Chi è ribelle non cambia mai
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
Non si sente più, non esce mai la sera
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:42
Aio aio
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
La mattina mi alzo presto e poi vado via
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:34
A Palermo
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
Lui lo sapeva e aveva messo in conto di finir così
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:28
Percorsi:
Mafia e mafie
Signornò
Mancano dei pezzetti nella prima strofa e poi qualche virgola qua e là. Per comodità vi lascio tutto il testo corretto:
(Alberto Scotti)
(Alberto Scotti)
Grazie Alberto, abbiamo sostituito il testo con quello completo che hai inviato.
15/11/2020 - 16:28
Rider Bitch
(2020)
dall'EP Il cielo non è un limite
Scritta da Unusual Magic, RIVA, Dario Pigato & M¥SS KETA
Featuring Lilly Meraviglia
“RIDER BITCH” tratta il tema dello sfruttamento dei rider, i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo che attraversano le grandi città a bordo di biciclette o motorini. Un lavoro faticoso, mal retribuito e pericoloso a causa di possibili incidenti.
commento da Genius
Con questo e con altri brani M¥SS KETA si rivela finalmente qualcosa di più di un prodotto commerciale e di una costruzione mediatica. Un pezzo ironico e provocatorio ma quanto mai esplicito nella critica al capitalismo ai tempi del coronavirus quando il mestiere del rider ha acquistato una centralità ancora maggiore in queste nostre vite di reclusi agli arresti domiciliari. Poi M¥SS KETA è un'assoluta innovatrice visto che indossava la mascherina ben prima della pandemia!
In Rider... (continua)
dall'EP Il cielo non è un limite
Scritta da Unusual Magic, RIVA, Dario Pigato & M¥SS KETA
Featuring Lilly Meraviglia
“RIDER BITCH” tratta il tema dello sfruttamento dei rider, i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo che attraversano le grandi città a bordo di biciclette o motorini. Un lavoro faticoso, mal retribuito e pericoloso a causa di possibili incidenti.
commento da Genius
Con questo e con altri brani M¥SS KETA si rivela finalmente qualcosa di più di un prodotto commerciale e di una costruzione mediatica. Un pezzo ironico e provocatorio ma quanto mai esplicito nella critica al capitalismo ai tempi del coronavirus quando il mestiere del rider ha acquistato una centralità ancora maggiore in queste nostre vite di reclusi agli arresti domiciliari. Poi M¥SS KETA è un'assoluta innovatrice visto che indossava la mascherina ben prima della pandemia!
In Rider... (continua)
Ehi rider bitch, è arrivato un nuovo ordine per te!
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/11/2020 - 16:05
Come gli eroi
1993
È tornato Garibaldi
È tornato Garibaldi
Han deciso di annullare il tuo pensiero
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 15:53
Le P.A.P.E.
(1973)
dall'album Megalopolis
Parole di Herbert Pagani
Musica di Beppe Moraschi
Testo rivisto grazie a Marco Valdo M.I.
Un papa soffre d'insonnia ed è l'unico a rimanere sveglio in tutta la Città Eterna. Inizia a vagare per i corridoi del Vaticano e a parlare con le anime dei perseguitati della storia. Probabilmente un riferimento a Pio XII e al silenzio sull'olocausto ebraico (anche se all'interno della storia fantascientifica di Megapolis il papa si chiama Giovanni XXV). In punto di morte, in preda ai sensi di colpa, decide di rivelare al mondo tutta la verità.
Un pape souffre d'insomnie et est le seul à rester éveillé dans toute la Ville éternelle. Il commence à errer dans les couloirs du Vatican et à parler aux âmes des persécutés de l'histoire. Probablement une référence à Pie XII et à son silence sur l'holocauste juif (bien que dans l'histoire fantasmatique de Megapolis, le nom du pape soit Jean XXV). Sur le point de mourir, en proie à la culpabilité, il décide de révéler toute la vérité au monde.
dall'album Megalopolis
Parole di Herbert Pagani
Musica di Beppe Moraschi
Testo rivisto grazie a Marco Valdo M.I.
Un papa soffre d'insonnia ed è l'unico a rimanere sveglio in tutta la Città Eterna. Inizia a vagare per i corridoi del Vaticano e a parlare con le anime dei perseguitati della storia. Probabilmente un riferimento a Pio XII e al silenzio sull'olocausto ebraico (anche se all'interno della storia fantascientifica di Megapolis il papa si chiama Giovanni XXV). In punto di morte, in preda ai sensi di colpa, decide di rivelare al mondo tutta la verità.
