Caro A. mi sembra che ci siano un paio di punti da rivedere nella tua traduzione, che per il testo trovo molto efficace "Et sous les bravos" secondo me significa "sotto gli incitamenti della folla" e les charognards sono gli avvoltoi non gli spazzini. Giusto?
C'è una cosa che vorrei far rimarcare: a Renaud è sempre piaciuto giocare con la lingua francese, e qui lo fa ancora. Non vi saranno sfuggiti i plurali "animals" e "chevals", ma in francese corretto bisognerebbe dire "animaux" e "chevaux". "Animals" e "chevals" sono i plurali come sono fatti dai bambini piccoli, oppure da chi comincia a imparare il francese con tutte le sue diavolerie (se ascoltate bene la canzone, notate come -pur con la sua scarsa voce attuale- Renaud insiste molto sulla pronuncia: le-z-animall', le chevall'). Magari, nella traduzione italiana si potrebbe mettere "animalli" :-)
a Lorenzo:
se non vado errato i "bravos" sono i tori dell'arena, non son sicuro che sia il nome della razza, comunque ho immaginato si potesse riferire a loro
sempre a Lorenzo:
scusami, tralasciavo una parte, gli avvoltoi sono spesso intesi come spazzini nel mondo animale, come sciacalli e iene per esempio ma in quanto non volatili sarebbero quindi da escludere;
ho preferito il termine "spazzini" perché ha per me, contestualizzandolo, una valenza più efficace e di certo non poco aggressiva, identificando, seppur indirettamente, gli umani come spazzatura.
Ok, forse hai ragione. Comunque ho avuto la sfortuna di vedere dal vivo Renaud tre anni fa e parafrasando una sua famosa canzone si potrebbe dire che "il tempo è assassino e si porta con sé le risa dei bambini... e la voce dei cantanti" :)
a Riccardo Venturi:
bell'idea, magari cavalli avendo già due elle potrebbe diventar cavali, solo che poi ci sarebbe il problema con la rima, converrebbe trovare un errore che possa rendere in rima entrambi i termini tipo che so ..."animagli" e "cavagli" o meglio "animai" e "cavai".
Chanson italienne – Deutschland 1945 – [11-11-2019] – Ucronia / Uchronie – Anonimo Toscano del XXI secolo – 2019
Dialogue Maïeutique
Regarde-moi ça une fois, Lucien l’âne mon ami, quelle magnifique satire, notre ami l’Anonyme du Siècle…
Mais, s’écrie Lucien l’âne, y en a-t-il eu d’autres à d’autres siècles ? Je ne le pense pas ; alors, il est inutile de préciser davantage. De toute façon, on le connaît cet anonyme, qui dit-on, réside présentement en Toscane.
En effet, Lucien l’âne mon ami, mais reprenons. Quelle magnifique satire, l’Anonyme du Siècle vient de nous présenter à propos de la division de la Germanie, qu’il trouve tout à fait nécessaire. Certes, son propos est ironique, mais il n’est pas sans fondement : selon lui, tout tient à la fin de la dernière grande guerre que le Pays des Deutschen unifié et expansionniste avait faite – avec ses alliés, dont l’Italie – aux gens des... (continua)
Non sono ancora state fatte, semplicemente. O meglio, sono in corso di redazione in quanto molto complesse e lunghe. Lo stesso vale per l'introduzione. A presto!
La canzone è presente anche nel disco “Villandorme” appena prodotto dalla meritoria Nota di Udine, ovvero: Alessia Valle alla voce, Lino Straulino e Alvise Nodale alle chitarre. Mai prima d'ora avevo ascoltato un intero dischetto/omaggio così scoperto e sentito agli intrecci acustici che John Renbourn e Bert Jansch tessevano insieme agli inizi della loro avventura in duo o con i Pentangle. Imperdibile.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 11/11/2019 - 22:00
L'antica versione dei Malicorne:
Allons au bois, Dame Lombarde, allons au bois
Nous trouverons le serpent verde, nous le tuerons
Dans une pinte de vin rouge, nous le mettrons
Quand ton mari viendra de chasse, grand soif aura
Tire du vin Dame Lombarde, tire du vin
Eh! Par ma foi, mon amant Pierre, n'y a de tiré
L'enfant du bré, jamais ne parle, a bien parlé
Ne buvez pas de ça, mon père, vous en mourrez
Buvez-en vous, Dame Lombarde, buvez-en vous
Eh! Par la foi, mon amant Pierre, n'ai point de soif
Elle n'a pas bu demi-verre, s'est renversée
Elle n'a pas bu le plein verre, a trépassé
La canzone è presente anche nel disco “Villandorme” appena prodotto dalla meritoria Nota di Udine, ovvero: Alessia Valle alla voce, Lino Straulino e Alvise Nodale alle chitarre. Mai prima d'ora avevo ascoltato un intero dischetto/omaggio così scoperto e sentito agli intrecci acustici che John Renbourn e Bert Jansch tessevano insieme agli inizi della loro avventura in duo o con i Pentangle. Imperdibile.
La conoscevo dai tempi del campeggio e la ho risentita cantare dal coro ANA di Milano al concerto per i 125 anni del Touring (hanno cantato anche "Gorizia tu sei maledetta", altra canzone non militarista).
Mio zio morto a 99 anni da poco, era in Grecia (non con gli Alpini) e dopo l'8 settembre si unirono ai partigiani greci sotto la supervisione degli inglesi (raccontava sempre di un capitano scozzese col kilt), e poi torno' in Italia al loro seguito.
mica dai itagliani o mangiarane
che si informi prima di scrivere le parole smielate
mr. Reno