Amatrice patria mia diletta
O Amatrice, patria mia diletta,
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 2/12/2018 - 22:44
Percorsi:
Terremoti
Devant le Port d’Amsterdam
Devant le Port d’Amsterdam
Chanson française – Devant le Port d’Amsterdam – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 113
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)
Dialogue Maïeutique
Marco Valdo M.I. mon ami, j’ai cru comprendre que dans cette chanson il serait question de faro et de flotjesbier et je me suis dit : « Les pauvres ! Quelle horreur ! », car j’ai entendu dire que ce sont là deux boissons des plus redoutables.
En effet, Lucien l’âne mon ami, elles sont redoutables et particulièrement, le faro dont je ne sais pourquoi on raconte qu’il éclaircissait les sombres pensées des Espagnols, quand à cette époque de Till, ils occupaient Bruxelles, dont le faro est une des bières traditionnelles.... (continua)
Chanson française – Devant le Port d’Amsterdam – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 113
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)
Dialogue Maïeutique
Marco Valdo M.I. mon ami, j’ai cru comprendre que dans cette chanson il serait question de faro et de flotjesbier et je me suis dit : « Les pauvres ! Quelle horreur ! », car j’ai entendu dire que ce sont là deux boissons des plus redoutables.
En effet, Lucien l’âne mon ami, elles sont redoutables et particulièrement, le faro dont je ne sais pourquoi on raconte qu’il éclaircissait les sombres pensées des Espagnols, quand à cette époque de Till, ils occupaient Bruxelles, dont le faro est une des bières traditionnelles.... (continua)
Le monde en est au mois du loup
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/12/2018 - 20:28
La campanella della coscenzia
PRESENTAZIONE DI CONCETTA PERSICO
Il componimento “La Campanella della Coscenzia” è un canto aquilano intenso e coinvolgente.
La poesia di Maria Luisa Frasca, la musica del Maestro Camillo Berardi, e la stupenda voce solista di Emanuele Nanni, accompagnata dal Gruppo Corale “La Scerta” diretto daL M° Camillo Berardi,si fondono magistralmente, svelando l’armoniosa tristezza della vita.
Non è stato facile esprimere con poche immagini il rapporto profondo, segreto,che lega la coscienza all’inconscio.
Una foto, un’immagine, apparentemente statica, può risvegliare ricordi diversi, in momenti opposti della vita.
Anche il ricordo più dolce o tenero si tramuta nel tempo, in mille sfaccettature e, alla fine, non trasmette più gioia, bensì rimpianto, o rimorso, o dolore.
La coscienza e l’inconscio, apparentemente così contrastanti tra loro, s’incontrano in un dipinto, ma anche in una foto, in... (continua)
Il componimento “La Campanella della Coscenzia” è un canto aquilano intenso e coinvolgente.
La poesia di Maria Luisa Frasca, la musica del Maestro Camillo Berardi, e la stupenda voce solista di Emanuele Nanni, accompagnata dal Gruppo Corale “La Scerta” diretto daL M° Camillo Berardi,si fondono magistralmente, svelando l’armoniosa tristezza della vita.
Non è stato facile esprimere con poche immagini il rapporto profondo, segreto,che lega la coscienza all’inconscio.
Una foto, un’immagine, apparentemente statica, può risvegliare ricordi diversi, in momenti opposti della vita.
Anche il ricordo più dolce o tenero si tramuta nel tempo, in mille sfaccettature e, alla fine, non trasmette più gioia, bensì rimpianto, o rimorso, o dolore.
La coscienza e l’inconscio, apparentemente così contrastanti tra loro, s’incontrano in un dipinto, ma anche in una foto, in... (continua)
Strano! Ecco è tutt’è silenziu
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 1/12/2018 - 19:28
L'estaca
INGLESE 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
THE STAKE [1]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/12/2018 - 18:39
L'estaca
ARABO [Yasser Jradi] - La traduzione inglese di Amine H da Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ALWAYS ALWAYS
(continua)
(continua)
1/12/2018 - 13:30
Andrea
Dai ricordi di Massimo Bubola sappiamo che inizialmente Andrea doveva chiamarsi “Lucia”: “una ragazza che, come la Dosolina, si buttava in un pozzo perché le dicevano che il suo ragazzo era morto in guerra. L’inizio, ‘Lucia si è persa, si è persa e non sa tornare’, fotografava la sua impossibilità di tornare in vita perché si era persa nel fondo del pozzo. Poi ci venne, improvvisa, l’idea di classicizzarla e riprendere la struttura dei due soldati amanti. Funzionò, perché le diede un contenuto più eretico e originale. L’idea venne mentre eravamo in macchina.