Un pape souffre d'insomnie et est le seul à rester éveillé dans toute la Ville éternelle. Il commence à errer dans les couloirs du Vatican et à parler aux âmes des persécutés de l'histoire. Probablement une référence à Pie XII et à son silence sur l'holocauste juif (bien que dans l'histoire fantasmatique de Megapolis, le nom du pape soit Jean XXV). Sur le point de mourir, en proie à la culpabilité, il décide de révéler toute la vérité au monde.
— Papa, papa, papa !
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/11/2020 - 13:11
Bella Ciao
anonimo
78. Dé bimba ciào (Versione livornese dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo)
78. Dé bimba ciào (Livornese version by the 21st Century Tuscan Anonymous)
Nota. Sicuramente molti potranno trovare questa “Bella ciao” labronica un po' poco ortodossa; però ho cercato di farla riflettendo sia l'autentico spirito livornese, sia altri fatti inequivocabili (come quello che trovare montagne attorno a Livorno può riportare al massimo ar Montinero o alla Valle Benedetta, mentre di mare ce n'è parecchio). Il finale vorrebbe sanamente riportare all'essenza della lotta partigiana. [AT-XII]
78. Dé bimba ciào (Livornese version by the 21st Century Tuscan Anonymous)
Nota. Sicuramente molti potranno trovare questa “Bella ciao” labronica un po' poco ortodossa; però ho cercato di farla riflettendo sia l'autentico spirito livornese, sia altri fatti inequivocabili (come quello che trovare montagne attorno a Livorno può riportare al massimo ar Montinero o alla Valle Benedetta, mentre di mare ce n'è parecchio). Il finale vorrebbe sanamente riportare all'essenza della lotta partigiana. [AT-XII]
Avanti 'grilli mi sono arzato,
(continua)
(continua)
15/11/2020 - 11:33
Bella Ciao
anonimo
77. Beḍḍa ciau (Versione in calabrese reggino di Demetrio Delfino e Fulvio Cama)
77. Beḍḍa ciau (Calabrian version /Reggio Calabria/ by Demetrio Delfino and Fulvio Cama)
77. Beḍḍa ciau (Calabrian version /Reggio Calabria/ by Demetrio Delfino and Fulvio Cama)
E unna mattina mi rrussigghjaja,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 15/11/2020 - 10:48
Bella Ciao
anonimo
76. Bella ciao (Versione in sardo campidanese di Franco Boi e Ennio Santaniello)
76. Bella ciao (Campidano Sardinian version by Franco Boi and Emilio Santaniello)
76. Bella ciao (Campidano Sardinian version by Franco Boi and Emilio Santaniello)
A Dario.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 15/11/2020 - 09:54
Lettera da Berlino Est
Ma come si fanno a scrivere certe cose senza avere nemmeno la visione del contenuto di questo bellissimo spaccato di vissuto sociale e politico. Ma come fate giornalismo?
Maurizio 14/11/2020 - 20:45
Bella Ciao
anonimo
75. La Bella Ciao tarantellata in siciliano di Gregory Mansella
75. Tarantella style Bella Ciao by Gregory Mansella (in Sicilian)
Gregory Mansella, cantautore e chitarrista, è nato a Corleone nel 1991 e vive attualmente a Bisacquino (Palermo). Qui esegue la sua stupefacente Bella Ciao tarantellata in siciliano, che è stata trascritta all'ascolto.
Gregory Mansella, a writer-folksinger and guitarist, was born 1991 in Corleone and currently lives in Bisacquino (province of Palermo). Let's listen to him performing his amazing, tarantella-style Bella Ciao in Sicilian, here purposely transcribed by direct listening. [RV]
75. Tarantella style Bella Ciao by Gregory Mansella (in Sicilian)
Gregory Mansella, cantautore e chitarrista, è nato a Corleone nel 1991 e vive attualmente a Bisacquino (Palermo). Qui esegue la sua stupefacente Bella Ciao tarantellata in siciliano, che è stata trascritta all'ascolto.
Gregory Mansella, a writer-folksinger and guitarist, was born 1991 in Corleone and currently lives in Bisacquino (province of Palermo). Let's listen to him performing his amazing, tarantella-style Bella Ciao in Sicilian, here purposely transcribed by direct listening. [RV]
Una matina m'arrisbigghjavu,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 14/11/2020 - 11:10
Bella Ciao
anonimo
74a. O bella ciao! (Traduzione albanese letterale)
74a. O bella ciao! (Albanian litteral translation)
74a. O bella ciao! (Albanian litteral translation)
Një mëngjes, unë u zgjova,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 14/11/2020 - 10:19
Bella Ciao
anonimo
55a. Sbohem má milá (Traduzione ceca letterale)
55a. Sbohem má milá (Czech literal translation)
Trascritta dal precedente video YouTube.
