Danzica e Poznam come Detroit
[anno imprecisato, forse 1971?]
Testo di Joe Fallisi, dall'archivio personale
Musica: non pervenuta
"Dicembre 1970: a Danzica, Stettino e nei grandi centri operai polacchi un possente movimento di lotta dei lavoratori scuote il paese protestando contro la politica del partito comunista al potere che ha appena concluso una serie di accordi con la Germania Occidentale per "convertire" l'economia polacca e raggiungere la competitività del MEC. Il prezzo degli accordi viene fatto pagare ai lavoratori attraverso l'intensificazione dei ritmi sui luoghi di lavoro, e un massiccio aumento dei prezzi alimentari con la decurtazione dei salari. La rivolta operaia è diretta contro la burocrazia e il capitalismo di Stato: al canto dell'Internazionale i lavoratori attaccano il quartier generale del Partito Comunista e nel corso delle manifestazioni di strada, seguite allo sciopero, la polizia spara sui... (continua)
Testo di Joe Fallisi, dall'archivio personale
Musica: non pervenuta
"Dicembre 1970: a Danzica, Stettino e nei grandi centri operai polacchi un possente movimento di lotta dei lavoratori scuote il paese protestando contro la politica del partito comunista al potere che ha appena concluso una serie di accordi con la Germania Occidentale per "convertire" l'economia polacca e raggiungere la competitività del MEC. Il prezzo degli accordi viene fatto pagare ai lavoratori attraverso l'intensificazione dei ritmi sui luoghi di lavoro, e un massiccio aumento dei prezzi alimentari con la decurtazione dei salari. La rivolta operaia è diretta contro la burocrazia e il capitalismo di Stato: al canto dell'Internazionale i lavoratori attaccano il quartier generale del Partito Comunista e nel corso delle manifestazioni di strada, seguite allo sciopero, la polizia spara sui... (continua)
Danzica e Poznam come Detroit
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2018 - 21:42
La beata
Premetto che alcune parole le ho tradotte "a naso": non è provenzale, non quello che conosco io quantomeno, quindi potrei essermi sbagliata.
Un'osservazione storica, invece: quella dei soldati di Solferino è una licenza di Berardo, che è un poeta: nulla infatti dimostra - almeno a quanto ne ho potuto sapere io - che Coda-Zabetta (Giuseppe Coda Zabetta, questo il nome completo del capobanda torinese) abbia combattuto a Solferino, 7 anni prima di essere ghigliottinato, senza contare che al momento della morte aveva 35 anni, cioè 29 all'epoca della battaglia di Solferino; un po' troppi, forse, per un soldato. I suoi due complici erano originari del torinese (forse canavesano), Antonio Quaranta e di Bari Felice Nardi.
Di sicuro c'è solo il massiccio afflusso di piemontesi nel Var durante la seconda metà dell'ottocento (ed oltre); emigravano per sfuggire alla miseria ed alcuni per sfuggire alla... (continua)
Un'osservazione storica, invece: quella dei soldati di Solferino è una licenza di Berardo, che è un poeta: nulla infatti dimostra - almeno a quanto ne ho potuto sapere io - che Coda-Zabetta (Giuseppe Coda Zabetta, questo il nome completo del capobanda torinese) abbia combattuto a Solferino, 7 anni prima di essere ghigliottinato, senza contare che al momento della morte aveva 35 anni, cioè 29 all'epoca della battaglia di Solferino; un po' troppi, forse, per un soldato. I suoi due complici erano originari del torinese (forse canavesano), Antonio Quaranta e di Bari Felice Nardi.
