lazzaretto, poi venne adibito a carcere per adulti, negli anni trenta a istituto di rieducazione.
Attualmente ospita 42 ragazzi e ragazze e 85 agenti di polizia penitenziaria, oltre ai servizi sanitari ed assistenziali.
La canzone fa parte della colonna sonora del film Scugnizzi per la regia di Nanni Loy nel 1989. Fu inserita dall’autore nel musical C'era una volta...Scugnizzi nel 2002.
Nisida
La leggenda vuole che il giovane Pausilypon / Posillipo si innamorasse perdutamente della bella Nisida... (continua)
[ 2002 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Claudio Mattone
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvatore Esposito
Il nome ufficiale è Istituto penale per i minorenni di Nisida, per i napoletani è Carcere ‘e mare. Si trova infatti in cima all’isolotto di Nisida, da dove il panorama è notevole.
L’edificio fu un lazzaretto, poi venne adibito a carcere per adulti, negli anni trenta a istituto di rieducazione.
Attualmente ospita 42 ragazzi e ragazze e 85 agenti di polizia penitenziaria, oltre ai servizi sanitari ed assistenziali.
La canzone fa parte della colonna sonora del film Scugnizzi per la regia di Nanni Loy nel 1989. Fu inserita dall’autore nel musical C'era una volta...Scugnizzi nel 2002.
Nisida
La leggenda vuole che il giovane Pausilypon / Posillipo si innamorasse perdutamente della bella Nisida... (continua)
Ancora quantu tiempo ha dà passare
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/9/2020 - 19:42
Percorsi:
Dalle galere del mondo
I Wish That The Wars Were All Over
anonimo
Ho scritto della ballata in Terre Celtiche blog
I Wish That the Wars Were All Over/I Would That the Wars Were All Done | Terre Celtiche Blog I Wish That the Wars Were All Over/I Would That the Wars Were All Done è una ballata tradizionale di origine perlomeno settecentesca. Della ballata si
a cui rimando per le traduzioni dei testi. Mi preme però fare un po' di chiarezza.
Della ballata si conoscono fondamentalmente due versioni, una risalente presumibilmente alla Guerra d'Indipendenza Americana (1775-1783) e la seconda risalente forse alla Campagna delle Fiandre (1793-1795).
Entrambe le versioni sono state collezionate dal Rev Sabine Baring-Gould alla fine dell'Ottocento.
I Wish That the Wars Were All Over: It was down in the meadows where violets are blue (fonti (Timothy Connor - Samuel Fone)
Il primo arrangiamento nel Folk Revivel di I Wish That the Wars Were All Over è... (continua)
I Wish That the Wars Were All Over/I Would That the Wars Were All Done | Terre Celtiche Blog I Wish That the Wars Were All Over/I Would That the Wars Were All Done è una ballata tradizionale di origine perlomeno settecentesca. Della ballata si
a cui rimando per le traduzioni dei testi. Mi preme però fare un po' di chiarezza.
Della ballata si conoscono fondamentalmente due versioni, una risalente presumibilmente alla Guerra d'Indipendenza Americana (1775-1783) e la seconda risalente forse alla Campagna delle Fiandre (1793-1795).
Entrambe le versioni sono state collezionate dal Rev Sabine Baring-Gould alla fine dell'Ottocento.
I Wish That the Wars Were All Over: It was down in the meadows where violets are blue (fonti (Timothy Connor - Samuel Fone)
Il primo arrangiamento nel Folk Revivel di I Wish That the Wars Were All Over è... (continua)
Cattia Salto 26/9/2020 - 00:05
Il cuoco di Salò
Come da lui stesso ammesso alla presentazione del libro di Battista 'Mio padre era fascista' non era convinto nel mettere nel testo dalla parte sbagliata ma per il politicamente corretto lo inserì. De Gregori ha una storia familiare scissa tra le due parti uno zio nella Rsi e uno con i partigiani della Osoppo di cui era alla guida che come sappiamo bene fu infoibato insieme al fratello di Pasolini perché non voleva piegarsi ai partigiani comunisti. Quindi nessuno meglio di lui poteva questo testo che rende benissimo il senso di quella immane tragedia cosa che ai più sfugge!
Teodora 25/9/2020 - 19:58
Mes Théâtres
1972
Parole di Maurice Fanon
Musica di Gérard Jouannest
Parole di Maurice Fanon
Musica di Gérard Jouannest
“Eravamo vicini alla sinistra denunciavamo il capitalismo e il dispotismo con Mes théâtres, in cui Fanon ricorda l’esecuzione di Federico Garcìa Lorca a opera dei franchisti, nel 1936”
Juliette Gréco, la compagna esistenzialista - Patria Indipendente
Juliette Gréco, la compagna esistenzialista - Patria Indipendente
Je n’aime pas les escaliers
(continua)
(continua)
24/9/2020 - 23:04
Canzone per un cacciatore
Chanson italienne – Canzone per un cacciatore – Zauber – 2002
Dialogue Maïeutique
La chasse ou « De l’assassinat considéré comme un divertissement », dit Marco Valdo M.I., car dans ce monde, il en est pour considérer la chasse comme un sport, la chasse comme un loisir.