Stavamo andando a Cortina a trovare certi amici di Fabrizio. Passando sul Piave notammo un cartello che diceva: ‘Fiume sacro alla patria’. Fabrizio disse: ‘Come può essere sacro un luogo di massacro?’. Pensammo ai due soldati amanti, uno morto sulla bandiera, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia, e l’altro che si lascia cadere... (continua)
Stavamo andando a Cortina a trovare certi amici di Fabrizio. Passando sul Piave notammo un cartello che diceva: ‘Fiume sacro alla patria’. Fabrizio disse: ‘Come può essere sacro un luogo di massacro?’. Pensammo ai due soldati amanti, uno morto sulla bandiera, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia, e l’altro che si lascia cadere... (continua)
30/11/2018 - 22:29
ווילנע
Se proprio, proprio è stato deciso di attribuire questo favoloso canto a Chava Alberstein, mi pare discutibile non avere almeno citato l'interpretazione di Moni Ovadia in "Oylem Goylem".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
VILNA
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/11/2018 - 11:45
Un figlio
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (continua)
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (continua)
Deformati dalla smorfia della guerra
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:49
L'Internationale
The tongan version is translated from the french, with english as the intermediate language. See lyrics translate
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Martin Decaluwe 30/11/2018 - 09:32
Manonera
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Silvia Conti: voce
È la storia di Clemente, detto Manonera, uno dei reduci del Don sopravvissuto alla disastrosa campagna italiana di Russia, dalla quale torna però mutilato e impossibilitato a reintegrarsi nella società civile in tempo di pace. Le minorazioni fisiche lo rendono ormai inabile a quello che era stato il suo lavoro di falegname, e la drammatica esperienza sul fronte orientale lo separa per sempre dalla società umana.
loudvision.it
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Silvia Conti: voce
È la storia di Clemente, detto Manonera, uno dei reduci del Don sopravvissuto alla disastrosa campagna italiana di Russia, dalla quale torna però mutilato e impossibilitato a reintegrarsi nella società civile in tempo di pace. Le minorazioni fisiche lo rendono ormai inabile a quello che era stato il suo lavoro di falegname, e la drammatica esperienza sul fronte orientale lo separa per sempre dalla società umana.
loudvision.it
Dicono che verso la fine di un novembre tornò
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:26
Ida in lotta
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce
Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.
La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (continua)
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce
Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.
La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (continua)
Eccomi qui, in fila per una minestra economica
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:03
Primavera di Praga
La bella interpretazione di Chiara Riondino e Francesca Breschi dal disco La stessa rabbia, la stessa primavera
Lorenzo 29/11/2018 - 20:56
Ribellarsi è giusto
[1976]
Album “Marilyn”
Testo e musica di Alloisio-Biggi
Lyrics and music by Alloisio-Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Marilyn”
Testo e musica di Alloisio-Biggi
Lyrics and music by Alloisio-Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Ribellarsi e' giusto!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2018 - 10:19
Donna
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Da quando sei sposata hai la tua solita routine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2018 - 10:08
Chili TT
Caro Riccardo, nell'introduzione tu (ti) poni questa domanda:
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continua)
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continua)
Flavio Poltronieri 28/11/2018 - 18:23
Cappuccio rosso
Infinito (2018)
Ayse Deniz Karacagil è morta in battaglia la mattina del 29 maggio 2017. Era una ragazza turca, aveva partecipato alle proteste a Gezi Park a Istanbul, per le quali era stata arrestata e condannata a 98 anni per terrorismo, scarcerata priam della condanna definitiva Ayse,a 24 anni, decise di andare in Siria a combattere con le Ypj contro l'Isis. In numerose foto compare con un cappello o foulard, da cui il soprannome.
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ayse Deniz Karacagil è morta in battaglia la mattina del 29 maggio 2017. Era una ragazza turca, aveva partecipato alle proteste a Gezi Park a Istanbul, per le quali era stata arrestata e condannata a 98 anni per terrorismo, scarcerata priam della condanna definitiva Ayse,a 24 anni, decise di andare in Siria a combattere con le Ypj contro l'Isis. In numerose foto compare con un cappello o foulard, da cui il soprannome.
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ti penso amore mio che sei lontano
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/11/2018 - 10:54
Percorsi:
Dal Kurdistan
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [15] - P. Fantozzi (Paolo Villaggio) - Les Sunlights
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
I Sunlights avevano già registrato la versione di Marcel Mouloudji con un'intro recitata in francese e tradotta in inglese; nella versione italiana il recitativo è tradotto in francese. La traduzione italiana di Paolo Villaggio usa, per i credits, lo pseudonimo di "P. Fantozzi": siamo nel 1967 e Villaggio già pubblica sull'Europeo i primi racconti con protagonista l'impiegato tartassato che diverrà immortalmente famoso negli anni a seguire.
IL DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + lorenzo 28/11/2018 - 09:07
Carry the Earth
2018
The Long March
Per il singolo che anticipa l’album, Le Trio Joubran hanno un featuring d’eccellenza: Roger Waters, componente storico dei Pink Floyd e risaputo attivista per i diritti umani canta per loro in Carry the Earth. La canzone è dedicata a tutti quelli che muoiono per il proprio Paese, e in particolare a un tragico evento in cui quattro giovani cugini furono assassinati mentre giocavano a calcio. Un episodio simile purtroppo a molti altri, a Gaza. Il titolo della canzone è tratto da una poesia del leggendario poeta arabo Mahmoud Darwish – “the dead who die to carry the earth after the relics are gone”.
