Asimbonanga (Mandela)
Addio a Johnny Clegg
(ANSA) - ROMA, 16 LUG - Addio a Johnny Clegg. Il musicista, antropologo e ballerino sudafricano è morto a 66 anni, dopo una battaglia contro il cancro al pancreas. Il suo manager, Roddy Quin - riferisce l'Associated Press - ha annunciato che Clegg si è spento serenamente nella sua casa di Johannesburg.
Soprannominato 'lo Zulu bianco', Clegg ha raggiunto il successo internazionale schierandosi con i diritti dei neri e contro le barriere razziali imposte dall'apartheid, mescolando influenze zulu con lo stile del pop britannico. Uno dei suoi brani più noti è Asimbonanga, "non l'abbiamo mai visto" in lingua zulu: un riferimento al fatto che in Sudafrica il regime dell'apartheid vietava la pubblicazione della prigionia di Nelson Mandela. Nel 2008 aveva partecipato a Londra al grande concerto per i 90 anni del leader sudafricano.
"La parte più dura del mio viaggio - aveva dichiarato Clegg a dicembre al canale news sudafricano eNCA - sarà nei prossimi due anni".
(ANSA) - ROMA, 16 LUG - Addio a Johnny Clegg. Il musicista, antropologo e ballerino sudafricano è morto a 66 anni, dopo una battaglia contro il cancro al pancreas. Il suo manager, Roddy Quin - riferisce l'Associated Press - ha annunciato che Clegg si è spento serenamente nella sua casa di Johannesburg.
Soprannominato 'lo Zulu bianco', Clegg ha raggiunto il successo internazionale schierandosi con i diritti dei neri e contro le barriere razziali imposte dall'apartheid, mescolando influenze zulu con lo stile del pop britannico. Uno dei suoi brani più noti è Asimbonanga, "non l'abbiamo mai visto" in lingua zulu: un riferimento al fatto che in Sudafrica il regime dell'apartheid vietava la pubblicazione della prigionia di Nelson Mandela. Nel 2008 aveva partecipato a Londra al grande concerto per i 90 anni del leader sudafricano.
"La parte più dura del mio viaggio - aveva dichiarato Clegg a dicembre al canale news sudafricano eNCA - sarà nei prossimi due anni".
17/7/2019 - 08:59
Gente che spera
Bologna, 02 luglio 2019 Il rapper J-Ax dal palco del Bologna Sonic Park ha ribadito il suo appoggio a Carola Rackete, la capitana della nave ong Sea Watch 3 attaccando il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Video
Video
17/7/2019 - 00:15
Uccidiamo il chiaro di luna
(1998)
Testo e musica di Andrea Manzo
La bellissima e malinconica Cavàrte dal fredo proposta da Flavio Poltronieri, mi ha fatto venire in mente una canzone di tutt'altro genere ma pure dedicata a Venezia.
A ritmo di ska seguendo le orme dei conterranei Pitura Freska con cui hanno spesso collaborato, i Fahrenheit 451 scrivono un canto di rabbia che prende spunto dal manifesto futurista di Marinetti (ma senza abbracciare i deliri guerrafondai dell'originale) contro lo sfruttamento della loro splendida città divenuta ormai solo un'icona turistica.
Ebbe un grande successo il video di Andrea Princivalli, un cartone animato che consta di oltre 2000 disegni realizzato senza l'ausilio di supporti digitali.
Testo e musica di Andrea Manzo
La bellissima e malinconica Cavàrte dal fredo proposta da Flavio Poltronieri, mi ha fatto venire in mente una canzone di tutt'altro genere ma pure dedicata a Venezia.
A ritmo di ska seguendo le orme dei conterranei Pitura Freska con cui hanno spesso collaborato, i Fahrenheit 451 scrivono un canto di rabbia che prende spunto dal manifesto futurista di Marinetti (ma senza abbracciare i deliri guerrafondai dell'originale) contro lo sfruttamento della loro splendida città divenuta ormai solo un'icona turistica.
Ebbe un grande successo il video di Andrea Princivalli, un cartone animato che consta di oltre 2000 disegni realizzato senza l'ausilio di supporti digitali.
Come un incanto che non si vuol spezzare
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 17/7/2019 - 00:03
L'anno che verrà
grazie per creando questa descrizione e traduzione di questa canzone bellissima. Questa canzone mi piace molto. Devo ammettere che non capisco tutto, ma mi piace lo stesso. L'unica problema del descrizione e' la traduzione in inglese. Se vuoi, posso fare qualche suggerimenti per ammegliorarla. Sono americano di origine italiano, mi piace molto tradurre le canzone italiane alla mia lingua materna. Grazie.
