Canto de’ malavita
Mejo sarebbe ch'io nun t'ammassi mejo che te scordassi finchè non sorto de qui
19/9/2019 - 22:58
Canzone della marcia della pace
Ho riattribuito questa storica canzone alla sua prima interprete Maria Monti. Originariamente era attribuita a Cantacronache ma non l'ho trovata in nessuno degli LP del gruppo. Se qualcuno ne sa di più possiamo sempre cambiare di nuovo.
Lorenzo 19/9/2019 - 22:39
Birdy [Slow Marimbas]
[1984]
Slow Marimbas
Movie / Film / Elokuva :
Alan Parker
Birdy / Birdy- Le ali della libertà
Music / Musica / Musique / Sävel:
Peter Gabriel
E’ la traccia #8 della colonna sonora di Birdy.
da wikipedia
Al Columbato è un reduce della guerra in Vietnam, dove ha riportato numerose ferite tra cui varie ustioni al viso. Durante la convalescenza gli viene richiesto di presenziare in un ospedale psichiatrico militare dove da tempo è ricoverato il suo amico di infanzia Birdy, anch'egli militare in Vietnam, chiamato così per la sua passione per il volo e i volatili.
Birdy è ridotto ad uno stato schizofrenico e chiuso in un silenzio catatonico a causa degli orrori della guerra. Così il dottor Weiss, lo psichiatra militare che lo ha in cura, spera che la vicinanza di Al possa in qualche modo giovargli.
I due erano diventati amici nei primi anni sessanta nei sobborghi poveri di Filadelfia;... (continua)
Slow Marimbas
Movie / Film / Elokuva :
Alan Parker
Birdy / Birdy- Le ali della libertà
Music / Musica / Musique / Sävel:
Peter Gabriel
E’ la traccia #8 della colonna sonora di Birdy.
da wikipedia
Al Columbato è un reduce della guerra in Vietnam, dove ha riportato numerose ferite tra cui varie ustioni al viso. Durante la convalescenza gli viene richiesto di presenziare in un ospedale psichiatrico militare dove da tempo è ricoverato il suo amico di infanzia Birdy, anch'egli militare in Vietnam, chiamato così per la sua passione per il volo e i volatili.
Birdy è ridotto ad uno stato schizofrenico e chiuso in un silenzio catatonico a causa degli orrori della guerra. Così il dottor Weiss, lo psichiatra militare che lo ha in cura, spera che la vicinanza di Al possa in qualche modo giovargli.
I due erano diventati amici nei primi anni sessanta nei sobborghi poveri di Filadelfia;... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 19/9/2019 - 20:12
Maria Monti: I Camaleonti
[1974]
Scritta e composta da Gino Negri (1919-1991), pianista e compositore lombardo.
Nell'album di Maria Monti intitolato "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
Scritta e composta da Gino Negri (1919-1991), pianista e compositore lombardo.
Nell'album di Maria Monti intitolato "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
C'erano una volta i camaleonti
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/9/2019 - 20:10
Dove
[1974]
Testo di Maria Monti
Musica di Alvin Curran, compositore statunitense, residente per molto tempo in Italia, cofondatore del gruppo di free improvisation romano Musica Elettronica Viva.
Nell'album "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
Testo di Maria Monti
Musica di Alvin Curran, compositore statunitense, residente per molto tempo in Italia, cofondatore del gruppo di free improvisation romano Musica Elettronica Viva.
Nell'album "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
C'è un posto dove dicono sempre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/9/2019 - 19:17
Warpainting
(2008)
Album Burning Circles in the Sky
Album Burning Circles in the Sky
Cast away across this ancient land
(continua)
(continua)
19/9/2019 - 16:45
L'Internationale
CINESE ANTICO [VII-II secolo a.C.] / OLD CHINESE [7th to 2nd century b.C.]