Transcribed from the above YouTube video.
55a. Sbohem má milá (Czech literal translation)
Trascritta dal precedente video YouTube.
Transcribed from the above YouTube video.
Vzbudil jsem se jednoho rána,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 14/11/2020 - 10:00
Igbo Landing
Parole e musica di Phil Morrison, bassista e prolifico songwriter di Brunswick, Georgia, USA.
Igbo Landing è il nome di un posto nei pressi di Dunbar Creek, St. Simons Island, proprio sulla costa della Georgia. E' il luogo in cui nel 1803 un gruppo di prigionieri nativi della Nigeria, di etnia Igbo, portati fin lì su di una nave negriera per essere poi venduti come schiavi, si ribellarono e uccisero i loro carcerieri.
Cosa successe dopo non è chiaro.
La tradizione vuole che molti dei ribelli si diedero la morte annegandosi nella palude circostante. Si sarebbero volontariamente annegati accompagnandosi con il canto "Orimiri Omambala by anyi bia. Orimiri Omambala ka anyi ga ejina", "Lo spirito dell'acqua ci ha portati qui, lo spirito dell'acqua ci riporterà a casa"
Più probabilmente, alcuni trovarono la morte nel tentativo di fuga, altri furono riacciuffati e avviati al lavoro forzato...
Igbo Landing è il nome di un posto nei pressi di Dunbar Creek, St. Simons Island, proprio sulla costa della Georgia. E' il luogo in cui nel 1803 un gruppo di prigionieri nativi della Nigeria, di etnia Igbo, portati fin lì su di una nave negriera per essere poi venduti come schiavi, si ribellarono e uccisero i loro carcerieri.
Cosa successe dopo non è chiaro.
La tradizione vuole che molti dei ribelli si diedero la morte annegandosi nella palude circostante. Si sarebbero volontariamente annegati accompagnandosi con il canto "Orimiri Omambala by anyi bia. Orimiri Omambala ka anyi ga ejina", "Lo spirito dell'acqua ci ha portati qui, lo spirito dell'acqua ci riporterà a casa"
Più probabilmente, alcuni trovarono la morte nel tentativo di fuga, altri furono riacciuffati e avviati al lavoro forzato...
Remember Igbo Landing
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2020 - 22:20
Il monumento
Tratta da La Biolca
L’ex combattente non ha bisogno di un monumento
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 13/11/2020 - 21:21
La rosa bianca
Vololibero Edizioni presenta il volume "Coltivo una rosa bianca - Antimilitarismo e nonviolenza in Tenco, De André, Jannacci, Endrigo, Bennato, Caparezza" di Enrico de Angelis. Il libro è in uscita domani 14 Novembre
13/11/2020 - 18:41
A Pa’
L'ultima strofa è una citazione del vangelo di Matteo:
Mt 6,25–33:
«Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?... (continua)
Mt 6,25–33:
«Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?... (continua)
Dq82 13/11/2020 - 17:39
La depressione è un periodo dell’anno
2020
“Questo è un brano che ho cominciato a scrivere alla fine dell’estate perché nonostante il tentativo di tutti noi di guardare al futuro con positività, nonostante il vago “libera tutti”, nonostante la retorica primaverile dell’andrà tutto bene, purtroppo era evidente che le cose sarebbero andate in un’altra direzione. E mentre tutti si accapigliavano in una polemica diversa al giorno, su qualsiasi argomento, io sono sparito dai social cercando di evitare di essere ingoiato in questa fiera delle opinioni un tanto al chilo che quotidianamente peggiora la confusione che già regna sovrana ormai da febbraio. Capisco che ognuno di noi debba sopravvivere a questo periodo che ci mette a dura prova come meglio riesce, ma il silenzio non è davvero più un’opzione per nessuno?”
“Questo è un brano che ho cominciato a scrivere alla fine dell’estate perché nonostante il tentativo di tutti noi di guardare al futuro con positività, nonostante il vago “libera tutti”, nonostante la retorica primaverile dell’andrà tutto bene, purtroppo era evidente che le cose sarebbero andate in un’altra direzione. E mentre tutti si accapigliavano in una polemica diversa al giorno, su qualsiasi argomento, io sono sparito dai social cercando di evitare di essere ingoiato in questa fiera delle opinioni un tanto al chilo che quotidianamente peggiora la confusione che già regna sovrana ormai da febbraio. Capisco che ognuno di noi debba sopravvivere a questo periodo che ci mette a dura prova come meglio riesce, ma il silenzio non è davvero più un’opzione per nessuno?”