Bernard Catalinotto 17/7/2019 - 00:03
Cavàrte dal fredo
Più della celebèrrima "Venezia" di Guccini (il cui testo però è di Gian Piero Alloisio), "Cavàrte dal fredo" è la stupenda narrazione poetica dell'ordinario degrado mentale e fisico della città lagunare (in questo caso siamo nel 1966). E' stata anche riarrangiata nel 1992 dai Calicanto nel loro cd "Carta del Navegar Pitoresco" con l'omissione delle strofe 2 - 6 - 7 e leggere variazioni testuali.
Cavarte dal fredo, da l'umidità
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 16/7/2019 - 20:58
Der Hennengeier (Südtirol)
[2013]
Album: Hoffnungsstur
Album: Hoffnungsstur
Bei vielen sitzt der Arsch viel zu nah an Kopf und Hirn
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 16/7/2019 - 14:54
Willy IV (2001/02)
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: vaterland live 01/02
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: vaterland live 01/02
Es tut mir leid Willy, dass ich dich noch einmal belästigen muss, in deiner wohlverdienten, ewigen Ruhe. Aber es brennt mir halt so viel auf der Seele, und die Gespräche mit dir waren immer so schön unbesonnen, so gar nicht politisch korrekt.
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 16/7/2019 - 14:15
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
The Patriot’s Dream
[1972]
Parole e musica di Gordon Lightfoot
Nell'album intitolato "Don Quixote"
Un'altra misconosciuta e formidabile canzone contro la guerra, contro la letale menzogna della Patria che funziona sempre e che da sempre miete milioni e milioni di vite...
Parole e musica di Gordon Lightfoot
Nell'album intitolato "Don Quixote"
Un'altra misconosciuta e formidabile canzone contro la guerra, contro la letale menzogna della Patria che funziona sempre e che da sempre miete milioni e milioni di vite...
The songs of the wars are as old as the hills
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2019 - 22:40
Sit Down Young Stranger
[1969]
Parole e musica di Gordon Lightfoot
La title track dell'album pubblicato nel 1970 che venne poi subito reintitolato "If You Could Read My Mind", a causa del grande successo di quest'altra canzone.
"Sit Down Young Stranger" è una canzone bellissima ma complessa e per questo ci è finora sfuggita come autentica ed imprescindibile CCG/AWS... Racconta di un dialogo serrato e difficile tra un giovane, che da poco ha fatto ritorno a casa, e i suoi genitori, manifestamente ostili alle scelte del figlio, tanto da considerarlo uno straniero. I genitori sono un padre e una madre come tanti, lui burbero e pratico, lei amorevole e silenziosa, soggetta al marito... Entrambi vorrebbero un futuro regolare e di successo per il proprio figlio, che invece è un idealista che ha per giunto scelto di disertare per non andare a combattere in Vietnam, e si è rifugiato per parecchio tempo all'estero, forse... (continua)
Parole e musica di Gordon Lightfoot
La title track dell'album pubblicato nel 1970 che venne poi subito reintitolato "If You Could Read My Mind", a causa del grande successo di quest'altra canzone.
"Sit Down Young Stranger" è una canzone bellissima ma complessa e per questo ci è finora sfuggita come autentica ed imprescindibile CCG/AWS... Racconta di un dialogo serrato e difficile tra un giovane, che da poco ha fatto ritorno a casa, e i suoi genitori, manifestamente ostili alle scelte del figlio, tanto da considerarlo uno straniero. I genitori sono un padre e una madre come tanti, lui burbero e pratico, lei amorevole e silenziosa, soggetta al marito... Entrambi vorrebbero un futuro regolare e di successo per il proprio figlio, che invece è un idealista che ha per giunto scelto di disertare per non andare a combattere in Vietnam, e si è rifugiato per parecchio tempo all'estero, forse... (continua)
I'm standing' at the doorway, my head bowed in my hands
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/7/2019 - 22:23
Sturmbannführer Meier
[1989]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Stilles Glück, trautes Heim
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Stilles Glück, trautes Heim
"Das war aber wirklich höchste Zeit",
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 15/7/2019 - 21:23
Guttiland
Neulich träumte mir, ich wär’ beim AC/DC-Coverband-Event,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 15/7/2019 - 21:07
Absurdistan
[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Konstantin Wecker
Album / Albumi: Wut und Zärtlichkeit
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Konstantin Wecker
Album / Albumi: Wut und Zärtlichkeit
Hab keine Lust mehr, der Nörgler zu sein,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 15/7/2019 - 20:56
Casey Jones, the Union Scab
Here's an audio link to Rune Lindström's Swedish version of the song performed by Mora Träsk (Mora Lake) on their 1979 album Joe Hills sånger (Joe Hill's songs):
Juha Rämö 15/7/2019 - 10:42
Vaterland Nr.2 (2001)
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: vaterland
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: vaterland
Was ist das nur, ein Vaterland -
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 14/7/2019 - 22:17
Vaterland
[1979]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Live
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Live
Vata, is des wirklich wahr,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 14/7/2019 - 22:10
Alma Mater
[1963]
Scritta da Jerry Powell e Michael McWhinney
Nell'album "Singin' Our Mind"
Credo si tratti di una parodia di una qualche marcetta militare stile West Point, o sudista...