Di sicuro c'è solo il massiccio afflusso di piemontesi nel Var durante la seconda metà dell'ottocento (ed oltre); emigravano per sfuggire alla miseria ed alcuni per sfuggire alla... (continua)
LA BEATA
(continua)
(continua)
inviata da silvia 10/6/2018 - 19:14
Temptar la sort
(2017)
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“És la història de dos joves a la batalla de l’Ebre que es perden durant la retirada i queden darrere la línia enemiga, i el que decideixen fer en aquell moment. La por pot amb ells però s’enfronten a la situació"
Enderrock
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“És la història de dos joves a la batalla de l’Ebre que es perden durant la retirada i queden darrere la línia enemiga, i el que decideixen fer en aquell moment. La por pot amb ells però s’enfronten a la situació"
Enderrock
Et recorde
(continua)
(continua)
10/6/2018 - 18:15
Quan cau el sol
(2017)
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“Està basada en el viatge que vaig fer amb Feliu Ventura al Kurdistan. Vam anar a denunciar les polítiques de Turquia i la situació del poble kurd. Intenta reflectir un poc les batalles tan bèsties que afronta el poble kurd en diferents fronts. Explica com vencen la foscor amb les armes que tenen i com creuen que la victòria són els somriures dels que vindran”.
Enderrock
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“Està basada en el viatge que vaig fer amb Feliu Ventura al Kurdistan. Vam anar a denunciar les polítiques de Turquia i la situació del poble kurd. Intenta reflectir un poc les batalles tan bèsties que afronta el poble kurd en diferents fronts. Explica com vencen la foscor amb les armes que tenen i com creuen que la victòria són els somriures dels que vindran”.
Enderrock
Entre les runes
(continua)
(continua)
10/6/2018 - 18:08
Percorsi:
Dal Kurdistan
Mother
La cover di Amanda Palmer dedicata a Trump e all'attuale amministrazione statunitense.
In questo video provocatorio Amanada Palmer si esibisce in una troccante versione del classico dei Pink Floyd riarrangiata per archi. Il video, che vede l'attore Chris Wells nella parte di Trump, dipinge un mondo distopico in cui i bambini sono costretti a costruire un muro (quello della canzone e quello che Trump vuole far pagare ai messicani). In una sorprendente scena finale la cantante insieme ad altre donne (l'intera orchestra che suona è composta da donne) salva i bambini e... allatta il presidente dai capelli arancioni...
"E' una canzone su un uomo represso, su un muro e su una bomba nucleare". L'associazione con Trump è stata quasi inevitabile.
"The lyrics to 'Mother' haunted me during the inauguration. There's a surge in female power right now: Trump and co. can prattle on about how they're... (continua)
In questo video provocatorio Amanada Palmer si esibisce in una troccante versione del classico dei Pink Floyd riarrangiata per archi. Il video, che vede l'attore Chris Wells nella parte di Trump, dipinge un mondo distopico in cui i bambini sono costretti a costruire un muro (quello della canzone e quello che Trump vuole far pagare ai messicani). In una sorprendente scena finale la cantante insieme ad altre donne (l'intera orchestra che suona è composta da donne) salva i bambini e... allatta il presidente dai capelli arancioni...
"E' una canzone su un uomo represso, su un muro e su una bomba nucleare". L'associazione con Trump è stata quasi inevitabile.
"The lyrics to 'Mother' haunted me during the inauguration. There's a surge in female power right now: Trump and co. can prattle on about how they're... (continua)
Lorenzo 10/6/2018 - 15:54
Undici
[2012]
I primi undici articoli della Costituzione italiana interpretati da Shel Shapiro.
I primi undici articoli della Costituzione italiana interpretati da Shel Shapiro.
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al popolo, cioè... NOI!!!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2018 - 14:10
Strength Through Music
(2008)
dal primo album solista di Amanda, "Who Killed Amanda Palmer"
Il resoconto in prima persona di una delle tante stragi nelle scuole statunitensi, probabilmente ispirato ai fatti di Columbine. Anni dopo le stragi nelle scuole si sono moltiplicate e niente è cambiato nella legislazione sulle armi.
dal primo album solista di Amanda, "Who Killed Amanda Palmer"
Il resoconto in prima persona di una delle tante stragi nelle scuole statunitensi, probabilmente ispirato ai fatti di Columbine. Anni dopo le stragi nelle scuole si sono moltiplicate e niente è cambiato nella legislazione sulle armi.