"Old Chinese is the ancestor of all modern Chinese dialects, which was spoken in the 7th to 2nd century BC (during the Spring and Autumn Periods, and the Warring States Period). Unlike Middle Chinese, there are many different reconstructions in Old Chinese as scholars are unable to reach a consensus, even though scholars have worked on Old Chinese for the last century. This is due to the limited amount of evidence available such as rhyming patterns in the Book of Poetry (Shijing)." - John Williams
Per quanto possa sembrare incredibile, fin dagli anni '30 del XX secolo i sinologi (e mi riferisco in particolare allo svedese Bernhard Karlgren) portano avanti sistematici tentativi di ricostruzione del cinese antico, vale a dire -in linea di massima- la lingua scritta e parlata tra il cosiddetto “Periodo dell'Autunno... (continua)
"Old Chinese is the ancestor of all modern Chinese dialects, which was spoken in the 7th to 2nd century BC (during the Spring and Autumn Periods, and the Warring States Period). Unlike Middle Chinese, there are many different reconstructions in Old Chinese as scholars are unable to reach a consensus, even though scholars have worked on Old Chinese for the last century. This is due to the limited amount of evidence available such as rhyming patterns in the Book of Poetry (Shijing)." - John Williams
Per quanto possa sembrare incredibile, fin dagli anni '30 del XX secolo i sinologi (e mi riferisco in particolare allo svedese Bernhard Karlgren) portano avanti sistematici tentativi di ricostruzione del cinese antico, vale a dire -in linea di massima- la lingua scritta e parlata tra il cosiddetto “Periodo dell'Autunno... (continua)
[ qɯ:l ɂslɯ ra:wɂ gro:ns qaŋ grɯb mlans gʷa:ɂ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2019 - 05:11
Le Ciel de Lucanie
Le Ciel de Lucanie
Lettre de prison 42
26 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Alors, Lucien l’âne mon ami, à la fin de juillet, à peu près au temps où les étoiles filent tout au travers du ciel d’été, Carlo Levi envoie une lettre à sa mère, une lettre banale, une lettre comme à l’ordinaire, de sa prison romaine de Regina Coeli – la Reine des Cieux, qui le tient entre ses serres depuis des jours et des jours. Cette lettre, c’est la dernière qu’il écrit depuis cette cellule où il vit en isolement, mais il ne le sait pas encore. Ainsi, c’est la lettre finale et elle n’a pas les allures d’un conclusion. C’est un arrêt brutal.
Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’est-ce que ça peut faire qu’elle ne soit pas une lettre conclusive et d’ailleurs, y aura -t-il une conclusion ?
Oh, dit Marco Valdo M.I., une conclusion proprement dite, il n’y en aura pas. Mais une suite, oui et quelle suite ! Elle... (continua)
Lettre de prison 42
26 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Alors, Lucien l’âne mon ami, à la fin de juillet, à peu près au temps où les étoiles filent tout au travers du ciel d’été, Carlo Levi envoie une lettre à sa mère, une lettre banale, une lettre comme à l’ordinaire, de sa prison romaine de Regina Coeli – la Reine des Cieux, qui le tient entre ses serres depuis des jours et des jours. Cette lettre, c’est la dernière qu’il écrit depuis cette cellule où il vit en isolement, mais il ne le sait pas encore. Ainsi, c’est la lettre finale et elle n’a pas les allures d’un conclusion. C’est un arrêt brutal.
Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’est-ce que ça peut faire qu’elle ne soit pas une lettre conclusive et d’ailleurs, y aura -t-il une conclusion ?
Oh, dit Marco Valdo M.I., une conclusion proprement dite, il n’y en aura pas. Mais une suite, oui et quelle suite ! Elle... (continua)
Les grands peintres étrangers
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/9/2019 - 22:34
Botas (dais asko)
[1987]
Dal disco d'esordio, "No hay opción"
Dal disco d'esordio, "No hay opción"
Los sistemas militares
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2019 - 22:10
Guerra colonial
[1990]
Nell'album eponimo d'esordio di questa punk band portoghese, attiva tra il 1988 ed il 1994.