Parodia, che il testo fa riferimento ai cosiddetti "Ole Miss riot of 1962", o "Battle of Oxford", quando nel settembre del 1962 il governo federale statunitense dovette intervenire all'Università del Mississippi per consentire a James Meredith, studente di colore, di accedere al campus. I segregazionisti, spalleggiati dal governatore democratico, ma razzista, Ross Barnett, tentarono di impedire al "negro" di entrare nell'Università e negli scontri si registrarono due morti (un giornalista francese e un giovane bianco, entrambi assassinati con colpi a bruciapelo) e centinaia di feriti.
The Mitchell Trio had its beginning when we were still in College, and we found that in traveling throughout the Country, and singing... (continua)
Scritta da Jerry Powell e Michael McWhinney
Nell'album "Singin' Our Mind"
Credo si tratti di una parodia di una qualche marcetta militare stile West Point, o sudista...
Parodia, che il testo fa riferimento ai cosiddetti "Ole Miss riot of 1962", o "Battle of Oxford", quando nel settembre del 1962 il governo federale statunitense dovette intervenire all'Università del Mississippi per consentire a James Meredith, studente di colore, di accedere al campus. I segregazionisti, spalleggiati dal governatore democratico, ma razzista, Ross Barnett, tentarono di impedire al "negro" di entrare nell'Università e negli scontri si registrarono due morti (un giornalista francese e un giovane bianco, entrambi assassinati con colpi a bruciapelo) e centinaia di feriti.
The Mitchell Trio had its beginning when we were still in College, and we found that in traveling throughout the Country, and singing... (continua)
Bright college years, we sing to thee
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/7/2019 - 21:17
Hambacher Wald
[2018]
The Hambach Forest, which one could call the last “primeval” forest in Central Europe, is being stubbed for Europe’s biggest climate pollutant – the Rhenish lignite mining area of RWE (Rheinisches Braunkohlerevier), in which RWE mines brown coal. Whole villages and the health of human beings are destroyed in this process.
The Hambach Forest, which one could call the last “primeval” forest in Central Europe, is being stubbed for Europe’s biggest climate pollutant – the Rhenish lignite mining area of RWE (Rheinisches Braunkohlerevier), in which RWE mines brown coal. Whole villages and the health of human beings are destroyed in this process.
Am Rande vom Nordrhein-Westfalen,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 12/7/2019 - 19:00
Percorsi:
Guerra alla Terra
Quale pianeta
2019
Tintilia gran riserva
Tintilia gran riserva
Sono in pole position sono il giovane che non credi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/7/2019 - 08:30
Percorsi:
Guerra alla Terra
Ospite
2019
Tintilia gran riserva
Tintilia gran riserva
Roma caput mundi discende dall’est
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/7/2019 - 08:27
Inno dei Prigionieri italiani di Hammerstein
Ciao a tutti.
La mia famiglia è venuta a conoscenza della sorte di mio nonno, per caso (perchè lo Stato Italiano non si è mai premurato di farci sapere!) l'anno scorso.
LEONARDO FERRANTE, nato a Sepino (CB) il 7 Maggio 1911. Fu catturato il 9 settembre del 1943 sul fronte greco. Internato ad Hammerstein stalag 2b, poi spostato in Stalag VI J Krefeld-Fichtenhain. Morì li nel 1944, per malattia, sepolto e poi spostato al Cimitero Militare Italiano d'Onore di Amburgo dove attualmente si trova.
Mio padre, dopo aver passato tutta la vita senza sapere dove fosse suo padre (dichiarato disperso) ora è ormai troppo anziano per affrontare un viaggio emotivamente e fisicamente molto pesante. Chiedo se qcuno è stato in uno di questi due campi, se lo ha conosciuto oppure un'indicazione di associazioni alle quali possa rivolgermi (es: sopravvissuti). potete scrivermi a meleferrante@gmail.com
Ringrazio per l'aiuto!