A peculiar thing happened to me this morning
(continua)
(continua)
10/6/2018 - 11:48
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
Torrone
1981
Anche meglio di Garibaldi
Quando la guerra arriverà
Non ci farà un effetto strano
Perché la guerra ce l’abbiamo già
E ci faranno tutti prigionieri
Anche meglio di Garibaldi
Quando la guerra arriverà
Non ci farà un effetto strano
Perché la guerra ce l’abbiamo già
E ci faranno tutti prigionieri
Perché perché questa vita è strana
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/6/2018 - 11:36
Una storia americana
1981
Anche meglio di Garibaldi
Anche meglio di Garibaldi
Questa è la storia di una rapina
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/6/2018 - 11:32
In Harm's Way
Scritta da Amanda Palmer
Videoclip di Abel Azcona
rewind a year or so…to septemer 3rd, 2015.
remember this?
if you weren’t living out of the news cycle, you saw this.
this is aylan kurdi, a 3-year-old boy who was lying dead, face down on the shores of turkey during the crisis of 2015…and just happened to be captured by a news photographer.
but children were dying daily, hourly, minutely.
the world turned its attention to the crisis because of the photo, but the news cycle fades, and crisis didn’t go away. it persists.
when i saw the photo, like most people (i assume), my heart skipped a beat and i found myself crying.
how could all of us in this world be taking such poor care of one another?
what the fuck is happening?
i was due to give birth in two weeks.
my womb hurt.
two weeks later, i gave birth to ash in the woods of tenessee, far away from the news, far away from everything.... (continua)
Videoclip di Abel Azcona
rewind a year or so…to septemer 3rd, 2015.
remember this?
if you weren’t living out of the news cycle, you saw this.
this is aylan kurdi, a 3-year-old boy who was lying dead, face down on the shores of turkey during the crisis of 2015…and just happened to be captured by a news photographer.
but children were dying daily, hourly, minutely.
the world turned its attention to the crisis because of the photo, but the news cycle fades, and crisis didn’t go away. it persists.
when i saw the photo, like most people (i assume), my heart skipped a beat and i found myself crying.
how could all of us in this world be taking such poor care of one another?
what the fuck is happening?
i was due to give birth in two weeks.
my womb hurt.
two weeks later, i gave birth to ash in the woods of tenessee, far away from the news, far away from everything.... (continua)
What i cannot see cannot be not untrue
(continua)
(continua)
10/6/2018 - 10:27
Sponde
2018
nuoveCanzoni
SPONDE è la bandiera di un impegno civile e sentimentale contro l’ignoranza e la paura, i mali peggiori del nostro tempo, che ci fanno guardare agli “altri” come nemici, come se tra uomo e uomo esistessero barriere naturali.
nuoveCanzoni
SPONDE è la bandiera di un impegno civile e sentimentale contro l’ignoranza e la paura, i mali peggiori del nostro tempo, che ci fanno guardare agli “altri” come nemici, come se tra uomo e uomo esistessero barriere naturali.
Da questa parte del fiume sono nato
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/6/2018 - 22:29
Padre Nostro
2018
nuoveCanzoni
PADRE NOSTRO è una preghiera laica, scoppiata come una tempesta in mare, un grido lacerante e necessario, quando gli occhi vedono quello che non vogliono guardare, e si cerca una ragione in una logica inesistente, e per poter sopravvivere si cercano forza e ricchezza nel dolore del nostro tempo, in attesa di un rinascimento.
nuoveCanzoni
PADRE NOSTRO è una preghiera laica, scoppiata come una tempesta in mare, un grido lacerante e necessario, quando gli occhi vedono quello che non vogliono guardare, e si cerca una ragione in una logica inesistente, e per poter sopravvivere si cercano forza e ricchezza nel dolore del nostro tempo, in attesa di un rinascimento.
Dio della tempesta dio delle barche rotte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/6/2018 - 22:27
Le petit roi de Sardaigne [Gironfla]
anonimo
...tra l'altro: la sublime voce di Marc Robine ha reso "Le braconnier" composta nel 1964 dal canadese Lawrence Lepage(mancato la vigilia di Natale di sei anni fa),una superba ballata degna dei Malicorne (o no? ehi, Riccardo, dico a te!!!)
e Lawrence Lepage era pure l'autore di un altro brano, (sempre tratto da quel lontano disco d'esordio)interpretato da La Chifonnie, dal titolo "Le vieux François". Nella canzone, ispirata dall'incontro con François Marcoux (che era l'ex guardiano del faro di Île Bonaventure) si auspica al più presto una fuga dalla vita nella città e un ritorno all'isola e alla natura.
e Lawrence Lepage era pure l'autore di un altro brano, (sempre tratto da quel lontano disco d'esordio)interpretato da La Chifonnie, dal titolo "Le vieux François". Nella canzone, ispirata dall'incontro con François Marcoux (che era l'ex guardiano del faro di Île Bonaventure) si auspica al più presto una fuga dalla vita nella città e un ritorno all'isola e alla natura.