Oui, dit Lucien l’âne, moi, je vois ça d’ici. Un loisir, un sport et pourquoi pas, un art ?, pour reparaphraser Thomas de Quincey et son « De l’assassinat considéré comme un des beaux-arts ». Mais enfin, quand même, imagine ce qui se passerait « Si les lapins avaient des fusils ».
En effet, dit Marco Valdo M.I., je te suggère d’en rester à cette proposition. Dans la chanson, c’est le chasseur lui-même qui est passé au crible et sa personnalité est décrite sans fard. Et c’est pas beau à voir le mental de ces Tartarins.
Oui, dit Lucien l’âne, je ne peux même pas m’imaginer en train de tuer pour le plaisir des êtres désarmés... (continua)
Dialogue Maïeutique
La chasse ou « De l’assassinat considéré comme un divertissement », dit Marco Valdo M.I., car dans ce monde, il en est pour considérer la chasse comme un sport, la chasse comme un loisir.
Oui, dit Lucien l’âne, moi, je vois ça d’ici. Un loisir, un sport et pourquoi pas, un art ?, pour reparaphraser Thomas de Quincey et son « De l’assassinat considéré comme un des beaux-arts ». Mais enfin, quand même, imagine ce qui se passerait « Si les lapins avaient des fusils ».
En effet, dit Marco Valdo M.I., je te suggère d’en rester à cette proposition. Dans la chanson, c’est le chasseur lui-même qui est passé au crible et sa personnalité est décrite sans fard. Et c’est pas beau à voir le mental de ces Tartarins.
Oui, dit Lucien l’âne, je ne peux même pas m’imaginer en train de tuer pour le plaisir des êtres désarmés... (continua)
CHANSON POUR LES CHASSEURS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2020 - 21:15
L'exili
Lletra Sebastia J. Arbó / Jesús Moncada / Manuel Pérez Bonfill
Música Montse Castellà
Àlbum L'escriptor inexistent - 2006
Música Montse Castellà
Àlbum L'escriptor inexistent - 2006
El poble era petit, les cases velles
(continua)
(continua)
24/9/2020 - 21:03
Senso dire rien
In attesa del testo in lingua originale, la metterei almeno in forma di canzone:
SENZA DIRE NULLA
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 24/9/2020 - 20:23
A Good Man Is Hard to Find (Pittsburgh)
È DIFFICILE TROVARE UN UOMO BUONO (PITTSBURGH)
(continua)
(continua)
inviata da Massimo 24/9/2020 - 20:22
La maumariée vengée par son frère
anonimo
Dimmi Chaltre (L. Trans.)
Несчастная молодая жена
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/9/2020 - 18:19
Ambarabaciccicoccò
Patetico, forse impietoso, ma veritiero ritratto di un qualunque attempato «piccista», sullo scorcio degli anni Settanta; lavoratore, padre di famiglia, uomo d'ordine; fedele al Partito e al Sindacato: a Lama, a Berlinguer. Ne ho conosciuti tanti. Parlavano proprio così. Alla lettera.
Dall'album … ma cosa vuoi che sia una canzone… (Lotus, 1978)
Dall'album … ma cosa vuoi che sia una canzone… (Lotus, 1978)
– Ecco ci vuole un po' di batteria adesso però, culturalizzata magari. Perché cosi è nuda.
(continua)
(continua)
inviata da L.L. 24/9/2020 - 13:45
Hemisferi nord
Lletra Montse Castellà/ Gerard Vergés/ Jesús Massip
Música Montse Castellà
Amb la col·laboració de Pau Alabajos
Àlbum Geminis (2011)
Música Montse Castellà
Amb la col·laboració de Pau Alabajos
Àlbum Geminis (2011)
A l'hemisferi nord hi ha sobrepés. A l'hemisferi sud, desnutrició. Lo petroli és negre com lo dol dels qui el sobreviuen. Tenim lo dret i el deure de viure en pau, de llegar un planeta que puga mirar-se a l'espill i aguantar-se la mirada. Som hereus d'un futur encara per construir, encara hi som a temps.
Este és l'hemisferi nord.
(continua)
(continua)
24/9/2020 - 11:25
M'han obligat a sentir enyorament
Lletra Artur Bladé / J. S. Cervelló / M. Pérez Bonfill / Jacint Verdaguer / Jesús Moncada / Andreu Carranza / Jesús M. Tibau
Música Montse Castellà
Música Montse Castellà
Avui 8 de febrer de 1939, he passat la pel Coll d'Ares.