Eleonora
La mia famiglia è venuta a conoscenza della sorte di mio nonno, per caso (perchè lo Stato Italiano non si è mai premurato di farci sapere!) l'anno scorso.
LEONARDO FERRANTE, nato a Sepino (CB) il 7 Maggio 1911. Fu catturato il 9 settembre del 1943 sul fronte greco. Internato ad Hammerstein stalag 2b, poi spostato in Stalag VI J Krefeld-Fichtenhain. Morì li nel 1944, per malattia, sepolto e poi spostato al Cimitero Militare Italiano d'Onore di Amburgo dove attualmente si trova.
Mio padre, dopo aver passato tutta la vita senza sapere dove fosse suo padre (dichiarato disperso) ora è ormai troppo anziano per affrontare un viaggio emotivamente e fisicamente molto pesante. Chiedo se qcuno è stato in uno di questi due campi, se lo ha conosciuto oppure un'indicazione di associazioni alle quali possa rivolgermi (es: sopravvissuti). potete scrivermi a meleferrante@gmail.com
Ringrazio per l'aiuto!
Eleonora
Eleonora Ferrante 11/7/2019 - 20:57
Grenze
Chanson allemande – Grenze – Reinhard Mey – 1991
Dialogue Maïeutique
Il y a, Lucien l’âne mon ami, bien des chansons – allemandes, surtout, allemandes – qui parlent du mur de Berlin et de ceux qui y furent confrontés.
Oh oui, dit Lucien l’âne, et j’avais beaucoup aimé la version française de celle où Wolf Biermann met en scène François Villon sur le fameux mur et face aux gardes légèrement décontenancés ; si je me souviens bien, elle s’intitulait « Ballade auf den Dichter François Villon » – et la version française « BALLADE DU POÈTE FRANÇOIS VILLON ».
En effet, c’était une fameuse ballade, dit Marco Valdo M.I., et Wolf Biermann, à propos du mur et de tout ce qui l’entourait, était – si j’ose dire – bien placé pour en savoir. Il a écrit beaucoup de chansons dans ce contexte assez particulier. Par parenthèse, tout comme pour Reinhard Mey, Franz-Josef Degenhardt, Erich Kästner, Kurt Tucholky... (continua)
Dialogue Maïeutique
Il y a, Lucien l’âne mon ami, bien des chansons – allemandes, surtout, allemandes – qui parlent du mur de Berlin et de ceux qui y furent confrontés.
Oh oui, dit Lucien l’âne, et j’avais beaucoup aimé la version française de celle où Wolf Biermann met en scène François Villon sur le fameux mur et face aux gardes légèrement décontenancés ; si je me souviens bien, elle s’intitulait « Ballade auf den Dichter François Villon » – et la version française « BALLADE DU POÈTE FRANÇOIS VILLON ».
En effet, c’était une fameuse ballade, dit Marco Valdo M.I., et Wolf Biermann, à propos du mur et de tout ce qui l’entourait, était – si j’ose dire – bien placé pour en savoir. Il a écrit beaucoup de chansons dans ce contexte assez particulier. Par parenthèse, tout comme pour Reinhard Mey, Franz-Josef Degenhardt, Erich Kästner, Kurt Tucholky... (continua)
FRONTIÈRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/7/2019 - 20:08
Non siam più la Comune di Parigi
Nel libro 'I mei sette figli' di Alcide Cervi e Renato Nicolai, alla pagina 117 dell'edizione Editori Riuniti 1971 (ma copia conforme alla prima edizione del 1955), Lucia Sarzi insegna ad Aldo Cervi una canzone: Non siam più la comune di Parigi (ne vengono trascritti i primi quattro versi). Siamo nel novembre del 1943.
Negli atti del convegno nazionale di studi - Canzoni e Resistenza - svoltosi a Biella nel 1998, a cura di Alberto Lovatto,pubblicato nel 2001, Cesare Bermani scrive (pag. 28)"Arturo Pedroni, autore de 'La Comune di Parigi', racconta come essa venne da lui iniziata in carcere anni prima e terminata nel febbraio del 1944 a Poiano di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia; ..."
Probabilmente la Sarzi conosceva la versione ancora incompleta e quella insegnò ad Aldo Cervi nel '43.
Negli atti del convegno nazionale di studi - Canzoni e Resistenza - svoltosi a Biella nel 1998, a cura di Alberto Lovatto,pubblicato nel 2001, Cesare Bermani scrive (pag. 28)"Arturo Pedroni, autore de 'La Comune di Parigi', racconta come essa venne da lui iniziata in carcere anni prima e terminata nel febbraio del 1944 a Poiano di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia; ..."