Flavio Poltronieri 9/6/2018 - 19:38
Mr. Weinstein Will See You Now
(2017)
Amanda Palmer & Jasmine Power
Il monologo di una donna invitata nell'ufficio di un uomo potente, come il produttore Harvey Weinstein citato nel titolo, recentemente accusato di molestie e aggressioni sessuali da numerose attrici e personalità femminili dell'industria cinematografica.
Leggi Why Amanda Palmer Wrote A Song Called "Mr. Weinstein Will See You Now"
Amanda Palmer & Jasmine Power
Il monologo di una donna invitata nell'ufficio di un uomo potente, come il produttore Harvey Weinstein citato nel titolo, recentemente accusato di molestie e aggressioni sessuali da numerose attrici e personalità femminili dell'industria cinematografica.
Leggi Why Amanda Palmer Wrote A Song Called "Mr. Weinstein Will See You Now"
Your seven hundredth bedroom
(continua)
(continua)
9/6/2018 - 18:13
Lekcja historii klasycznej
d’après la version italienne LEZIONE DI STORIA ANTICA de Krzysztof Wrona
d’une
Chanson polonaise – Lekcja Historii Klasycznej – Jacek Kaczmarski – 1979
Paroles et musique de Jacek Kaczmarski
Album : Krzyk [1981-1989]
Texte du site : kaczmarski.art.pl
« Gallia est omnis divisa in partes tres
Quorum unam incolunt Belgae aliam Aquitani
Tertiam qui ipsorum lingua Celtae nostra Gali apelantur
Ave Caesar morituri te salutant ! »
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, je suppose que tu te souviens un peu de ton latin et que comme moi (et des millions d’autres), il te serait aisé de traduire ces quelques lignes ci-dessus, et même, d’en situer l’auteur et de donner le titre de l’ouvrage dont les trois premières lignes sont extraites.
Bien évidemment, Marco Valdo M.I. et tu as eu raison de remettre Gallia avec deux « l », car ainsi était-ce dans l’ancienne Rome. Comme tu le devines, un âne... (continua)
d’une
Chanson polonaise – Lekcja Historii Klasycznej – Jacek Kaczmarski – 1979
Paroles et musique de Jacek Kaczmarski
Album : Krzyk [1981-1989]
Texte du site : kaczmarski.art.pl
« Gallia est omnis divisa in partes tres
Quorum unam incolunt Belgae aliam Aquitani
Tertiam qui ipsorum lingua Celtae nostra Gali apelantur
Ave Caesar morituri te salutant ! »
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, je suppose que tu te souviens un peu de ton latin et que comme moi (et des millions d’autres), il te serait aisé de traduire ces quelques lignes ci-dessus, et même, d’en situer l’auteur et de donner le titre de l’ouvrage dont les trois premières lignes sont extraites.
Bien évidemment, Marco Valdo M.I. et tu as eu raison de remettre Gallia avec deux « l », car ainsi était-ce dans l’ancienne Rome. Comme tu le devines, un âne... (continua)
LEÇON D’HISTOIRE ANCIENNE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/6/2018 - 17:29
Il faisait si beau ce matin
La mort du chanteur Marc Ogeret
Figure de la chanson « rive gauche », l’interprète d’Aragon ou de grandes chansons révolutionnaires est mort le 4 juin, à l’âge de 86 ans.
Le Monde
Figure de la chanson « rive gauche », l’interprète d’Aragon ou de grandes chansons révolutionnaires est mort le 4 juin, à l’âge de 86 ans.