"Sejam quais forem as dificuldades que se nos deparem no nosso caminho e os sacrifícios que se nos imponham a vencê-las, não vejo outra atitude que não seja a decisão de continuar. Esta decisão é imperativo da consciência nacional que eu sinto em uníssono com os encarregados defender lá longe pelas armas a terra da Pátria. Esta decisão é-nos imposta por todos quantos, brancos, pretos ou mestiços, mourejando, lutando, morrendo ou vendo despedaçar os seus, autenticam pelo seu mesmo martírio que Angola é terra de Portugal.
António de Oliveira Salazar - O Ultramar Português e a ONU. Discurso proferido na sessão extraordinária da Assembleia Nacional, em 30 de Junho de 1961
Nell'album eponimo d'esordio di questa punk band portoghese, attiva tra il 1988 ed il 1994.
"Sejam quais forem as dificuldades que se nos deparem no nosso caminho e os sacrifícios que se nos imponham a vencê-las, não vejo outra atitude que não seja a decisão de continuar. Esta decisão é imperativo da consciência nacional que eu sinto em uníssono com os encarregados defender lá longe pelas armas a terra da Pátria. Esta decisão é-nos imposta por todos quantos, brancos, pretos ou mestiços, mourejando, lutando, morrendo ou vendo despedaçar os seus, autenticam pelo seu mesmo martírio que Angola é terra de Portugal.
António de Oliveira Salazar - O Ultramar Português e a ONU. Discurso proferido na sessão extraordinária da Assembleia Nacional, em 30 de Junho de 1961
Os soldados todos em formação
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2019 - 21:48
Preghiera dei partigiani
anonimo
A distanza di tanti anni dall'inserimento di questa pagina da parte del compianto Autore purtroppo nessuna aggiunta al testo della canzone e pochi anche i commenti (oltre a quello "criptico" dello scrivente) che hanno riguardato solo marginalmente l'argomento.
Vorrei quindi provare ad inserire qualche altro elemento sperando di suscitare l'interesse e contributi sia dei collaboratori sia dei lettori del sito in quanto mi sembra che le poche righe catturate rivelino un mondo poco o niente conosciuto.
Desidero però prima rispondere alla domanda che ha fatto Gian Piero Testa nei confronti di Lorenzo ossia se una canzone come questa ha diritto o meno di ospitalità nel sito delle canzoni contro la guerra : in realtà Lorenzo ha già risposto inserendo la canzone, mi sembra che comunque l'argomento si ponga periodicamente ed ogni volta sia necessaria una puntuale risposta al quesito. Vorrei quindi... (continua)
Vorrei quindi provare ad inserire qualche altro elemento sperando di suscitare l'interesse e contributi sia dei collaboratori sia dei lettori del sito in quanto mi sembra che le poche righe catturate rivelino un mondo poco o niente conosciuto.
Desidero però prima rispondere alla domanda che ha fatto Gian Piero Testa nei confronti di Lorenzo ossia se una canzone come questa ha diritto o meno di ospitalità nel sito delle canzoni contro la guerra : in realtà Lorenzo ha già risposto inserendo la canzone, mi sembra che comunque l'argomento si ponga periodicamente ed ogni volta sia necessaria una puntuale risposta al quesito. Vorrei quindi... (continua)
18/9/2019 - 21:46
Promessa a Bisagno
anonimo
Dalla pubblicazione "Sognando la pace" di Maria Marchetti, Biblioteca Civica di Santa Margherita, 2005
Quali sono i valori che la Resistenza può trasmettere ancora oggi ai nostri giovani?
I partigiani hanno offerto il loro sacrificio per dare al nostro paese la libertà, una democrazia nuova, il rispetto verso la persona umana.
1 nostri giovani dovrebbero pensare e far tesoro di questi valori perché oggi per loro la vita è abbastanza facile, ma purtroppo bisogna ricordarsi di quel periodo, di quei sacrifici e di quei giovani di allora, affinché certe cose non si verifichino più. Così come non devono più esistere i campi di concentramento e le sopraffazioni, tipiche delle dittature.