Probabilmente la Sarzi conosceva la versione ancora incompleta e quella insegnò ad Aldo Cervi nel '43.
Francesco Giuffrida 11/7/2019 - 18:12
Libano
[2016]
Album:Col Senno Di Poi
Quando incontri la guerra, la tua vita cambia radicalmente. Tutto ciò che credevi importante perde di significato e capisci cosa conta davvero. La guerra esiste sul serio. In questo momento in molte parti del mondo, le persone cercano di sopravvivere.Il video vuole ricordarci che non si può tenere per sempre la benda sugli occhi.
Album:Col Senno Di Poi
Quando incontri la guerra, la tua vita cambia radicalmente. Tutto ciò che credevi importante perde di significato e capisci cosa conta davvero. La guerra esiste sul serio. In questo momento in molte parti del mondo, le persone cercano di sopravvivere.Il video vuole ricordarci che non si può tenere per sempre la benda sugli occhi.
Guarda laggiù cadono fiamme dal cielo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/7/2019 - 09:25
Clouds again are drawing nearer
A call for peace in times of saber rattling. The song has verses in four different European languages (en/fr/de/ru), which reflects the internationality and importance of ending the confrontation and replacing it with cooperation.
This song was published on the Album "Wo kann die Nachtigall noch singen?" (Timezoe, 2016). The sheet music of this song is available from Material (German website).
This song was published on the Album "Wo kann die Nachtigall noch singen?" (Timezoe, 2016). The sheet music of this song is available from Material (German website).
Clouds again are drawing nearer over the Atlantic Sea.
(continua)
(continua)
inviata da Krysztof Daletski 11/7/2019 - 08:26
Business Goes On As Usual
La canzone è del 1965.
Gli autori sono effettivamente Fred Hellerman e Fran Minkoff ma fu incisa per la prima volta dal Chad Mitchell Trio nel loro disco "Violets of Dawn"
Gli autori sono effettivamente Fred Hellerman e Fran Minkoff ma fu incisa per la prima volta dal Chad Mitchell Trio nel loro disco "Violets of Dawn"
B.B. 10/7/2019 - 14:17
Hijos del pueblo
”INNO ANARCHICO SPAGNOLO”: La versione (anonima) italiana pubblicata nell' “Almanacco Libertario per il 1937” di Carlo Frigerio
La seguente versione italiana apparve sull' “Almanacco Libertario per il 1937” (p. 68) stampato in Svizzera da Carlo Frigerio. Dopo le note storiche che accompagnano il canto e la riproduzione a tutta pagina dello spartito, l'Almanacco così termina: “La rivoluzione ha rimesso in voga quest'inno popolare e le note fatidiche e vibranti di Carratalá risuonano ora liberamente nelle manifestazioni pubbliche della nuov Catalogna, insorta contro il fascismo sanguinario e liberata dai ceppi del passato. Diamo qui la versione italiana di quest'inno, già tradotto e cantato da molti anni dai nostri compagni francesi.” Quest'ultima, importante affermazione ci comunica che il canto spagnolo è già tradotto e diffuso tra gli esuli anarchici in Francia “da molti anni”, cioè se... (continua)
La seguente versione italiana apparve sull' “Almanacco Libertario per il 1937” (p. 68) stampato in Svizzera da Carlo Frigerio. Dopo le note storiche che accompagnano il canto e la riproduzione a tutta pagina dello spartito, l'Almanacco così termina: “La rivoluzione ha rimesso in voga quest'inno popolare e le note fatidiche e vibranti di Carratalá risuonano ora liberamente nelle manifestazioni pubbliche della nuov Catalogna, insorta contro il fascismo sanguinario e liberata dai ceppi del passato. Diamo qui la versione italiana di quest'inno, già tradotto e cantato da molti anni dai nostri compagni francesi.” Quest'ultima, importante affermazione ci comunica che il canto spagnolo è già tradotto e diffuso tra gli esuli anarchici in Francia “da molti anni”, cioè se... (continua)
Figlio del popol avvinto in catene
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/7/2019 - 06:16
Right Here Right Now
(1990)
The song was inspired by events in Europe of the late 1980s, particularly Perestroika in the Soviet Union; Mike Edwards has since noted some of the lyrics were influenced by the band's experiences playing in Romania in February 1990 right after the overthrow of Ceauşescu.