Le Monde
9/6/2018 - 13:05
Georges Brassens: Le petit joueur de flûteau
Il brano è presente sul disco supplementare all'album "Ale źródło wciąż bije…" del 2002
Il testo da http://www.kaczmarski.art.pl
Il testo da http://www.kaczmarski.art.pl
GRAJEK
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 8/6/2018 - 17:23
Il carrarmato disarmato
[1973]
Scritta da Rosalino Cellamare e Gianfranco Baldazzi
Nell’album “Dal nostro livello”
Forse appena un po’ meglio di I bambini neri non san di liquerizia...
Il secondo album di Ron, "Dal nostro livello", è composto da canzoni che musicano dei temi di bambini delle elementari, adattati da Gianfranco Baldazzi alla metrica dei brani.
L'ingenuità suprema di canzoni come questa o come "I bambini neri non san di liquirizia" sarebbe imperdonabile se fosse il prodotto di una mente adulta ma secondo me è invece affascinante come approfondimento di quello che c'è nella testa di un bambino, anzi di un bambino di cinquant'anni fa.
Consiglio l'ascolto, dallo stesso album, di "Il mio papà ed io" e "La grande città industriale"
Scritta da Rosalino Cellamare e Gianfranco Baldazzi
Nell’album “Dal nostro livello”
Forse appena un po’ meglio di I bambini neri non san di liquerizia...
Il secondo album di Ron, "Dal nostro livello", è composto da canzoni che musicano dei temi di bambini delle elementari, adattati da Gianfranco Baldazzi alla metrica dei brani.
L'ingenuità suprema di canzoni come questa o come "I bambini neri non san di liquirizia" sarebbe imperdonabile se fosse il prodotto di una mente adulta ma secondo me è invece affascinante come approfondimento di quello che c'è nella testa di un bambino, anzi di un bambino di cinquant'anni fa.
Consiglio l'ascolto, dallo stesso album, di "Il mio papà ed io" e "La grande città industriale"
Per mare e per terra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 13:35
I bambini neri non san di liquerizia
[1973]
Scritta da Rosalino Cellamare e Gianfranco Baldazzi
Nell’album “Dal nostro livello”
Non so se musicalmente sia una ciofeca, certo che il testo è da “Bollino Bleah!”… Minchia, neanche allo Zucchino d’Oro!
Scritta da Rosalino Cellamare e Gianfranco Baldazzi
Nell’album “Dal nostro livello”
Non so se musicalmente sia una ciofeca, certo che il testo è da “Bollino Bleah!”… Minchia, neanche allo Zucchino d’Oro!
I bimbi neri no, non san di liquirizia,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 13:27
Le bistrot
A’ Terrazzini – La versione livornese dell’ Anonimo Toscano del XXI Secolo
(6 giugno 2018)
Était-il possible de ne pas accueillir l’invitation que Marco Valdo M.I nous a faite dans son Dialogue maïeutique ? Voilà donc que l’Anonyme Toscan du XXI Siècle nous offre sa revisitation en livournais du Bistrot de Brassens, replacé dans une taverne à quelques pas d’où il a habité un temps (l’Anonyme, pas Brassens). L’œnothèque Mannari des Terrazzini (quartier du Pontino) avait son respectable nom officiel grécisant (mais, en grec, on dit enopòlio : οἱνοπωλεῖον), mais ensuite, quant au nom de la rue, pour tous c’était l’Osteria des Terrazzini dans un quartier, le Pontino, où beaucoup de rues prennent le nom d’osteries (Rue de la Pina d’Oro) et de putains (Eugenia, Adriana et la stupéfiante Pompilia). L’adaptation de l’Anonyme est évidemment même un hommage à une ancienne réalité bien connue, vu... (continua)
(6 giugno 2018)
Était-il possible de ne pas accueillir l’invitation que Marco Valdo M.I nous a faite dans son Dialogue maïeutique ? Voilà donc que l’Anonyme Toscan du XXI Siècle nous offre sa revisitation en livournais du Bistrot de Brassens, replacé dans une taverne à quelques pas d’où il a habité un temps (l’Anonyme, pas Brassens). L’œnothèque Mannari des Terrazzini (quartier du Pontino) avait son respectable nom officiel grécisant (mais, en grec, on dit enopòlio : οἱνοπωλεῖον), mais ensuite, quant au nom de la rue, pour tous c’était l’Osteria des Terrazzini dans un quartier, le Pontino, où beaucoup de rues prennent le nom d’osteries (Rue de la Pina d’Oro) et de putains (Eugenia, Adriana et la stupéfiante Pompilia). L’adaptation de l’Anonyme est évidemment même un hommage à une ancienne réalité bien connue, vu... (continua)
AUX TERRASSES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/6/2018 - 13:02
Blues para Emmett
[1971]
Parole di Vinícius de Moraes
Musica di Toquinho
Nell’album “Toquinho e Vinicius”
Una canzone dedicata all’orribile assassinio di Emmett Till, Money, Mississippi, 1955...