La depressione è un periodo dell’anno ma non ci sono più le mezze stagioni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2020 - 17:07
Culloden's Harvest
Il "generale Cumberland", che si meritò l'appellativo di "The Butcher" per via della brutalità con cui agirono le truppe inglesi al suo comando, era Guglielmo Augusto di Hannover, duca di Cumberland, il figlio di re Giorgio II e Carolina di Hannover...
B.B. 13/11/2020 - 15:21
Bella Ciao
anonimo
74. E bukura ime, tungjatjeta (Albanian version: Marenglen Arapi (L. Trans.)
Këtë mëngjes unë jam zgjuar
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 13/11/2020 - 10:49
海闊天空 [Boundless Oceans, Vast Skies]
Caught in a freezing night with billowing snow -- alone today
(continua)
(continua)
inviata da Patt 13/11/2020 - 10:20
2050
(2020)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Hai la faccia di vento e un'età che non aiuta
(continua)
(continua)
13/11/2020 - 09:58
Dalla nera tana
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Dalla nera tana della qualificazione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 03:04
La bestia non sa della perfezione
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
La bestia non sa della perfezione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:56
Racconta lo scienziato
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Racconta lo scienziato osservatore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:55
Solo, ozioso, in pericolo sempre
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Solo, ozioso, in pericolo sempre
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:54
Il selvaggio ozioso
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Il selvaggio ozioso e l'affannato cittadino
(continua)
(continua)
13/11/2020 - 02:53
Un tempo la ricchezza
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Un tempo la ricchezza fu rappresentata
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:40
L’uso del ferro e l’uso del pane
Forse capisco male, ma ascoltando la canzone il testo mi sembra un po' diverso da quello trascritto qui. Le parole che sento io sono queste:
L’uso del ferro e l’uso del pane
Rimasero un tempo bilanciati
Ma niente tutto questo sorreggeva
E l’uomo a suo piacere li ha spostati
Il più forte fece più lavoro
Il più bravo fece meglio il suo
Il più ingegnoso ne faceva poco
Il previdente ne fece tesoro
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
L’uso del ferro e l’uso del pane
Rimasero un tempo bilanciati
Ma niente tutto questo sorreggeva
E l’uomo a suo piacere li ha spostati
Il più forte fece più lavoro
Il più bravo fece meglio il suo
Il più ingegnoso ne faceva poco
Il previdente ne fece tesoro
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:19
Potrà esserci un uomo più forte di me?
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Potrà esserci un uomo più forte di me?
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:07
Boys of the Docks
1997
ep Boys of the Docks
1998
Do or Die
So che c'è scritto di non mettere note biografiche , ma in questo caso sono fondamentali . Ken Casey , uno dei cantanti nonché bassista della band è nato nel Massachussetts da genitori di origine irlandese , perse il padre quando era piccolo e quindi passo molto tempo con il nonno materno John Kelly, immigrato irlandese, membro del sindacato e lavoratore portuale. John Kelly è il Johnny Boy della canzone scritta in sua memoria. Probabilmente l'educazione ricevuta dal nonno ha portato il cantante ad essere tutt'ora vicino alle battaglie sindacali negli Stati Uniti
ep Boys of the Docks
1998
Do or Die
So che c'è scritto di non mettere note biografiche , ma in questo caso sono fondamentali . Ken Casey , uno dei cantanti nonché bassista della band è nato nel Massachussetts da genitori di origine irlandese , perse il padre quando era piccolo e quindi passo molto tempo con il nonno materno John Kelly, immigrato irlandese, membro del sindacato e lavoratore portuale. John Kelly è il Johnny Boy della canzone scritta in sua memoria. Probabilmente l'educazione ricevuta dal nonno ha portato il cantante ad essere tutt'ora vicino alle battaglie sindacali negli Stati Uniti
Say hey Johnny boy, the battle call.
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 13/11/2020 - 00:38
Zucasang
Zucasang
[ 2017 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Tartaglia Aneuro
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Daniele Sepe
Album:
Oltre
Recensione
L’ultimo album dei Tartaglia Aneuro è Oltre. Il titolo del disco è un invito a non fermarsi alla superficialità delle cose. I pezzi (11) rimandano a luoghi esotici, ad una spiaggia, al mare. Il singolo Oltreche dà il nome all’album è rilassante, ma incita l’ascoltatore a superare, andare appunto oltre l’ignoto, oltre l’effimero. Sacc arò aggia ij: so dove andare, so dove andare per poter campare. Il disco è anche ironico, come si evince dal secondo pezzo O’ lion, in cui l’animale ten l’Iphone. Il leone passa anche la giornata davanti alla televisione, è addirittura mbriac.
