Barabba
Indulgi all'odio, alla divisione, mentre la tua testa non ce la fa più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/1/2020 - 23:11
Bella Ciao
anonimo
3a. La "Bella Ciao del femminicidio"
3a. The "femicide's Bella Ciao"
Versione contro il femminicidio del coro delle Mondine di Porporana, Ferrara.
Calendario civile (2019)
3a. The "femicide's Bella Ciao"
Versione contro il femminicidio del coro delle Mondine di Porporana, Ferrara.
Calendario civile (2019)
BELLA CIAO DEL FEMMINICIDIO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/1/2020 - 19:52
Tempo di virgole
2004
Album: Bonora
Album: Bonora
È un tempo di virgole
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/1/2020 - 18:42
Filo spinato
Nude (2015)
Filo spinato corre sul confine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/1/2020 - 14:31
Bellemilia
Bisogna vivere (2013)
feat. coro della chiesa di Poggio Renatico
feat. coro della chiesa di Poggio Renatico
BELLEMILIA
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/1/2020 - 13:32
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
ROMENO / ROMANIAN / ROUMAIN / ROMANIA [2]
Versione romena di Liana (L. Trans.)
Romanian version by Liana (L. Trans.)
Version roumaine de Liana (L. Trans.)
Lianan tuntematon romaniankielinen käännös (L. Trans.)
Versione romena di Liana (L. Trans.)
Romanian version by Liana (L. Trans.)
Version roumaine de Liana (L. Trans.)
Lianan tuntematon romaniankielinen käännös (L. Trans.)
AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/1/2020 - 13:24
Non mi rappresentate
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Cadono i governi come fossero birilli,
(continua)
(continua)
inviata da Daniela -k.d.- 15/1/2020 - 11:19
Maria coraggio
Il video è un capolavoro e la canzone è da brividi. Conoscendo i fatti cui rende omaggio il suo valore cresce esponenzialmente. Pochi cazzi, i Litfiba (tra luci e ombre) sono il miglior gruppo italiano mainstream del panorama attuale.
truejustice2013@yahoo.it 15/1/2020 - 08:40
薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]
metroandro (L. Trans)
ROMEO AND JULIET IN SARAJEVO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/1/2020 - 08:03
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
PROPOSTA DI MODIFICA AL TESTO
di Alberto Musmeci
Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
di Alberto Musmeci
Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
MALARAZZA
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Musmeci 14/1/2020 - 12:14
Filastrocca di un piatto di plastica
I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura, una guerra.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)
Di plastica un piatto
(continua)
(continua)
inviata da River 14/1/2020 - 09:31
Percorsi:
Guerra alla Terra
Pippo non lo sa
Mio papà mi ricordava che " Pippo non lo sa " a Milano voleva dileggiare i " Mosquito " che volavano sul nord Italia ...
Claudio Ascari 13/1/2020 - 22:07
Spielzeugland
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986
Dialogue Maïeutique
Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (continua)
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986
Dialogue Maïeutique
Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (continua)
AU PAYS DES JOUETS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/1/2020 - 18:13
Ai mamà
QUANDO LO STATO SI AUTOASSOLVE: NESSUN COLPEVOLE PER LA MORTE INGIUSTA DI REMY FRAISSE
(Gianni Sartori)
L'8 gennaio i magistrati della corte d'appello di Tolosa responsabili dell'inchiesta sulla morte di Remy Fraisse hanno stabilito che nessuno doveva essere perseguito per il tragico evento. Il giovane militante ecologista – 21 anni - era rimasto ucciso da una granata esplosiva nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014 mentre protestava contro la costruzione di una diga a Sivens (Tarn). Nonostante le richieste in tal senso degli avvocati della famiglia di Remy, i giudici hanno sostanzialmente evitato di procedere ad una nuova ricostruzione dei fatti e di interrogare il prefetto in proposito. Un “non-luogo a procedere” nei confronti del gendarme responsabile (con cui si confermano e sottoscrivono le conclusioni a cui era giunto il giudice nel gennaio 2018) che chiude definitivamente... (continua)
Gianni Sartori 13/1/2020 - 17:55
Työttömän Valssi (Come Around Again Waltz)
WALTZ OF AN UNEMPLOYED MAN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/1/2020 - 14:46
A Gaza
2014
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (continua)
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (continua)
Ecco, se mi adattassi a una poesia ragionevole,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 09:30
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 06:11
Percorsi:
Che Guevara, Pena di morte: omicidio del potere
Manifesto
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Black bloc sulla strada
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Santi 13/1/2020 - 04:52
Percorsi:
Genova - G8
Non mi faccio comandare
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Non mi faccio comandare da un americano
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Santi 13/1/2020 - 04:44
Κι εσύ λαέ βασανισμένε (Μη ξεχνάς τον Ωρωπό)
46 anni dall'evento e 8 dall'ultimo post:
Riccardo Gullotta 12/1/2020 - 23:56
I nidi degli uccelli
da Ferite & Feritoie (2019)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
Io ricordo il cielo stellato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/1/2020 - 18:37
Percorsi:
Campi di sterminio
Per questo mi chiamo Giovanni
da Ferite & Feritoie (2019)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Per questo mi chiamo Giovanni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/1/2020 - 18:29
Percorsi:
Mafia e mafie
Lilie
Before he closed the gate, he attired in steel and blown off candles,
(continua)
(continua)
inviata da Edvard Sidoryk 12/1/2020 - 16:32
Italiella
Per Antonino.
Credo che il modo dire risalga alla seconda guerra punica, quando Capua (l'attuale Santa Maria Capua Vetere) si alleò con i Cartaginesi, subito dopo la battaglia di Canne (216 a. C.). In quel periodo Capua battè una moneta propria, che recava impresso il nome della città (KAPU), in alfabeto osco e con scrittura retrograda.
Ma già nel 211 Annibale e i cartaginesi levarono le tende e Capua venne riconquistata dai Romani. (it.wikipedia)
Sicchè per "moneta cartaginese" credo s'intenda una moneta senza valore, vista la fortuna che ebbe il KAPU...
Spero che sia l'interpretazione corretta.
Saluti
Credo che il modo dire risalga alla seconda guerra punica, quando Capua (l'attuale Santa Maria Capua Vetere) si alleò con i Cartaginesi, subito dopo la battaglia di Canne (216 a. C.). In quel periodo Capua battè una moneta propria, che recava impresso il nome della città (KAPU), in alfabeto osco e con scrittura retrograda.
Ma già nel 211 Annibale e i cartaginesi levarono le tende e Capua venne riconquistata dai Romani. (it.wikipedia)
Sicchè per "moneta cartaginese" credo s'intenda una moneta senza valore, vista la fortuna che ebbe il KAPU...
Spero che sia l'interpretazione corretta.
Saluti
B.B. 12/1/2020 - 13:15
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
anonimo
tratta da Il Deposito
DIO DEL CIELO SE FOSSI UNA RONDINELLA
(continua)
(continua)
12/1/2020 - 11:43
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Album: Qui e ora
Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?
Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.
ondarock