Parole di Vinícius de Moraes
Musica di Toquinho
Nell’album “Toquinho e Vinicius”
Una canzone dedicata all’orribile assassinio di Emmett Till, Money, Mississippi, 1955...
Os assassinos de Emmett
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 11:27
Brothers
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
War ripped my baby from my breast
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/6/2018 - 11:15
A terra prometida
Poder dormir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 11:15
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
A Bíblia
[197?]
Parole di Vinicius de Moraes
Musica di Toquinho
Non trovo il brano nelle discografie dei due autori, soltanto in quella del Trio Mocotó, nell’album “De TM A JB” (1972)
Parole di Vinicius de Moraes
Musica di Toquinho
Non trovo il brano nelle discografie dei due autori, soltanto in quella del Trio Mocotó, nell’album “De TM A JB” (1972)
A Bíblia já dizia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2018 - 11:02
Piosenka walcząca
preme la versione alternata di Rick, non perdiamo la "peranza" :)
krzyś 8/6/2018 - 02:05
Mary Gauthier: When a Woman Goes Cold
In Polonicum sermonem vertit Christophorus Corvinus
GDY KOBIETĘ ŚCINA MRÓZ
(continua)
(continua)
inviata da k 8/6/2018 - 01:24
Autoportret Witkacego
[1980]
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dalla cassetta "Muzeum 1"
Il testo da kaczmarski.art.pl
Brano dedicato alla memoria di Stanisław Ignacy Witkiewicz detto Witkacy.
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dalla cassetta "Muzeum 1"
Il testo da kaczmarski.art.pl
Brano dedicato alla memoria di Stanisław Ignacy Witkiewicz detto Witkacy.
Patrzę na świat z nawyku
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 7/6/2018 - 23:07
Enzo Jannacci: Parlare con i limoni
[1987]
Scritta da Enzo Jannacci con Mark Harris e Riccardo Piferi
La canzone che dà il titolo all'album del 1987
"Il tempo dei limoni" è una canzone scritta da Luigi Tenco e Mogol, pubblicata l'anno seguente la tragica morte del cantautore, e "Parlare con i limoni" è dedicata da Jannacci proprio a Tenco ("al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni"), a Giorgio Gaber ("al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni") e a se stesso ("quanta fatica per farsi accettare con le canzoni, una vita intera per rincorrere due o tre illusioni")...
Scritta da Enzo Jannacci con Mark Harris e Riccardo Piferi
La canzone che dà il titolo all'album del 1987
"Il tempo dei limoni" è una canzone scritta da Luigi Tenco e Mogol, pubblicata l'anno seguente la tragica morte del cantautore, e "Parlare con i limoni" è dedicata da Jannacci proprio a Tenco ("al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni"), a Giorgio Gaber ("al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni") e a se stesso ("quanta fatica per farsi accettare con le canzoni, una vita intera per rincorrere due o tre illusioni")...
Io, io e te, che guardi le mie rughe
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 21:57
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Pregare per il mondo
1995
Mondo
Mondo
Pregare, pregare per il mondo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2018 - 21:55
Pochodnie
Qui, nella traduzione italiana, ho sostituito "capecchio" con "stoppa", tout court. "Capecchio" è termine esistente, certamente, (sarebbe la "prima filatura della canapa"), ma è termine tecnico, settoriale, incomprensibile ai più. Assolutamente nessuno lo usa comunemente.