The official video for the song shows the band performing on stage mixed with various images from contemporary political events such as the fall of the Berlin Wall, and brief snippets of news footage of the collapse of the Soviet Union and speeches by American and Soviet leaders.
The song was inspired by events in Europe of the late 1980s, particularly Perestroika in the Soviet Union; Mike Edwards has since noted some of the lyrics were influenced by the band's experiences playing in Romania in February 1990 right after the overthrow of Ceauşescu.
The official video for the song shows the band performing on stage mixed with various images from contemporary political events such as the fall of the Berlin Wall, and brief snippets of news footage of the collapse of the Soviet Union and speeches by American and Soviet leaders.
A woman on the radio talked about revolution
(continua)
(continua)
10/7/2019 - 03:15
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Guns in the Distance
(2019)
Album: When I Wake Up
testo da genius via Stop The War Coalition
This song is about war and the real human cost of it, and where this world may go if we don't as people stand together. It feels like the every day person from whatever walk of life whatever background are the real ones affected by all the bloodshed and those who make orders sit back and watch us crumble.
Track By Track: Maverick Sabre - When I Wake Up
Album: When I Wake Up
testo da genius via Stop The War Coalition
This song is about war and the real human cost of it, and where this world may go if we don't as people stand together. It feels like the every day person from whatever walk of life whatever background are the real ones affected by all the bloodshed and those who make orders sit back and watch us crumble.
Track By Track: Maverick Sabre - When I Wake Up
No, no, no
(continua)
(continua)
9/7/2019 - 21:40
Padreterno@aldilà.com
Interpretata da Alessio Lega
Disegni di Sergio Staino
Marco Poggiolesi: chitarra
Sergio Zanforlin: violino
Guido Baldoni: fisarmonica
Michele Staino: contrabbasso
Questo è un canto piuttosto recente (2005) del Maestro della canzone d'autore Fausto Amodei. Quest'anno Fausto l'ha "rinfrescata" riscrivendo l'ultima strofa, originariamente indirizzata a Berlusconi e ora a Salvini e più in generale ai razzisti-baciapile. Solo che Fausto, che ha appena compiuto 85 anni, non se l'è sentita di cantarla - secondo me per pigrizia e generosità - e ce l'ha affidata. Sergio Staino a sua volta l'ha illustrata da suo pari e noi abbiamo fatto del nostro meglio per proporvela.
Grazie Fausto per questi 85 anni di lucidità e bellezza. Se Dio è come ce lo descrivi tu... quasi quasi, anche un impenitente anarchico come me, un pensierino alla conversione lo fa.
Alessio e la Banda.
Disegni di Sergio Staino
Marco Poggiolesi: chitarra
Sergio Zanforlin: violino
Guido Baldoni: fisarmonica
Michele Staino: contrabbasso
Questo è un canto piuttosto recente (2005) del Maestro della canzone d'autore Fausto Amodei. Quest'anno Fausto l'ha "rinfrescata" riscrivendo l'ultima strofa, originariamente indirizzata a Berlusconi e ora a Salvini e più in generale ai razzisti-baciapile. Solo che Fausto, che ha appena compiuto 85 anni, non se l'è sentita di cantarla - secondo me per pigrizia e generosità - e ce l'ha affidata. Sergio Staino a sua volta l'ha illustrata da suo pari e noi abbiamo fatto del nostro meglio per proporvela.
Grazie Fausto per questi 85 anni di lucidità e bellezza. Se Dio è come ce lo descrivi tu... quasi quasi, anche un impenitente anarchico come me, un pensierino alla conversione lo fa.
Alessio e la Banda.
adriana 9/7/2019 - 08:19
Guantanamo
(2015)
da Truancy (The Very Best Of Pete Townshend)
"Pensavo che questa canzone avrebbe potuto non vedere mai la luce, ma ora che il presidente Obama ha allentato le sanzioni nei confronti di Cuba ho avuto un segno importante: si può andare oltre. Questo pezzo è stato realizzato in modo piuttosto laborioso, utilizzando il mio Yamaha E70 (più volte impiegato nelle lavorazioni dei dischi degli Who)".
da Truancy (The Very Best Of Pete Townshend)
"Pensavo che questa canzone avrebbe potuto non vedere mai la luce, ma ora che il presidente Obama ha allentato le sanzioni nei confronti di Cuba ho avuto un segno importante: si può andare oltre. Questo pezzo è stato realizzato in modo piuttosto laborioso, utilizzando il mio Yamaha E70 (più volte impiegato nelle lavorazioni dei dischi degli Who)".