Quindi mi pare che questo sia il messaggio da dare loro: occorre dignità, democrazia, libertà, e impegno costante e non bisogna dimenticare mai quello che quei ragazzi di allora fecero per donarci una vita più tranquilla e serena.
Quali sono i valori che la Resistenza può trasmettere ancora oggi ai nostri giovani?
I partigiani hanno offerto il loro sacrificio per dare al nostro paese la libertà, una democrazia nuova, il rispetto verso la persona umana.
1 nostri giovani dovrebbero pensare e far tesoro di questi valori perché oggi per loro la vita è abbastanza facile, ma purtroppo bisogna ricordarsi di quel periodo, di quei sacrifici e di quei giovani di allora, affinché certe cose non si verifichino più. Così come non devono più esistere i campi di concentramento e le sopraffazioni, tipiche delle dittature.
Quindi mi pare che questo sia il messaggio da dare loro: occorre dignità, democrazia, libertà, e impegno costante e non bisogna dimenticare mai quello che quei ragazzi di allora fecero per donarci una vita più tranquilla e serena.
Libertà libertà
(continua)
(continua)
inviata da gianfranco 18/9/2019 - 14:00
Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"
... non dimentichiamo gli ebrei eliminati in massa dai sovietici (cosa che sicuramente alimentò la cattiva coscienza del regime) anche dopo la seconda guerra mondiale, come racconta Golda Meir ...
Franco UGOLINI 18/9/2019 - 09:42
Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Album: Jugulator
Let me out
(continua)
(continua)
18/9/2019 - 02:36
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Inka Lied [El Condor pasa]
Parole della poesia di Edward Stachura scritta sulle note di "El condor pasa"
Musica tradizionale peruviana
Nel repertorio di diversi artisti polacchi: SDM, Jan Kondrak, Bartosz Kalinowski, Sławomir Zygmunt e altri.
Il testo da https://www.tekstowo.pl/piosenka,edwar...
Nell'interpretazione di Organek durante la serata "Wszystko jest poezja" (Tutto è poesia) dedicata alla memoria del poeta polacco. L'evento aveva luogo nell'Aula del Politecnico Varsaviano il 19 febbraio 2015.
https://www.youtube.com/watch?v=Te2o5x5Sozc
Musica tradizionale peruviana
Nel repertorio di diversi artisti polacchi: SDM, Jan Kondrak, Bartosz Kalinowski, Sławomir Zygmunt e altri.
Il testo da https://www.tekstowo.pl/piosenka,edwar...
Nell'interpretazione di Organek durante la serata "Wszystko jest poezja" (Tutto è poesia) dedicata alla memoria del poeta polacco. L'evento aveva luogo nell'Aula del Politecnico Varsaviano il 19 febbraio 2015.
https://www.youtube.com/watch?v=Te2o5x5Sozc
WĘDRÓWKĄ ŻYCIE JEST CZŁOWIEKA (WĘDRÓWKĄ JEDNĄ ŻYCIE JEST CZŁOWIEKA)
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 16/9/2019 - 22:57
Perdimos
La verdadera historia detrás de "Perdimos"
Non una canzone sulla storia della repressione in Argentina, ma il racconto di un attacco fascista subìto dal gruppo...
da Satélite-in-Blog
Es una de las pocas canciones “testimoniales” de Satélite Kingston sobre Satélite Kingston. O la única. Aunque, por cierto, no es muy literal que digamos. Pero sí que fue escrita a partir de un hecho puntual en nuestra historia como banda.
“Perdimos” es el sexto track de nuestro tercer disco, titulado “Algo tiene que pasar”, publicado en 2006. El disco y la canción fueron producidos por Flavio Cianciarulo, de los Fabulosos Cadillacs, con edición en Argentina (Scatter) y Brasil (Radiola; en este caso con un arte de tapa diferente).