Oltre vanta collaborazioni con Daniele Sepe, O’ zulu dei 99 Posse, e Ciccio Merolla. Proprio nel pezzo... (continua)
[ 2017 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Tartaglia Aneuro
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Daniele Sepe
Album:
Oltre
Recensione
L’ultimo album dei Tartaglia Aneuro è Oltre. Il titolo del disco è un invito a non fermarsi alla superficialità delle cose. I pezzi (11) rimandano a luoghi esotici, ad una spiaggia, al mare. Il singolo Oltreche dà il nome all’album è rilassante, ma incita l’ascoltatore a superare, andare appunto oltre l’ignoto, oltre l’effimero. Sacc arò aggia ij: so dove andare, so dove andare per poter campare. Il disco è anche ironico, come si evince dal secondo pezzo O’ lion, in cui l’animale ten l’Iphone. Il leone passa anche la giornata davanti alla televisione, è addirittura mbriac.
Oltre vanta collaborazioni con Daniele Sepe, O’ zulu dei 99 Posse, e Ciccio Merolla. Proprio nel pezzo... (continua)
Stanne sempe pront llà song e zucasang [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/11/2020 - 23:50
Wielki wybuch
[2020]
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Inedito,
eseguito dall'autore sul liuto rinascimentale nel ottobre del 2020.
Trascritto a orecchio da YT.
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Inedito,
eseguito dall'autore sul liuto rinascimentale nel ottobre del 2020.
Trascritto a orecchio da YT.
Wielki Wybuch złączył nas na wieki
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 12/11/2020 - 21:57
Manifiesto
SIETE DEI GRANDI!!! TROVO SEMPRE TUTTI I TESTI CHE STO CERCANDO!!! PURE MANIFIESTO IN FINLANDESE!!!
12/11/2020 - 20:09
Bella Ciao
anonimo
73. Белла Чао / Bella chao (Traduzione kazaka: Rustem Kill (L. Trans.)
73. Белла Чао / Bella chao (Kazakh translation: Rustem Kill (L. Trans.)
Note. The following Kazakh translation is given in Cyrillic characters, that kept its official status in Kazakhstan in Soviet times and until 2018. Since 2018, the Kazakh language is officially written in Latin characters (see transcription); nevertheless, Cyrillic characters are still used currently.
Nota. La seguente traduzione kazaka è in caratteri cirillici, che hanno avuto status ufficiale in Kazakhstan durante il periodo sovietico e fino al 2018. A partire dal 2018, la lingua kazaka è ufficialmente scritta in caratteri latini (v. trascrizione); ciononostante, i caratteri cirillici sono ancora usati comunemente.
73. Белла Чао / Bella chao (Kazakh translation: Rustem Kill (L. Trans.)
Note. The following Kazakh translation is given in Cyrillic characters, that kept its official status in Kazakhstan in Soviet times and until 2018. Since 2018, the Kazakh language is officially written in Latin characters (see transcription); nevertheless, Cyrillic characters are still used currently.
Nota. La seguente traduzione kazaka è in caratteri cirillici, che hanno avuto status ufficiale in Kazakhstan durante il periodo sovietico e fino al 2018. A partire dal 2018, la lingua kazaka è ufficialmente scritta in caratteri latini (v. trascrizione); ciononostante, i caratteri cirillici sono ancora usati comunemente.
Бір күні ұйқымнан оянып кеттім [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 12/11/2020 - 11:47
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dall'album "L’Ultima Casa Accogliente"
«Ho scritto questa canzone dopo aver visto Storia di Filomena e Antonio, bellissimo documentario di Antonello Branca, del ’76, su una coppia di giovani tossicodipendenti. Il brano narra una storia che mi sono immaginato pensando a Filomena, ma che non parla di lei. Semmai parla di un corpo femminile che non sempre è una casa accogliente, e di droga, di aborto, di ciclo mestruale, di cose di cui non si può parlare a causa di dogmi che qui scardiniamo.
A proposito dell’aborto ci tengo a dire che non è affrontato in quanto questione morale. Ciò che diciamo è che una donna che decide di abortire può essere considerata al pari di Gesù, perché lì c’è un certo tipo di martirio: è una provocazione, ovviamente, e pazienza se qualcuno sentendola s’incazzerà. Poi alla fine sì, si sente la voce di Filomena, donna vessata dai genitori e da un paesino... (continua)