Down in Guantanamo
(continua)
(continua)
8/7/2019 - 22:34
Percorsi:
Guantanamo Bay
Nachts weinen die Soldaten
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Ein Kreuz im Schnee,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 8/7/2019 - 15:57
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Als die Waffen schwiegen
[2015]
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Album: Zirkus Zeitgeist - Ohne Strom und Stecker
Es war kalt in Flandern, am Weihnachtstag,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 8/7/2019 - 15:37
Grenzen
[2015]
Album: Keine Gefahr (2016)
Album: Keine Gefahr (2016)
Wer ist drinnen, wer ist draußen?
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 8/7/2019 - 15:18
Emiliano
[1994]
Musica / Music / Musique / Sävel: Vittorio Nocenzi
Album / Albumi: Il 13
Il brano è un omaggio musicale a Emiliano Zapata
La canción es un homenaje musical a Emiliano Zapata
The song is a musical tribute to Emiliano Zapata
La chanson est un hommage musical à Emiliano Zapata
Kappale on kunnianosoitus Emiliano Zapatalle
Musica / Music / Musique / Sävel: Vittorio Nocenzi
Album / Albumi: Il 13
Il brano è un omaggio musicale a Emiliano Zapata
La canción es un homenaje musical a Emiliano Zapata
The song is a musical tribute to Emiliano Zapata
La chanson est un hommage musical à Emiliano Zapata
Kappale on kunnianosoitus Emiliano Zapatalle
inviata da Riccardo Venturi 7/7/2019 - 21:55
Senza nome
Bravo Enrico, sono d'accordo con te. Una canzone bellissima e davvero commovente. Io la sento e la risento, e ogni volta mi evoca emozioni diverse. Prendiamo il senso del messaggio, senza seghe mentali e traduzioni in politichese.
7/7/2019 - 19:20
Sei wachsam
[1995]
Album: Leuchtfeuer (1996)
Album: Leuchtfeuer (1996)
Ein Wahlplakat zerrissen auf dem nassen Rasen,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 7/7/2019 - 16:55
Das Foto vor mir auf dem Tisch
[1985]
Album: Alleingang (1986)
Album: Alleingang (1986)
Das Foto vor mir auf dem Tisch
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 7/7/2019 - 16:49
Den Parolen keine Chance
[2017]
Parole di Konstantin Wecker
Musica di Konstantin Wecker/Ludwig van Beethoven (ritornello)
Text: Konstantin Wecker
Musik: Konstantin Wecker, im Refrain eine Melodie von Ludwig van Beethoven zitierend
Album: Poesie und Widerstand
Parole di Konstantin Wecker
Musica di Konstantin Wecker/Ludwig van Beethoven (ritornello)
Text: Konstantin Wecker
Musik: Konstantin Wecker, im Refrain eine Melodie von Ludwig van Beethoven zitierend
Album: Poesie und Widerstand
Den Parolen keine Chance
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 6/7/2019 - 20:19
An meine Kinder
[2015]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Ohne Warum
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Ohne Warum
Jetzt seid ihr schon groß und bald aus dem Haus,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 6/7/2019 - 20:09
Vitti na crozza
Successive
da me composte Padre Salvatore Nicoletti Biancavilla
da me composte Padre Salvatore Nicoletti Biancavilla
Ora ca s’affaciunu i duluri
(continua)
(continua)
inviata da Padre Salvatore Nicoletti Biancavilla 6/7/2019 - 17:49
Torero (Alle gegen einen)
Parole e musica di Gerhard Gundermann
Nell'album postumo "Torero... Werkstücke III" del 2002
Il testo da Lyrics Translate
Nell'album postumo "Torero... Werkstücke III" del 2002
Il testo da Lyrics Translate
Gestern war ich so wie ihr,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 6/7/2019 - 07:07
La Tête d’Olympia
Lettre de prison 36
8 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui ouvre des perspectives intéressantes sur le paysage artistique et plus particulièrement, pictural auquel songe Carlo Levi du fond de sa cellule. Il revoit ses années parisiennes.
Ohlala, dit Lucien l’âne, comme ce Paris artistique doit lui sembler plus passionnant que les conversations que lui imposent à intervalles irréguliers les commissaires et les enquêteurs du Tribunal Spécial que le régime fasciste a instauré pour poursuivre les opposants politiques.
Cependant, elles sont terminées, pense Carlo Levi et en bien ou en mal, il n’y a plus qu’à attendre les conclusions.
Ce doit être bien pénible et angoissant, dit Lucien l’âne. Que veux-tu dire avec ce en bien ou en mal ?