The track is called Carry the Earth and opens with the sound of the sea – it evokes Gaza, and has sounds representing drones.
“It’s a dedication to the four boys murdered on the beach in Gaza in 2014,” Adnan says. The album’s press notes add that it “is dedicated to those... (continua)
The Long March
Per il singolo che anticipa l’album, Le Trio Joubran hanno un featuring d’eccellenza: Roger Waters, componente storico dei Pink Floyd e risaputo attivista per i diritti umani canta per loro in Carry the Earth. La canzone è dedicata a tutti quelli che muoiono per il proprio Paese, e in particolare a un tragico evento in cui quattro giovani cugini furono assassinati mentre giocavano a calcio. Un episodio simile purtroppo a molti altri, a Gaza. Il titolo della canzone è tratto da una poesia del leggendario poeta arabo Mahmoud Darwish – “the dead who die to carry the earth after the relics are gone”.
The track is called Carry the Earth and opens with the sound of the sea – it evokes Gaza, and has sounds representing drones.
“It’s a dedication to the four boys murdered on the beach in Gaza in 2014,” Adnan says. The album’s press notes add that it “is dedicated to those... (continua)
boys, mothers’ boys’,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/11/2018 - 20:50
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Amado amigo
Chanson chilienne – Amado amigo – Sergio Vesely – 1975
Album Documento, édité en 1986.
Texte tiré de Cantos Cautivos
Une chanson écrite par Sergio Vesely, classe 1958, musicien, militant de gauche au Chili de la dictature. Il fut arrêté et détenu dans le camp de concentration appelé Melinka qui se trouve à Puchuncaví, dans la région de Valparaíso, et ensuite en 1976, il fut expulsé du pays et forcé à l’exil en Allemagne occidentale, où il vit encore.
Cette chanson est un témoignage sur la vie carcérale des prisonniers politiques au Chili après l’avènement de la dictature de Pinochet
Album Documento, édité en 1986.
Texte tiré de Cantos Cautivos
Une chanson écrite par Sergio Vesely, classe 1958, musicien, militant de gauche au Chili de la dictature. Il fut arrêté et détenu dans le camp de concentration appelé Melinka qui se trouve à Puchuncaví, dans la région de Valparaíso, et ensuite en 1976, il fut expulsé du pays et forcé à l’exil en Allemagne occidentale, où il vit encore.
Cette chanson est un témoignage sur la vie carcérale des prisonniers politiques au Chili après l’avènement de la dictature de Pinochet
AMI AIMÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 16:46
Il testamento del parroco Meslier
À tous présents et à venir, salut !
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continua)
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continua)
Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 10:17
La Verità
2018
INstabile
Feat. Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti
Il video è una critica alla costante propaganda che spesso sfocia in conflitti digitali minacciati da fake news, teorie complottiste e scandali social sono ben tangibili: da uno schermo di un computer o di una televisione si passa così a scenari di guerra e di distruzione. Il video mette così in primo piano un tg anti-verità, pronto a offuscare ulteriormente le menti di un pubblico passivo; nel videoclip il conduttore del tg, l`operatore, l`inviato, il militare, il contadino e pure il telespettatore, sono sempre la stessa persona e senza pluralità è impossibile arrivare alla verità.
mescalina.it
INstabile
Feat. Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti
Il video è una critica alla costante propaganda che spesso sfocia in conflitti digitali minacciati da fake news, teorie complottiste e scandali social sono ben tangibili: da uno schermo di un computer o di una televisione si passa così a scenari di guerra e di distruzione. Il video mette così in primo piano un tg anti-verità, pronto a offuscare ulteriormente le menti di un pubblico passivo; nel videoclip il conduttore del tg, l`operatore, l`inviato, il militare, il contadino e pure il telespettatore, sono sempre la stessa persona e senza pluralità è impossibile arrivare alla verità.
mescalina.it
Se non c'è più
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + lorenzo 27/11/2018 - 07:11
Le déserteur
INGLESE / ENGLISH / ANGLAIS [8] - Andy Chango
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
THE DESERTER
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo + dq82 26/11/2018 - 22:54
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
Dìar uebmàsta, devo dire che a me era piaciuto presentare le tre versioni tutte assieme di seguito (ci sarebbero potute essere almeno altre cinque versioni, tenuto conto delle varie ortografie storiche e tuttora accettate per il ligure e il genovese). Ma capisco le esigenze funzionali, indi per cui mi occupo della cosa prendendo spunto per rifare e ampliare un po' questa pagina. Salud!
Riccardo Venturi 26/11/2018 - 22:36
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Musica di Camillo Berardi
Questo canto è dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia.
Le note struggenti e malinconiche accompagnano le immagini della distruzione causata dalla prima scossa tellurica e il testo poetico ricorda le Glorie del borgo appenninico che non esiste più.