(continua)
(continua)
24/9/2020 - 10:39
Il bosco no
Io vivo per lavorare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/9/2020 - 04:09
Percorsi:
Guerra alla Terra
Frau X
Chanson allemande – Frau X – Erika Mann – 1933
Texte : Erika et Klaus Mann
Musique : Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Une autre chanson au vitriol, où Erika et Klaus Mann, par la bouche de Therese Giehse, pointaient du doigt la riche, grasse et contente bourgeoisie commerçante allemande qui, avec l’aristocratie militaire, fut le noyau dur du consensus nazi : « Un gaz toxique suinte dans nos chambres – ».
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, je vois bien ton sourire en coin. Sans doute, est-ce à l’idée que tu te fais en lisant le titre de la chanson dont je viens de faire une version française. À ce sujet, j’ajoute tout de suite qu’on pourrait en faire d’autres et des meilleures. Ton sourire en coin, que peut-il signifier ? Serait-ce que tu imagines je ne sais quelle dame tenancière de je ne sais quel boui-boui, quelle maison particulière, une émule de... (continua)
Texte : Erika et Klaus Mann
Musique : Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Une autre chanson au vitriol, où Erika et Klaus Mann, par la bouche de Therese Giehse, pointaient du doigt la riche, grasse et contente bourgeoisie commerçante allemande qui, avec l’aristocratie militaire, fut le noyau dur du consensus nazi : « Un gaz toxique suinte dans nos chambres – ».
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, je vois bien ton sourire en coin. Sans doute, est-ce à l’idée que tu te fais en lisant le titre de la chanson dont je viens de faire une version française. À ce sujet, j’ajoute tout de suite qu’on pourrait en faire d’autres et des meilleures. Ton sourire en coin, que peut-il signifier ? Serait-ce que tu imagines je ne sais quelle dame tenancière de je ne sais quel boui-boui, quelle maison particulière, une émule de... (continua)
MADAME X
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/9/2020 - 21:26
Perdo conoscenza
2017
dall'album Un giorno nuovo
Perdo Conoscenza rimanda senza alcun dubbio a Qualche volta anche io sorrido, e il sorriso ritorna nei mille denti gialli e consumati e nei mille bimbi che non ridono da tempo. Quello che cambia, però, è che da una prospettiva di dolore personale, di disagio introspettivo, questa volta la tristezza e la perdita di conoscenza sono legate ad una sorta di empatia con tutto ciò che ci circonda, con la sofferenza e con l’ingiustizia che troviamo attorno a noi.
Sick Tamburo: l'alba di un giorno nuovo.
dall'album Un giorno nuovo
Perdo Conoscenza rimanda senza alcun dubbio a Qualche volta anche io sorrido, e il sorriso ritorna nei mille denti gialli e consumati e nei mille bimbi che non ridono da tempo. Quello che cambia, però, è che da una prospettiva di dolore personale, di disagio introspettivo, questa volta la tristezza e la perdita di conoscenza sono legate ad una sorta di empatia con tutto ciò che ci circonda, con la sofferenza e con l’ingiustizia che troviamo attorno a noi.
Sick Tamburo: l'alba di un giorno nuovo.
Mille soli ballano la danza
(continua)
(continua)
23/9/2020 - 19:47
Valle della vergogna
1980
Prima lo sapeva solo quel fazzoletto d'erba accanto al grande fiume
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 23/9/2020 - 14:34
Gaston Couté: Le pauvre gars
Buon compleanno Gaston, padre di tutti i Brassens, piccolo ragazzo magro dallo sguardo fiammeggiante e dalle labbra serrate. Buoni 140 anni a te che odiavi qualsiasi tartuferia, magnificavi le miserie e piangevi sui reprobi con questo gergo così saporito.
Flavio Poltronieri 23/9/2020 - 13:22
Holiday In Cambodia
Che io sappia, la canzone è una provocazione nei confronti della sinistra Usa, ritenuta fighetta e fuori dal mondo, che avrebbe bisogno di una vacanza in Cambogia per capire come funzionano, nella pratica, le loro assurde idee.
23/9/2020 - 11:11
La postierla (Assedio di Milano)
[1975]
Testo: Herbert Pagani
Musica: Beppe Moraschi
Album: Ballate dal Marco Visconti
Testo: Herbert Pagani
Musica: Beppe Moraschi
Album: Ballate dal Marco Visconti
Prima nei campi la gente cantava canzoni d'amore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 23/9/2020 - 03:44
Vicario imperiale
1975
Testo: Herbert Pagani
Musica: Beppe Moraschi
Album: Ballate dal Marco Visconti
Testo: Herbert Pagani
Musica: Beppe Moraschi
Album: Ballate dal Marco Visconti
Popolo in festa, alza la testa
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 23/9/2020 - 03:32
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[ 2016 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
The Stab
Album : Non Verremo Spazzati Via!