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, Le Dr. Levi sait très bien ce qu’on lui reproche et il sait aussi que ces accusations... (continua)
8 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui ouvre des perspectives intéressantes sur le paysage artistique et plus particulièrement, pictural auquel songe Carlo Levi du fond de sa cellule. Il revoit ses années parisiennes.
Ohlala, dit Lucien l’âne, comme ce Paris artistique doit lui sembler plus passionnant que les conversations que lui imposent à intervalles irréguliers les commissaires et les enquêteurs du Tribunal Spécial que le régime fasciste a instauré pour poursuivre les opposants politiques.
Cependant, elles sont terminées, pense Carlo Levi et en bien ou en mal, il n’y a plus qu’à attendre les conclusions.
Ce doit être bien pénible et angoissant, dit Lucien l’âne. Que veux-tu dire avec ce en bien ou en mal ?
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, Le Dr. Levi sait très bien ce qu’on lui reproche et il sait aussi que ces accusations... (continua)
On ne m’interroge plus,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/7/2019 - 22:15
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Il sogno di von Hayek
Una rivisitazione dei miti greci ai tempi della cosiddetta "crisi", sia essa di carattere economico, politico, climatico nonché culturale.
La crisi... un termine utilizzato per addolcire le ripercussioni causate dal libero mercato. Anch'esso un mito, altro non è che la libertà capitalistica di poter impunemente originare contraccolpi finanziari, provocare guerre ed emigrazione, appropriarsi dei mezzi di produzione di un popolo e sfruttare i suoi lavoratori, le sue risorse, il suo territorio. La libertà incontrastata di poter aggirare le costituzioni, corrompere, disinformare e considerare l'essere umano come un individuo su cui trarre un profitto, anziché un cittadino a cui assicurare beni e servizi. La libertà di imporre consumi effimeri e di spianare la strada alla moderna spettacolarizzazione della cultura, del corpo e delle aspirazioni di ognuno. La libertà di normalizzare e illudere... (continua)
La crisi... un termine utilizzato per addolcire le ripercussioni causate dal libero mercato. Anch'esso un mito, altro non è che la libertà capitalistica di poter impunemente originare contraccolpi finanziari, provocare guerre ed emigrazione, appropriarsi dei mezzi di produzione di un popolo e sfruttare i suoi lavoratori, le sue risorse, il suo territorio. La libertà incontrastata di poter aggirare le costituzioni, corrompere, disinformare e considerare l'essere umano come un individuo su cui trarre un profitto, anziché un cittadino a cui assicurare beni e servizi. La libertà di imporre consumi effimeri e di spianare la strada alla moderna spettacolarizzazione della cultura, del corpo e delle aspirazioni di ognuno. La libertà di normalizzare e illudere... (continua)
Gea ha una febbre da cavallo,
(continua)
(continua)
inviata da Ivan Guillaume Cosenza 5/7/2019 - 20:04
Frieden
[1981]
Album: Ruhe vor dem Sturm
Album: Ruhe vor dem Sturm
Ned nur I hab so a Angst
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 5/7/2019 - 13:17
Willy 2018
[2018]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Sage Nein! Antifaschistische Lieder 1978 bis heute
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Sage Nein! Antifaschistische Lieder 1978 bis heute
Mei Willy, jetzt is fast scho a hoibs Jahrhundert her, dass ich in meiner Verzweiflung und Wuat des Lied über dich rausgschrien hab. A halbs Jahrhundert und ich hätt mir in meinen schlimmsten Albträumen nicht vorstellen können damals, dass das heut wieder so erschreckend aktuell sein könnt.
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 5/7/2019 - 12:48
Uns bleibt keine Wahl
[1983]
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Nicht nur ich allei
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Nicht nur ich allei
Es herrscht die Gewalt schon solang wir denken.
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 5/7/2019 - 12:24
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Not Everyone Wanted a Man on the Moon
By Neil M. Maher
Dr. Maher is the author of “Apollo in the Age of Aquarius.”
Fifty years ago this week, more than a million Americans drove, flew and even boated to Florida’s Cape Canaveral to witness the launch of Apollo 11, which would culminate four days later on July 20, 1969, with America’s victory over the Soviet Union in the race to the moon.
Less than a month later, nearly 500,000 young people caravaned, hitchhiked and walked through standstill traffic to the Woodstock music festival in upstate New York, where they danced in rain and mud to songs critical of the country, especially for its involvement in the Vietnam War.
How could these two events, which seemed worlds apart, have taken place so close together?
One answer is that Apollo 11 and Woodstock epitomized a stark cultural divide, peaking in the summer of 1969, over the state and... (continua)