Riccardo Venturi 7/6/2018 - 15:40
Lekcja historii klasycznej
In mezzo a tutta questa...kaczmarskata di questi giorni intendo dedicarmi anche alle tue traduzioni italiane, Krzysiek (come tu ti dedichi giustamente alle mie dal polacco). Devo dire che questa è notevolmente corretta; mi sono permesso solo due cosette. La prima nel titolo, che in italiano suona molto meglio in forma indeterminata ("Lezione di storia antica"): chi parla una lingua senza articolo (tipo il polacco) a volte tende a mettercelo anche dove non ci vuole :-) La seconda è che, nella traduzione, sono intervenuto....sul latino restaurando la dizione corretta di Giulio Cesare: "Gallia", "Galli" e "appellantur" (e "quarum"), anche se magari l'eliminazione delle doppie nel latino kaczmarskiano era voluta....oppure citava a memoria senza ricordarsi bene. Ma nelle Polonicae scholae si studia il latino? Saluti!
Riccardo Venturi 7/6/2018 - 15:19
Gipo Farassino: La mia gente
[1977]
Parole di Gipo Farassino
Musica di Giorgio Conte
Nell’album “Per la mia gente”
Una canzone che – da türinéis - propongo come Extra, e non perchè abbia un sentore para-leghista, anzi, mi pare proprio il contrario… D’altra parte, anche Farassino fu un leghista molto sui generis...
Parole di Gipo Farassino
Musica di Giorgio Conte
Nell’album “Per la mia gente”
Una canzone che – da türinéis - propongo come Extra, e non perchè abbia un sentore para-leghista, anzi, mi pare proprio il contrario… D’altra parte, anche Farassino fu un leghista molto sui generis...
La mia gente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 13:47
70 persone
[1968]
Parole e musica di Enzo Jannacci
Nell’album “Vengo anch'io? No, tu no!”
Con l’accompagnamento dell’orchestra di Luis Enriquez Bacalov
Testo trovato su LyricsWikia
Parole e musica di Enzo Jannacci
Nell’album “Vengo anch'io? No, tu no!”
Con l’accompagnamento dell’orchestra di Luis Enriquez Bacalov
Testo trovato su LyricsWikia
Ho visto un mare di gente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 13:23
Maria, me porten via
[1970]
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che apre La mia gente, album del 1970.
Testo trovato su Wikitesti
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che apre La mia gente, album del 1970.
Testo trovato su Wikitesti
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
Maria, me porten via, ma tì dill minga ai fioeu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 11:43
Percorsi:
Dalle galere del mondo
La mia gente
[1970]
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che dà il titolo all’album del 1970
Testo trovato su LyricsWikia
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
Parole e musica di Enzo Jannacci
La traccia che dà il titolo all’album del 1970
Testo trovato su LyricsWikia
“… Gli amori di Jannacci, sbocciati fra i pendolari che fanno la spola tra la periferia milanese e le fabbriche del miracolo economico, hanno tutti un triste epilogo; o se l’hanno lieto, nessuno se ne accorge, perché i «poveri cristi» fanno parte della moltitudine anonima descritta in La mia gente (1970): «La mia gente, la mia gente muore e nessuno se ne accorge»; personaggi che «li han lasciati accoppare dietro a una ciminiera». Evidente in questa canzone, e peraltro dichiarato, è il debito che Jannacci contrae con Jacques Brel...”
(dal Dizionario Biografico degli Italiani, di Stefano Pivato, Treccani, 2017)
La mia gente,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 11:27
Yaşamaya dair
Ringrazio Flavio Poltronieri per la sua bella traduzione di questa poesia. Una traduzione importante, che su di uno sterminio di siti nella Rete si trovano - senza che mai sia riportato il testo originale - traduzioni italiane anche approssimative della sola prima parte, quella più esortativa e più facilmente spendibile.
B.B. 7/6/2018 - 08:46
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Noi non vi vogliamo. Non vogliamo il fascista Salvini che oggi chiude i porti a una nave che trasporta donne, uomini, bambini salvati in mare. Non vogliamo gli ipocriti pentastellati quelli "né di destra né di sinistra" pronti a rincorrere le peggiori istanze populiste e razziste.