La letra pinta la escena dolorosa de una especie de patrulla derrotada de manera contundente en alguna batalla sin duda desigual. Fue escrita de principio a fin en pocos minutos,... (continua)
Non una canzone sulla storia della repressione in Argentina, ma il racconto di un attacco fascista subìto dal gruppo...
da Satélite-in-Blog
Es una de las pocas canciones “testimoniales” de Satélite Kingston sobre Satélite Kingston. O la única. Aunque, por cierto, no es muy literal que digamos. Pero sí que fue escrita a partir de un hecho puntual en nuestra historia como banda.
“Perdimos” es el sexto track de nuestro tercer disco, titulado “Algo tiene que pasar”, publicado en 2006. El disco y la canción fueron producidos por Flavio Cianciarulo, de los Fabulosos Cadillacs, con edición en Argentina (Scatter) y Brasil (Radiola; en este caso con un arte de tapa diferente).
La letra pinta la escena dolorosa de una especie de patrulla derrotada de manera contundente en alguna batalla sin duda desigual. Fue escrita de principio a fin en pocos minutos,... (continua)
B.B. 16/9/2019 - 22:10
Das letzte Kapitel, oder Die Weltregierung
Pure questa poesia andrebbe ricondotta al suo autore, dato oltre tutto che Holger Münzer non ne fu il primo interprete, bensì Will Elfes nel 1970, nel suo album "Will Elfes Singt Kästner"...
B.B. 15/9/2019 - 20:26
La Ballata della Soda (Vai, vai..)
(2019)
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
Era il 1912 quando il belga
(continua)
(continua)
15/9/2019 - 19:29
Percorsi:
Guerra alla Terra
Kennst du das Land, wo die Kanonen blühn?
Anche questo brano fu inciso da Ernst Busch, su musica di Günther Freundlich, già nei primi anni 60.
Quindi credo che oggi andrebbe piuttosto attribuito al suo autore, Erich Kästner...
Quindi credo che oggi andrebbe piuttosto attribuito al suo autore, Erich Kästner...
B.B. 15/9/2019 - 18:14
Sergeant Waurich
L'interpretazione di Ernst Busch su musica di Hanns Eisler risale al 1969.
Forse il brano andrebbe oggi più correttamente attibuito al suo autore, Erich Kästner...
Forse il brano andrebbe oggi più correttamente attibuito al suo autore, Erich Kästner...
B.B. 15/9/2019 - 18:10
Laredo Rose
Una canzone di emigrazione e prostituzione fra Messico e Texas. È raro che alle prostitute venga riconoscuta tanta dignità.
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Laredo rose, your garden has a scent of cheap perfume.
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 15/9/2019 - 15:58
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
Da italo-greco ho voluto percorrere a piedi quelle montagne meravigliose del Pindo (oggi Parco Nazionale), dove i poveri alpini della Julia furono mandati allo sbaraglio per un' assurda, totalmente ingiusta guerra d' aggressione.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Silver 15/9/2019 - 12:18
Skala
[2014]
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Idę drogą
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 14/9/2019 - 23:52
Cans
Una bellissima canzone sulle giornate di un barbone
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
homeless, helpless, hopeless
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 14/9/2019 - 22:41
Épique Époque
Épique Époque
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (continua)
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (continua)
Ces filles que l’on met
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/9/2019 - 22:05
Morire così, di primavera
È la primavera fra noi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/9/2019 - 20:53
Me gustan los estudiantes
Vi ricordo che Carmelita Gadaleta nel maggio del 1975 ne ha registrato una versione in italiano (tradotta da Eugenio Gadaleta) nel suo LP "Una canzone coltello": "evviva per gli studenti, non li spaventa il piombo o anche altra strategia...evviva per gli studenti: ruggiscono come il vento
quando ce l'hanno piene di preti e reggimenti...evviva per gli studenti pronti sempre alla battaglia contro chi chiama grano
quello che invece è paglia..."
quando ce l'hanno piene di preti e reggimenti...evviva per gli studenti pronti sempre alla battaglia contro chi chiama grano
quello che invece è paglia..."
Flavio Poltronieri 14/9/2019 - 18:38
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